Da vedere ad occhi aperti

 

di Serguei Badaev - badaev57@mtu-net.ru

Data: 29 settembre 2002

 

Sai Baba spesso dice ai devoti:"Non guardate il male, guardate solo il bene; non ascoltate il male, ascoltate solo il bene" ecc. C'è molta differenza sul come interpretare queste istruzioni. Nel movimento Sai questo viene visto troppo spesso come un invito a non criticare nulla, a non prestare attenzione ai lati negativi della vita. Riguardo alle critiche riguardanti Sai Baba stesso, significa diventare sordi di fronte a tutte le testimonianze negative (che potrebbero distruggere la fede di qualcuno) e non indagare nei fatti negativi, considerandoli semplicemente come pettegolezzi.

Quando ero un devoto di Sai Baba, sinceramente tentavo di seguire le sue istruzioni e davvero sentivo Prashanti Nilayam come una Dimora di Pace Suprema e non mi preoccupavo affatto, per esempio delle persone uccise nel 1993 nella camera di Baba. Credevo che tutto fosse sotto il controllo di Dio (cioè di Sai Baba), tutto stava andando secondo il piano divino. Con speranza e gioia interiore leggevo le parole di Sai Baba:

I paesi sono come carrozze. Il motore è Dio. La prima carrozza è l'India. Le altre carrozze seguiranno. Secondo l'astrologia dei vecchi tempi, il cambiamento delle condizioni del mondo che sarà apportato dall'influenza di Swami arriverà tra 50 anni (questa conversazione fu verso dicembre 1968). Questo fu predicato 5600 anni fa nel Upanishads. ( J. Hislop. Conversations with Bhagavan Sathya Sai Baba. ch.XXXIV, p.111).

Il risultato di vedere solo il bene era, infatti, ingannevole. Mi resi conto che ignorando gli aspetti spiacevoli della realtà tradivo la Verità stessa. Non puoi vedere il bene e non vedere il male quando sei in questo stato mentale. O vedi sia il bene che il male, o non vedi nessuno dei due se sei in uno stato mentale avataico.

La mia conoscenza della reale situazione in India era davvero limitata così che potevo davvero credere alle parole di Sai Baba. Adesso vedo che la mia concentrazione su Sai Baba mi rendeva cieco di fronte a molti segni che attiravano la mia attenzione. Adesso posso confessare che la mia illusione era parzialmente dovuta alla mia ignoranza.

Per verificare una piccola sfaccettatura dei reali problemi dell'India che non hanno avuto nessuna risposta pratica da Sai Baba e dal suo movimento in India, feci una ricerca sul motore di ricerca  Google con le parole chiave "violenza religiosa Andra Pradesh, India". I risultati selezionati sono qui sotto. Ho tentato di abbreviarli per quanto possibile, e mi dispiace che alcuni di essi abbiano in parte perso la loro coerenza. Per avere le versioni complete, ripetete la procedura con Google.


Il Sistema delle Caste nell'Andra Pradesh

Non c'è un sistema universale di caste in India. Si può credere che in qualunque società, inclusa quella europea o la moderna società americana, ci siano quattro varnalu (colori o divisioni o gruppi), i quattro gruppi sono intellettuali e preti (Brahmin varnamu), regnanti e guerrieri (Kshtriya varnamu), contadini e commercianti (Vaishya varnamu) e tutti gli altri lavoratori senza i quali la società non potrebbe andare avanti (Shudra varnamu). Senza queste quattro classi non c'è società al mondo. Così, se la società è Dio, la sua testa sono gli intellettuali ed i preti, le spalle i guerrieri ed i militari, il tronco la comunità degli agricoltori e uomini d'affari, e finalmente le sue membra sono i lavoratori che adempiono le necessità basilari della società a partire dal lavoro nei campi fino alla costruzione di templi, senza i quali la socirtà non potrebbe andare avanti. Chiunque può diventare un Brahmin Varna (gruppo intellettuale), ma uno deve essere nato nella casta per farne davvero parte. La casta non è un varnamu e queste non dovrebbero essere confuse. La casta è una identità tribale che tocca ogni società umana. Il conflitto di casta nell'Andra Pradesh non è nulla di più che un conflitto tribale.

Le caste nell'Andra Pradesh possono essere divise in due distinte categorie. Brahmin, Komati, Reddy, Kamma, Velama, Kapu, Nayudu, Relli, Mala, Madiga, Yeraka, Yanadi etc., sono basate sulle differenze tribali, culturali e religiose, mentre le caste come Chakali, Kummari, Kammari, Kamsali, Mangali  ecc sono basate sui loro doveri. Con poche eccezioni come la casta Brahmin, tutte queste caste sono unicamente localizzate nell'Andra Pradesh. Ogni casta ha degli dei e distinte formalità sociali. L'interazione tra varie caste è difficile a causa di queste considerazioni religiose, culturali e tribali.

