Il piccolo mondo del circo a tre piste negli ashram di Sai Baba

 

di Robert Priddy - rpriddy@online.no

Sito web: http://home.no.net/anir/Sai/

Data: 10 gennaio 2003

 

Tranne l'attrazione che Sai Baba stesso esercita, un risultato della visita è la scoperta della vita nell'ashram, che per molti occidentali è una esperienza nuova, esotica. Da anche un senso di cameratismo nel condividere la fede in qualcosa che va al di là del mondo sensoriale di tutti i giorni, che è ciò che Sai Baba sostiene di conoscere.

Oltre alla convinzione e la speranza che stare vicino all'auto-proclamato avatar porterà a delle benedizioni, ci sono delle altre attrazioni nella vita dell'ashram. Una è il grande cambiamento di cultura, clima, abitudini alimentari ecc coinvolte (fino a che il tutto non diventa anche troppo familiare). C'è una generale mancanza di fretta e di stress (tranne quando si corre per un posto nelle file del darshan, o le code della mensa). La vita laggiù differisce in modo rinfrescante dai nostri stati moderni altamente industrializzati. Può essere un sollievo essere tagliati fuori dal vasto mondo, la TV e le cattive notizie. Parte dell'esperienza della visita e l'incontro più ravvicinato con il paese e con i suoi abitanti di quanto possa offrire il semplice turismo, e questi incontri possono essere educativi per coloro che non hanno mai attraversato delle barriere culturali prima. Tra le orde la cui maggiore ambizione è il proprio miglioramento o semplicemente la sopravvivenza fisica, ci sono anche persone dolci e altruiste...questo è il luogo dove si può trovare la vera spiritualità dell'India. Quando finalmente si superano le comuni illusioni sugli occidentali cercatori di "spiritualità", si trovano i semplici indiani molto più umanamente accettabili dei circa due milioni di sanniasi parassiti, fachiri, yogi, astrologi, preti, uomini religiosi e swami. Malgrado i vasti problemi sociali e materiali che l'India affronta, uno trova più facce sorridenti tra i comuni indiani, che hanno ben poco in termini di benessere che in qualunque paese del mondo che io conosca.

Dall'altro lato, la gente dovrebbe essere avvisata degli ignoti pericoli nel visitare Prashanti nilayam. Il numero di devoti stranieri che è morto laggiù accidentalmente, che si è tolta la vita o che è stata letteralmente assassinata (all'interno dell'ashram stesso) è difficile da conoscere, a causa della fitta segretezza e delle coperture (sia da parte dello staff dell'ashram e dei funzionari stranieri di Sai Baba all'interno della Sai Organisation), ma è indubbiamente considerevole.

Nè vengono tenute delle registrazioni pubbliche su coloro che sono morti per cause naturali o malattie contratte lì, ma, ancora, questo ammonta ad un numero considerevole. Ci sono vari rischi che non vengono mai spiegati ai visitatori.

Uno di questi viene esemplificato qui di seguito.

Quando si lamentò del massiccio disturbo che una precedente visita di stato aveva causato alle celebrazioni a Prashanti Nilayam a causa della rigida organizzazione della sicurezza, Sai Baba disse a Narasimhan che sfortunatamente non si poteva fare nulla per evitare la visita dell'allora Presidente Indiano, Dayal Sharma, per il 70esimo compleanno. (A proposito non è strano che Sai Baba, che sostiene di essere onnipotente e di essere l'unico essere dotato di libero arbitrio, sia improvvisamente così impotente!) La visita presidenziale del 1996 è costata allo stato 6 milioni di rupie per l'impiego di 3000 Berretti Neri armati come guardie di sicurezza, i cui metodi antiquati di controllo della folla fecero quasi sì che la gente fosse schiacciata a morte vicino ai cancelli dello stadio. Alcuni furono calpestati, ma si ripresero, comprese alcune donne americane per le quali le ferite e l'esperienza subite furono molto traumatiche. Anche mia moglie ed i suoi amici  furono feriti piuttosto seriamente, quasi incapaci di respirare ed incapaci di muoversi di un centimetro tra l'enorme folla che spingeva davanti ai cancelli, che i Berretti Neri tennero chiuso per molto tempo, malgrado l'annuncio della loro apertura, tutto perchè l'auto del presidente non si era ancora vista. Questo non è atipico del tipo di "controllo della folla" in India, dove i morti per schiacciamento nelle grandi riunioni religiose si verificano abbastanza regolarmente.

