Controllo della mente e culti religiosi

 

di Mary Garden - marygarden@bigpond.com

Data: 24 novembre 2002

 

Il seguente articolo di Mary Garden fu pubblicato nel 1990, in seguito alla pubblicazione del suo libro nel 1988:

"Il sorgere del serpente" Un viaggio nella seduzione spirituale".

Le straordinarie esperienze di Mary in India con parecchi guru, incluso Sathya Sai Baba ed in particolare le sue osservazioni e riflessioni sul quanto facilmente la gente può essere persuasa a cambiare e a rendere i loro poteri di pensiero critico e di discernimento rimangono pregnanti ed interessanti come quando ha scritto questo articolo ed il suo libro. La nuova versione a cui si riferisce alla fine dell'articolo è attesa con ansia.

Per corrispondenza o altre informazioni sul suo libro, l'indirizzo di Mary Garden è dato più sotto.

Controllo della mente e culto religioso

(originariamente pubblicato su Nature and Health, Australia 1990)

 Mary Garden (e-mail address: marygarden@bigpond.com)  

Anche se adesso vengo considerata come una "strega pericolosa" da alcune persone nella confraternita di Sai Baba, e presumibilmente da altri gruppi, sono arrivata a credere che l'uso di bizzarre razionalizzazioni  da parte di vari culti - per esempio "l'inganno celestiale" dei Moonies - è l'essenza del controllo della mente.

Quando ho cominciato a scrivere "Il sorgere del serpente" Un viaggio nella seduzione spirituale", non avevo intenzione di smascherare gurus o i reami nei quali essi governano. Ero ancora del tutto ambivalente riguardo ai miei sette anni come seguace di un guru in India negli anni '70 e, se non altro, mi biasimavo per non essere stata in grado di sopportare la rigorosa illuminazione spirituale che mi veniva richiesta.

Scrivere questo libro, comunque ha avuto un effetto miracoloso nel senso che ha aperto la mia mente da quella che adesso riesco a considerare come una grave forma di controllo mentale. Un controllo della mente al quale mi arresi inizialmente per una varietà di ragioni: la tentazione del potere spirituale, ingenuità, necessità di autorità, la ricerca di un senso della vita... la lista potrebbe continuare. Mentre mi avvicinavo al completamento del libro, il desiderio di leggere, studiare e pensare per me stessa fu risvegliato. Scoprii numerosi altri scritti di ex membri di culto e fui stupita di scoprire che gli stessi schemi per il controllo della mente erano presenti. Autobiografie di ex seguaci di  Sun Myung Moon, Jim Jones, Rajneesh, Sai Baba, Maharishi Yogi, Ron Hubbard, Prabhupada e, più di recente, Swaggart e Bakker (carismatici Cristiani), rivelano un allarmante sfruttamento dei membri - sessuale, finanziario, psicologico ed altri abusi.

Eppure, malgrado l'Exposè la gente è ancora attratta, come da una calamita, da questi leaders religiosi e movimenti. Bhagwan, il Dio cha ha fallito, di Hugh Milne documenta l'ipocrisia che è andata avanti in nome della spiritualità sotto Rajneesh. Benchè virtualmente l'intera cerchia originale è ormai sfuggita e sta lentamente riorganizzando la propria vita nelle varie parti del mondo, un nuovo gruppo si è nuovamente riunito attorno a Bhagawan. Malgrado la pubblicità contraria dei media sugli strani eventi che si sono verificati nell'Oregon, per non menzionare le rivelazioni di Milne, la gente cade ancora ai piedi di questo uomo. Tal Brooke, ex devoto di Sai Baba ha scritto Lord of the Air nel quale egli sostiene che il cosiddetto avatar è in realtà un pervertito, che possiede straordinari poteri psichici con i quali si impadronisce dei suoi seguaci, specialmente i devoti maschi. Eppure la gente corre ancora a Bangalore convinta che egli sia Dio sulla terra.

Perchè? E' la dipendenza alla felicità che si sente in presenza di questi esseri enigmatici? O la gente deliberatamente chiude la propria mente per paura, perchè ciò che viene riportato è troppo minaccioso per la loro fede? E perchè la gente presume che, poichè una persona esibisce insoliti poteri di chiaroveggenza , curativi o anche materializzazione di oggetti fisici, sia divina?