Oggi, tutte le caste (tribù) nell'Andra Pradesh sono divise in quattro categorie, cioè, Comunità Avanzate (FC), Comunità Arretrate (BC), Caste Schedate (SC) e Tribù Schedate (ST). Quote preferenziali e sono stabilite per le ultime 3. La costituzione dell'India ammette e rafforza queste discriminazioni.Questo sistema rinforza il vecchio sistema delle caste, pur dando loro nuova forma. Anche oggi la struttura tribale prevale e le interazioni sociali come matrimonio e festività vengono influenzate dalle caste. I rapporti tra diverse caste, diverse religioni e stati sociali non sono accettate. Si può vedere il potere di ogni casta tribù nella società attraverso la politica. Anche nel Nord America, la nazionalità Telugu è divisa in caste, la Associazione Telugu del Nord America è dominata dalla casta Kamma, mentre l'Associazione Americana Telugu è dominata dalla casta di Reddy.

 Sreenivasarao Vepachedu, 10/30/98


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"Affrontare la politica della Fede e delle Culture: tra stato secolare e tradizione ecumenica in India" di Ashis Nandy

Sommario

Nandy comincia questo scritto affermando che c'è stato un aumento della violenza in India, specialmente nei sei stati dell'Andra Pradesh, Bihar, Gujarat, Maharashtra, Rajasthan e Uttar Pradesh. In questi stati, la maggior parte degli atti di violenza si verifica nelle aree industriali delle città. L'autore nota che questi fatti non sostengono la percezione popolare; piuttosto suggeriscono che come la modernizzazione e la secolarizzazione sono progredite in India, così è successo per la violenza religiosa nel paese. Nandy nota anche che, comunque le passioni religiose hanno giocato un ruolo decrescente nel rapporto violenza religiosa-denaro, politica e interessi organizzati giocano un ruolo molto più importante...

©1999 Sasakawa Peace Foundation USA


I Battisti si uniscono alla protesta per i diritti umani in India

di Wendy Ryan

Washington DC - G. Samuel, pastore della chiesa battista di Hyderabad con 4.500 membri, nel Sud dell'India, dove la Baptist World Alliance terrà una conferenza ad ottobre, si è unito con altri leaders cristiani per protestare contro la violenza contro i cristiano a Ongole, Sud India. Questa è una parte di una ondata di persecuzione contro i cristiani che è nata in seguito alla morte del missionario Battista Graham Staines ed i suoi due ragazzi bruciati nel gennaio 1999 a Orissa, India.

L'8 giugno è esplosa una bomba nelle Chiesa Battista Jewett Memorial a Ongole. Simultaneamente è esplosa una bomba nella chiesa cattolica di Tadipalligudem.

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Samuel, che è anche presidente del Consiglio di Tutte i Cristiani dell'India nell'Andra Pradesh, ha detto al Primo Ministro Indiano A. B. Vajpayee che il Consiglio si aspettava che il Governo centrale e quello dello stato "sostenessero la libertà di fede e lavoro" che è garantita dalla costituzione.

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"Siamo tutti dispiaciuti per il silenzio del governo, a cui noi guardiamo per avere un sostegno nella più seria sfida che la nostra comunità abbia affrontato nei 53 anni dall'indipendenza dell'India" dicono.

 © 2000 Baptists Today


Diritti Umani

Il viaggio in Asia Meridionale di Clinton - Intolleranza religiosa e la nascita del Nazionalismo Hindu, Marzo 2000

India

Intolleranza religiosa e nascita del Nazionalismo Hindu

Raccomandazioni

La crescente dominazione del nazionalismo Hindu nell'attuale panorama politico ha drammaticamente minato la devozione costituzionale dell'India alla democrazia secolare. Le politiche sposate dall'India.

Il partito Bharatiya Janata (BJP) e le organizzazioni sue consorelle, collettivamente conosciute come sangh parivar, hanno già compiuto atti di violenza contro le popolazioni cristiane, musulmane e dalit (gli intoccabili) del paese.

La comunità internazionale deve adesso agire rapidamente per cambiare questa pericolosa tendenza ed organizzare qualche forma di difesa contro un nazionalismo che con la retorica e con le azioni promuove la creazione di una nazione Hindu.

Gli stati Uniti ed altri governi devono fare pressione perchè il governo indiano faccia dei passi per prevenire ulteriore violenza e per perseguire coloro che sono responsabili degli attacchi a minoranze religiose.

Secondo la costituzione indiana ed il Comitato Internazionale sui diritti Civili e Politici, che l'India ha ratificato il 10 aprile 1979, il governo dell'India dovrebbe assicurare che tutti i cittadini possano ugualmente godere la libertà di coscienza ed il diritto di professare, praticare, propagare e adottare liberamente delle idee religiose.