Fino ad ora non ho conosciuto nessuno che sia morto come risultato dell'enorme folla in 5 decenni di ashram di Sai Baba ed altri meeting di massa a cui egli ha partecipato. Se fosse accaduto, sono certo quanto meno che l'amministrazione dell'ashram avrebbe fatto come fa sempre quando qualcuno muore nella zona di loro pertinenza. Fanno ogni sforzo, incluso il pagamento delle persone coinvolte, così da zittirli...mandano anche via gli stranieri dall'ashram durante il giorno (così che la notizia non si sparga troppo distante).

L'ex presidente della SSO nel Regno Unito, Lucas Ralli, autore di almeno cinque libri in cui sostiene di essere "ricevuto" da Sai Baba ("I messaggi di Sai per voi e me" in 5 volumi), fu quasi soffocato dalla folla nei festeggiamenti per il compleanno un anno o due prima del 70esimo compleanno, quando erano presenti anche i Berretti Neri e, per l'imperante stupidità così diffusa tra le autorità indiane, si verificò una grossa catastrofe. Egli decise che non avrebbe più visitato l'ashram (dove aveva un appartamento) e da allora non si è più visto, oltre a non essere più attivo all'interno della SSO.

Prashanti Nilayam non è un santuario lontano dai problemi mondani, nè un posto pieno di sante persone, non è un ritiro utopistico...assolutamente. Potrebbe essere piuttosto un "pozzo di gelosia", come un anziano devoto con una lunga esperienza mi assicurò. L'ex capo dell'Amministrazione per oltre 20 anni, Mr. Kanhaia Jee, mi raccontò che i membri dello staff di Prashanti Nilayam lottano tra loro come cani non appena Swami gira la schiena. Eppure è un fatto che molto lavoro disinteressato venga fatto con buone intenzioni, qualunque siano i risultati ottenuti. Sembra anche abbastanza ragionevole che il dichiarato obiettivo di Sai Baba di migliorare la società ed il mondo attraverso la trasformazione degli individui lo obblighi a permettere a qualunque tipo di persona di andare lì, certamente non solo le persone che agiscono bene e per il bene. Specialmente se deve avere qualche positiva influenza su coloro, in India, che hanno i maggiori problemi...Questo può spiegare il perchè egli dia delle udienze sia a noti criminali in India ed accetta il loro denaro, ma anche leaders stranieri conosciuti come criminali (per esempio Idi Amin dall'Uganda, Bettino Craxi dall'Italia). Egli mette anche in evidenza che la promiscuità fisica non è garanzia del carattere di una persona nè lo è la lunga residenza nell'ashram. L'osservazione di molte persone tende a concordare con questo.

Sai Baba ha detto che il bene ed il male si trovano in proporzioni variabili in tutte le persone del mondo oggi. Ma in conflitto con questo egli ha di recente sostenuto che alcune persone non hanno neanche la scintilla della divinità e non sono altro che demoni. (Per esempio, "una persona dal cuore duro non può essere chiamata scintilla di divinità, è soltanto un demone" p. 323, 'Sanathana Sarathi', Novembre 2002). Allo stesso tempo, seppure in modo più confuso, egli ha in qualche modo anche negato che tutti siano buoni e cattivi...o che il bene ed il male esistano!

