La vita di Sai Baba rispetta le antiche profezie?
Tratto da http://www.saiguru.net/english/articles/
Data: 21 gennaio 2002
Ricordo al lettore le ragioni per cui includo il materiale presentato qui. Lo scopo di questa sezione non è di mettere in discussione la teologia di Sai Baba, ma piuttosto di mettere in evidenza che la lettura della Bibbia Cristiana da parte di Sai Baba sia estremamente superficiale e che in alcuni casi i brani a cui si riferisce non possono neanche essere trovati. Se Sai Baba o i suoi difensori volessero sostenere che egli conosce meglio queste interpretazioni o ciò che è stato realmente detto e perduto circa 2000 anni fa, non è affar mio. Quello che voglio dimostrare è che egli non può citare questi passaggi come se fossero riferimenti indiscutibili. A questo proposito se uno già crede che Sai Baba sia la reincarnazione di Gesù Cristo o l'Essere Supremo Onnipotente incarnato, non avrà difficoltà nell'accettare che Sai Baba abbia ragione e chiunque altro torto. Comunque, se non si è già arrivati a questa conclusione, non si possono leggere questi brani come prova che Sai Baba sia Gesù Cristo o Dio Incarnato.
Gesù aveva previsto l'arrivo di Sai Baba?
124 - L'interpretazione di Sai Baba della Miracolosa profezia di Gesù:
La relazione di Sai Baba con Gesù Cristo diventa sempre più chiara con il suo discorso del Giorno di Natale del 1972 su un certo evento del tempo in cui Gesù stava morendo. Parlando ad un gruppo di persone a Puttaparthi in quel giorno, egli (Sai Baba) disse:
C'è un punto che non posso fare a mano di farvi notare oggi. All'epoca in cui Gesù emergeva nel supremo principio di divinità, egli comunicò delle notizie ai suoi seguaci che erano state interpretate in una varietà di modi da commentatori e da coloro che amano scrivere e scrivere finchè tutto si gonfia in una massa priva di significato. L'affermazione stessa è stata manipolata e ritoccata. Ma l'affermazione è semplice:
"Colui che mi ha mandato tra voi, tornerà ancora" ed indicò un agnello.
L'agnello è semplicemente un simbolo, un segno. Esso rappresenta la voce (il suono del belato) - ba ba; l'annuncio era l'avvento di Baba. "Il suo nome sarà Verità" dichiarò Cristo. Sathya vuol dire Verità. "Egli indossa un abito rosso, un abito rosso sangue" disse Cristo. (qui Sai Baba indicò l'abito che stava indossando). Cristo disse: "Egli sarà basso, con una corona (di capelli)". L'agnello è il segno ed il simbolo dell'amore. Cristo non dichiarò che sarebbe tornato, egli disse:"Colui che mi ha mandato tornerà ancora". Quel ba ba sta per Baba. (citato in V. Kanu's Sai Baba, God Incarnate, p. 5.).