Il luogo in India dove ho trascorso la maggior parte del tempo (e dove ho sopportato una vasta gamma di abusi) era un ashram isolato vicino  Rishikesh, nelle colline ai piedi dell' Himalaya. Questo era il regno di un potente yogi, Balyogi Premvarni, che aveva una personalità camaleontica mostrando non solo delle qualità divine ma rivelando anche una faccia crudele e quasi demoniaca. Comunque, più tardi arrivai a credere che questo lato oscuro fosse soltanto un "leela" divino - un test per svegliarci!

E' adesso chiaro che i miei drammatici cambiamenti di personalità (che consideravo spirituali) erano in realtà una totale distruzione della mia identità individuale come persona. Questa distruzione fu in parte facilitata dall'imposizione di un nuovo nome - una iniziazione comune in molti culti religiosi. Quando Swami mi assegnò il nome sanscrito di "Archanad", egli spiegò che il mio vero sentiero spirituale era di adorazione del divino. Questi nuovi nomi avevano un significato tremendo - essi significano rinascita, un taglio con il passato, come se ciò che eravamo prima dovesse essere dimenticato.

Comunque il problema è che arrendersi alla figura di un guru può portare alla disintegrazione della personalità e della individualità. Invece delle promesse di aumentata consapevolezza ed umiltà, ciò che si verifica è il "robotismo". Nel mio caso, negli anni diventai sempre più indecisa, poichè le decisioni più importanti non dipendevano da me. Divenni un burattino per questo yogi che era capace di manipolare le mie emozioni, pensieri, comportamento spesso con i suoi poteri psichici. Eppure rimanevo, convinta che egli fosse la più illuminata persona su questo pianeta. (Tutti gli altri santoni auto proclamati in India all'epoca erano molto più giù nella scala, naturalmente). In più c'era il richiamo del "gusto del sublime fuoco della kundalini su per la spina dorsale, il nostro terzo occhio che si apre alla luce ed i nostri cuori si scioglievano nell'estasi."

Un fattore molto importante nel controllo della mente è di ottenere il controllo sull'ambiente di una persona. Questo talvolta vuol dire un isolamento drastico e letterale, come frequentare un camping Moonie, o frequentare un incontro dietro l'altro. Il controllo del comportamento può estendersi fino a controllare il cibo ed il sonno di una persona, indicando gli abiti da indossare, i rituali da seguire, il lavoro da svolgere. L'ambiente nel nostro ashram era completamente irreggimentato riguardo a queste cose, alcune di queste imposizioni, se fossero state meno estreme, avrebbero potuto essere buone per noi dopo le vite che avevamo condotto in occidente. Ma ci ammalavamo sempre, probabilmente una combinazione di mancanza di proteine nella nostra dieta, stanchezza fisica per le lunghe ore di lavoro, l'acqua che venivamo incoraggiati a bere dal Gange, e a volte la mancanza di sonno.

L'uso della colpevolezza e della paura è il modo più potente con cui culti e guru guadagnano controllo emotivo sui loro seguaci. La gente si spaventa e diventa paranoica e non se ne va.

Mentre ero a Poona ci veniva costantemente ricordato che se ce ne andavamo (o perdevamo la fede) avremmo perso questa splendida opportunità per stare con un maestro illuminato - il Bhagwan Rajneesh. Moonies ed altri aberranti culti cristiani avvertono anche che coloro che se ne vanno saranno nelle mani di Satana. Nell'Himalaya eravamo incoraggiati a sviluppare la fobia del mondo esterno. Il mondo fuori dall'ashram era cattivo, samsara, non spirituale. Quando dopo alcuni mesi chiesi a Swami se potevo andare a Delhi a prendere del denaro, egli rispose:"Tutti vengono qui e vogliono andarsene immediatamente. Usano delle scuse per scappare di nuovo nel mondo e farsi ricoprire di sogni. Dimenticano il loro guru che ha tentato di risvegliarli. Questo è il richiamo del samsara".

