La conferenza dell'UNESCO senza l'UNESCO

Note di un partecipante

 

di Serguei Badaev

badaev57@mtu-net.ru

Data: 13 gennaio 2002

Data del documento: 6 gennaio 2002

Nell'estate del 1999 il Dr. Art-ong Jumsai, direttore dell'Institute of Sathya Sai Education, (ISSE), Tailandia, annunciò pubblicamenete che ci sarebbe stata una significativa conferenza dell'UNESCO dedicata all'educazione ai valori umani e che si sarebbe tenuta a Prashanti Nilayam.

Dal 1969, l'Organizzazione Sai ha condotto una attività educativa all'interno del programma SSEHV (Sathya Sai Education In Human Values), che mira allo sviluppo spirituale e del carattere dei bambini e che si basa sugli insegnamenti di Sai Baba. Nella primavera 2000, moduli e programmi per i partecipanti furono distribuiti alle organizzazioni nazionali, ed ogni paese cominciò a cercare i candidati più idonei. Ogni paese poteva candidare 2 o 3 partecipanti, non membri della Sai Organisation. La lista dei Vip, come professori, ministri ed ex ministri, ecc fu compilata separatamente.

L'obiettivo della conferenza, come fu pubblicamente dichiarato dal Dr. Jumsai, era di presentare il programma di educazione morale e spirituale  SSEHV al mondo, prima di tutto a coloro che potevano influenzare le decisioni nel campo della politica dell'educazione nei rispettivi paesi. Comunque il titolo ufficiale della conferenza era il seguente:" Rafforziamo l'educazione ai valori: approcci innovativi per insegnare l'educazione alla pace e alla comprensione internazionale". Sembrava che non fosse proprio la stessa idea che era stata dichiarata precedentemente.

La conferenza doveva essere organizzata in collaborazione con l'UNESCO, l'Institute of Sathya Sai Education (ISSE, Tailandia) ed il Flinders University Institute Of International Education (Australia) e fu programmata dal 25 al 29 settembre 2000 a Prashanti Nilayam, il principale ashram di Sai Baba in India.

Inspiegabile assenza dell'UNESCO e della Flinders University.

Mentre i preparativi per la conferenza erano al culmine, una lettera venne distribuita all'interno della Organizzazione Sai informando i lettori che l'UNESCO e La Flinders University si erano ritirati dalla partecipazione alla conferenza. Non veniva fornita alcuna spiegazione per la decisione improvvisa. Coloro che erano coinvolti nella conferenza con il compito di diramare gli inviti, specialmente per i Vip, si trovarono in una situazione molto imbarazzante: essi dovevano informare gli invitati del ritiro dell'UNESCO e della Flinders University, ma non avevano informazioni per spiegare cosa era accaduto. (Al tempo non sapevo che una lettera da parte della sede centrale dell'UNESCO a Parigi riguardante questa conferenza era stata inserita su Internet. Questa lettera conteneva l'informazione che l'UNESCO si era ritirata dalla conferenza ed esprimeva preoccupazione per le accuse di abusi sessuali su giovani e bambini compiuti da Sathya Sai Baba.) [1] Ovviamente, alcuni candidati rifiutarono di prendere parte alla conferenza,  ed il comitato organizzatore permise ai membri della Organizzazione Sai che erano coinvolti nel programma SSEHV di unirsi alla conferenza. Come risultato, circa metà dei partecipanti erano membri dell'Organizzazione Sai.

Nessun aspetto teorico o pratico discusso, nessuna reale situazione presentata.

Nel corso della conferenza, la maggior parte degli oratori sottolineava il punto che l'educazione dovrebbe portare allo sviluppo del carattere e che numerosi problemi del mondo moderno non sono il risultato della mancanza di conoscenze, ma della mancanza di morale e spiritualità. Tra gli oratori c'erano alcune persone coinvolte nelle attività di SSEHV. Nessuno di loro considerò gli aspetti teorici o applicati del programma SSEHV nei loro discorsi. Nessuno di loro rivisitò la storia dello sviluppo del programma SSEHV in India o oltreoceano, nè fu analizzata l'attuale situazione del lavoro della Sai Organisation all'interno del programma SSEHV. Nessun dato statistico fu presentato. Un altro episodio strano è che il direttore del Sathya Sai Institute europeo (ESSE), T. Meyer, supervisore di questa attività della Sai Organization in Europa, non era nella lista degli oratori, benchè fosse presente alla conferenza. [2]

