La mia vita di ex devota. Le cose buone che mi sono accadute e le cose cattive di cui mi sono liberata

 

di Åsa Samsioe - asa.samsioe@leksand.mail.telia.com

Data del documento: 28 novembre 2002

Data: 29 novembre 2002

 

E' da più di un anno ormai che ho tirato giù Sai Baba dal suo piedistallo ed ho smesso di essere una sua devota.

Le mie paure di una vita vuota e povera senza Sai Baba si sono dimostrate infondate.
Al contrario, posso vedere che la mia vita oggi è cambiata per il meglio.

Vorrei condividere le mie esperienze ed infondere coraggio a tutti quei devoti che sono sul punto di cambiare la loro vita da devoti ad ex devoti.
Vorrei anche infondere speranza a tutti coloro che sono ancora afflitti dal doloroso tradimento, coloro che lo hanno già superato.

Sono felice perchè oggi posso fidarmi della mia capacità di discriminazione senza censura.
Non ho mai voluto essere semi cieca, semi muta e semi sorda, come Sai Baba voleva che noi fossimo, quando diceva "non vedere il male, non ascoltare il male", ecc...
Preferisco chiamare le cose con il loro giusto nome. Per me è una cosa malvagia molestare i giovani ed innocenti ragazzi, anche se non voglio chiamare Sai Baba malvagio. Ma il suo comportamento lo è...

Anche se i devoti di Sai Baba fanno del loro meglio per spiegare le sue molestie sessuali (visto che non possono più negare queste azioni, allora tentano di spiegarle!), il mio cuore, la mia educazione e la mia conoscenza protestano fortemente contro tutte le loro spiegazioni.

Oggi è una cosa rara per me essere sorpresa, quando sento certe cose sulla gente, perchè avevo già letto i segni molto tempo prima che la "sorpresa" venisse.
Quando per la prima volta sentii delle molestie sessuali di Sai Baba, non fui affatto sorpresa. Una parte di me sapeva già. Ma ci volle del tempo per ammettere la verità con me stessa, perchè fa davvero molto male perdere le tue illusioni e le tue speranze.
Sapevo che le accuse erano vere, ma volevo disperatamente trovare una probabile spiegazione, che giustificasse le sue azioni. Ma non c'è alcuna spiegazione veritiera e probabile!

Dio non ci ha creati solo con il cuore. Ci ha anche dato un cervello. Suppongo che egli volesse che noi lo usassimo. C'è un detto:"Usalo o perdilo!"
Io non voglio perdere il mio...
C'è stato uno scambio di e-mail tra David Wolff ed Ex Baba qui sul sito, di recente.
David Wolff ha scritto nella sua risposta:"I tuoi messaggi saranno permanentemente cancellati dal mio database prima che arrivino"...
Questo vuol dire rinchiudersi in un guscio!
Per continuare ad essere un devoto di Sai Baba, devi permanentemente cancellare le ampie aree di associazione nel tuo cervello. E devi anche essere molto efficace nel censurare gli stimoli in arrivo...Ma naturalmente questo alla fine porta alla frammentazione!
Non potete immaginare quanto sono contenta di essere sfuggita a questo destino!

Mi sento anche bene per aver liberato la mia mente dai pensieri che ero abituata ad avere, quando ero ancora una devota; se avevo o no la "Grazia" di Sai Baba.
Molti dei suoi devoti sprecano molta della loro energia tentando di ottenere questa grazia.
Non ho mai esattamente capito cosa sia questa grazia. E mi chiedo se qualcuno ci è riuscito.
Mi ricordo che la mia immagine personale di "Grazia" di Sai Baba rassomigliava a delle piccole pacche che egli dava sulla mia testa.
Oggi sono grata che egli non abbia mai accarezzato i miei capelli con le sue mani impure da pederasta.

Egli ci disse che anche solo visitarlo a Purraparthi è una "Grazia". Ci ha anche detto che nessuno può andare da lui senza essere chiamato da lui.
Ma questo non impedisce a Sai Baba di biasimare ripetutamente nei suoi discorsi i suoi devoti, perchè sono cattivi e malvagi.
Da madre, non ho mai neanche sognato di dire ai miei figli che sono cattivi e malvagi. Ma Sai Baba, che dovrebbe essere nostro padre, lo fa! Egli continua a biasimare i suoi devoti e dice sempre che tutto era molto meglio prima; più lontana una cosa è nel tempo, migliore lui la considera...malgrado il fatto che Dio (Sai Baba) è stato sulla terra per più di settanta anni, ormai!
Mi chiedo sempre come sia possibile che la sua "Divinità" non abbia avuto alcun effetto spirituale benefico sulla crescita morale e spirituale della gente! Mi chiedo anche come queste continue lamentele di Sai Baba possano influenzare i suoi devoti e la loro autostima. Per me non era una buona cosa. Come può esserlo per gli altri?