E' comunque possibile che, senza l'iniziativa di Sai Baba, poco del lavoro che egli sostiene (ma che non è tutto merito suo) sarebbe stato realizzato. La gente dell'india e dall'estero ha trovato ispirazione per migliorare e sublimare se stessa, per esempio aiutando le persone bisognose nel proprio paese. Ma ancora, dal momento che essi aspiravano a questo comunque, se non ci fosse stato Sai Baba, sicuramente essi avrebbero trovato un altro modo per le loro buone intenzioni e sforzi! Dovrei menzionare che Sai Baba ha giocato un ruolo importante nella mia unione al movimento per lavorare per quello che credevo beneficenza, benchè adesso io mi renda conto che molto di quel lavoro ha contribuito ad una truffa, e che molto impegno, tempo e denaro sono stati sprecati. Questo tipo di servizio sociale è un fenomeno sociale molto diffuso nel mondo, ma Sai Baba ne parla costantemente come se lo avesse inventato lui ieri. Le cose si sono rivelate essere diverse da quello che sembravano, così sia Sai Baba ed il suo lavoro sono stati portati sotto una nuvola nera, qualunque cosa uno sappia, sperimenti, o desideri credere al proposito.

Le difficoltà dell'ashram aumentano davvero la spiritualità? Il significato etimologico dell'ashram è luogo di "nessuna difficoltà" (a-shrama). Quindi è un rifugio dal mondo crudele. Molti occidentali rimangono lì a lungo e si permettono il lusso di fare poco o nulla se non di seguire la routine quotidiana. Sai baba dichiara che è futile stare lì se uno non svolge servizio ('Sathya Sai Speaks' nuova ed. Vol. 26, Capitolo. 7, p.79f), disciplinando se stesso e cambiando il proprio atteggiamento ('Sathya Sai Speaks' nuova ed. Vol. 16 Capitolo.28, p. 157f) mentre cerca rigorosamente la verità. Come si può trovare la verità lì piuttosto che altrove, e questa è una domanda senza risposta. Tra le molte persone che ho incontrato lì nessuna mi ha impressionato per essere particolarmente vicino alla verità. Al contrario ho incontrato più persone particolarmente confuse, non realistiche, e sofferenti lì, che in qualunque altro luogo. E' un luogo di difficotà sia fisica che mentale-emotiva per molti visitatori.

Qualcuno che una volta si è lamentato della durezza del pavimento di cemento sul quale aveva dovuto dormire, Sai Baba disse che egli raccomandava, come vita nell'ashram, di andare a letto e di alzarsi presto, perchè questo mantiene la mente lucida e sveglia e mostra di quanto poco il corpo abbia bisogno. ('Conversations with Bhagavan Sri Sathya Sai Baba' by Dr. J. Hislop, nuova ed., p. 170). Poichè le persone lucide e sveglie sembrano essere l'eccezione nel suo ashram, in cosa altro possono consistere i "benefici spirituali"? Le necessità fondamentali del corpo di cibo sano, igiene, del sonno indisturbato, sollievo dal calore opprimente, ecc. rimangono e ci vogliono tempo ed energia per soddisfare queste necessità come in qualunque moderno appartamento adeguatamente arredato. Così la maggior parte del tempo che rimane dopo aver seguito la routine quotidiana deve essere trascorso lottando con i semplici compiti del vivere quotidianamente. C'erano continue difficoltà dovute alla mancanza di comodità materiale ma questo è migliorato molto dal momento che l'ashram si è modernizzato a partire dal 1990. Adattarsi ai diversi ritmi della routine quotidiana può essere difficile, specialmente per i devoti più anziani, e coloro che soffrono di malattie e condizioni critiche. Molte cose che si fanno con facilità a casa, come avere degli oggetti o ottenere delle informazioni può diventare un lungo lavoro nell'ashram. Tutto questo si suppone che sia per il bene dei devoti! Coloro che "posseggono" stanze (cioè che possono chiudere a chiave le loro cose nella cucina per i 10 mesi in cui non possono stare lì), invariabilmente ritornano in un appartamento con gli infissi distrutti e molto spesso sudicio per le condizioni in cui lo hanno lasciato i molti ospiti. Mia moglie ed io abbiamo dovuto pulire una disgustosa stanza dopo l'altra quasi ogni volta che siamo stati lì. Questo servizio altruistico e spirituale per il Signore si suppone che sia moralmente elevante ecc, ma sembra piuttosto un compito dal quale la maggioranza dei "cercatori della verità" che non si disturbano a pulire la loro sporcizia non impareranno nulla.

