La questione multimiliardaria (2)

 

di Robert Priddy - rpriddy@online.no

Sito web: http://home.no.net/anir/Sai/

Data: 20 settembre 2002

 

Parte 2 - "La mia esperienza come donatore"

Nel 1986, mia moglie ed io avemmo due udienze, per due mattine consecutive (22 e 23 dicembre). Durante la prima udienza privata con noi due, Sai Baba le disse "Si preoccupa per il danaro". Abbastanza vero, a volte, lo ammetto. Eppure sono pochi quelli che non lo fanno una volta o un'altra. Non me ne preoccupavo affatto in quel periodo, per cui replicai: "Swami, ho molto denaro adesso, più di quanto ne abbia mai avuto". Era così, poichè avevo di recente ereditato del denaro da mia madre, ma non eravamo certo ricchi in base agli standard occidentali. Aggiunsi che volevo donare del denaro. Egli disse che potevo scegliere per cosa, il settore scuola o quello medico, "Non è per me, ma per i miei studenti" egli aggiunse. Poco dopo, egli mi indicò a mia moglie dicendo:"Buono, buono, un uomo buonissimo!"

In seguito, egli esaminò la mia mano e chiese se l'anello che avevo era la fede nuziale (era sul terzo dito della mano destra, ma non era del solito tipo, poichè era d'argento con piccole schegge di malachite). Uno scettico avrebbe detto in retrospettiva che Sai Baba stava misurando la grandezza del mio dito per l'anello da "produrre" il giorno successivo. Un attimo più tardi disse che ci avrebbe chiamati per un'altra udienza il giorno successivo quando mi avrebbe dato un anello. Poco dopo, agitò la mano davanti a mia moglie mentre lei stava uscendo dalla sala delle udienze e apparve un amuleto d'argento, che egli le diede. Ho descritto la parte principale di questo e l'udienza del giorno successivo nel mio libro, dove non citavo l'aspetto finanziario, poichè ero stato portato a credere che discutere di questo coinvolgendo Sai Baba fosse sbagliato.

Che io avessi già donato £3000, non fu da me discretamente menzionato, nè lo fece Sai Baba. Nel mio desiderio di credere alla sua onniscienza, pensavo che dovesse già saperlo! Ma adesso mi sembra probabile che non fosse così. Se lo avesse saputo, sarebbe stato informato dal suo staff che una persona che aveva donato del denaro era al momento nell'ashram. In quel caso, avrebbe potuto concederci delle udienze perchè riteneva di poter ottenere altre donazioni. Non dico che le cose andarono così, ma è altamente probabile.

Il capo del nostro gruppo danese, che sedeva sulla veranda e parlava con Sai Baba spesso prima della nostra prima udienza, - una persona credulona e non molto astuta, che tendeva a mandar giù tutto ciò che Baba gli offriva -parlò a Sai Baba alcune volte del nostro gruppo e di una possibile udienza. Questo leader era sempre molto chiacchierone, ed ha fermamente dimostrato il suo attivo coinvolgimento nella copertura degli scandali riguardanti Sai Baba, mostrando quindi di essere una persona inaffidabile (cioè, affidabile solo per Baba). Quindi, sospetto egli possa aver fornito informazioni su di me e la mia professione a Sai Baba (magari senza volerlo). In breve, non c'è alcuna prova che suggerisca che Sai Baba abbia fatto uso della sua "onniscienza" in questo caso.

Durante la prima udienza, Sai Baba mi aveva detto due volte "Sta pronto!". Io non sapevo a cosa si riferisse, ma più tardi mi resi conto che poteva essere a proposito del denaro che stava aspettando. Il giorno successivo, nell'udienza privata, Baba mi chiese subito:"Quanto denaro hai intenzione di donare?". Io non avevo affatto pensato a questo durante l'intervallo! Mi venne in mente una cifra - "£6.000, Swami" dissi, sapendo che in tutto sarebbero stati £9.000. Questo ammontava ad oltre metà della mia eredità. Aggiunsi che il denaro veniva da mia madre. Mi chiese quale era il suo nome ed io glielo dissi. Disse: "Costruirò un campo sportivo al coperto per gli studenti, ed il tuo ed il suo nome saranno incisi sul muro". All'epoca credevo alle affermazioni di Baba (visto che egli era onnipresente nel cuore di tutti) che egli sapeva (o poteva sapere) tutto. Non pensai che egli avrebbe dovuto conoscere il nome di mia madre, ma questo mi sembra del tutto ovvio oggi che sono convinto della sua fallibilità. Il tipico devoto penserà che che Sai Baba stesse solo fingendo di non sapere il suo nome. Questo è uno dei modi più eleganti di Baba per ingannare la gente, fingere di sapere tutto, ma comportarsi come se non fosse così. Ma il problema è che lui finge su così tante cose e così spesso che egli perde ogni credibilità. Non ha senso discutere con una persona che è coinvolta nel sistema di scuse che circonda Sai Baba e lo assolve per tutto già in anticipo! (Anche io una volta ero così). Naturalmente Sai Baba non mise mai il mio nome o quello di mia madre da nessuna parte, e io non lo rimpiango. L'idea non mi piaceva molto, ma l'avrei accettato se "Swami voleva così"!. Non mi è mai piaciuto lo sfoggio ed il vantarsi delle buone cose fatte... come Sai Baba ci insegnava, e per una volta lo faceva lui stesso! Adesso ha dimostrato di essere il più grosso sbruffone al mondo!