Come documento finale fu adottata una dichiarazione che enfatizzava il significato dei valori umani in tutte le sfere della vita umana, specialmente per l'educazione. Questa dichiarazione doveva essere inviata alle maggiori organizzazioni internazionali, inclusa l'UNESCO. Il Dr. Jumsai preparò una bozza della dichiarazione e quando essa fu distribuita ai partecipanti, del tutto naturalmente, diversi punti di vista sembravano aver bisogno di essere elaborati. Ai partecipanti fu detto che la conferenza non aveva avuto abbastanza tempo per lavorare collettivamente sul testo della dichiarazione, così furono suggerite due alternative: o che la conferenza non avesse alcun documento finale, o che tutti i commenti in forma scritta venissero indirizzati al Dr. Jumsai che avrebbe tentato di integrarli nella versione finale. Quest'ultima proposta fu accettata e il giorno successivo la versione finale della dichiarazione fu distribuita a tutti i partecipanti. [3]

Lo scambio di idee e di esperienze è incoraggiato solo in teoria.

Non ha nessuna importanza ciò che la dichiarazione dice a proposito della necessità di stabilire contatti ed interazioni tra gli educatori coinvolti nell'insegnamento, promuovere scambi di idee e di esperienze. In una bozza della dichiarazione, l'Istituto Sathya Sai Education (Tailandia) propone di assumere il ruolo di coordinatore o il Segretariato per la creazione ed il mantenimento di una rete per lo scambio di informazioni. Proposte simili erano state annunciate ripetutamente durante gli altri precedenti seminari. Finora una rete di questo tipo non è stata realizzata neanche all'interno della Sai Organization. Inoltre, i miei contatti come coordinatore educativo nazionale con gli altri educatori di diverse regioni mi furono proibiti dal capo zona T. Meyers. Le mie richieste, a lui indirizzate, per aiutarmi ad entrare in contatto con gli insegnanti SSEHV che lavorano in Europa sono rimaste senza risposta.

Lo scopo della conferenza non è stato realizzato.

In generale, questa conferenza non ha realizzato lo scopo che si proponeva. Forse c'erano degli obiettivi nascosti che non erano stati dichiarati. Alcuni partecipanti hanno avuto la sensazione che la stessa presenza di così tante persone nella atmosfera sacra dell'ashram e le divine vibrazioni di Sai Baba potessero essere considerati come una grossa realizzazione. Tutti gli oratori hanno parlato del significato dei valori umani in termini generali come se qualcuno nel pubblico avesse qualche dubbio al proposito o avesse un diverso punto di vista. Quando ritornai in Russia, spesso mi sono ritrovato in una situazione imbarazzante, poichè molti dei devoti di Sai Baba consideravano questa conferenza come un segno di qualche drammatico cambiamento in arrivo nel mondo alla soglia del nuovo millennio. Ero terribilmente spiacente non potendo dar loro alcuna informazione che potesse soddisfare le loro aspettative.

Se avete partecipato ad uno di questi incontri, allora sapete tutto.

E' interessante notare che questa conferenza sembrava la tipica conferenza o seminario che venivano organizzate nel passato dalla Sai organization a Prashanti Nilayam e all'estero. Prima della conferenza del 2000 avevo preso parte a due seminari per insegnanti a Prashanti Nilayam nel 1998 e nel 1999 e anche ad un certo numero di seminari condotti da Istituti Europei. La loro caratteristica è un livello professionale piuttosto basso. Potrebbe essere dovuto al fatto che poche persone che lavorano nel programma SSEHV sono educatori professionali. Per quanto riguarda i contenuti: tutti i seminari erano organizzati come se tutti nel pubblico sentissero parlare del programma SSEHV per la prima volta. Così, dopo il primo dei miei seminari non riuscii a imparare nulla di nuovo per me durante queste attività. Alle conferenze e seminari ero sempre sorpreso dal fatto che non parlavamo di bambini. Gli oratori, spesso, presentavano delle citazioni di Sai Baba, ma non relazionavano mai sull'eredità pedagogica del mondo. Sembra che tutto questo lavoro si svolgesse in una specie di vuoto pedagogico, in completo isolamento da quello che era stato fatto dall'umanità intera in questo campo. [4] Talvolta sentivo che il programma SSEHV era presentato come se fosse l'unico programma educativo al mondo.

Una breve visita ad una o più scuole non è mai in programma.

C'è un altro dettaglio molto sconcertante che riguarda i seminari e le conferenze che si sono svolte nell'ashram di Prashanti Nilayam. Malgrado il fatto che questi forum educativi  si tenessero nell'ashram, e nelle vicinanze ci siano le scuole primarie e secondarie fondate da Sai Baba, così come l'Institute of Higher Learning, cioè l'Università, il rettore della quale è lo stesso Sai Baba, non sono al corrente di nessuna occasione all'interno dei seminari e conferenze (inclusa quella del Settembre 2000) in cui siano state organizzate visite a scuole o istituti. Questo è particolarmente strano poichè queste scuole e Istituti sono spesso stati indicati come dei modelli per il mondo. Questo dettaglio mi è venuto in mente di recente e mi chiedo come mai non ci ho pensato prima.