Perchè interrompere i contatti sociali e ridurre le amicizie? Capire ed accettare le molte e non discusse abitudini e le limitazioni del pubblico comportamento che possa offendere la sensibilità locale è molto difficile. Una attrazione per i non iniziati sta nell'ascoltare testimonianze dei misteriosi poteri di Sai Baba da parte di gente di altre parti del mondo. Comunque, Sai Baba ha parlato frequentemente contro lo sviluppo di contatti sociali o amicizie nell'ashram, e specialmente relazioni intime (cosa non sorprendente se si considera la sua opinione estremamente tradizionale sulle relazioni tra i sessi). Ma qualche normale contatto è quasi inevitabile sia con gli indiani che con le persone da altre parti del mondo. Ci sono, sembra sempre più probabile, ragioni non rivelate per il tentativo di Sai Baba di ridurre i contatti sociali al minimo e rinforzare il silenzio ogni volta che è possibile ed ammonisce ripetutamente la gente a non parlare a meno che non sia strettamente necessario. Per una più profonda investigazione su questo, leggete il mio articolo "Sorveglianza, sicurezza, segretezza nell'ashram, istituzioni e organizzazione di Sai Baba".

Dal 1984 ho incontrato molte persone buone e sensibili nel movimento Sai, alcune davvero importanti, alcune di loro molto colte...alcune erano sollecite, con una mente generosa, ma sicuramente questo non vale per la maggioranza! Coloro che sono stati nominati "professori" da Sai Baba, che fossero coinvolti nelle istituzioni educative, che fossero indiani o stranieri, non mi hanno in generale impressionato in alcun modo (conoscevo già abbastanza bene molti professori accademici perchè questi potessero piacermi). Per dare un esempio, Sai Baba mi presentò nel 1986 ad un professore di storia della sua università, Mr. Krishnamurthi, che si rivelò essere un uomo impressionabile che credeva che alcuni dei miti indiani del Mahabharata fossero dei racconti letterali e che aveva delle idee molto semplicistiche e sbagliate sulla filosofia europea.

Io non potei fare a meno di diventare consapevole attraverso contatti personali che Sai Baba sicuramente attira un numero sproporzionato di persone di poca comprensione spirituale, sia riguardo alla loro conoscenza ed opinioni, ma anche riguardo al loro comportamento. Uno può sostenere che è necessario per Sai Baba attirare molta gente che ha bisogno di essere cambiata, se il mondo deve diventare un mondo migliore. E' evidente dai suoi discorsi, nei quali egli ripetutamente propone valori morali ad un livello ed in un modo adatto alla comprensione di coloro che mancano di sentimenti, onestà personale, e comune decenza. Ad alcune di queste persone vengono concessi privilegi ed alte posizioni, come molti di noi hanno sperimentato nella selezione degli alti funzionari della Organizzazione Sai da parte di Sai Baba.

In ogni folla seduta ai piedi di sai Baba, ci sarà una vasta gamma di persone con atteggiamenti e opinioni e comportamenti contrastanti. Sarebbe deviante negare che tutte le persone che si incontrano nell'ashram si comportano come se fossero fortemente egoiste e mancassero di sensibilità verso gli altri. Le persone sono a qualunque stadio dello sviluppo, un enorme variabilità dalla comune ignoranza ed arroganza fino alla meno frequente onestà, comprensione e gentilezza nelle azioni. Ci si può accorgere che il cambiamento delle percezioni va di pari passo con lo sviluppo della personalità.

