Sorveglianza, sicurezza e segretezza nell'ashram di Sai Baba, istituzioni e organizzazione (5)

 

di Robert Priddy - rpriddy@online.no

Sito Web: http://home.no.net/anir/Sai/

Data: 15 novembre 2002

Data del documento: 14 novembre 2002

 

Parte quinta - Mezze verità e falsità: una "dispensa Divina"?

Ancora, tutti coloro che hanno trascorso più di una settimana negli ashram di Sai Baba conoscono il senso del doversi muovere molto attentamente. Le cospirazioni del silenzio e della segretezza coprono le ingiustizie facendo una specie di "doppio racconto" dove esistono due versioni dei fatti, una più vicina alla realtà per i residenti ed un'altra che omette o nasconde tutte le informazioni potenzialmente distruttive per tutti gli altri. Coprire i fatti è una cosa, ma censurare quelli che non sono conformi non è davvero il modo di comunicare degli ideali di verità, amore, e non violenza. Coloro che non sono zelanti devoti non dovranno chiedere prove per i misfatti. Ogni comunità che non riuscirà a fornire questo, si troverà in difficoltà per la propria credibilità e nell'adempiere ai propri compiti. Questo è quello che sempre di più succede negli ashrams di Sai Baba e nelle sue varie organizzazioni.

La non definibile "Verità" di cui Sai Baba parla così spesso è una cosa. Ma ogni altra cosiddetta verità che sfugge di fronte ai fatti in realtà nasconde la più grande realtà che non è di alcun valore per tutti i genuini cercatori. Queste affermazioni abbondano nei discorsi di Sai Baba e nella "macchina per la propaganda positiva" che le istituzioni di Sai Baba utilizzano. Il risultato è che le voci corrono molto più veloci e che una incredibile storia positiva ed una fantasiosa invenzione dopo l'altra diventeranno altrettanto reali per molti devoti , proprio perchè si permette loro di fiorire, esse non vengono mai confutate da Sai Baba o dal suo staff...tranne che nelle circostanze più imbarazzanti o estreme. Sai Baba perdona e addirittura ama le voci, almeno finchè riguardano i suoi atti miracolosi ed i suoi divini poteri di onniscienza. Lasciate sole, le menzogne tacciono, ma se ben indagati, alcuni innegabili fatti "negativi" devono essere portati alla luce del giorno.

Lo staff nell'ashram di Sai Baba offre un minimo di guida neutra e basata sui fatti ai visitatori che, se seguita alla lettera, in qualche modo li proteggerà da sfortunate esperienze mentre sono lì. Essi vengono avvertiti di badare attentamente ai propri effetti personali per tutto il tempo, poichè i ladri non possono essere tenuti fuori dall'ashram. Viene loro ripetuto l'avvertimento di Sai Baba di non uscire dal villaggio di Puttaparthi per fare shopping o per socializzare. Se venissero loro raccontati i dettagli di alcuni precedenti incidenti, i visitatori sicuramente prenderebbero questi consigli molto più seriamente di quanto fanno. Se non fosse per questo, inclusi i furti maggiori, una quantità di omicidi di devoti stranieri sia nel villaggio che all'interno dell'ashram, porterebbe sicuramente a molte discussioni, che porterebbero a dubitare della "divina protezione" di Sai Baba! Questo preoccuperebbe molti nuovi visitatori e rovinerebbe le belle esperienze che potrebbero loro accadere nel visitare l'ashram e Sai Baba. (Ai giovani uomini, stranamente, non viene mai detto che comportamenti come l'unzione dei genitali o avances sessuali potrebbero verificarsi da parte di Sai Baba se lo incontreranno da soli nella sala delle udienze).

