La discreta ed autoritaria Sathya Sai Organisation

 

di Robert Priddy - rpriddy@online.no

Sito web: http://home.no.net/anir/Sai/

Data del documento: 21 novembre 2002

Data: 26 novembre 2002

 

Qui riassumo ciò che mi ci sono voluti 18 anni per scoprire attraverso esperienze, spesso delusioni, sulla Sathya Sai Organisation (SSO). Tra i suoi membri ci sono molti volontari che portano l'esempio nel mondo reale di servizio genuinamente altruistico ai sofferenti ed ai bisognosi. Queste persone ben intenzionate e che si sacrificano, che sono spinte dai puri ideali del servizio spirituale e dell'educazione come proclamata da Sai Baba sono i lavoratori ai livelli più bassi. E' ugualmente chiaro, sfortunatamente, che la SSO come una struttura con una organizzazione ostacola il servizio genuino verso la società a causa della sua natura monolitica, la sua struttura autocratica, e la sua gestione segreta e semisegreta. Essa è coinvolta in un numero di progetti superflui e costosi solo per diffondere la fama di Sai Baba e, specialmente per l'efficace copertura di molte e gravi accuse di criminalità contro Sathya Sai Baba. A causa di questo, e visto che la SSO (con il supporto di Sai Baba) ha fatto moltissima propaganda positiva su se stessa, qui mi concentrerò invece sui suoi lati "nascosti".

Quando ero ancora un devoto, scrivevo molto positivamente sulla SSO (come nel mio libro a favore di Baba "Source of the Dream). Comunque, non avevo allora capito l'estensione dell'inganno e degli errori nella leadership del Central Trust, l'ashram, e Sai Baba stesso. Censuravo tutti gli avvenimenti e le esperienze che interferivano con l'immagine altamente idealistica che avevo della SSO, ma adesso so che ero stato portato a confondere gli ideali con la realtà. Le mie critiche non sono dirette ai tanti che compiono sforzi genuini in nome della SSO. Ai bassi livelli, dove principalmente mi applicavo, ho visto fare del lavoro eccellente, quasi malgrado le ripetute pressioni e le irrilevanti distrazioni che vengono dalla leadership ai più elevati livelli.

Le politiche e direttive emanate dall'alto all'interno dell'organizzazione assorbono molta energia che potrebbe essere meglio impiegata altrove. L'organizzazione, con la sua cultura formale ed informale, porta avanti delle attività che non si adattano affatto con il contenuto degli interminabili discorsi di Sai Baba. A causa di affermazioni opposte, generalizzazioni, e frequenti ambiguità negli insegnamenti di Sai Baba - e a causa del ruolo oscuro di Sai Baba nella sua organizzazione - lo scopo reale della SSO deve essere dedotto da lunghe osservazioni ed esperienze. Sai Baba stesso non gestisce le cose nel senso normale della parola, benchè egli dia dei consigli nei discorsi e presumibilmente nelle udienze private (benchè raramente sia chiaro ed importante per gli affari dell'organizzazione, come i membri che conosciamo potrebbero scoprire). In modo confuso, Sai Baba spesso tiene le distanze dall'organizzazione che porta il suo nome. In questo modo sembra che egli sia responsabile per il suo buon lavoro, mentre ne rifiuta i fallimenti ed errori (sulla debolezza dei membri della SSO, Sai Baba si dilunga spesso nei suoi discorsi) come risultato del non aver seguito la sua volontà.

Il costante e forte flusso di donazioni è diventato una parte importante della politica sociale di Sai Baba. Una funzione ovvia, anche se taciuta, dell'organizzazione è di attirare abbastanza membri per generare fondi per il Sathya Sai Central Trust in un modo o in un altro. Questo si verifica attraverso la donazione di somme fisse di danaro per il breve uso di un appartamento di bassa qualità in uno degli ashrams, donazioni dirette per vari progetti intrapresi dal Trust o dalla SSO ecc. Nel frattempo, la raccolta di donazioni monetarie è contro i regolamenti della SSO ed è raramente aperta tranne che ai membri. Gli incontri dell'organizzazione sono gratuiti ed i centri dovrebbero accettare delle donazioni volontarie tra coloro che vogliono sostenerli. Comunque questo fornisce una area molto ampia tra i seguaci di tutto il mondo per le donazioni. (Vedere il mio documento "La questione multimiliardaria).