A proposito, nell'udienza del secondo giorno, Sai Baba prese un anello con una pietra bianca (chiara) da qualche parte - era tra 1 e 3 carati (il più piccolo tra gli anelli di diamante "standard" di Sai Baba) che si rivelò essere troppo piccolo per il mio dito. "Non importa" disse. Mia moglie ed io venimmo accompagnati nella sala privata. Quando ne uscimmo, egli materializzò di nuovo l'anello con la pietra bianca, e lo fece girare tra le signore. Chiese ad una donna indiana di descriverlo. Ella disse che era un diamante incastonato in un anello d'oro. Egli confermò emtrambe le cose. Poi mi chiese cosa volevo ed io gli dissi che non lo sapevo, così lui disse "Ti farò un anello migliore" soffiò tre volte nel pugno chiuso - nel quale aveva tenuto l'anello con la pietra - e quando aprì il pugno, un altro anello con una pietra verde più grande era lì (5 o 6 carati). Se questo anello sia un diamante autentico o no, non è ancora stato confermato, ma verrà esaminato non appena riuscirò ad organizzarmi con riconosciuti esperti, e farò filmare il tutto da una compagnia indipendente. Finora nessun test di questo tipo è stato fatto da esperti e in pubblico. La maggior parte dei devoti crede che queste pietre verdi negli anelli di Sai Baba siano diamanti estremamente rari e di grande valore.

All'epoca mi passò per la mente che Sai Baba sembrava avido nello spingermi a fare una donazione e che forse l'intera faccenda era un modo indiano per ingannare la gente perchè desse denaro, ma immediatamente rifiutai il pensiero come peccaminoso! Dopo tutto, Sai Baba fa così tanto per i poveri, per gli studenti, ecc. (Da allora, sono venuto a sapere che i suoi studenti sono per la maggior parte benestanti, o addirittura vengono da famiglie ricche, o sono figli di persone importanti dall'estero). No, io riponevo tutta la mia fiducia in Sai Baba e nelle sue assicurazioni che "non un solo centesimo veniva sprecato", indubbiamente una bugia, e per giunta ripetuta anche dopo che il Central Trust fu trovato tristemente in disavanzo nel suo bilancio incompleto del 1993). In seguito, durante questa visita che durò 3 mesi, fino al marzo 1987, conobbi molto bene un anziano signore, genuinamente onesto, che lavorava nell'ashram. Egli mi disse che vari operai (per esempio coloro che stavano ri-dipingendo il tempio) facilmente rubavano somme all'ashram, ricaricando pesantemente i prezzi dei materiali usati ecc, cosa che il mio amico stava tentando di interrompere e quindi andava a Bangalore per comprare lui stesso la vernice per il tempio. Quanto ero ingenuo, messo fuori strada da tutti i libri ed i bei discorsi, per pensare che la massiccia corruzione e la disonestà che caratterizzano l'India fossero magicamente assenti da tutte le cose che avevano a che fare con Sai Baba!

Avendo ricevuto dalla mia banca in Norvegia l'assegno per £6000per Sai Baba, lo portai con me al darshan per essere "pronto" semmai ci fosse stata una possibilità di consegnarglielo. Sfortunatamente persi l'assegno in una anonima busta durante il darshan un giorno. Fu raccolta e consegnata all'ufficio oggetti smarriti e mi fu restituito quando andai a cercarlo.

Ci fu un seguito a questo. Andai a controllare dal capo dell'ashram (Kutumb Rao) se la mia precedente donazione di £3000 era stata ricevuta. Non avevo ricevuto conferma per posta, nè ricevuta. Egli mi disse che non emettevano ricevute, ma di tornare più tardi ed egli mi avrebbe detto se il denaro era stato registrato! Prese in prestito la mia ricevuta bancaria del pagamento di questo assegno per aiutarsi nel controllo. Quando ritornai, egli mi disse che aveva perduto la mia ricevuta! Ma io ne avevo un'altra (che egli evidentemente non sospettava potesse esistere). Prese anche questa e la "perse" prima che io potessi avere una risposta verbale positiva. Probabilmente sperava di aver distrutto ogni prova dell'invio dell'assegno. (Lui non lo sapeva, ma la mia banca norvegese era pronta a fornire ulteriori copie a richiesta)

Prima di lasciare l'ashram nel marzo 1987, mi fu data dall'ufficio relazioni pubbliche il permesso di sedere nella fila davanti (sapevano, naturalmente, del presente assegno che doveva ancora essere consegnato). Sai Baba venne direttamente da me quel giorno e prese la lettera, ma mentre la ritirava fece una di quelle orribili espressioni che si vedono spesso.

