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A chiunque possa essere interessato...

...agli abusi sessuali che coinvolgono giovani e bambini compiuti da Sai Baba;

...ad un documento dal punto di vista di un ex seguace di Sai Baba;

...al modo in cui, in Svezia, si seppe delle molestie sessuali compiute da Sai Baba, e alle conseguenze che ne derivarono;

...a come sono stata una di coloro che, nella completa fede per la "pura divinità" di Sai Baba, sono stati profondamente coinvolti nella Sathya Sai Organisation e nel programma Educazione ai Valori Umani e come sono stata cieca ai segnali di abuso sessuale che adesso sono risaputi.

 

Per tredici anni sono stata una devota seguace dell'auto proclamato avatar indiano, (Divina Incarnazione, Dio in forma umana) Sri Sathya Sai Baba, che vive in un ashram, Prashanti Nilayam, nel villaggio di Puttaparthi, nel distretto dell'Andra Pradesh, nel sud dell'India.

Nel luglio 1999 un giovane svedese in stato di shock e disperazione mi confidò molto dettagliatamente di come Sai Baba lo aveva sessualmente molestato. Indagando ulteriormente nella situazione, scoprii che non solo questo giovane ma anche ragazzi, dall'India così come da altri paesi nel mondo, erano stati vittime di uno scenario di scioccanti molestie sessuali da parte di Baba. Scoprii anche che questa situazione è andata avanti regolarmente, e per molti seguaci segretamente, per 30 anni ed anche più. Ancora più scioccante fu la scoperta che molti funzionari all'interno della Sai Organisation, così come i devoti più anziani, che avevano ed hanno uno stretto rapporto con Sai Baba, sapevano di questa situazione. Essi mantennero il segreto e proclamarono che questo è un atto di benedizione verso le vittime perchè considerano che Sai Baba è la pura Divina Incarnazione, che non può fare nulla di sbagliato e quindi tutto quello che fa è ben fatto. In questo caso, ovviamente, ciò vale anche per le cose che sono illegali per gli uomini ordinari.

Educazione ai Valori Umani (EHV), le conferenze.

C'è un libretto molto carino su una conferenza, tenutasi a Ginevra, Svizzera, il 9 giugno 1995, per coloro che svolgono servizio civile, diplomatici, ecc., alla quale parteciparono anche alcuni oratori delle Nazioni Unite, con dei discorsi altamente ispirati.

L'opuscolo, pubblicato dalla Sathya Sai Association Switzerland, è intitolato:

PACE UNIVERSALE ATTRAVERSO I VALORI UMANI

Opinioni ispirate da Sri Sathya Sai.

Mr. Indulal Shah, il presidente internazionale della Sri Sathya Sai Organisation, nel suo discorso di benvenuto alla conferenza ha detto a proposito dell'UNESCO e del programma Educare ai Valori Umani:

Lo scorso mese, il Direttore Generale dell'UNESCO, Mr Federico Mayor, ha incontrato Sai Baba. Commentando i programmi educativi di Sri Sathya Sai, egli ha detto:"Auguro all'Istituto Sri Sathya Sai ogni successo nel migliorare il suo nobile programma sui valori umani e aspetto con ansia di poter stabilire stretti legami tra l'Istituto e l'UNESCO per poter approfondire la questione della pace attraverso l'educazione" .

L'UNESCO è considerato come un'autorità molto importante da molte persone. Quindi la Sathya Sai Organisation e il programma EHV avrebbero guadagnato molta rispettabilità se collegate all'UNESCO.