Molti devoti comunque tendono a vedere il mondo in termini di bianco e nero.

...e mostrano frequente ignoranza riguardo ai colori. Questo è un tratto molto chiaro anche in Sai Baba, come chiunque può velocemente vedere leggendo i suoi discorsi.

Molti devoti tendono a diventare fondamentalisti dal punto di vista della religione sotto l'influenza di Sai Baba.

La dottrina spirituale di Sai Baba ci descrive tutti come intrappolati in un corpo deperibile, "mentre viviamo una vita di condanna", nella prigione del mondo materiale...al quale nessuno di noi appartiene davvero. Molti diranno che questa è una visione morbosa, che predispone allo squilibrio psichico e alla depressione. E' anche forse un segno di quanto contagiosa sia la ristrettezza mentale e l'ignoranza delle cose sublime in una cultura moderna, materiale, e non-spirituale.

Il desiderio di conoscere la verità della vita, di risvegliarci dal sonno generale che ci circonda e di sentire e sperimentare direttamente ciò che giace dietro la normale percezione è forte in alcune persone, e - dove non porta su strade interamente sbagliate - alla fine porta a qualche tipo di dottrina "dell'altro mondo". Sai Baba fornisce questo, semplici (ma incompleti) valori umani che sono abbastanza accettabili finchè funzionano, ma tutti costruiti attorno ad eccessive pretese della sua superiorità e divinità, che a tutti viene richiesto di accettare prima o poi.

Fare questo sembra più "universale" di quanto realmente sia, include molti elementi e precetti differenti e conflittuali, permettendo ad un devoto di prendere e mescolarli a suo piacimento.

Cercatori di meraviglie e poteri: molti dei visitatori di Sai Baba sperano di trarre dei poteri personali da lui, qualche tipo di dono psichico come la "preveggenza" o poteri curativi. Molti possono avere delle buone intenzioni, anche se mal guidati nel non rendersi conto che Sai Baba non conferma nessuno come guaritore spirituale, nè da spazio alle attività di "guarigione" nei suoi discorsi o in alcuno dei suoi ospedali o altre organizzazioni. Egli non suggerisce alcun tipo di illuminazione spirituale, o di insegnamento per il risveglio della kundalini. Sono consapevole si dice che egli faccia questa "unzione dei genitali" dei ragazzi e dei giovani (e talvolta anche altro), ma nessuno di questi racconti ha beneficiato di alcun tipo di chiarimento! Al contrario, molti di coloro che sono liberi di informare il pubblico perchè vivono al di fuori dell'India hanno giurato di essere stati abusati sessualmente.

Ci sono solo poche dichiarazioni che Sai Baba che Sai Baba abbia confermato di persone che hanno ricevuto da lui poteri per guarire gli altri durante le udienze. C'è qualche prova piuttosto convincente in cui egli dice questo, ma anche in questo caso, molti che vogliono crederci. Comunque, Sai Baba (almeno esternamente) nega di aver dato poteri a chiunque nè li conferma come guaritori, ecc!

Sai Baba ha detto che la guarigione viene sempre da Dio e si verifica nel rapporto tra colui che soffre e la fonte Divina. Mentre molti di coloro che vogliono essere guaritori hanno buoni motivi ed anche il desiderio di aiutare gli altri disinteressatamente, non pochi sono ciarlatani a vari livelli, che usano dei presunti segni di benedizione da Sai Baba o dimostrano la loro connessione con lui per i propri fini, per guadagnare popolarità, status, e non ultime entrate e donazioni. Sai Baba è molto positivo e sostiene i suoi devoti con il suo atteggiamento, ma non ha mai confermato di aver benedetto qualcuno donandogli dei poteri curativi. Malgrado questo, non poche persone raccontano di averlo sentito fare questo nelle udienze private (così come nei sogni o nelle visioni). Se esaminati attentamente, alcuni di questi racconti sembrano vaghi e non sostengono alcuna dichiarazione. D'altro canto, egli ha frequentemente prodotto i cosiddetti "lingams" di varia forma, colore e dimensione che egli ha dato ai devoti dicendo che essi hanno poteri curativi e possono essere usati per aiutare a guarire la gente.