125 - Analisi di Dietmar Neufeld delle affermazioni di Sai Baba:
Università della British Columbia
Dipartimento degli Studi religiosi
19 gennaio 1990
A coloro che possono essere interessati:
In un tentativo di legittimare la sua missione e persona, Sai Baba stabilisce continuità con Gesù disegnando una falsa rivelazione biblica "al tempo in cui Gesù emergeva nel supremo principio della Divinità" (Victor Kanu, Sai Baba: God Incarnate, 5). Sai Baba sostiene che sia un riferimento profetico nascosto al suo nome e a priori presume che il nome sia una autodesignazione e che sia descrittiva della sua missione. Inoltre, Sai Baba sostiene che le notizie comunicate da Gesù sono state distorte perchè sono state interpretate in una varietà di modi da commentatori e da coloro che amano scrivere e scrivere finchè tutto si gonfia in una massa priva di significato. Ma l'affermazione, egli suggerisce, è semplice: "Colui che mi ha mandato tornerà ancora" ed indicò un agnello. Infatti, dice Sai, Baba Cristo non dichiarò che sarebbe tornato, egli disse:"Colui che mi ha mandato tornerà ancora". Di conseguenza, il lettore viene erroneamente portato a credere che l'affermazione sia stata pronunciata da Gesù, che sia stata commentata in molti modi da molti commentatori, e che esistano grandi quantità di commentari. Sai Baba però non cita le sue fonti. La presunta semplice affermazione attribuita a Gesù Cristo non viene pronunciata in nessuna parte del Nuovo Testamento, ma piuttosto rappresenta una distorsione di quello che l'autore del Quarto Vangelo registra che Gesù abbia detto:"Ma adesso io vado da colui che mi ha mandato" (Giovanni 16:5). Insieme ad una quantità di simili riferimenti (Giovanni 1:33; 8:18, 28; 14:3, 18; 20:21b), lo scrittore del Quarto Vangelo sorprendentemente coglie i sentimenti di altri scrittori di Vangelo, e cioè, Gesù fu mandato dal Padre e ritornerà (Matteo 24:3,27,37,39; I Tessalonici 3:13; cf. 2:19; I Corinzi 1:8; 15:23; II Tessalonici 2:1,ecc). Secondo la mia conoscenza, i commentari a cui egli si riferisce non si trovano da nessuna parte, a meno che egli non stia alludendo ai commentatori del Nuovo Testamento che egli sente "hanno manipolato l'affermazione". Naturalmente essi non possono averlo fatto, poichè l'affermazione non esiste nel Nuovo Testamento. Mentre i riferimenti all'agnello sono frequenti nel Nuovo Testamento (Giovanni 1:29, 36; e 28 volte nell'Apocalisse) come un riferimento metaforico a Gesù derivato dal Vecchio Testamento (Isaia 53:7,8), da nessuna parte nel Nuovo Testamento o le Scritture degli ebrei, l'agnello viene visto semplicemente come un simbolo per il suono del belato, cioè, ba ba; la dichiarazione di Cristo che il nome di Sai Baba sarà Verità (Sathya). Qualunque altra cosa Sai Baba possa aver pensato e ovunque possa aver ottenuto questa dichiarazione, essa non può essere attribuita a Gesù per convalidare l'idea che egli sia il Sathya di cui Gesù è l'incarnazione; cioè che Sai Baba è l'ultima incarnazione di colui che dovrebbe tornare.
Cordiali Saluti.
Dietmar Neufeld
Lettore, Studi del Nuovo Testamento (Ph.D. cand.)
E' anche chiaro che l'altra citazione attribuita da Sai baba a Gesù sono ugualmente impossibili da attribuire a Gesù. Queste sono: (1) "Il suo nome sarà Verità"disse Cristo. (2)"Egli indossa una veste rossa, una veste rosso sangue" Cristo disse e (3) Cristo disse: "Egli sarà basso, con una corona (di capelli)". Queste tre dichiarazione chiaramente contengono riferimenti ai contenuti delle Rivelazioni 19, e Kanu cita il passaggio dalle Rivelazioni ed lo interpreta prima di attribuire la citazione a Sai Baba riprodotta per mostrare la fonte. Comunque le Rivelazioni non hanno come scopo di presentare le parole di Gesù ma piuttosto di Giovanni di Patmos. In una tipica introduzione al libro delle Rivelazioni, troviamo:
126 - Introduzione alle Rivelazioni:
L'autore del libro si chiama Giovanni (1, 1.4.9;22,8), che a causa della sua fede cristiana era stato esiliato nella rocciosa isola di Patmos. Benchè egli non dichiari mai di essere l'apostolo con lo stesso nome, molti dei primi Padri della chiesa lo identificarono così. Ma questa identificazione non è sicura. Il vocabolario, la grammatica e lo stile fanno dubitare che il libro possa essere stato messo nella forma presente dalle persone responsabili del Quarto Vangelo. Comunque, ci sono definite affinità linguistiche e teologiche tra i due libri. Il tono delle lettere alle sette chiese (1,4-3,22) è indicativo della grande autorità di cui lo scrittore godeva nelle comunità Cristiane in Asia. E' probabile comunque che egli fosse almeno un discepolo dell'apostolo Giovanni che viveva in quella parte del mondo. La data della composizione è probabilmente vicina alla fine del regno di Domiziano (81-96 A.D.) un fiero persecutore dei Cristiani.