Nell'ottobre 1999, la Commissione per i Diritti Umani ha rilasciato un rapporto intitolato "Politiche con altri mezzi: attacchi contro i cristiani in India", che si concentrava principalmente sull'allarmente crescita degli attacchi contro i cristiani negli ultimi due anni. Inoltre, le organizzazioni di destra degli Hindu, hanno anche attaccato con violenza i musulmani indiani e le comunità Dalit non-cristiane. In molti casi, i responsabili di questi attacchi non sono stati perseguiti.

Tra il gennaio 1998 ed il febbraio 1999, il parlamento Indiano ha riportato un totale di 116 incidenti e attacchi ai cristiani in tutto il paese.

Le cifre non ufficiali possono essere anche più alte. In cima alla lista degli stati troviamo Gujarat con 94 incidenti di questo tipo. Ma attacchi sono stati riportati anche in    Maharashtra, Kerala, Madhya Pradesh, Bihar, Orissa, Andhra Pradesh, Haryana, Tamil Nadu, Karnataka, Manipur, West Bengal, Uttar Pradesh, e New Delhi. Gli attacchi ai cristiani hanno spaziato dalla violenza contro la leadership della chiese, inclusa l'uccisione di preti e lo stupro di suore, alla distruzione fisica di istituzioni cristiane, comprese scuole, chiese, colleges, e cimiteri. Migliaia di cristiani sono stati costretti a convertirsi all'Hinduismo.


Il Foreign Service del Washington Post

di Pamela Constable

Lunedì 3 luglio 2000

Nuova Delhi - Un prete addormentato è stato picchiato a morte con dei bastoni nello stato dell'Uttar Pradesh. Un cimitero cristiano e stato scavato nell'Andra Pradesh e le tombe sono state distrutte. Un missionario che distribuiva Bibbie nel Gujarat è stato preso ed i suoi libri bruciati. In un giorno sono esplose delle bombe in 4 chiese diverse nei diversi stati.

Dalle piccole molestie all'omicidio premeditato, il clero cristiano e gli attivisti, le istituzioni ed i simboli sono adesso nuovamente sotto assalto da parte dei militanti Hindu in India. Con più di 30 incidenti riferiti negli ultimi mesi, i leaders della chiesa dicono che questo fenomeno sta aumentando come mai si era visto prima.

Gli aggressori vengono raramente catturati, ma spesso vengono sospettati di appartenere ad una rete di gruppi Hindu conosciuti come sangh parivar, o "famiglia unita". I gruppi, che hanno guadagnato seguaci ed importanza da quando un partito Hindu è arrivato al potere nel 1996, promuovendo l'Hinduismo come un modo di vivere ed agiscono con violenza nei confronti di coloro che sono consoderati nemici.

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Il Governo indiano, mentre dimostra imbarazzo per questa immagine trasmessa all'estero, sembra paralizzato dagli attacchi. I massimi funzionari dell'alleanza al potere, che è dominata dal BJP ha fatto blandi appelli per l'armonia religiosa.

A Roma, la scorsa settimana il Papa Giovanni Paolo II ha detto al Primo Ministro Vajpayee di essere disturbato dalla violenza e ha detto che essa ha "gravemente ferito" la tradizione indiana della tolleranza religiosa. Vajpayee ha detto di essere preoccupato ma ha sminuiti gli attacchi come incidenti isolati ed ha suggerito che il problema debba essere visto nella giusta prospettiva.

Gli ufficiali della chiesa ed i gruppi per i diritti umani dicono che la debole risposta del governo sta incoraggiando un clima di odio e sta creando delle paure di una rivincita cristiana, anche se l'India ha una percentuale dell'85% di Hindu contro il 3% dei Cristiani.

Il senso di vulnerabilità tra i Cristiani Indiani si è approfondito negli scorsi mesi quando il loro difensore, l'arcivescovo di Nuova Delhi è morto in un incidente stradale in Polonia. Prima di questo viaggio l'arcivescovo Alan de Lastic aveva detto ai giornalisti che la comunità cristiana in India stava affrontando la peggiore crisi da quando lo stato era stato fondato nel 1947.

"Biasimo il governo per questo", disse de Lastic, sottolineando di aver parlato con Vajpayee di questo, "eppure nulla sembra sia stato fatto".


Associated Press

Ahmadabad, India, 26 settembre 2002 - I nazionalisti Hindu hanno tenuto delle marce di protesta e la folla ha ucciso due uomini musulmani giovedì nell'India occidentale mentre i musulmani fuggivano verso le loro case cercando sicurezza, temendo vendette dopo un sanguinoso attacco ad un tempio Hindu. I funzionari di polizia dicono di essere fiduciosi di poter evitare il ripetersi di questi atti di violenza che hanno lacerato lo stato per tre mesi quest'anno, lasciando 1000 morti, specialmente musulmani.


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