Malgrado questo, Sai Baba parla sempre di autotrasformazioni attraverso l'auto esame e la modifica di se stessi, il che presume altruismo e servizio non pagato nei confronti degli altri, soprattutto. Ho avuto occasioni di incontrare alcuni "guaritori", parecchi dei quali hanno abbandonato ogni servizio volontario di cui la gente ha davvero bisogno, coltivando piuttosto il desiderio di essere speciale - spesso anche per mettere su un giro di affari.

Negli anni, un numero di persone in India e nel mondo ha sostenuto che Sai Baba parla attraverso di loro o agisce attraverso di loro. "Incanalare" Sai Baba è una delle cose favorite tra i chiaroveggenti, i guaritori della New Age, ed anche i seguaci ordinari che hanno la sensazione della sua presenza. Sai Baba ha da molto e ripetutamente messo in guardia contro questo. "Prendete da me, io non dò queste assurdità! Io non uso gli altri come miei intermediari!"('Sathya Sai Speaks' new ed. Vol. 2, p. 167). Nel 1997, dopo aver affrontato lui stesso l'argomento dell'abuso del nome di Sai Baba, il Dott. Michael Goldstein, attuale capo della Sathya Sai Organisation nell'emisfero occidentale, si è appellato ed ha ammonito tutti che Sai Baba "non ha conferito a nessuno poteri speciali per guidarci, guarirci o risolvere i nostri problemi. Swami non ha dato a nessuno l'autorità speciale di intervenire nelle nostre vite. Swami non ha nominato nessuno suo intermediario nella nostra relazione con lui. Non facciamoci ingannare nell'accettare queste false dichiarazioni". E' interessante perchè questi avvertimenti vengono ripetuti ad intervalli regolari contro ogni nuovo pretendente nel giornale mensile 'Sanathana Sarathi' (il più recente nel maggio 2002). Questo è un altro esempio di come i suoi servitori tentino di assicurare che nessuno possa in alcun modo sfidare l'autorità del loro "unico Dio", Sai Baba. In diretto conflitto con tutto questo, comunque, c'è l'accettazione di Sai Baba degli scritti "prodotti" da alcune persone che provengono direttamente da lui. Tra questi c'è Charles Penn (parecchi dei suoi messaggi "ricevuti" in meditazione o durante delle "visioni" vengono affissi nelle mense degli ashrams come affermazioni dirette dello stesso Sai Baba (senza attribuzioni alle fonti pubbliche), e Lucas, Ralli, già menzionato. Il numero di libri che presumibilmente parlano degli insegnamenti di Sai Baba come ricevuti in un modo o nell'altro sta aumentando continuamente. Alcuni sostengono di aver accettato Sai Baba (nelle loro visioni) come la loro vera madre. Altri sono stati i suoi amanti in una vita precedente (come la scrittrice australiana "Piccolo Cuore" che sostiene di essere stata Radha con Krishna - cioè Sai Baba in una vita precedente - e i cui libri letteralmente grondano sentimentalismo per i coloro che si lasciano ingannare). Tutto questo aumenta l'immensa e colorita confusione che molti devoti mostrano in relazione a Sai Baba, i suoi insegnamenti e le sue attività...e il fatto che Sai Baba non faccia nulla su queste cose indica fortemente che egli le trova utili per attirare sempre più persone e per tenerle in uno stato di costante incertezza.