Ed anche se avete la "Grazia" di essere tra i "fortunati" che vengono chiamati al suo ashram, questo non vi protegge dall'ammalarvi o perdere la vita nel suo ashram oppure di perdervi in un incidente d'auto mentre andate da lui, o di essere derubati, anche se lui assicura:"perchè aver paura se io sono qui?"
Ho sempre riflettuto su queste contraddizioni ed ho sempre avuto paura mentre andavo a Puttaparthi in macchina.
Inoltre, il lavoro spirituale che bisogna fare per la propria crescita spirituale, devi farlo tu stesso.
La vicinanza fisica a "Dio/Sai Baba" non accellera il tuo lavoro spirituale. Questa è la mia esperienza.
Le molte ore in cui ho atteso Sai Baba per il darshan sono state solo uno spreco di tempo e di energia.
A che scopo?
E' anche mia esperienza che la sua forma in realtà ci impedisca di vedere Dio negli altri esseri. Essa ci blocca ed entra in competizione con ogni altra cosa.
Ci impedisce anche di scoprire Dio dentro di noi, di avere fiducia in noi stessi e di avere auto rispetto. Impedisce anche la nostra crescita spirituale.
Quindi, cos'è questa "Grazia"?

Mi sento anche bene perchè alla fine sono sfuggita da questa esperienza costantemente dolorosa, in cui il "Dio" sulla parete, o l'immagine sorridente di Sai Baba irradiava molto più amore del Dio/Sai Baba vivente.
Quando andai a Puttaparthi, non mi fu più possibile mantenere la proiezione di un Dio amorevole, vedendo la dura realtà:
Certamente non c'è amore che irradia da Sai Baba. La maggior parte delle volte che l'ho visto, sembrava acido, e alcune volte sembrava addirittura seccato.
Non mi ricordo di averlo mai visto sorridere nel mese e mezzo che ho trascorso a Puttaparthi.
Ho sempre avuto una sensazione sgradevole mentre ero con lui, e mi chiedevo cosa non andava.
Avrei potuto tollerarlo se questo avesse aiutato la mia crescita spirituale, e se egli mi avesse spiegato perchè sembrava sempre così acido mentre camminava sul lato delle donne. Ma non mi ha mai dato alcuna indicazione.
Che Sai Baba voglia che i suoi devoti siano uno specchio della sua stessa grandiosità è abbastanza chiaro.
Ma cosa ha dato lui a me? Nulla! (se devo rispondere alla domanda onestamente).
Sfortunatamente non osavo rispondere a quella domanda quando ero ancora una devota, perchè Sai Baba ci ha insegnato a non chiedere nulla a Dio; solo a dargli il nostro amore (ed in modo più sottile ed indiretto - a dargli le nostre donazioni).
Bisogna essere masochisti per continuare ad essere un devoto di Sai Baba! Cosa c'è di spirituale in questo? E' tutto così lontano dall'amore...

Ma ci sono anche delle cose buone che ho ricavato dal mio soggiorno in India (anche se non aveva nulla a che fare con sai Baba). Ho imparato molto in India, ho incontrato molte splendide persone, ed ho avuto il tesoro della religione e della filosofia indiana.
Questo tesoro è ancora qui e posso usarlo nella mia vita di tutti i giorni.

Ma sono anche molto grata di essere sfuggita alla mia fissazione che Dio sia a Puttaparthi.
Non mi è mai piaciuta la discrepanza tra le sconvolgenti e stressanti immagini davanti ai miei occhi, di tutta quella povera scarna gente, in contrasto con la ricchezza, e la rassicurazione di Sai Baba che l'India è il paese spiritualmente più sviluppato del mondo, il motore per il resto del mondo.
Da occidentale, ho trovato il clima indiano molto snervante.
Ma adesso sono convinta che Dio sia qui in Svezia cos' come lo è in India.
Inoltre, non sono più obbligata a vedere Dio in quel meschino, ridicolo maschio sciovinista privo di amore con la sua veste arancione!
E ancora, come può un Dio universale essere così campanilista, totalmente concentrato sulla società indiana?
Sono del tutto convinta che Dio sia infinitamente di più; certamente egli è tutto l'amore, la verità, la pace che io non sono riuscita a trovare con Sai Baba.

Mi sento anche bene per aver scoperto alla fine la mia verità sui "miracoli" nella mia vita, anche se non ho mai sperimentato alcun miracolo personalmente, che non possa essere spiegato in modo naturale.
Ma ci sono state sicuramente alcune coincidenze che sembrano opporsi alle leggi naturali e ai calcoli statistici delle probabilità. Oggi sono completamente consapevole del fatto che queste coincidenze sono state il risultato delle mie azioni. Anche da ex devota (ma credo ancora in Dio) riconosco le strane coincidenze nella mia vita di tanto in tanto. Non c'è differenza.
Penso di aver allenato la mia mente quando ero una devota di Sai Baba a riconoscere e meditare su queste strane cose che mi accadevano. Chi sta creando adesso queste meravigliose coincidenze? Non può essere Sai Baba, poichè come ex devota appartengo alla banda dei cattivi e dei maligni, che è chiamata la pula...
Chi è allora?
In realtà, l'intera vita è un grande miracolo e forse Dio (il vero Dio, a cui non importa quale forma o simbolo scegliamo per lui) collabora con noi per creare questi miracoli per renderci felici.

La prima volta in cui notai davvero un reale sviluppo spirituale in me stessa, fu quando lasciai Sai Baba. Adesso ho imparato a fidarmi di me stessa e delle mie intuizioni e della mia abilità di discriminazione.
Sono anche molto più incline ad ascoltare la mia coscienza - la mia voce interiore - e a non lasciare il giudizio ad alcuna fonte esterna.
Il rispetto per me stessa è aumentato molto, quando ho osato guardare attraverso l'illusione, che il mio desiderio di Dio aveva creato, e ho scoperto di saperlo già, sin dall'inizio.

Åsa Samsioe, Svezia