Sai Baba ammonisce i suoi seguaci a non entrare in argomento con altri a proposito di faccende spirituali o circa la sua natura e la sua missione. Egli minimizza l'importanza dei fatti, delle indagini scientifiche o degli studiosi, come semplici fenomeni transitori, egli enfatizza indagine personale ed il miglioramento, principalmente a livello interiore, attraverso la ripetizione del suo nome e visualizzando la sua immagine. Eppure, le persone colte di oggi molto spesso si aspettano un aperto dibattito con uno scambio di opinioni e franche valutazioni critiche. Nessuno può vivere in un completo vuoto sociale solo con i propri pensieri...neanche un eremita, neanche Sai Baba, poichè essi portano con loro la cultura ed i ricordi di altri.

Come Sai Baba ha evidenziato e lamentato molte volte, malgrado qualche realizzazione altruistica da parte dei suoi seguaci, esistono ancora molti problemi nel suo movimento ed alcuni sono dominanti. Gli ashram guidati da un guru di solito funzionano meglio quando non sono troppo grandi. L'apparato intorno ha Sai Baba ha raggiunto enormi proporzioni ed egli ha quindi delegato molti dei compiti ordinari ad altri. Tutti i resoconti dell'organizzazione delle conferenze, ed anche delle interviste che Sai Baba ha concesso ai suoi funzionari, indicano che Sai Baba da ben poche risposte definite alle attività organizzative, limitandosi alle direttive generali, di solito aforismi riguardanti il tipo di "vita spirituale" che egli raccomanda. Questo è anche il suo ben noto stile indiretto nei suoi discorsi e in molte udienze. Quindi, molto viene lasciato alle persone nominate da Sai baba, che sembrano avere mano libera nell'ignorare le regole quando conviene loro. Se si scopre che essi criticano lui o le sue direttive, o che esprimono dubbi o diffondono informazioni, essi vengono espulsi immediatamente.

Gli attenti osservatori trovano le versioni ufficiali degli avvenimenti piene di convenienti omissioni, e trovano difficile capire ciò che davvero arriva da Sai Baba o quello che è semplice interpretazione di altri. Questa mancanza di chiarezza avvantaggia molti dei leaders e dei funzionari che vogliono imporre il loro punto di vista o manipolare le persone per le loro ragioni personali. Il come distinguere, in queste circostanze, gli insegnamenti di sai Baba dalle molte distorte interpretazioni, è diventato un serio problema. Come interpretare il suo messaggio, che lui dice essere la sua vita, è difficile quando egli non è facilmente distinguibile da quello che accade intorno a lui o vicino a lui. Aggiungete a questo il problema di conciliare il sempre crescente numero di parole di Sai Baba con le sue azioni, come è ampiamente dimostrato da questo sito e da altri!  

Non è piacevole menzionare fatti spiacevoli, ma siccome l'intera verità è destinata a venire fuori prima o poi (così dicono, e Sai Baba ha dovuto essere d'accordo anche con questo), qualcuno deve farlo! Mi ricordo le parole di Sai Baba quando stava inaugurando la Venkatagiri Girls' High School molti anni fa, "Dite sempre la verità, poichè la falsità è il risultato della codardia" ((Sathyam, Sivam, Sundaram Vol. I. p.79). La sua attuale falsità ed ipocrisia nel coprire i suoi misfatti, si nasconde dietro le sue parole apparentemente sincere. Comunque molti sforzi sono stati compiuti per coprire fatti significativi, ma non ci riusciranno molto a lungo, specialmente se e quando la missione di ai Baba dovrà essere conosciuta ampiamente. Delle approfondite indagini sono già in corso di svolgimento su molte faccende fino ad ora nascoste, e coloro che stanno cominciando a parlare, scoprono di avere un forum ed un movimento per l'Exposè che li sostiene. Se, come Sai Baba insiste, la verità solleverà la reputazione pubblica di Sai Baba, perchè egli non corregge la propaganda dei suoi seguaci, contenendo le voci "positive" e le eccessive storie di miracoli che circolano nel movimento Sai e non offre invece una presentazione dei fatti equilibrata? La risposta possibile è che "ci sono troppe cose che non potrebbero sopportare la luce del giorno"?