Durante il darshan del Poornachandra a cui ho assistito una volta, Sai Baba si è mosso giù per il corridoio centrale per dare il darshan quando uno straniero alto (bianco) si è alzato ed ha cominciato a seguire Sai Baba davanti ai devoti, imitando esattamente il ritmo e la camminata di Baba e facendo gli stessi caratteristici movimenti della mano. Un lavoratore Seva Dal gli si è avvicinato e gentilmente ma fermamente gli ha chiesto di smettere e di sedersi, ma egli ha tranquillamente continuato come se l'uomo non esistesse. Il volontario lo ha preso con gentilezza per il braccio ed ha tentato di fermarlo, senza alcun risultato.

Allora un uomo basso, anche lui un Seva Dal, che era a qualche metro di distanza, si è avvicinato velocemente e gli si è buttato addosso, così che egli ha perso l'equilibrio.

Il Seva Dal continuò a spingerlo con abbastanza forza da disturbare la sua compostezza ed egli cominciò a protestare verbalmente. Fu quindi facilmente portato via dalla scena. Questi comportamenti indisciplinati - prove regolari per lo staff che deve mantenere l'ordine - di solito portano al divieto di ingresso nell'ashram e all'inserimento nella lista nera fino a nuovo ordine.

Nelle udienze, Sai Baba si riferisce ad una persona assente (la cui identità rimane nascosta tranne che per coloro che vengono ammoniti) come ad un "uomo cattivo", come per indicare che l'uomo è sempre più cattivo. L'enorme differenza di ambiente e di cultura rappresentata dai seguaci di Sai Baba mostra non solo le loro buone abitudini ed i loro comportamenti, ma anche le relative carenze del loro modo di vivere. I difetti delle varie culture sono facilmente riscontrabili nella varietà del piccolo mondo che ruota attorno a Sai Baba. Uno deve, naturalmente, ammettere che certi comportamenti sono dovuti all'ignoranza di modi migliori, come coloro la cui educazione è stata carente di modi più educati, o di valori sociali che che sono comuni altrove. I molti goffi contadini che fanno visita durante le festività possono non aver avuto il beneficio della scuola o di aver appreso delle regole pubbliche come rispettare il proprio turno in una coda, spingere è il loro modo di fare. Le caratteristiche nazionali sono spesso tali che il cittadino medio mostra tratti meno favorevoli che sono inerenti alla sua cultura. Alcune pratiche come rispettare il proprio turno in una coda sono anche ignorate dalle persone di vari paesi occidentali, che tentano di passare avanti in ogni modo possibile mentre sono nell'ashram, ed anche molti volontari Seva Dal svolgono questa pratica egoistica.

"Ombre ai piedi della candela". Nel tempo, sono stato continuamente costretto a notare che Sai Baba attira non soltanto persone buone, sensibili e pure, ma anche molte di scarsa comprensione spirituale e, non ultimi, un ampio assortimento di ciarlatani spirituali, impostori, e molte persone ambiziose e egoiste. Questi sembrano provenire da virtualmente tutti i ceti, ed essi sono controbilanciati da persone deboli di mente e ingenue. Ho visto questo come il normale risultato della politica di Sai Baba, che si rivolge a tutti, per aiutare a redimere i bisognosi, i sofferenti, i poveri di spirito, ecc. e non solo la normale maggioranza, o le persone ricche e potenti. In questa era in cui molte religioni si sono atrofizzate e il vuoto risultante è stato riempito da vari tipi di revival spirituale di dubbia autenticità, è da aspettarsi che la gente con questo tipo di interessi graviti attorno a Sai Baba a causa dei suoi poteri molto pubblicizzati di guarigione, preveggenza, materializzazione, ecc. Prashanti è più o meno una Hollywood spirituale, molti vanno lì tentando di "farcela" con Dio, e quindi lo rendono un posto difficile in cui vivere. E' diventato una mecca per guaritori, medium, e chiaroveggenti...anche se Sai Baba non ha mai detto una sola parola su queste attività ed invece incoraggia gli ospedali.

