Lettera di Dave Brandt

 

di Dave Brandt

Oggetto: LETTERA DI DIMISSIONE

Caro Glen, questa è la lettera che ho mandato a:

Goldstein, Evans, e Shah. Stavo pensando ad un modo diverso per contattarli. Probabilmente non funzionerà, ma il Dio dentro di loro li ha probabilmente avvertiti, essi sono più responsabili che mai. Dave.

Gentile Signore,

non so se lei sia consapevole dei volumi di ricerche che sono state fatte sulle tante persone che sono clinicamente morte o hanno attraversato l'esperienza della morte. Il tema comune è l'arrivare alla Luce dopo aver attraversato un tunnel, incontrando qualche Divino rappresentante o una persona cara già deceduta, e poi "La Revisione della Propria Vita". Nel rivedere la vita bisogna affrontare tutte le cose importanti che sono state fatte nella vita appena passata. Importanti non come posizione, potere, ego, o benessere materiale; ma importanti nella loro relazione karmica con gli altri, e il compimento o fallimento degli obiettivi e responsabilità che bisognava realizzare.

Sembrerebbe da coloro che hanno attraversato questa esperienza scioccante che sia un auto-giudizio che li perseguita per il resto delle loro vite quando essi rientrano nei loro corpi. Significa vedere come hai trattato gli altri e come hai gestito le responsabilità, non dal tuo punto di vista ma dal punto di vista di coloro che hai ferito o aiutato. In un caso, per esempio, un cecchino vide come aveva condannato le sue vittime alla tortura senza fine dopo la morte di non sapere cosa gli è accaduto, e rimpiangendo la famiglia e gli amici. Egli vide come aveva condizionato la famiglia dell'uomo che aveva ucciso, e come essi dovevano affrontare la povertà e l'inedia a causa della perdita dell'uomo. Egli sentì dentro di lui, come se fosse stato dentro se stesso, l'agonia della perdita della moglie e dei figli. Vide come aveva interrotto l'albero genealogico ed interferito con i bambini progettati che non sarebbero mai più nati.

In ogni caso dopo la Revisione della Propria Vita il testimone è inorridito nel realizzare quanti danni hanno fatto, o incoraggiati e meravigliati nel vedere i cambiamenti che hanno apportato nelle vite delle persone. Farebbero qualunque cosa per cambiare le cose che vorrebbero non aver mai compiuto, ma nella maggior parte dei casi è troppo tardi. Sembrerebbe che il peggiore giudizio riguardo ad una persona sia di diventare nemico dell'umanità o facendo del male deliberatamente e consapevolmente o attraverso la complicità e la cooperazione. E' un fardello così pesante che è quasi impossibile da portare.

Vi chiedo di pensare a cosa succederebbe se voi attraversaste la Revisione della Vostra Vita e consideraste la vostra anima e il punto in cui siete. Non contano le vostre scuse, dovrete affrontare le torture che avete causato ai bambini a causa delle vostre azioni come ufficiali dell'Organizzazione Sai. Sono stato un devoto membro della Sai per 28 anni con molte esperienze interiori e non. Ma quando ho scoperto la verità riguardo a ciò che stava accadendo dietro le scene, allora ho pensato alla Revisione della Mia Vita davanti a Dio e ho capito che non avrei mai potuto affrontare la colpa di aver fatto del male o di aver ucciso dei piccoli innocenti. Quando sarò davanti a Dio, dopo la morte non ci saranno scuse, io sarei colpevole di crimini contro l'umanità che non potrei sopportare.

Avete il tempo, prima di morire, di cominciare a scontare il dolore e la sofferenza che avete causato all'umanità, se cominciate proprio adesso. Sapete quello che dovete fare nel profondo della vostra anima e della vostra coscienza. Siamo responsabili per le nostre azioni. Siamo responsabili per quello che facciamo e che condiziona gli altri. Siamo principalmente responsabili  per quello che facciamo nelle importanti posizioni di responsabilità e di potere sugli altri.

Non per rabbia o odio, ma per l'amore verso la vostra anima che viene da Dio, vi chiedo di pensarci due volte. Considerate questa come la mia lettera di dimissioni da Sai Baba ed il suo piano abortito. Sono sempre aperto alle comunicazioni.

In Dio la grazia divina.

Dave Brandt