La struttura gerarchica verticale: le varie branche della SSO mondiale sono fondamentalmente gestiti su un principio indiano molto stretto, i devoti di oltremare sono in pratica sottoposti alla leadership indiana del Presidente Internazionale, attualmente Mr. Indulala Shah, che si presume agisca secondo le direttive di Sai Baba. Sotto di lui viene il (non eletto) Presidente del Consiglio centrale (o, dove questi non sono ancora stati costituiti, dai Comitati Coordinatori) di ogni paese. La catena di comando rende tutte le discussioni negli incontri e conferenze largamente futili e sono uno spreco di tempo dal punto di vista dei lavoratori volontari, a qualunque livello possa essere. Tutti i coordinatori centrali (che chiameremo CC) ed i presidenti di zona hanno degli incontri speciali due volte all'anno (a luglio, nel giorno del Gurupurnima e proprio prima del compleanno di Sai Baba, 23 novembre) a Prashanti Nilayam. Eppure nel migliore dei casi essi hanno solo una funzione consultiva per il Presidente Internazionale, che semplicemente governa ed ignora ciò che non gli conviene. Per esempio, nessun documento è disponibile per dire da dove sia venuta la proposta per la costruzione di un edificio di 7 piani che è costato $5milioni, più tardi chiamato "Chaitanya Jyothi" per celebrare null'altro se non il 75esimo compleanno di Sai Baba, Può essere stato suggerito da Sai Baba o da Indulal Shah, ma la corrispondenza dove se ne parla indica semplicemente che ai CC fu semplicemente richiesto di raccogliere fondi per la costruzione degli edifici, cosa che essi fecero.

Benchè ci sia una elezione dei funzionari nei gruppi e centri locali, questa può essere capovolta - anche senza spiegazioni - da un Coordinatore Nazionale, o da un funzionario anche più elevato. Questo si è verificato in un certo numero di occasioni, non ultimo nella SSO europea, anche se di questo non c'è menzione nello statuto (dove dovrebbe essere stabilito) o in altre direttive scritte che io conosca. Benchè ci sia una parvenza di democrazia, la SSO è una piramide gerarchica anti-democratica nella quale ognuno deve obbedire al proprio superiore o eventualmente viene "dimesso" dall'incarico senza spiegazioni! Vedere la dichiarazione di Seguei Badaev "The Story of  My Disqualification".

I funzionari sono dei legami passivi nella "catena di comando": fondamentalmente, lo statuto definisce i ranghi, in ordine discendente nella "catena di comando" dal Presidente Internazionale, Coordinatori Centrali (cioè uno per le cinque zone del mondo, due dei quali sono le autorità dell'emisfero Est ed Ovest), i presidenti Nazionali di ogni nazione, i Presidenti dei Centri, i leaders, i lavoratori volontari (talvolta chiamati "lavoratori attivi") e gli "aspiranti membri". Il presidente dei Consigli Centrali dei paesi che hanno sufficienti centri Sai sono subordinati al coordinatore centrale per quella particolare regione internazionale.

I membri sono divisi in differenti ordini: aspiranti, volontari, lavoratori attivi, secondo degli standard che differiscono da regione a regione. I visitatori ai meeting, per quanto regolari, non vengono di solito considerati come membri, per quanto essi vengono contati per le statistiche tra i loro numeri, ed altri dettagli che vengono registrati a livello centrale (ma non vengono resi pubblici). Ci sono alcune varianti regionali o locali nella pratica, ma sono dettagli periferici. In alcuni paesi più liberi socialmente, la distinzione di rango - anche tra membri e non membri - vengono disdegnate o derise. Questo si è verificato ampiamente nel Regno Unito negli anni '80, quando i leaders tentarono di applicare la regola che richiedeva ai membri di firmare una dichiarazione spirituale. Quindi, un pugno di persone nella SSO governano sui vari appuntamenti, dichiarazioni di obiettivi, attività e raccomandazioni da emettere. C'è poco da meravigliarsi che persone ben qualificate con esperienza nei valori democratici (quasi sempre Occidentali) spesso abbandonano dopo un pò di tempo. I leaders centrali non vengono quasi mai rimossi e (coloro che sopravvivono ai "tests" di solito rimangono al loro posto anche per decenni, anche se qualcuno si è dimesso e qualcuno è stato licenziato) ed essi si distaccano sempre più dalla mentalità ed attività degli altri membri.

