Tre persone muoiono dopo la conversione al guru

 

di Dominic Kennedy

Tratto da http://www.thetimes.co.uk/article/0,,2-2001295442,00.html

Data: lunedì 27 agosto 2001

 

Tre uomini britannici sono morti misteriosamente dopo essere diventati seguaci di un mistico indiano conosciuto come un dio e esecutore di miracoli.

Le attività di Sai Baba vengono studiate dal Ministero degli Esteri che sta prendendo in considerazione la possibilità di emettere un avviso senza precedenti contro coloro che si recano dal guru.

THE TIMES ha appreso che i tre uomini si sono apparentemente suicidati dopo aver riposto le loro speranze nel più popolare santone dell'India.

Uno di loro si è lamentato di essere stato ripetutamente molestato sessualmente da Sai Baba nel suo ashram di Puttaparthi, vicino a Bangalore.

Michael Pender, uno studente siero positivo, è stato trovato morto in un ostello di Londra dopo aver preso pillole e assunto alcolici. Egli aveva già tentato di commettere suicidio nel quartier generale del santone.

Aran Edwards si è impiccato nella sua casa di Cardiff dopo essersi unito ad un gruppo di sostegno Sai Baba ed essere stato incoraggiato a scrivere al guru per risolvere i suoi problemi psicologici.

Mr. Edwards ha mandato una quantità di lettere ansiose ma è stato devastato dalla mancanza di risposta e nel sentirsi dire che il guru non legge la posta.

Andrew Richardson, un suddito britannico nato nel Sud Africa, si è buttato da un edificio in India subito dopo aver visitato l'ashram di Sai Baba.

Tra i visitatori che hanno reso omaggio a Sai Baba ci sono la Duchessa di York, l'architetto Keith Critvhlow, il giocatore di cricket Sachin Tendulkar, ed il primo ministro indiano Atal Behari Vajpayee.

Il messaggio di Sai Baba viene predicato in più di 500 scuole britanniche attraverso istituti di carità che sostengono di fornire l'educazione ai valori umani.

Tom Sackville, un ex ministro degli interni, la scorsa notte ha sollecitato il Governo a intraprendere azioni decisive per informare insegnanti e pellegrini dei pericoli di un coinvolgimento con Sai Baba. La reputazione del guru si è offuscata dopo che le Nazioni Unite hanno cancellato una conferenza nel suo quartier generale, emettendo una condanna per le accuse di molestia sessuale su giovani e ragazzi.

L'UNESCO ha disdetto una conferenza che avrebbe dovuto sponsorizzare con l'organizzazione del guru a Puttaparthi in settembre.

L'agenzia culturale delle Nazioni Unite ha emesso una dichiarazione:"L'Organizzazione è profondamente preoccupata dalle accuse di abuso sessuale che coinvolgono giovani e ragazzi rivolte al leader del movimento in questione, Sai Baba".

"Anche se non spetta all'UNESCO pronunciarsi a questo riguardo, l'organizzazione ribadisce l'impegno morale e pratico di combattere lo sfruttamento sessuale dei bambini, in applicazione della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti dei Bambini, che richiede allostato di proteggere i bambini da ogni forma di violenza e di sfruttamento sessuale".

In centinaia di scuole britanniche, i programmi educati influenzati da Sai Baba sui "valori umani" sono attualmente promossi come parte del curriculum nazionale.

Mr. Sackville, presidente dell'organizzazione anti-culto FAIR (Family Action Information and Resource) dice di essere intervenuto con successo nel persuadere la scuola di una ragazza a respingere un corso ispirato a Sai Baba.

"Le scuole non vengono messe in guardia perchè non si fa nulla a livello ufficiale" dice Mr. Sackville. "Altre nazioni avrebbero emesso delle informazioni ufficiali".

Egli dice che Whitehall si opposta strenuamente nel lasciare che il Governo Britannico applicasse delle sanzioni ai culti, che vengono descritti rispettosamente come "nuovi movimenti religiosi".

Mr. Sackville dice:"Ci sono molte persone ingenue in queste istituzioni governative".

Egli ha chiesto al Foreign Office di emettere un avvertimento contro Sai Baba raccomandando ai viaggiatori di stare attenti ai pericoli dell'AIDS e della violenza all'estero. Sembra che il Foreign Office stia valutando questa opportunità.