Tra gli oratori della conferenza di Ginevra, c'era anche Mr. Art-Ong Jumsai, membro del Parlamento in Tailandia, scienziato, lettore universitario e specialista in EHV in Tailandia. Nel suo paese egli è l'iniziatore, e per quello che ne so anche il presidente, di una scuola Sathya Sai basata sul programma EHV in Tailandia, Mr. Jumsai è il presidente del ISSE (un istituto educativo Sathya Sai) menzionato nel seguente documento dell'UNESCO nel settembre 2000:

Media Advisory

L'UNESCO SI RITIRA DALLA CONFERENZA

Parigi, !5 settembre - L'UNESCO ha deciso di non sponsorizzare né di prendere parte ad una conferenza che avrebbe dovuto essere organizzata in collaborazione con l'Institute of Sathya Sai Education (ISSE, Tailandia) e The Flinders University Institute of International Education (Australia) a Puttaparthi, India, dal 25 al 29 settembre. Tale decisione indica che l'UNESCO non è più associata in alcun modo, né come sponsor, né come organizzatore, o partecipante alla conferenza intitolata "Rafforzare l'educazione ai valori: approcci innovativi all'insegnamento per l'educazione alla pace e alla comprensione internazionale".

Il ritiro dell'UNESCO è stato dovuto a parecchi fattori. Alcune decisioni sono state prese dal ISSE senza consultazione, come per esempio i progetti per tenere alcune delle sessioni presso l'ashram del movimento Sathya Sai a Puttaparthi, e l'inclusione di alcuni oratori nel programma della conferenza senza il loro previo consenso. Inoltre l'Organizzazione è profondamente preoccupata per le accuse ampiamente riportate di abusi sessuali che coinvolgono giovani e bambini affidati al leader del movimento in questione, Sathya Sai Baba. Anche se non spetta all'UNESCO pronunciarsi a questo riguardo, l'Organizzazione riafferma il suo fermo impegno morale e pratico per combattere lo sfruttamento sessuale minorile, in applicazione alla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dei bambini, che richiede che lo Stato protegga i bambini da ogni forma di sfruttamento sessuale e violenza.

Fu un passo molto importante e rispettoso compiuto dall'UNESCO; ritirarsi dall'organizzazione concordata così come dalla partecipazione alla conferenza "sul rafforzamento dell'educazione ai valori" di Puttaparthi, dal 25 al 29 settembre 2000, e dichiarare ufficialmente:  "Inoltre l'Organizzazione è profondamente preoccupata per le accuse ampiamente riportate di abusi sessuali che coinvolgono giovani e bambini affidati al leader del movimento in questione, Sathya Sai Baba".

C'è una situazione indescrivibile per molti ragazzi e giovani. Ma anche per i loro genitori che, nel loro profondo desiderio di portare i giovani nel "cuore" dei valori umani, innocentemente li conducono all'interno dell'inimmaginabile pericolo di essere sessualmente molestati.

La Gimle School (spesso chiamata da altri la Sathya Sai School svedese).

In Svezia, nel 1994, per mia iniziativa, fu creata una fondazione, la Gimle Stiftelsen (Gimle Trust). Questo fu fatto in collaborazione con un uomo, molto rispettato nella società svedese, che è stato un devoto seguace di Sai Baba per circa 20 anni. Lo scopo della fondazione è di contribuire ad una "società non violenta" all'interno del curriculum della scuola statale Svedese; essa era una "Free School", ma c'erano anche altri progetti sociali che dovevano integrare e sviluppare ulteriormente il programma EHV (Educazione ai Valori Umani), fondata da Sri Sathya Sai Baba in India.

Una "Free School" in Svezia è una scuola pubblica gestita da un organismo legale privato, in questo caso il Gimle Trust, con il permesso del governo. Una Free School è finanziata dalle autorità scolastiche governative.

Nell'Agosto 1995, il Gimle Trust, con me come "promotore" con il legale permesso del governo svedese e delle autorità inaugurammo a Lodose (un piccolo villaggio nella comunità di Lilla Edet, 40 km a nord di Gothenburg) una free school, la Gimle School, con bambini dalla prima alla settima classe, da espandere fino alla nona classe nei successivi due anni, cosa che accadde. Cominciammo con 20 bambini e dopo 3 anni ne avevamo circa 60.

