L'atteggiamento "Il Padre conosce il meglio" e l'Organizzazione Sathya Sai Baba

 

di Glen Meloy - followyourownheart@earthlink.net

Data: 6 maggio 2002

Inviata domenica 5 maggio 2002 ore 22.41

 

Cari Amici

questo recente articolo sul Cardinale Law dal New York Times di oggi è pieno di linguaggio altamente emotivo che non lascia all'immaginazione del lettore decidere cosa sta realmente accadendo.

Per quello che mi riguarda, queste stesse parole possono facilmente e accuratamente descrivere l'atteggiamento di copertura che sta andando avanti nell'Organizzazione Sathya Sai Baba sin dal 1980 e anche prima.

Quando il Cardinal Law è descritto come "arrogante e autocratico", non vi ricorda le stesse qualità e le parole ben documentate che vengono dagli attacchi scritti di Sai Baba, Indulal Shah, Dr. Goldstein, Dr. J. Jagadeeshan, Dr. John aka 'Jack' Hislop Bjorn Sandstrom, Thorbjorn Meyer e molti altri che detengono ruoli di leadership nell'Organizzazione Sai. E non dimentichiamo le dichiarazioni pubbliche di propaganda a supporto di Sai Baba recentemente emesse dal Primo Ministro Vajpayee e la sua adorazione di Sai Baba alla Suprema Corte dell'India.

Questi scritti sulla copertura dei leaders della Chiesa Cattolica potrebbero facilmente applicarsi a molti altri gruppi religiosi che hanno il loro sordido passato di cui rendere conto...e non sono assolutamente esclusive dei Cattolici.

Grazie a Dio, i laici cattolici stanno finalmente sfidando i cosiddetti leaders e stanno chiedendo conto e cambiamenti nella gerarchia. Tutti dovremmo imparare da questa esperienza e assicurarci che la nostra voce di protesta non sia diluita da deboli o tiepidi commenti che lasciano ogni conclusione al lettore. E' tempo di parlare fermamente con convinzione e forza, dovunque possiamo. C'è un vecchio detto che dice che la ruota che cigola deve essere oliata e abbiamo bisogno dell'attenzione dei mass media mondiali per rivelare la verità sulla Organizzazione Sai, proprio come hanno fatto con la chiesa Cattolica.

Ogni voce conta e voglio incoraggiare tutti coloro che leggono questo a scrivere e/o chiamare i capi dei governi federali e locali, le agenzie di viaggio e i rappresentanti della legge, ed insistere affinchè essi emettano degli avvisi di viaggio riguardo queste accuse di abuso sessuale.

Non accadrà finchè non chiederete.

"La gente non è arrabbiata con i colpevoli, essi sono arrabbiati con i vescovi, specialmente il Cardinale Law".

Sempre di più sta diventando una affermazione che riecheggia e riflette il crescente interesse sugli insabbiamenti che allo stesso modo, se non di più, si può applicare alla Sathya Sai Organisation. Una cosa è insabbiare le attività di abuso sessuale compiute da un prete rappresentante di Dio, ma distrugge ogni giustizia e bontà quando i leaders nella Sai Organisation coprono gli abusi sessuali commessi da uno che dice di essere lo stesso Dio Onnipotente.

Adesso è tempo che tutti i cittadini buoni, onesti ed interessati si alzino per farsi contare.

Molto Amore e Luce

Glen Meloy followyourownheart@earthlink.net

 

5 maggio 2002

Una Rivoluzione dal Basso nella Chiesa del Cardinale Law.

di Kate Zernike

 

Quando il Vescovo Bernard Law di Boston fu nominato cardinale nel 1985, centinaia di politici e di prestigiosi personaggi politici volarono fino a Roma per l'occasione. Le stazioni televisive della città hanno trasmesso la trasmissione dal vivo.

Essere cardinale a Boston è sempre stata una cosa speciale "una posizione di orgoglio e di potere" che rifletteva l'ascesa degli irlandesi da immigranti disprezzati ed impoveriti a maestri della città. Come il Cardinale William O' Connell pronunciò nel 1908, "I Puritani sono passati, i Cattolici rimangono. La città dove un secolo fa egli venne indesiderato, adesso è diventata sua".

Ma il fatto che il Cardinale Law con il Rev. Paul R. Shanley, il prete cattolico che ha servito per 30 anni nell'area di Boston ed è adesso accusato in Massachussetts di violenza su 3 bambini, sia diventato il volto più appariscente dello scandalo della pedofilia della chiesa, non è dovuto alla sua posizione in questa cattolicissima città, o alla sua posizione di leader anziano della Chiesa americana.

Il Cardinale Law, che alcuni dei suoi colleghi hanno definito arrogante ed autocratico, è arrivato nei suoi 19 anni a Boston a rappresentare l'atteggiamento del tipo "il padre conosce il meglio" che la chiesa ha assunto sotto Giovanni Paolo II. Protetto e confidente del papa, egli rappresenta la chiesa patriarcale e autoritaria che questo papa ha tentato di incoraggiare.

Il Secondo concilio Vaticano dal 1962 al 1965, ha tentato di trasformare la struttura della chiesa che la gente è la chiesa, non il papa o i suoi ufficiali. Ma l'attuale papa, ed i suoi cardinali, hanno tentato di restaurare la supremazia papale e la rigidità gerarchica.

"Il Cardinale Law è la quintessenza del vescovo secondo Papa Giovanni Paolo II" ha detto il Rev. Richard Mc Brien, che dopo 20 anni come prete a Boston adesso insegna teologia a Notre Dame.