Una buona percentuale di visitatori nell'ashram ha evidentemente delle esperienze gradevoli lì e sono impressionati dai poteri parapsicologici di Sai Baba, che sono davvero forti. Eppure io so da molte conversazioni e lettere che alcune brave persone ed appassionati devoti, hanno sofferto nell'ashram, talvolta anche molto profondamente - specialmente mentalmente e spiritualmente - a causa di ignoranza, antagonismo ed ingiustizie dei membri dello staff, o anche di altri devoti. Credendo, come alcuni di loro credono, che Sai Baba sia la sempre presente causa degli avvenimenti, costoro hanno immaginato di essere puniti per qualche sconosciuta colpa da Sai Baba, attraverso lo staff! Tutto questo equivoco, l'idea dell'essere "uno strumento di Sai Baba"rende la manipolazione degli altri molto facile.

Così come sempre apprezziamo e ricordiamo l'aiuto, l'apertura e l'interesse, siamo liberi di fare le nostre osservazioni e commenti quando le belle parole sulla sincerità, la compassione ed il servizio non sono seguite dal comportamento. La riluttanza a parlare direttamente ha portato uno sconosciuto numero di persone - seguaci sia indiani che stranieri - verso gravi problemi ed anche alla morte, come discusso precedentemente. Le attività che permettono (e coprono) questo non si può esattamente dire che abbiano il marchio della protezione divina, della compassione e del servizio! Le parole di Sai Baba "Perchè aver paura, se io sono qui?" dimostrano di essere prive di significato. Anche se Sai Baba è lì, so quanti di loro hanno paura... e molti di loro temono soprattutto lui! Bisognerebbe aver paura del peccato, ma di qualcuno che sostiene di essere divino? Tutto lo staff di Prashanti Nilayam e il Central Staff sa di non dover diffondere voci che possono danneggiare l'immagine di Baba, neanche ai parenti dei non devoti e dipendenti di persone uccise.

La censura è quindi così rigorosamente applicata che l'esclusione definitiva dall'ashram è un avvenimento frequente, e qualcuno viene preso in custodia dalla polizia. Nel tentare di contenere la situazione e per evitare che la gente scopra il vero stato delle cose, un regime totalitario viene applicato in tempi di crisi, mandando via tutti i visitatori stranieri con un preavviso di un giorno e senza alcuna spiegazione. Questo si è verificato almeno una dozzina di volte negli ultimi due decenni, parecchie volte dovuto a uccisioni di devoti in visita, quasi sempre dall'estero.

Lo stesso si verifica per i problemi che i devoti sperimentano a causa di irregolarità finanziarie connesse alle donazioni. Non ultimi i problemi con la  Sai Books and Publications Trust, riguardo alla quale conosco cinque persone affidabili in transazioni con Mr. Suri che ha raccontato in dettaglio le esperienze personali in questi affari, e non ultimo il giornalista indiano V.K. Narasimhan, per due decenni editore del giornale mensile di Sai Baba. Alcuni giornalisti investigativi durante l'incidente del 1993 scoprirono Mr. Suri con un a enorme somma non registrata nel suo appartamento, prelevata dalla casa editrice dell'ashram. Sai Baba allora in un discorso del luglio 1993 parlò in difesa di tutti i suoi ufficiali che erano al di sopra di ogni sospetto per appropriazione indebita. Mesi più tardi silenziosamente licenziò molti funzionari del Central Trust e dell'ashram, incluso lo stesso Mr. Suri.

L'estrema segretezza delle persone attorno a Sai Baba su quello che succede, su ciò che egli fa quando non è visibile ai darshan ecc. è solo una parte di questo, e può talvolta essere il risultato dell'uso di abilità paranormali da parte di Sai Baba per influenzare la mente della gente - anche manipolando le percezioni sensorie. Nondimeno, è anche da notare come così tante faccende che Baba ed i suoi complici pensavano adeguatamente coperte, sono invece venute in superficie attraverso canali inattesi, e come le prove hanno cominciato ad accumularsi. Si deve quantomeno essere d'accordo con Sai Baba che "la verità vincerà!"