Il modo più usato e più efficace per controllare i pensieri di un membro sono i rituali che fermano i pensieri, come i mantras, meditazione, cantare. Questi sono usati ad un livello talmente ripetitivo che diventano ipnotici o inducono la trance. Questi rituali, di solito utili ed importanti, sono pervertiti dal culto finchè una persona li attiva al primo segnale di dubbio, ansietà, ecc. Così i devoti vengono incoraggiati a bloccare una vasta gamma di normali sentimenti umani e di pensieri, particolarmente quelli che sono considerati negativi. Poichè il leader e gli insegnanti devono essere considerati perfetti, ogni problema che sorge viene considerato colpa dei membri. Verso la fine del mio soggiorno con Swami mi fu ordinato di cantare un nuovo mantra continuamente - un mantra per la dea madre, Durga Devi. Mi fu detto che la rabbia, il dolore ed altre emozioni negative che avevano cominciato a tormentarmi, erano in realtà dei samsaras da cui dovevo ripulire la mia mente. (Talvolta Swami diceva che ero posseduta da uno spirito cattivo). Infatti. guardando indietro, queste forti emozioni erano una naturale reazione all'irrazionalità e agli insegnamenti crudeli di Swami. Non ero io che ero posseduta, piuttosto, l'uomo che consideravo il mio guru era un pazzo.

I leaders si esaltano come una incarnazione di Dio o uno speciale messaggero divino ed essi invariabilmente chiedono obbedienza e resa assolute. Quindi, i membri del culto rifiutano di ammettere qualunque informazione che dimostri il contrario: cioè gli umani come noi, preda della normale lussuria della carne e dell'ego. I membri devono costruire razionalizzazioni senza fine per spiegare le contraddizioni, le cadute morali, ed i comportamenti non etici dei loro guru. Quindi rapporti sessuali con discepoli maschi o femmine vengono visti come potenziamento della kundalini o esercizi tantrici. Swami rideva di me ogni volta che gli chiedevo perchè egli predicava la castità e perchè ai ragazzi non era consentito fare sesso. La sua risposta fu:"Questo non è sesso. Il sesso è quello che tu facevi con i tuoi uomini mondani. Io sto solo potenziando la vostra kundalini". Tal Brooke, ex devoto di Sai Baba, condivide una esperienza simile:"Fino a quel momento ero tranquillo sull'intera faccenda. Pensavo che fosse qualche tipo di purificazione".

La perdita di controllo dei leaders, il colpire fisicamente i discepoli, l'ipocrisia o l'inconsistenza possono essere razionalizzate come "mettere alla prova i fedeli" o "svegliarli". La malattia di un leader può essere spiegata come "fallimento del karma dei devoti" o anche "un attacco da parte dei nemici".

I membri di alcuni gruppi vengono incoraggiati ad essere disonesti per promuovere la loro causa poichè essi credono che "il fine giustifica i mezzi". Quando un devoto Hare Krishna chiese al suo partner sull'etica di mentire alla gente per strada sul dove finivano i soldi raccolti per strada, gli fu detto:"E' scritto nelle sacre scritture che possiamo ingannare i non iniziati se lo facciamo per Krishna. Egli, che ha la convinzione trascendentale, sta al di là del bene e del male". I Moonies credono di poter mentire sull'argomento del metodo delle loro raccolte poichè credono che sia un inganno celestiale. Si racconta che un Moonie abbia detto:"Satana ingannò i bambini di Dio, così noi siamo giustificati nell'ingannare i bambini di Satana". Un leader può sostenere di poter sostenere una vita lussuriosa perchè egli è staccato dalle cose materiali. Perchè, allora non ci sono leaders del culto poveri?

Implicito è sempre lo stesso messaggio: non posso fidarmi dei miei sentimenti e pensieri. I miei dubbi sono in qualche modo malvagi o sbagliato, una barriera per la fede. Impedimenti al mio avvicinarsi all'illuminazione. Eppure dubbi e domande devono essere una parte essenziale di qualunque ricerca spirituale. Una fede non esaminata sicuramente non è degna di esistere, poichè come altro si possono discernere falsi profeti e ciarlatani? Sin dall'inizio, mi fu spiegato che quando fossi stata in grado di arrendermi ed accettare Swami come mio guru, solo allora sarei stata in grado di capire le strane pantomime e le bizzarre situazioni che si verificavano nell'ashram. Rajneesh incoraggiava la stessa situazione. Lasciate le vostre menti e le vostre scarpe fuori dal cancello! Abbiate solo fede. Ma come Sally Belfrage disse a Rajinesh, "Il mondo è pieno di guru". Senza la razionalità, come possiamo valutare? Uno non può sentire chi è vero!"

