Sai Baba: come fa?
di Erlendur Haraldsson
Da: http://www.indian-skeptic.org/html/is_v01/1-6-13.htm
Risposta a Mr. Premanand
Ho letto con interesse la tua lettera aperta datata 24 Aprile di quest'anno, in cui esprimi alcuni pensieri sul mio libro "Miracoli Moderni - un rapporto investigativo sui fenomeni psichici associati a Sathya Sai Baba", che è stato pubblicato da Ballantine Books di New York quest'anno e lo scorso anno in Gran Bretagna da Century Hutchinson come "I Miracoli sono il mio biglietto da visita" - un rapporto investigativo sui fenomeni psichici associati a Sathya Sai Baba".
Evidentemente condividiamo un profondo interesse nella questione dei fenomeni di Sai Baba, se essi (o una parte di essi) possono avere origini paranormali. Sfortunatamente la reticenza di Sai Baba a sottoporsi a test sperimentali in condizioni controllate, ha reso estremamente difficile raggiungere una conclusione affidabile. Invece di abbandonare la faccenda visto che non si poteva condurre alcun esperimento, ho deciso di affrontare la questione indirettamente tramite accurate interviste a numerosi testimoni che hanno avuto ampie opportunità di osservare Sai Baba per lunghi periodi di tempo. Molte di queste persone sono state suoi dipendenti e sono stati al suo servizio da quando Sai Baba aveva 50 anni fino ai suoi 70. Essi erano sia devoti che ex devoti, amici e nemici.
E' stato di particolare interesse per la mia ricerca su Sai Baba rintracciare e mettere insieme testimonianze di persone che erano state inizialmente vicine a lui ma che lo hanno poi abbandonato e sono diventate critiche nei confronti di alcuni aspetti della sua vita o del suo messaggio. Così ho tentato di affrontare SSB da ogni angolazione e di ottenere opinioni dall'interno. Ne è venuto fuori più forte di quello che pensavo. Nessuno dei suoi precedenti dipendenti e osservatori, compresi quelli altamente critici nei suoi confronti, sembrano avere un indizio sul come egli ha potuto, giorno dopo giorno, per oltre 40 anni, produrre e regalare un flusso interminabile di oggetti che vanno da fumanti chapatti a squisiti gioielli, da un elemento solo fino a due dozzine al giorno.
Nessuno sembra aver scoperto l'esatto modus operandi di Sai Baba. Se diamo per scontato che gli oggetti siano prodotti con la destrezza di mano, allora essi devono essere nascosti finchè essi non vengono usati. Nessuno di quelli che lo circondano sembra aver scoperto dove. Chi sono i fornitori delle dozzine di oggetti che egli produce la maggior parte dei giorni? Avrebbe bisogno di forniture ingenti. Come e riuscito a tenere questo un segreto così a lungo? Poichè c'è un notevole ricambio nella sua più "ristretta cerchia", deve aver avuto parecchi, se non tanti, complici durante i suoi 45 anni di attività. Per esempio, non c'è nessuno con lui ora che lo fosse già nel 1950. Moli dei suoi attendenti/collaboratori intervistati - ex devoti inclusi - vivevano con lui praticamente giorno e notte, avevano libero accesso alla sua stanza, si prendevano cura delle sue cose ecc. Comunque, tutti loro erano ugualmente sbalorditi e non avevano suggerimenti per il segreto di SSB. SSB ha forse qualche mezzo eccezionale per impedire anche ai suoi ex devoti e critici di rivelare come opera? Ci sono molte domande.
Devo ammettere che dopo otto viaggi in India durante gli anni 1973 al 1983 e dopo un totale di un anno e mezzo di interviste a testimoni, e di ricerche di prove contro di lui, sono venuto fuori praticamente a mani vuote. C'è un enigma qui e ci prenderemmo in giro non ammettendolo e giungendo a frettolose conclusioni basate su mere congetture. Infatti abbiamo bisogno di forti prove per accettare l'ipotesi paranormale, ma abbiamo anche bisogno di solide prove per le accuse di frode.