La SSO, essendo una setta carismatica con una cultura simile alla chiesa, ha dei leaders che parlano ed agiscono in vario modo come tramite tra i devoti e Dio - portando avanti ed interpretando i desideri di Sai Baba. Malgrado Sai Baba affermi di non avere tramiti e che tutti i suoi contatti con ogni devoto siano diretti a livello interiore, in pratica una maggioranza di persone non sperimenta altro se non il più vago contatto e si affida ai funzionari all'interno della SSO per la maggior parte delle loro informazioni su Sai Baba, la sua volontà, i suoi piani, ecc. La qualifica degli ufficiali più elevati include non solo il totale asservimento a Sai Baba ed il seguire le direttive che arrivano tramite la catena di comando (l'esatta origine delle quali può essere sconosciuta alla maggior parte dei funzionari stranieri). Essi devono anche adattarsi ad un tipico codice di comportamento (almeno esternamente) e devono anche apprendere la cultura del sapere come informare e spiegare le situazioni accettate dall'ashram. Per questo, molti usano un tipo di linguaggio comune al movimento Sai (‘Prashanthi speak’) per portare avanti le dottrine di Sai, con circunlocuzioni su argomenti tabù ed eufemismi per velare certi fatti, critiche, ecc.

In 17 anni, la maggior parte dei leader nazionali in Norvegia, sono stato in grado di osservare e mi è stato ripetutamente detto che i leaders possono e decidono faccende che - in qualunque comunità che funzioni normalmente - sarebbero state decise solo dopo aver conferito con coloro che sono interessati. Io non seguivo questo regime. Occasionalmente gli alti leaders hanno tentato di darmi l'impressione che ciò che essi decidevano fosse ordinato dall'alto, senza essere in grado di dire se davvero Sai Baba ha detto così, oppure no.

Discriminazione a favore degli indiani: il paese in cui la SSO è ovviamente più attiva è l'India. Esiste un Presidente All-India, che presumibilmente agisce indipendentemente dal Presidente Internazionale, Shah. I seguaci di Sai Baba variano enormemente nella loro capacità di capire come gestire adeguatamente ed ispirare con il loro esempio, che Sai Baba evidenzia come l'unico metodo. Il modello sociale indiano, sul quale è basata la SSO è prevalentemente autoritario , nell'emettere ordini per gli "inferiori", che devono e di solito obbediscono senza fare domande. Sfortunatamente, il completo disinteresse verso le idee moderne nella SSO (anzi, la diretta opposizione), che implica l'abietta adorazione dei guru come infallibile dimostra anche la base della condizione sociale prevalente in India. Una cultura di pessima amministrazione, ricche opportunità, corruzione e insabbiamenti, vista dagli occhi occidentali. Il riconoscibile desiderio di potere che spesso caratterizza le caste indiane più elevate o le classi governanti e la loro burocrazia, viene vista nelle direttive inviate ai centri, che spesso mostrano ben poco apprezzamento per la diversità delle culture o apertura alle iniziative degli individui a meno che esse non si conformino ai desideri del leaders (spesso nascosti dietro il dubbio pretesto "è desiderio di Swami", che può sempre essere giustificato dal comune assioma "tutto è volontà di Swami" - cosa che spesso crea confusione). Coloro che vengono nominati come Coordinatori Centrali e Nazionali sono quasi sempre persone che seguono questo schema come ne fossero schiavi, inclusi i leaders stranieri, che principalmente prendono lo status di VIP.

Molte delle ideologie che sostengono questo "modello" si possono trovare nella predilezione di sai Baba per la cultura dell'india antica a feudale e delle sue forme di organizzazione sociale, che poggiano pesantemente sulla purezza spirituale di insegnanti e di allievi. Comunque, non ci si può aspettare che lo staff indiano di Sai Baba sappia come cambiare questa cultura, che è non soltanto ampiamente accettata negli ashram di baba ma permea molta della vita indiana ed è profondamente radicata nel sistema delle caste che non può essere sradicato, e nelle pratiche sociali non democratiche che permeano tutto. A coloro che hanno molte capacità viene richiesto di fare ciò che gli viene detto, anche se magari hanno maggiore esperienza del loro boss. L'editore della rivista mensile di Sai Baba Sanathana Sarathi, V.K. Narasimhan, mi raccontò che un giorno Baba si lamentò con lui che non riusciva a trovare abbastanza uomini indiani maturi con le giuste qualità per amministrare decentemente i suoi due ashram principali, figuriamoci guidare i molti progetti che egli aveva in India o il suo servizio nella SSO. Questo è un fatto molto evidente per gli stranieri che visitano l'ashram, per il livello di competenza e la comprensione di molti (ma non di tutti) i funzionari con i quali si entra in contatto sono tristemente privi dei normali standard sociali occidentali.

