Sai Baba potrebbe finire sulla lista nera dell'U.K.

 

di Vijay Dutt - Londra

Tratto da http://www.hindustantimes.com/nonfram/280801/detfro06.asp

Data:  27 agosto 2001

 

I seguaci di Sai Baba possono considerarlo divino. Comunque, il Foreign Office britannico ha una visione molto meno gentile del santone dell'Andra Pradesh.

Secondo un rapporto sul Times, sembra che il Foreign Office stia studiando le attività di Sai Baba e sta valutando la possibilità di emettere un avviso senza precedenti per i viaggiatori contro il guru.

L'articolo sostiene che un ex Ministro degli Interni ed presidente di un gruppo anti-culto, Tom Sackville, abbia sollecitato il Governo britannico a prendere provvedimenti per avvertire i giovani dei pericoli di un coinvolgimento con il guru. Un portavoce dell'Alta Commissione britannica a New Delhi dice che il suo ufficio non ha ricevuto nessun rapporto o consiglio di questo tipo da Londra.

Il Times sostiene che "tre sudditi britannici si sono apparentemente suicidati dopo aver riposto le loro speranze nel più famoso guru dell'india". I tre uomini sarebbero morti misteriosamente dopo essere diventati seguaci di Sai Baba. Il rapporto afferma che uno di loro aveva lamentato delle molestie sessuali da parte del guru nel suo ashram di Puttaparthi vicino a Bangalore.

Uno dei tre era  Michael Pender, uno studente siero positivo, che è stato trovato morto in un ostello per senza tetto a Nord di Londra dopo aver ingerito alcool e pillole. Pare che avesse già tentato il suicidio nell'ashram.

Un altro era Aran Edwards, un chitarrista classico ed uno studente di teologia, che si è impiccato nella sua casa di cardiff dopo essersi unito ad un gruppo Sai Baba.

La terza persona, Andrew Richardson, 33 anni, si è buttato giù da un edificio poco dopo aver visitato l'ashram.

I seguaci di Sai Baba si sono lamentati riguardo al rapporto. Dee Puri, del quartier generale di Sai Baba a Londra, ha negato ogni accusa di abuso sessuale. "Per quello che mi riguarda, Baba è un grande guru", egli dice.