Appunti su sathya (verità), asathya (falsità) e la propaganda di Sai Baba

 

di Serguei Badaev - badaev57@mtu-net.ru

Data del documento: 17 febbraio 2003

Data: 21 febbraio 2003

 

Sathya Sai Baba ed i suoi sostenitori parlano di una legge del karma e ricordano le conseguenze karmiche per colore che diffondono la calunnia su Sai Baba. Presentare una bugia come verità è una grave malefatta ed un peccato. Questo è corretto. Anche la maggior parte dei critici di Sai Baba è ben consapevole di questo. Allo stesso modo, coloro che presentano una verità come una bugia o distorcono la verità o nascondono fatti importanti per modificarla, allo stesso modo commettono una grave malefatta ed un peccato.

Questo è proprio quella che consideriamo una delle tecniche di "controllo del danno" usate nel movimento Sai Baba quando sentiamo appelli rivolti a coloro che hanno dei dubbi affinchè non indaghino nella faccenda, non cerchino fatti, ma di mettere da parte tutti i dubbi e riporre tutta la loro fede in Bhagavan Baba. Temo che questa strategia da "struzzo che nasconde la testa nella sabbia" non funzionerà a lungo. I dubbi repressi molto probabilmente diventeranno una parte del subconscio e possono portare ad ansie inconscie, dipendenza, ed anche a reazioni neurotiche o peggio. Per quello che posso capire, il vero ruolo di un guru nella tradizione Hindu è di rimuovere tutti i dubbi, non di reprimerli.

Secondo me, Sai Baba non è un buon esempio di verità e corretto comportamento. Piuttosto, egli è un buon esempio di un potere che manovra, che usa le aspirazioni idealistiche della gente per insegnare loro come negare la divina capacità di discriminazione (ed anche il buon senso), come non fidarsi della voce interiore della propria coscienza, e come liberarsi dal pesante fardello di responsabilità morale, lasciando tutti i giudizi e le scelte ad un "avatar" che è al di là del bene e del male.

Da questo punto di vista possiamo vedere sia importante l'idea dell'auto-proclamazione di divinità da parte di Sai Baba, nel promuovere la propria santità, e la sua missione. Ovviamente non è abbastanza per lui essere una personalità illuminata o un santo o nulla di meno di un infallibile avatar. Altrimenti, sarebbe del tutto ragionevole e rilevante vedere le sue azioni come un risultato della natura umana ed applicare ad esse gli stessi standard morali di chiunque altri. Questo è assolutamente impossibile per coloro che sono all'interno del culto di Sai Baba.

Così un processo di "conversione" nei devoti può essere delineato come segue: voi dovete credere che Sai Baba sia un avatar (che sia onnisciente, onnipresente ecc, insomma un Purna Avatar) prima che voi conosciate le sue parole contraddittorie, le promesse non mantenute e le azioni inaccettabili. Non appena crederete e lo accetterete avrete un eccellente strumento per la razionalizzazione (nel senso freudiano) sotto forma di una idea di un Avatar inconcepibile e questo terrà al sicuro i vostri investimenti emotivi, sociali, spirituali, ed anche finanziari in Sai Baba.

Questo è proprio il centro della propaganda di Sai Baba. E questo è il suo punto più vulnerabile.