L'impenetrabile "cerchia interna". Possono esserci ben pochi dubbi che in Occidente ed in altre parti del mondo, persone più competenti e comprensive possono facilmente essere trovate come leaders della SSO che la maggioranza di coloro che attualmente detengono le cariche principali, i quali copiano i modelli indiani autoritari in molte faccenda. La maggior parte dei CC sono agiati uomini d'affari ("uomini incravattati") con una mentalità imprenditoriale più tradizionale. Questi funzionari non sono eletti, ma selezionati da Sai Baba. Quasi senza eccezione essi sono influenti, il che dà loro la possibilità di viaggiare liberamente ecc. Comunque i funzionari d'oltremare non sono MAI nella cerchia più interna di Sai Baba, le redini del potere sono fermamente tenute dai membri indiani del Central Trust, che sin dagli omicidi del 1993 è ampiamente sotto il controllo pratico del fratello più giovane di Sai Baba, lo speculatore multimilionario Janaki Ramiah. (Sai Baba ha detto che egli lascia tutte le decisioni al suo Trust!). Quindi gli stranieri non hanno accesso alle informazioni, tranne quelle che gli vengono comunicate. Essi non hanno alcun ruolo nelle decisioni importanti, chi le prende o perchè. Il loro lavoro è semplicemente quello di accettare ciò che è stato deciso, e trovare delle ragioni, e modi accettabili per presentarle agli altri membri. Così, lo sviluppo di qualunque seria, efficace ed accettabile organizzazione volontaria, con una base democratica è evidentemente del tutto esclusa.

La censura centralizzata: l'organizzazione attira principalmente le persone inizialmente fornendo una comunità sociale per credenti in Sai Baba per comunicare e stare insieme, il più delle volte con canti di gruppo (bhajans che inneggiano a Sai Baba)  ed in seguito attraverso incontri di studio discussione e meno spesso attraverso il reclutamento in attività di servizio. Questo è il principale canale di diffusione degli insegnamenti e delle opinioni di Sai Baba. In questo modo la SSO fa continui e grandi sforzi per rendere standard la interpretazione delle parti vitali degli insegnamenti di Sai Baba e lo statuto della SSO ecc. Questo fa presumere che le direttive "dall'alto" possano servire a dare un senso, poichè esse sono per la maggior parte stilate in un linguaggio pseudo-legale o burocratico nel quale molti funzionari indiani sono eccellenti. Con questi scritti le opinioni critiche e le informazioni negative sul comportamento di Sai Baba, eventi dell'ashram che devono essere censurati, manipolati o modificati se non direttamente banditi dalle discussioni ai meeting. Negli anni questo ci sono stati eventi come suicidi, stupri, omicidi, bombe, appropriazioni indebite, invasioni da parte di settefanatiche, fallimento dei progetti di Sai Baba, cattivo uso dei fondi, ecc. Il massimo del controllo possibile attraverso la catena di comando viene esercitato come su tutte le cose che seriamente minacciano la proclamata "Dimora della Pace Suprema", o potrebbe ridurre il flusso dei visitatori o il supporto di ogni tipo che sostiene la base del considerevole potere politico e finanziario del movimento Sathya Sai in India ed altrove. I considerevoli contatti di Sai Baba con i leaders nazionali, i ministri, i politici dell'opposizione, il potere giudiziario, quello militare, ogni persona famosa e ricca in India che rappresentano una base di potere. Questa influenza è stata estesa ad un numero sempre maggiore di nazioni , tramite la SSO.