Editors, New American Bible, Thomas Nelson Inc., New Jersey, 1966, p. 1380.
Esaminiamo le parafrasi date da Sai Baba nei brani dalle Rivelazioni:
Sai Baba: "Il suo nome sarà Verità", dichiarò Cristo.
Rev: 19:11: "Ed io vidi i cieli aprirsi e mentre guardavo, un cavallo bianco apparve, ed il suo cavaliere era chiamato "Il Fedele e Sincero".
Sai Baba: "Indossa un abito rosso, un abito rosso sangue" Cristo disse.
Rev: 19:13: "Indossa un mantello che era stato intinto nel sangue, ed il suo nome era la Parola del Signore"
Sai Baba: Cristo disse: "Sarà basso, con una corona (di capelli)".
Rev: 19:12: "Sulla sua testa c'erano molti diademi ("...sulla sua testa c'erano molte corone" dice la traduzione di Kanu).
La trascuratezza di Baba è uguagliata solo dalla disattenzione dei suoi devoti. Anche Kanu introduce la profezia nei seguenti termini:
127 - La discussione di Kanu sulla Profezia:
Nel Capitolo 19, San Giovanni ebbe la visione di colui che sarebbe tornato a salvare l'umanità dallo scivoloso sentiero dell'autodistruzione. Costrui è Sathya Sai Baba, per cui la visione di San Giovanni fu come segue:"Ed io vidi i cieli aprirsi..."
(Kanu, ibid., p. 3)
La predizione dell'Avvento di Sai Baba da parte di Maometto
Una profezia presumibilmente fatta dal profeta Maometto viene talvolta citata alludendo Sai Baba. Questa profezia si riferisce a 27 caratteristiche del futuro insegnante, che sarà basso, i cui capelli saranno folti, il volto rasato, abiti rossi, che darà doni che sono leggeri nel peso, ecc. La parafrasi della profezia stabilisce anche:
128 - La profezia di Maometto:
Quando i discepoli gli chiesero se lui, Maometto, era il "maestro del mondo", egli rispose che non lo era, e che nessun profeta di Dio mai venuto a questo mondo era mai venuto con i poteri con cui verrà.
Soham, Feb. 1988 p. 19. Reprinted from Sathya Sai Newsletter, Fall 1983.
Questa profezia viene trovata, secondo la letteratura Sai, nella 14esima edizione dei discorsi di Maometto in 25 volumi, chiamato L'Oceano della Luce, specificamente, vol. 13, Mehedi Moudi. Io non sono stato capace di trovare alcun riferimento bibliografico a questa collezione, e sono stato informato che non fa parte della collezione standard dei discorsi di Maometto. Inoltre i contenuti di questa profezia sono al di fuori dello spirito generale degli insegnamenti di Maometto. Il libro e la sua profezia sono probabilmente tratti da qualche libreria orientale. Senza un trattamento storiografico affidabile del presunto documento, non ha senso neanche cominciare a guardare le connessioni tra le profezie di Maometto e la vita di Sai Baba. Non c'è bisogno di dire che questo, al momento non esiste.
Conclusione
Dopo aver letto questa collezione di affermazioni da parte di Sai Baba e le risposte dei suoi critici, il lettore dovrebbe essere nella posizione di poter trarre le proprie conclusioni su Sai Baba. Le mie si basano sull'adagio proposto da Marcello Truzzi: "dichiarazioni straordinarie richiedono prove straordinarie". I sostenitori di Sai Baba semplicemente non condividono questa posizione.
Potremmo concludere con questo verdetto. Ma sarebbe troppo debole. Dobbiamo ricordarci che l'onere della prova non spetta alla persona che vuole negare una affermazione, ma alla persona che la fa per primo. La pretesa di Sai Baba di avere poteri paranormali non è un'eccezione a questa regola. Ed io penso di aver esaminato le migliori prove portate avanti, e le ho trovate tutt'altro che convincenti. Infatti nell'85 i miei colleghi maghi hanno mostrato prove evidenti di trucchi spacciati per poteri paranormali. Il videotape che abbiamo esaminato è disponibile per tutti coloro che vogliono esaminarlo.