Mr. Jumsai dalla Tailandia, fu uno dei sostenitori della Gimle School. Nel tardo 1995, pochi mesi dopo l'inizio della scuola, andando a Stoccolma, dove era stato invitato ad una conferenza per parlare del programma EHV, egli visitò la Gimle School e parlò con alunni ed insegnanti e genitori. Io avevo ascoltato i suoi discorsi per molti anni, e lo avevo incontrato personalmente. Trovavo in lui un eccezionale esemplare di amico dell'umanità, degno di imitazione.

Nel 1998 al Gimle Trust fu accordato il permesso legale di attivare anche un ginnasio (termine svedese per indicare la scuola secondaria superiore) e cioè tre altri anni scolastici prima del livello universitario. La Gimle School doveva diventare una scuola modello, con un centro di addestramento per gli insegnanti. Il ginnasio non fu mai realizzato.

La Gimle School chiuse nell'agosto 1999 , a causa della situazione di molestie sessuali, poiché il programma EHV era ufficialmente associato a Sai Baba come fondatore. Insegnanti e genitori, dopo essere stati informati delle accuse di abuso sessuale, non vollero più essere associati a Sai Baba in alcun modo. Fu una tragedia scioccante che coinvolgeva tutti, personale della scuola, genitori, bambini, ed anche naturalmente i politici che ci avevano sostenuti, ed altre persone rispettabili nella comunità dove la scuola era situata.

Un genitore mi disse che uno degli insegnanti della Gimle School (ancora devoto di Sai Baba) aveva tentato di spiegarle che Sai Baba era l'avatar (Dio in forma umana) e quindi non si trattava di molestia sessuale ma di un'azione divina, per aiutare la kundalini (energia spirituale interiore molto descritta nelle sacre scritture indiane), cosa che le "persone normali" non potevano capire. La madre (che non era una devota di Sai Baba ma solo la mamma di due bambini della Gimle School e quindi non conosceva la kundalini) era molto confusa e scioccata.

Insegnanti e genitori, quando sentirono dei casi di molestia, si ritirarono direttamente dalla scuola, con il risultato che essa ebbe un crollo finanziario. Una settimana prima che la scuola ricominciasse dopo le vacanze estive,fu ufficialmente dichiarato che la scuola era arrivata alla sua fine.

Più tardi, un giornalista del giornale locale, che è tedesco, mi raccontò che sapeva che Sai Baba aveva rapporti sessuali con i ragazzi. Egli aveva contatti con i giornalisti così come legali in molti paesi, disse, che lo avevano informato. Parlò per esempio di due ragazzi francesi che erano stati uccisi andando a Puttaparthi, dove si recavano per sapere di più dell'abuso sessuale, e che c'era un processo in Francia e che alcuni ragazzi olandesi erano stati vittime dell'abuso e si erano poi suicidati. Sembrava essere molto più informato di quanto fossi all'epoca.

Poiché ero stata per molti anni una lettrice su Sai Baba e sul programma EHV, so di aver invitato molte persone che non conosco personalmente a visitare gli ashrams di Sai Baba in India. Io stessa ho portato i miei due figli ed anche altri ragazzi della Gimle school in quel "luogo sacro". Fortunatamente solo uno dei miei figli, tra tutti i ragazzi che ho accompagnato lì, è stato una vittima. A paragone di molte altre vittime di cui abbiamo saputo, gli è accaduto ben poco poiché fu "soltanto" baciato sulla bocca, per il quale egli protestò senza troppi compromessi e scioccato, fu mandato fuori dalla sala delle udienze da Sai Baba, dove egli era stato invitato ad incontrare da solo "l'amato Divino Maestro e Guru".

Come risultato del mio profondo interesse per le giovani generazioni e la necessità di prestare attenzione all'esigenza umana di moralità e dignità, mi trovai nella situazione di essere la fondatrice di una scuola pubblica in Svezia, che usava un programma internazionale; che aveva come sua prima priorità il buon esempio degli adulti, un programma che era stato anche riconosciuto dall'UNESCO ma che aveva un fondatore che molestava sessualmente i ragazzini.