Il controllo delle comunicazioni all'interno della SSO: nel tentare di seguire gli aforismi di Sai Baba, come "Non vedere il male, non ascoltare il male, non dire il male" e "se non puoi dire la verità, almeno parla con cortesia", e molti altri che sono espressamente disegnati tra le altre cose a controllare e restringere pensiero ed espressione, una cultura interna si è evoluta dove nessuna opinione franca può essere espressa, nè il più piccolo accenno critico , per quanto oggettivo e costruttivo possa essere. I leaders della SSO sono sottoposti a tali restrizioni riguardo a quello che gli è consentito dire, o anche pensare, così sono totalmente incapaci di dare un quadro realistico anche sul come funziona. Una "doppia mentalità" è comune qui, e richiede un modo di esprimersi sottile ma essenzialmente deviante sulle cose da dire a proposito di qualunque argomento di modo che appaia in luce positiva. L'abilità a parlare nel linguaggio "politically correct" di Prashanti è apparentemente un pre-requisito per coloro che aspirano a posizioni elevate nell'organizzazione. I volontari (cioè i membri di livello più basso) non sono informati di quello che succede nelle conferenze dei leaders centrali. I leaders centrali non ammettono alcun diritto di richiedere spiegazioni o resoconti. Gli atteggiamenti tra i funzionari di tutte le zone della SSO possono essere tranquillamente definiti "semi-dittatoriali", cosa che è tollerata dai più fedeli seguaci che credono nella infallibilità e benevolezza di tutto ciò che viene intrapreso nel nome divino di Sai Baba e sotto la sua apparente leadership. Comunque, molti hanno abbandonato l'organizzazione per queste ragioni, anche se le statistiche a questo proposito non sono attendibili. Queste informazioni possono aiutare una organizzazione a rendersi conto dei propri difetti ecc. ma la SSO non è interessata e probabilmente troverebbe le cifre molto interessanti.

Le informazioni vengono spesso mandate avanti in un modo informale, di bocca in bocca nei meetings nazionali e regionali o nei contatti che si verificano nelle visite all'ashram. Alcuni di questi sono documentati e mandati lungo la catena di comando, anche verso l'alto (anche se le conclusioni dalla maggior parte dei comitati lavorativi sono invariabilmente ignorati, o rifiutati addirittura). Comunque, a molti di quelli che sono in alto nella catena viene frequentemente chiesto perchè essi rispondono soltanto alle comunicazioni dall'alto e così spesso ignorano lettere, fax ed e-mails dal basso. Essi mandano varie direttive verso il basso, molto spesso provenienti dall'alto. Essi sono molto interessati ad adempiere alla richiesta di statistiche sui membri e sulle attività, e le loro comunicazioni con i loro subordinati sono spesso dei tentativi per ottenere questo e per stimolare altre attività e sforzi, quanto meno per migliorare le statistiche per la regione che essi rappresentano.

Il controllo delle comunicazioni orizzontali tra membri in diversi gruppi, centri e paesi è esercitato dai leaders regionali attraverso una stretta divisione delle varie aree così da impedire le comunicazioni di ogni tipo che non passano gerarchicamente attraverso di loro. Per esempio, inviti a tenere discorsi agli incontri, specialmente quelli da altri paesi e regioni - devono essere confermati dalla leadership nei rispettivi paesi. L'aver ignorato questa norma ha causato delle scissioni nel SSO nazionale (di nuovo, in particolare nel Regno Unito nel 1990 quando un fiume di lettere offensive furono fatte circolare dalle varie fazioni). Un altro esempio di controllo nelle informazioni è che gli indirizzi di ogni persona al di fuori di ogni sfera nazionale vengono attentamente controllate e lettere ed e-mails vengono rimosse così da limitare interazioni, scambio di informazioni, e opinioni di vario tipo.

Le direttive che vengono emesse, quando seguite, in effetti minimizzano le discussioni informali tra le persone agli incontri. Meno discorsi possibili, anche il silenzio, vengono raccomandati per la maggior parte degli incontri del SSO, a meno che le attività non richiedano diversamente. Dove è inevitabile, come circoli di studio, progetti educativi spirituali, i contatti informali e delle discussioni particolarmente franche sono limitate da molti leaders. La tranquilla meditazione, la preghiera, sono consigliate da alcuni leaders e da alcune lettere che sono circolate in India. Comunque tali restrizioni modellate sugli stretti codici di comportamento ed i toni pietistici di Sai Baba negli ashrams durante i darshan, sono senza dubbio osservati in molti gruppi e centri. La necessità di contatti sociali informali con credenti che la pensino allo stesso modo, è ovviamente spesso una forte motivazione per molti per visitare centri ed anche per diventare membri. Un certo numero di situazioni sono rinforzate dalle pressioni del gruppo come se fossero le uniche corrette, con l'esclusione sociale - o intenzionale o meno consapevolmente applicata - come una sanzione comune. Anche se alcuni membri esprimono critiche, solo le constatazioni positive vengono normalmente prese sul serio. I leaders ripetutamente evitano di rispondere a molte genuine domande. Così il dialogo tra i cercatori spirituali dalla mente aperta è di solito ostacolata su argomenti che potrebbero causare dei dubbi.