I paralleli tra i due uomini sono impressionanti. Entrambi coltivano un ruolo negli affari internazionali (il Cardinale Law ha incontrato Fidel Castro ed ha aiutato a coordinare la resa del dittatore panamense Manuel Noriega all'ufficio del nunzio papale a Panama City. Entrambi hanno il merito di aver migliorato le relazioni della chiesa con gli Ebrei, ed un profondo interesse per i poveri. Inoltre sono entrambi abili managers.

"Quando si tratta di gestire la chiesa, essi non conoscono altro modo se non l'autocrazia", ha detto padre Mc Brien. "E' il modo in cui il papa gestisce la chiesa universale; è il modo in cui il Cardinale Law gestisce Boston".

Il cardinale fu nominato dal papa nella stessa settimana del Cardinale John O'Connor, di New York, e i due furono soprannominati "Law e Order" (N.d.T. Legge ed Ordine) con lo stesso taglio conservatore del Papa stesso. Ognuno dei due divenne importante a livello nazionale, quando chiesero ai Cattolici di indirizzare il loro voto nelle elezioni presidenziali del 1984 basandosi sulla posizione dei candidati sull'aborto. Nel 1987, quando i cardinali americani emisero un comunicato nel quale ammettevano che l'insegnamento riguardante i preservativi poteva essere un'arma efficace contro l'AIDS, i due emisero una nota di dissenso.

Ma dei due uomini, il Cardinale O' Connor aveva un tocco più comune, mentre gli storici paragonavano il Cardinale Law al Cardinale O' Connell che fu arcivescovo a Boston dal 1906 al 1944. J. Anthony Lukas lo ha descritto in "Common Ground" come una "papa in miniatura nel suo regno", scrivendo "Quando vi chiedo di fare qualcosa - ha detto una volta ai fedeli - fidatevi e fatelo!"

Il garden party annuale del Cardinale Law è diventato un evento al quale nessun importante uomo d'affari manca di partecipare. Ed il Boston Magazine ha messo il Cardinale Law quarto l'anno scorso nella sua annuale "lista di potere", davanti al governatore e subito dopo il Senatore Edward M. Kennedy.

Il Cardinale Law ha anche guadagnato potere all'interno della chiesa sponsorizzando membri del suo Gabinetto affinchè diventassero vescovi altrove, malgrado la raccomandazione del Vaticano che siano i preti a scegliere i propri vescovi, ed ha frequentemente partecipato a comitati del Vaticano.

Quando lo scandalo della pedofilia è scoppiato in gennaio, il cardinale ha cercato solo di controllare i danni anzicchè considerarlo come un profondo torto morale. Una delle sue prime mosse è stata di ingaggiare Robert Popeo, uno dei legali più noti e più influenti. E piuttosto che affrontare i reporters all'aeroporto di Boston mentre si recava ad un incontro privato con il papa lo scorso mese, il Cardinale Law si è fatto portare in macchina fino al l'aeroporto di Newark International di notte.

Quando i cardinali americani si riunirono per rispondere alle domande in una conferenza stampa dopo il loro incontro con il papa a Rome due settimane fa, il Cardinale Law è scivolato fuori da una porta, spigando più tardi con evidente irritazione che "aveva altre cose da fare". Questo malgrado il fatto che lo scandalo della pedofilia toccasse un prete della zona di Boston, John Geoghan, i cui abusi sessuali erano noti al Cardinale Law e ai suoi subordinati per anni.

Una volta tornato a Boston, l'ufficio del Cardinale Law ha mandato una lettera ai suoi preti, ordinando loro di non "unisrsi, incoraggiare o promuovere" una coalizione di concili parrocchiali intesi ad incoraggiare una migliore comunicazione tra il cardinale ed i fedeli, definendo l'iniziativa superflua.

La chiesa non è mai stata una democrazia. Eppure, il fatto che il Cardinale Law sia tornato dall'incontro Vaticano insistendo che egli era quello che avrebbe guidato la sua chiesa fuori dalla crisi, malgrado l'estremo declino, malgrado un sondaggio abbia mostrato che il 75% dei due milioni di cattolici nella sua arcidiocesi dica che egli dovrebbe dimettersi, tutto questo suggerisce, come ha detto Thomas Groome, un professore di Teologia del Boston College, che essi "non hanno capito nulla".

Il Professor Groome dice che, quando il sondaggio cominciò a mostrare che i cattolici di Boston avevano perso la fede nella sua capacità di leader, il Cardinale Law consultò il papa. "Egli guardò in sù, invece che in giù" egli disse. "La tipica cosa che ci poteva aspettare da Law".

Ma se il Cardinale Law simboleggia i problemi della chiesa, la reazione dei cattolici a Boston suggerisce come lo scandalo della pedofilia abbia cambiato le cose. La rabbia locale aveva già spinto il cardinale a cancellare i simboli più ovvi della sua statura: la raccolta di fondi annuale, e l'annuale garden party.

Più significativamente, pochi credono che il Cardinale Law o qualunque altro vescovo americano, potrà mai riavere l'autorità completa, religiosa o temporale, che avevano una volta.

"La gente non è arrabbiata con i colpevoli, sono arrabbiati con i vescovi, specialmente il Cardinale Law" ha detto Lisa Sowle Cahill, una teologa del Boston College. "Ma essi non dicono che non andranno più in chiesa. Essi dicono che cercheranno di fare qualcosa. E' stupefacente. Questo è ciò che cambierà le cose, non l'ordine da Roma di cambiare le cose."