Naturalmente ci sono molte false voci di presunti fenomeni paranormali e numerose distorsioni ed esagerazioni. Per esempio, nel caso ampiamente pubblicizzato della resurrezione di Mr. Cowan abbiamo prove evidenti per dimostrare che le asserzioni non sono vere. Eppure, molti dei fenomeni restano sconcertanti.
Tu, caro Premanand, sembri non criticare il modo in cui io ho raccolto e presentato le testimonianze poichè nella tua ultima lettera per me, datata 4 giugno, tu affermi: "In ogni caso trovo che tu abbia fatto del tuo meglio con le affermazioni raccolte dai testimoni e per questo ti faccio le mie congratulazioni..." Quello che ti interessa particolarmente sono le descrizioni delle mie osservazioni. Quindi, restringerò a questo i miei commenti.
Prendiamo il caso della sparizione dell'immagine di smalto dall'anello del Dr. Karlis Osis. Tu correttamente metti in evidenza che nel nostro primo rapporto su questo caso non era stato menzionato che KO aveva verificato con le pinze se i ganci stringevano forte l'immagine di smalto, ed era proprio così. (Erlendur Haraldsson e Karlis Osis: L'Apparizione e sparizione di Oggetti alla Presenza di Sri Sathya Sai Baba. Giornale per la American Society per le Ricerche Psichiche, 71(l), 1977, pp.33-43)
Gli articoli di giornali sono per necessità brevi e non possiamo includere tutti i dettagli. Quando scrissi il libro aggiunsi questo dettaglio poichè non era nel rapporto originale ma sembrava rilevante. Ho scritto questa parte del libro, probabilmente nel 1979 o 1980, ma non nove anni più tardi come tu dichiari.
La ragione per cui KO si tolse l'anello - e neanche questo è menzionato nel rapporto o nel libro - fu che l'anello gli irritava leggermente la pelle. (Ho avuto conferma da lui all'inizio di questo mese). In questa occasione egli esaminò l'anello con le pinze. Il suo dito non era abituato all'anello, poichè egli lo aveva indossato quando aveva cominciato il suo viaggio da New York e quindi lo aveva indossato solo per pochi giorni quando questo avvenimento si verificò.
Mr. Katuri non era presente all'intervista quando l'immagine scomparve dall'anello e quindi non è un testimone di questo incidente. Tu dichiari che egli mentì a proposito dell'incidente quando egli lo descrisse nella sua biografia di Sai Baba. Così tu presumi che egli fosse un testimone di prima mano. Come avrebbe potuto avere tutti i dettagli che tu ritieni mancanti se non era presente? Io certamente non sto difendendo la sua descrizione dell'incidente, ma le accuse di atti immorali, come le menzogne, non dovrebbero essere sostenute da solide prove piuttosto che semplici congetture?
Nella tua lettera per me datata 4 giugno tu sostieni che il mio precedente collega KO potrebbe essere stato un complice di Sai Baba. Se ho capito bene, tu ipotizzi che KO debba aver scambiato anelli per fare credere che una pietra in un bell'anello d'oro (che SSB gli aveva regalato un anno prima) fosse misteriosamente scomparsa dall'anello. Cito:
"Quando la pietra scomparsa riapparve sull'anello, esso andava ancora bene al dito del Dr. Osis. Questo porta l'intera faccenda ad una domanda: cioè "che l'anello senza la pietra fosse un anello diverso e che il Dr. Osis, come complice di SSB, possa aver scambiato l'anello con la pietra con quello senza pietra che era leggermente più stretto e che quindi entrava alla perfezione e che il secondo giorno SSB "produsse" il primo anello con la pietra con un trucco da prestigiatore! Nel 1972 il Dr. Gokak e il Dr. Bhagawantam erano negli Stati Uniti e hanno incontrato il Dr Osis lì"
Non c'è mai stato alcun dubbio che l'anello originale con la pietra e il nuovo anello che KO ebbe da SSB con apparentemente la stessa pietra, o comunque una simile, non fossero due anelli diversi e quindi non potevano stare al dito nello stesso modo. I nostri occhi, così come le fotografie, dimostrarono che essi erano distintamente diversi. Nel mio libro, io dichiaro: "Per quanto posiamo giudicare, esso (il nuovo anello con la pietra) era simile a quello che egli aveva appena preso al Dr. Osis (l'anello originale senza pietra) ma non lo stesso" (USA edition, pag. 45).