Gli auto-dichiarati guru che cercano di crearsi un proprio seguito tentano di reclutare gente tra i visitatori di Sai Baba. Alcuni si spingono troppo oltre e gli viene chiesto di andarsene. Un guru giapponese avido di denaro verso la fine degli anni '90 mando un ampio gruppo dei suoi seguaci con bombe e fucili, come se volesse assediare Prashanti Nilayam, ma quando tentarono di farsi strada nel darshan con la forza, dopo che gli era stato negato l'accesso, furono aggrediti fisicamente dai Seva Dal e mandati via. Tutto questo fu tenuto nascosto, mandato nel limbo del "no comment" più velocemente possibile dai funzionari dell'ashram. Le informazioni relative ai pericoli per i visitatori vengono tenute nascoste, perchè potrebbero indebolire la fede nella protezione che Sai Baba sostiene di estendere a tutti coloro che lo visitano... o mettere in guardia molti dei donatori che mantengono l'ashram prosperoso.

Mentre buona parte dello staff dell'ashram ed altri che servono secondo le loro capacità ed hanno molte buone qualità, c'è un gruppo di persone le cui mancanze nel comportamento e nella comprensione degli altri vengono sopportate con pazienza per anni da coloro che essi trattano come subordinati o inferiori. I nuovi visitatori dell'ashram - specialmente tutti i non indiani - si ritrovano a fare parte della massa, tutti coloro che desiderano essere presenti al darshan devono sedersi in ranghi serrati secondo gli ordini degli uomini della sicurezza. Uno si rende subito conto che la gente viene sistemata da quei funzionari che hanno strane idee riguardo alla relativa importanza della gente e lo mostrano con i loro comportamenti autoritari. Per molti occidentali è una delusione inaspettata scoprire che questo si verifica proprio nella vicinanza di Sai Baba, poichè sembra totalmente estraneo ai suoi insegnamenti e al suo spirito d'amore. Questi atteggiamenti comunque sono davvero ben poco diversi da quelli che sono prevalenti nella maggior parte delle società e e non ultimo in India, dove il senso delle classi è molto vivo. In un discorso pubblicato nel 'Sanathana Sarathi' del luglio 1996, Sai Baba lesse la legge per le rivolte per i residenti dell'ashram...accusando alcuni membri dello staff di essere alsaziani. Un pò di tempo dopo, una signora che era stata ad una udienza ci raccontò che una donna inglese aveva chiesto a Sai Baba "Come stanno i tuoi cani?"

Egli aveva risposto di non aver cani. "Si, ne hai, un Rottweiler ed un alsaziano nei tuoi uffici". Aggiungerei che il lavoro fatto da coloro che ricevono i visitatori nell'ashram è spesso molto esigente ed un paio di anni di questo ridurrebbero quasi chiunque ad una volpe tra i polli. Alcuni vincono la sfida e rimangono cortesi ed amichevoli per tutto il tempo, cosa che è ammirevole!

Che Dio sia grande e che le sue leggi non debbano essere infrante senza rischio è indubbiamente vero, e può portare all'umiltà. L'umiltà timorosa può essere il riconoscimento che non abbiamo agito così come dovevamo, e che siamo di conseguenza destinati a soffrirne le conseguenze. Mi sembra sempre di aver sbagliato, di essere un pò come un coniglio ipnotizzato di fronte ad una luce abbagliante. Sai Baba è un maestro, va bene...usare questa umiltà ai suoi scopi e giocare con ogni tipo di debolezza umana per umiliare i devoti e tenerli in sottomissione e perchè si arrendano a incessanti richieste di adorazione e di sostegno in ogni tipo di circostanza, qualunque cosa questo voglia dire. C'è un altro tipo di umiliazione, diversa dalla paura e dal servilismo. Essa viene ispirata dal riconoscere la propria realtà e la propria natura come una persona con coscienza, amore della verità e della bontà, e avere la libertà e la responsabilità di agire. Questo non significa rifiutare tutto quello che c'è al di là e di più grande di noi, ma non dobbiamo proiettare le nostre potenzialità su qualche figura carismatica che costantemente dimostra che egli non è certamente quello che sostiene di essere.