Che la natura chiusa della SSO sia ancora valida viene mostrato dalla incapacità di chiunque nell'intera SSO di commentare qualunque delle critiche da me portate avanti sul sito da cui questa breve rivista è estratta, o su molti altri resoconti pubblicati da altri ex membri della SSO. C'è troppo da nascondere ed evidentemente troppi che non possono onestamente affrontare la luce del giorno.

Ridondanza organizzativa e spreco di tempo: a quasi tutte le organizzazioni piace tenere un momento ed avere degli incontri regolari anche quando non c'è nulla di nuovo da trattare. L'esperienza di molti che ho incontrato è stata che quasi tutti gli incontri della SSO realizzano molto poco che sia visibilmente utile per realizzare i suoi scopi stabiliti, nè fornisce informazioni o consigli che abbiano qualche effetto con i leaders che preferiscono prendere le loro decisioni indipendentemente dai suggerimenti degli altri. I suggerimenti possono essere molto "bene intenzionati" ma non è abbastanza. Molto di quanto viene detto riguarda ovvi argomenti, che sono sempre nella mente di ogni funzionario responsabile ed intelligente. Per molti partecipanti è importante la condivisione spirituale e la socializzazione, specialmente la chance di scambiare notizie, opinioni ed organizzare faccende secondarie tra loro. Essi di solito forniscono una opportunità per comunicare attraverso "le barriere organizzative" che vengono altrimenti negate dai CC! Sai Baba ha definito il significato reale della maggior parte dei comitati, come incontri "venga a prendere un the", alludendo alla solita inefficienza e spreco di tempo dei comitati. Eppure si presume che uno spenda del tempo inestimabile viaggiando su voli costosi per recarsi agli incontri all'estero, talvolta anche troppo frequentemente, e rivedere sempre le stesse faccende ogni volta, facendo le stesse raccomandazioni che aiuteranno a realizzare gli obiettivi della Conferenza, ma che senza dubbio non porterà ad alcun risultato se non quelli pre-determinati dai suoi leaders. Questo aiuta a tenere la gente sulla retta via, e definire scopi ed obiettivi. La gente con cui ho parlato sente, come me, che questi incontri sono principalmente interruzioni per il lavoro spirituale ed il servizio, o fardelli che portano nuove responsabilità. Lo scopo di molti di questi incontri sembra essere principalmente quello di instillare regole e direttive della autorità centrale. Sai baba occasionalmente corregge alcune delle iniziative più inutili come la splendida idea dell'autorità centrale della SSO che ogni anno dovrebbe avere una denominazione come "anno della non violenza", "l'anno della pace" ecc, organizzando così tutte le attività attorno a questo...come se questa fatua invenzione potesse minimamente essere utile alla pratica di qualcuno.

Alla maggior parte dei meetings regionali ed internazionali, vari membri - inclusi bassi ufficiali - mi hanno fatto notare quanto poco ci si affidasse a loro, sia nel modo di rispondere alle domande pressanti, istruzioni pratiche, o altre informazioni spirituali, che non siano già facilmente disponibili nella letteratura o che non siano state ripetute numerose volte. Lo stile indiano di fare conferenze, alla lunga risulta positivo anche per gli incontri della SSO all'estero, dove gli stessi temi vengono ripetuti ogni volta, le aringhe morali sono incessanti, gli insegnamenti sono scimmiottati, ed il livello della loro generalità e vaghezza lascia molto a desiderare. Con il loro pubblico passivo e l'implicita accettazione di tutto, le persone con la mentalità del servizio, spesso vengono viste come servili.

Nota: una ampia documentazione di osservazioni, esperienze e fonti su cui l'articolo è basato, si trova nel mio sito di analisi sociologica della SSO su http://home.no.net/anir/Sai/saiorg.htm.