Nè mirata nè informativa

Così, è chiaro che benchè la conferenza del settembre 2000 si sia svolta nell'ashram di prashanti Nilayam e Sai Baba abbia fatto dei discorsi inaugurali di benedizione, non è stato possibile evitare alcuni gravi difetti. Da un punto di vista accademico la conferenza non era nè mirata nè informativa. Dal punto di vista religioso, ha radunato molti partecipanti, devoti di Sai Baba, che hanno ascoltato lunghi discorsi senza menzionare Sai Baba o i suoi insegnamenti e talvolta anche sacrificando il loro darshan, cioè il momento in cui potevano vedere Sai Baba nell'area del tempo. Ovviamente, questa conferenza deve essere considerata come un fallimento, poichè non ha raggiunto gli scopi prefissi.

Errori e fallimenti non riconosciuti

Sembra estremamente difficile che l'Organizzazione Sai riconosca i suoi errori e fallimenti. Potrebbe essere il risultato di seguire alla lettera le istruzioni di Sai Baba, di "vedere solo il bene, di sentire solo il bene" ecc. Potrebbe anche essere il desiderio di mantenere la sua reputazione e salvare la sua immagine di una organizzazione che non può fallire perchè lo stesso Signore dei Signori è il loro leader spirituale.

Il nome dell'UNESCO male usato

Comunque, dopo tutto quello che è accaduto alla cosiddetta conferenza dell'UNESCO nel Settembre 2000, non è stato affatto corretto da parte del "Sanathana Sarathi" pubblicare che "la Dr. Leonarda Jekantaite, Segretaria Generale dell'UNESCO (Lithuania) ha presentato il discorso introduttivo" (Sanathana Sarathi, vol43, Ottobre 2000, p.317). Benchè lei fosse "Segretaria-generale" del ramo lituano dell'UNESCO, non era accreditata a rappresentare l'UNESCO alla conferenza. Questo è confermato da Robert Priddy via e-mail quando indagò nella faccenda presso l'UNESCO. Ella affermò che era stata lì da privata interessata nei valori educativi orientali. Dandole l'intero titolo il Sanathana Sarathi fece credere al pubblico che ella era un rappresentante ufficiale dell'UNESCO. Questo è un inganno per salvare la faccia.

E' stato anche strano e imbarazzante leggere nel discorso inaugurale di I. Shah, il presidente della Organizzazione Sathya Sai, alla Settima Conferenza Mondiale (Novembre 2000, Prashanti Nilayam) le seguenti parole: "In questo contesto, lasciatemi condividere con voi la notizia che la rivista statunitense "Week" ha scelto di onorare la conferenza dell'UNESCO, tenutasi a Prashanti Nilayam, mettendo in evidenza il messaggio di Bhagawan sui "Valori per Tutti". (20.11.2000. Materiali della Settima Conferenza Mondiale dell'Organizzazione Sai). Non importa se "The Week" non ha pubblicato nulla sulla conferenza. Il problema è che I. Shah ha consapevolmente ingannato i suoi fratelli spirituali usando il nome UNESCO per la conferenza, mentre l'UNESCO non ha nulla a che fare con essa.

 

Note

[1] La Lettera di ritiro dell'UNESCO

Media Advisory

L'UNESCO SI RITIRA DALLA CONFERENZA

Parigi, !5 settembre - L'UNESCO ha deciso di non sponsorizzare nè di prendere parte ad una conferenza che avrebbe dovuto essere organizzata in collaborazione con l'Institute of Sathya Sai Education (ISSE, Tailandia) e The Flinders University Institute of International Education (Australia) a Puttaparthi, India, dal 25 al 29 settembre. Tale decisione indica che l'UNESCO non è più associata in alcun modo, nè come sponsor, nè come organizzatore, o partecipante alla Conferenza: Rafforzare l'Educazione ai Valori: Approcci innovativi all'insegnamento per l'educazione alla pace e alla comprensione internazionale.

Il ritiro dell'UNESCO è stato dovuto a parecchi fattori. Alcune decisioni sono state prese dal ISSE senza consultazione, come per esempio i progetti per tenere alcune delle sessioni presso l'Ashram del Movimento Sathya Sai a Puttaparthi, e l'inclusione di alcuni oratori nel programma della conferenza senza il loro previo consenso. Inoltre l'Organizzazione è profondamente preoccupata per le accuse ampiamente riportate di abusi sessuali che coinvolgono giovani e bambini affidati al leader del movimento in questione, Sathya Sai Baba. Anche se non spetta all'UNESCO pronunciarsi a questo riguardo, l'Organizzazione riafferma il suo fermo impegno morale e pratico per combattere lo sfruttamento sessuale minorile, in applicazione alla Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti dei Bambini, che richiede che lo Stato protegga i bambini da ogni forma di sfruttamento sessuale e violenza.