Se il mio collega fosse un complice di SSB, cosa che decisamente trovo molto improbabile, KO deve aver agito come complice nella intervista quando l'anello scomparve. Senza che io e gli altri presenti lo notassimo, deve essersi tolto l'anello originale con la pietra e deve aver messo al dito una copia dell'anello originale senza la pietra. Se le cose stanno così SSB deve avergli dato l'anello vuoto durante un incontro precedente con lui al quale naturalmente io non ero presente. O forse, come tu sembri alludere, questo secondo anello può essere stato dato a KO dal Dr. Bhagavantam o dal Dr. Gokok quando KO li incontrò a New York tra la prima e la seconda visita. (A proposito, io andai con KO per incontrare il Dr Bhagavantam in un albergo di New York nel 1973).
Poichè un atto cruciale di complicità potrebbe aver avuto luogo nella situazione in cui la pietra scomparve, la tua intera argomentazione sui due aneli che non entrano al dito esattamente allo stesso modo, è del tutto irrilevante. Se KO fosse un complice di SSB avrebbero dovuto esserci 3 anelli coinvolti poiche noi sappiamo, ed è stato ripetutamente affermato, che il nuovo anello con la pietra (presumibilmente il terzo anello) era diverso.
L'insinuazione che il mio ex collega Dr. Osis possa essere stato un complice di Sai Baba è molto grave. Ho conosciuto quel gentiluomo per 20 anni ed ho lavorato in stretta collaborazione con lui per qualche anno. E' decisamente difficile per me immaginare che egli abbia richiato la sua reputazione come ricercatore e la sua posizione come direttore delle ricerche della American Society for Psychical Research assumendo il ruolo di complice di uno Swami indiano o di qualunque altro leader religioso. Cosa ci avrebbe guadagnato?
Accuse e dichiarazioni di atti immorali sono una faccenda seria e non possono essere fatte in un discorso scientifico decente a meno che non possano essere supportate da prove solide, non semplici congetture. Dove sono le prove?
Nella tua lettera dell'11 novembre 1987 mi hai posto circa 67 quesiti. Ci vorrebbe un lungo trattato per rispondere a tutte ed io non ho tempo per questo, anche se potremo tornarci sopra più avanti. Per adesso permettimi di farti una domanda. Tu vorresti avere più dettagli sulle mie osservazioni dei singoli incidenti riguardanti SSB che io comunque descrivo con maggiore precisione di quanto chiunque altro abbia fatto. Guardando il materiale che tu hai pubblicato su SSB non riesco a trovare una dettagliata descrizione di neanche uno degli episodi a cui hai assistito personalmente, tranne forse la semplice produzione di vibhuti che è la cosa più semplice che SSB faccia e che qualunque mago potrebbe fare. Perchè? Correggimi se ho torto.
Voglio ripeterti che apprezzo i tuoi commenti e l'interesse che dimostri per il mio lavoro. Spero che potremo continuare ad indagare nei misteri dei presunti fenomeni paranormali così spesso associati con Sri Sathya Sai Baba.
22 luglio 1988
Erlendur Haraldsson, Facoltà di Scienze Sociali,
Università di Islanda, 101 Reykjavik, Islanda.
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