Sorveglianza, sicurezza, segretezza nell'ashram, istituzioni e organizzazione di Sai Baba

 

di Robert Priddy - rpriddy@online.no

Sito web: http://home.no.net/anir/Sai/

Data del documento: 10 novembre 2002

Data: 11 novembre 2002

 

Parte prima - l'ashram contro gli attacchi fisici e verbali

Tutti coloro che visitano gli ashrams di Sai Baba ben sanno per esperienza quanti controlli di sicurezza vengano fatti su ogni persona con i metal detector, e come anche il più piccolo oggetto (per quanto privato) venga controllato e come anche il più piccolo oggetto che nelle sfrenate fantasie potrebbe essere usato come arma (per esempio dischetti di computer, cuscini ecc) devono essere depositati altrove prima di essere ammessi all'interno. Tutti possono vedere che ci sono guardie armate di Kalashnikov o di fucili Uzi vicini a Sai Baba e pronti a fare fuoco. A fare fuoco su chi? Su colui che dichiara di essere amato da tutti nel mondo?

Ma solo pochi sono consapevoli di essere sotto costante sorveglianza da parte di numerosi agenti nascosti e pagati, assoldati dall'ashram e pagati con i fondi apparentemente inesauribili del Central Trust. Quasi qualunque cosa venga detta nell'ashram (o anche al di fuori di esso) viene raccolta e - se sospetta - viene riferita da spie, i circa 500 volontari maschi non pagati del Seva Dal che aiutano nella sorveglianza, dalla carneficina nella stanza di Sai Baba nel 1993. Essi, a gruppi, hanno dei turni di guardia  di una o due settimane, di solito per 12 ore al giorno, organizzate a rotazione tra gli stati dell'India. Essi vengono continuamente trasportati da tutta l'India per sorvegliare Prashanti Nilayam, come sistema di sicurezza, che se ne rendano conto o meno. E' difficile capire che tipo di "Pace Suprema" questa possa essere.

Chi è il bersaglio dei temuti attacchi e perchè presumere che ci siano ragioni per attaccare qualcuno? Spiegherò questi eventi che sono il punto di svolta nelle fortune di Sai Baba ed il lettore può indagare nelle mie scoperte e poi trarre le proprie deduzioni! Sai Baba ha molto spesso proclamato che nulla e nessuno può fargli del male. Egli ha chiamato il suo ashram "Dimora della Pace Suprema" (Prashanti Nilayam). In numerosi libri benedetti da Sai Baba viene stabilito che i visitatori di Prashanti sono sotto la protezione di Sai Baba, nessun male può loro accadere, ecc. La Sathya Sai Organisation, incoraggia i suoi membri a visitare l'ashram di Sai Baba, spesso organizzando delle visite di gruppo, e sistemando ogni dettaglio organizzativo. Nelle informazioni date in anticipo ai nuovi arrivati , in tutta la letteratura autorizzata e nei discorsi fatti, c'è una seria mancanza di franchezza riguardo a certi pericoli che si possono incontrare, anche all'interno dell'ashram. Sono state soppresse tutte le informazioni riguardanti morti, omicidi, suicidi, incidenti fatali ecc. Coloro che hanno scoperto questi avvenimenti, di solito per caso o tramite contatti privati, hanno dovuto ragionare duramente per mantenere la fede in tutte le promesse di Sai Baba sulla loro protezione e sul suo motto tanto pubblicizzato: "Perchè aver paura quando io sono qui?"

Nel mio diario che copre le visite a Puttaparthi nel 1995/6 scrissi ciò che V.K. Narasimhan mi disse il 1 gennaio 1996 e cioè:"Sai sta spendendo 50000 rupie al mese per la sua protezione, con 50 uomini nella sicurezza privata in borghese nell'ashram e all'interno dei suoi edifici". Perchè, se nulla può fargli male? Sai Baba disse che era a beneficio dei devoti. Percè in una udienza Sai Baba annunciò che sarebbe stato ucciso durante un attentato nell'ottobre 1995?

La linea ufficiale, naturalmente, scimmiotta le dichiarazioni di Sai Baba che la massiccia sicurezza è per la protezione dei devoti...una conveniente dichiarazione per coloro che cominciano a chiedere perchè l'invincibile Avatar abbia bisogno di tale eccessiva protezione. Stranamente, comunque, pochi dei più tenaci credenti negano che il tutto serva a proteggere lo stesso Sai Baba, almeno dopo il presunto tentato omicidio nei suoi confronti (ma è stato pubblicamente negato che fosse contro di lui).

L'opinione che ci sia stato un attentato alla vita di Sai Baba è conveniente per coloro che hanno molto da nascondere, non ultimo suo fratello più giovane, il multimiliardario di Puttaparthi Janaki Ramiah, ed altri funzionari dell'ashram e del Central Trust, che hanno pubblicamente dichiarato che si è trattato di un tentativo di omicidio. Sai Baba stesso non è mai davvero stato attaccato, come lui ha chiarito quando ha rifiutato di accusare i due che si dice siano stati le "menti" dietro l'attacco. A causa di questo, essi sono stati liberati, ma questo ha anche significato che non sono stati in grado di difendersi davanti alla corte, ed i loro motivi e ruoli sono stati sono stati ufficialmente insabbiati. Nè è stato possibile esaminare in pubblico la dichiarazione che uno di loro voleva fermare l'abuso sessuale di Baba sugli studenti. Nè è stata indagata l'opinione molto diffusa che gli attentatori volessero interrompere le diffuse irergolarità finanziarie.

Ecco degli "interessi" grossi e dimostrabili di vario tipo.Se l'intrusione del giugno 1993 fosse un tentativo di prendere Sai Baba come ostaggio e cambiare l'ashram, o se davvero mirasse alla sua uccisione (per qualunque ragione) fa davvero poca differenza adesso, poichè il ricatto dei funzionari di polizia di Sai Baba che ebbe come risultato l'esecuzione degli intrusi mentre Sai Baba era lì a portata di mano (consultandosi con i suoi funzionari) è il più grosso esempio di giustizia umana! E' un buon motivo per smettere di credere, ma pochi devoti osano anche solo pensarci! Eso può essere stato, come sostengono alcuni un tentativo di interrompere la schiavitù sessuale imposta da Baba sui suoi più attraenti studenti maschi. Il caso non è mai stato chiarito adeguatamente. Quindi, dopo tutto, la sicurezza dei devoti oggi sembra ovviamente essere in secondo piano nell'ashram. Non ci sono guardie armate intorno ai loro quartieri, mentre ce ne sono sempre attorno a Sai Baba! E' risaputo che Sai Baba ha fatto costruire per stesso una invulnerabile dimora, con balconi che non possono essere scalati e stanze che sono isolate dal piano terra da un ascensore che viene disattivato da Baba quando lo desidera, per esempio, la notte. Inoltre, come chiunque può osservare ci sono due appartamenti identici su entrambi i lati del Poornachandra Hall.

Un costoso e massiccio spiegamento di commandos di Berretti Neri presenzia a tutte le funzioni quando il Primo Ministro ed il Presidente dell'India sono in visita, spesso causando caos nella folla, come nelle celebrazioni del compleanno. Le minacce di bombe ricevute dall'ashram non sono mai state rese note (se non da fonti di stampa indipendenti) ed i devoti continuano a credere che non ci siano minacce di pericoli. La minaccia di una bomba dai Tamil Eelam fu ricevuta prima del 75esimo compleanno, ma fu soffocata dalle autorità dell'ashram.