Pochi giorni più tardi, indagai per vedere se il secondo assegno era incassabile da Sai Baba, poichè era in realtà intestato a me e controfirmato da me, (ammetto che mi ero piuttosto divertito per il suo comportamento non convincente), egli aveva reagito piuttosto arrabbiato e aveva gridato che il mio assegno non sarebbe stato accettato ma non mi ridiede indietro l'assegno quando glielo chiesi, ma mi spinse indietro, come avrebbe fatto con un irritante operaio. Ma io insistetti e chiesi:"Swami pensa così?" "Si!" disse, apparentemente sorpreso dalla mia impertinenza (sentivo che stava mentendo). C'era un altro problema: l'assegno era intestato a me, non a Sai Baba o al Central Trust e, benchè lo avessi controfirmato, non era probabilmente incassabile in un altro conto.

I miei banchieri a Oslo si agitarono molto per l'irregolarità quando gli dissi che non avevo più l'assegno (Mr Kutumb Rao aveva rifiutato di ridarmelo, probabilmente ce l'aveva ancora Sai Baba!) Ma che buone maniere dal capo dell'ashram chiamato "La Dimora della Pace Suprema"! La mia banca di Oslo indagò e, più con loro sollievo che mio, recuperarono il denaro e lo cambiarono di nuovo da sterline a corone norvegesi. Incidentalmente, il cambio era variato ed io ricevetti indietro la somma più l'equivalente dell'interesse che avrei invece perso! All'epoca considerai questo come un tipico leela di Sai Baba. Potrebbe essere stato, ma adesso non ne sono più così convinto. Comunque il fatto che il mio denaro mi fosse stato restituito mi rese più attento nelle donazioni in seguito, cosa che facemmo! E' stato detto da una persona impiegata nella sicurezza dell'ashram che è una pratica standard lì, rifiutare il denaro in un primo momento...aumentando così il desiderio di contribuire (e di solito anche di più!) Questo tipo di trucco è tipico dell'India, dove uno straniero può solo immaginare le profondità dell'inganno che si pratica, dove esiste una disperata lotta per la sopravvivenza.

Per quanto riguarda il dove il nostro denaro andò a finire, non avrò mai una risposta. Anche se hai un forte sospetto che gli ufficiali abbiano trafugato la tua donazione, evitando o rifiutando di darti una ricevuta, o in altri modi, to devi accettare tutto questo come parte del "piano di Baba. Lui sa!".  In breve, se tenti di mettere in questione tutto ciò che viene detto o fatto dagli ufficiali (per non parlare di Baba stesso), verrai zittito da un sibilo minaccioso (come quello di un serpente).

Solo in anni recenti una specie di ricevuta viene emessa per le donazioni ricevute. Nei discorsi di Sai Baba è stato sempre detto che per le donazioni vengono emesse delle ricevute, ma non ne abbiamo mai ottenute fino al 1998, quando ci registravamo come donatori e ricevevamo una ricevuta dalla Sai Organisation in Europa, che da allora ha gestito queste donazioni!

Un pò dopo l'incidente descritto in dettaglio sopra, noi donammo di nuovo £6000, mandandole dalla Norvegia, ma non ricevemmo alcuna ricevuta dall'ashram. Però, siccome consideravo sbagliato non sapere se il denaro effettivamente arrivava dove doveva, chiesi al nuovo capo dell'Ashram, Mr. Narayanan parecchie volte nella nostra visita successiva. Alla fine egli mi diede una conferma verbale. A proposito, quando anni più tardi chiesi a V.K. Narasimhan perchè Narayanan non era più capo dell'ashram, egli mi disse che era stato licenziato dal suo posto e dal Centra Trust nel 1994 per esersi costruito una villa lussuosa a Bangalore con fondi di ignota provenienza. Questo mi fu anche detto da un VIP, l'onesto Robert Bruce, della cui parola non dubito, e che seppe di questo dai "capi" degli USA, come John Hislop o Michael Goldstein.

Nel 1994 donammo 900 copie della prima edizione del mio libro alla Sathya Sai Books and Publications Trust, ma neanche questa volta riuscii ad assicurarmi che il denaro fosse consegnato al Central Trust. In seguito, quando la stampa piombò su Prashanti Nilayam dopo gli omicidi nell'ashram e cominciò a scavare nelle cose, nella stanza di Mr Suri fu trovata una somma di danaro equivalente a quella ottenuta dalla vendita dei miei libri (venduti prevalentemente al nero). Non avendo ancora imparato la lezione, mia moglie ed io donammo ancora $6000, per l'uso di una camera per due mesi all'anno nell'ashram. Ci volle molto tempo perchè capissi il senso di ciò che avevo appreso!

Spero solo che almeno una parte ragionevole di quello che noi ed altre innumerevoli persone hanno donato vada davvero ai bisognosi e ai sofferenti dell'India. Probabilmente è così...ma nessuno può stimare lo spreco sotto forma di pagamento di inutili edifici, statue, coppe di oro e di argento, educazione gratuita per i figli di ricchi indiani e tante altre situazioni nascoste che stanno diventando una caratteristica sempre più tipica degli ashram e del Central Trust.

Il prossimo messaggio è la Parte 3 - Catturare i probabili donatori e regali con diamanti per ammorbidirli?