Questo documento è stato scaricato dalla sezione "Lettere".

[2] L'ESSE, (European Sathya Sai Education Institute) è situato in Danimarca. Il suo direttore, T. Meyer, è un alto ufficiale della Sai Organization, e cioè un Presidente di Zona della quarta zona (Nord Europa e i paesi del precedente Blocco dell'Est). L'Istituto è stato fondato non più tardi del 1990. L'attività dell'Istituto consiste nel condurre corsi di aggiornamento per insegnanti tramite un team di istruttori internazionali (5-7 persone). L'Istituto sta per essere trasformato in una Accademia.

Secondo l'articolo del "The Hindu", l'Institute of Sathya Sai Education in Tailandia (ISSE) fu fondato nel 1998. Il ramo indiano fu aperto a Bombay nel 1999, mentre la sezione africana è stata aperta in Zambia nel 2000. Nell'articolo si sostiene che molti altri paesi hanno aperto sezioni di questo istituto, ma non vengono fornite altre informazioni.

L'ESSE non viene affatto menzionato nell'articolo (The Hindu, 25 settembre 2000, pag.15). Questo fatto, insieme al fatto che T. Meyer non sia stato incluso nella lista degli oratori della Conferenza potrebbe essere interpretato come un segno di forti competizioni e di lotte per la sfera di influenza tra l'istituto Europeo (Danimarca) e quello Asiatico (Tailandia).

[3] Ecco di seguito il testo della dichiarazione adottato dalla conferenza:

Dichiarazione di Prashanti Nilayam   

29 settembre 2000

Valori Umani per tutti attraverso l'educazione.

Seicentocinquanta persone da 78 paesi riuniti a Prashanti Nilayam a Puttaparthi, nell'Andra Pradesh, India, tra il 25 ed il 29 settembre per partecipare alla Conferenza Internazionale su "Rafforziamo i Valori dell'Educazione". La Conferenza ha fornito spunti per una partecipazione interattiva nei 5 giorni, contribuendo allo sviluppo di una rete internazionale di scambi di informazioni.

I partecipanti sono uniti nel loro desiderio ed intento di rafforzare l'educazione ai valori nel mondo, e concordano che nei 5 giorni non è stato possibile considerare approfonditamente la differenza di tutte le prospettive, culture, e condizioni locali che influenzano i mezzi per realizzare questo obiettivo importante. Nella diversità delle opinioni espresse durante la conferenza, c'è unanimità nel credere che tutti i bambini ed i giovani debbano avere valori positivi nell'educazione.

SI DICHIARA QUINDI

Tutti i bambini hanno diritto ad uguali opportunità di ricevere la migliore educazione gratuita che porterà loro buon carattere ed umana eccellenza; e

I valori umani devono essere una parte integrante di tutte le materie insegnate nei sistemi educativi del mondo; e

Tutti i governi dovrebbero essere incoraggiati a sviluppare e migliorare leggi e politiche che rendano i valori dell'educazione una parte integrale dell'educazione, dello sviluppo professionale, e dell'esperienza dell'apprendimento; e

Educazione nei valori umani, pace, e comprensione internazionale dovrebbero essere insegnati nel corso dell'intero curriculum dell'insegnante; e

Per realizzare quanto sopra, una rete volontaria di educatori che condivide lo scopo educativo dell'umana eccellenza sarà stabilita per scambiare idee, esperienze e promuovere valori educativi.

La Dichiarazione di Prashanti Nilayam verrà sottoposta all'UNESCO, le Nazioni Unite, ed altre organizzazioni internazionali per ulteriori considerazioni ed azioni.

Un fatto che parla da solo è che la sala dell'EHV, dove le sessioni della conferenza si sono svolte, c'è abbastanza spazio solo per 200-300 persone. Così il numero di 650 partecipanti menzionati nella dichiarazione sembra incredibilmente alto.

[4] Nel campo dello sviluppo morale ci sono molte teorie fondamentali: (a) teoria cognitiva dello sviluppo (J. Piaget, L. Kolberg, ecc); (b) teoria dell'apprendimento sociale (E. Durkheim, B.F.Skinner, ecc); (c) teoria psicoanalitica (S. Freud). L'educazione morale, specialmente a livello scolastico, si rifanno in un modo o nell'altro a queste teorie. Il programma SSEHV non può essere internazionalmente riconosciuto finchè non troverà il suo posto tra le teorie esistenti ed un approccio nell'educazione morale ai valori.