Hugh Milne, ex guardia del corpo di Bhagwan per otto anni, conclude:"Un falso maestro deve avere molte persone attorno a lui che non fanno domande, e Rajineesh era un brillante manipolatore di discepoli...Rasputin, Hitler e Mussolini erano tutti potenti capi carismatici che attiravano molte persone seducendole, e manipolando i loro principi ed alla fine la loro integrità. L'ovvio esempio in tempi recenti è quello del massacro di Jonestown"

Anche se un gran numero di persone può aver sperimentato dei benefici o dei profondi cambiamenti nelle loro vite dal movimento New Age ed il recente revivals sia nella Cristianità che nel Buddismo ( o anche forse dall'essere alla periferia dei culti) c'è un lato oscuro che è stato ampiamente sottovalutato ed ignorato. Penso che le domande che dobbiamo chiederci sono:"Perchè così tante persone sono prive di risorse interiori per resistere ad un attacco di lavaggio del cervello? Perchè tramite le tecniche per il controllo della mente culti e guru sono facilmente in grado di controllare la personalità delle persone e di cambiarle? Perchè molti di noi sono così dipendenti da figure autoritarie esterne? Come educhiamo i nostri figli a pensare in modo indipendente nella società intorno a loro, ad avere controllo sulle loro vite?

La pericolosità del controllo della mente da parte dei culti è che in cambio di certezze e di senso di appartenenza, la gente cede la propria umanità e discernimento critico ad un leader o un movimento che sembra offrire una soluzione facile per le complessità della vita. Ed è facile farlo, come Jeannie Mills ha scoperto: Quando incontri le persone più amichevoli che hai mai incontrato, che ti presenta al più amabile gruppo di persone che hai mai trovato, e trovi  che il leader è la più ispirata, premurosa, compassionevole e comprensiva persona che hai mai incontrato, e allora tu pensi che le loro motivazioni siano qualcosa che non credevi possibile esistesse, e tutto sembra troppo bello per essere vero, allora probabilmente è davvero così?"

(Jeannie, un ex membro della Gente del Tempio di Jim Jones, che fu assassinata nel corso della strage di Jonestown nel 1978 con altri 911 adulti e bambini)

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Alcune copie del libro di Mary Garden sono ancora disponibili ed una versione riveduta è in preparazione. Contattate marygarden@bigpond.com.  

Letture consigliate

Belfrage, S., Flowers of Emptiness, London: The Women's Press, 1981.

Brooke, T., Lord of the Air. Herts, Great Britain: Lion Publishing, 1976.

Brooke, T., Riders of the Cosmic Circuit, Herts, Great Britain: Lion Publishing, 1986.

Collin-Smith, J. Call No Man Master, Bath, Great Britain: Gateway Books, 1988.

Conway, E and Siegelman, J. Snapping: America's Epidemic of Sudden Personality Change, New York: J.B. Lippincott, 1978.

Davis, D. Berg. The Children of Gad: The Inside Story, Grand Rapids, Mich.: Zondervan, 1984.

Freed, J. Moonwebs. Toronto, Ont.: Dorset.

Garden, Mary, The Serpent Rising. A Journey of Spiritual Seduction, Queensland, Brolga Publishing, 1988.

Gordon, J. The Golden Guru: The Strange Journey of Bhagwan Shree Rajneesh, Lexington: Stephen Greene Press, 1987.

Hassan, S., Combatting Cult Mind Control, Rochester, Vermont: Park St. Press, 1988.

Hoffman, E., Dark Side of the Moonies, Sydney, Australia: Penguin, 1982.

Miles, A. Don't Call Me Brother, A Ringmaster's Escape from the Pentecostal Church, Buffalo, New York: Prometheus Books, 1989.

Miller, R. Bare-Faced Messiah: The True Story of L. Ron Hubbard, London: Sphere Books, 1987.

Milne, H. Bhagwan, the God that Failed, London: Sphere Books, 1987.

Vosper, C. The Mind Benders, St Albans, Herts: Mayflower Books, 1973.

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