La mia provenienza

Sono una donna svedese nata nel 1946. Sono un'insegnante di musica, filosofia e meditazione. Sono anche madre di una figlia, nata nel 1970, e di due figli, nati nel 1974 e 1982. Tutti loro sono stati in scuole alternative in Svezia all'interno del metodo Montessori e della pedagogia Waldorf e le lezioni di musica. Ero molto attiva come madre, durante gli anni di scuola dei miei figli. Alcuni anni prima della Gimle School, io ed un'altra madre organizzammo una classe Waldorf in una scuola di una comunità vicina al posto dove vivo.

Sono sempre stata interessata e coinvolta dalla filosofia e dagli strumenti di pedagogia alternativa. Già nella mia infanzia e nella mia adolescenza, a scuola come nella società, sentivo la mancanza di adulti ed insegnanti che ci dessero una ispirazione, per lo sviluppo sia sociale che individuale, e la mancanza di strumenti per la protezione dall'influenza di droghe ed alcolici. Negli anni 70, come adulta e madre, divenni estremamente consapevole che "la cultura della droga" moderna ed occidentale fosse un pericolo sempre crescente per le generazioni più giovani.

E' una preoccupazione profondamente radicata in me, come adulta, offrire delle alternative alle giovani generazioni. Alternative che siano abbastanza eccitanti ma che allo stesso tempo forniscano degli strumenti ed uno spazio sociale per lo sviluppo di una vita significativa. Questo per me significa una vita spontaneamente connessa ad una esigenza creativa interiore, all'interno di una situazione sociale di cooperazione  che ispiri e sostenga queste esigenze.  

Trovo che la strada più importante per riuscire ad offrire tali alternative ed influenze, è di assicurarmi che la mia stessa vita serva come esempio. Ma anche presentando ai giovani molti diversi esempi degni di imitazione, da quelli storici a quelli ancora vivi. Importanti sono anche le comunicazioni, gli scambi e la cooperazione all'interno delle generazioni e tra generazioni, e all'interno di concetti che non sbiadiscano solo come idee. I concetti hanno il potere di raggiungere e di ispirare l'umano "spirito di empatia" oltre allo spirito dell'intelletto. E non, come accade facilmente ai bambini nelle società occidentali materialiste, che "lo spirito creativo vivente" nato naturalmente con l'essere umano viene dominato dal controllo intellettuale.

Sono anche stata una seria devota che indagava sul significato della vita umana e come sviluppare e manifestare la spiritualità nella vita quotidiana. Già a quattro anni ebbi la mia prima profonda esperienza mistica. Più tardi, a otto anni un'altra e ancora quando ne avevo 12. Queste esperienze mi hanno sempre tenuta fuori dalla vita "ordinaria". Anche se cercavo di vivere una vita ordinaria, ed in un certo modo ci ero quasi riuscita, ed essendo sempre una persona molto attiva e piena di iniziativa, le mie esigenze interiori per vivere un altro tipo di vita diversa da quella offerta nella società dove ero nata e vivevo mi ha "posseduta" per tutto il tempo. Ho trovato lo spirito della società morto. Di tanto in tanto incontravo gente simile a me, ma mai in un modo che mi facesse sentire a mio agio. Nei libri, comunque, trovai "anime sorelle e fratelli".

Quando ero "felicemente sposata" con un brav'uomo e la nostra bambina aveva due anni ed avevamo una casetta e ..il mio io interiore esplose nell'esigenza di scoprire davvero cos'è la vita... e di prestare più attenzione al mio io, non importava cosa la società si aspettava da me.

Questo fu nel 1972. Avevo 26 anni. Il mio "io interiore" si sveglio alla mia verità interna. La verità del potenziale della vita umana divenne così chiaro che che non potevo fare altro che seguire la mia guida interiore ed oltrepassare ogni ostacolo.

Come è noto a molte persone, quando ci ascoltiamo con serietà, la vita ci offre situazioni che ci portano sempre più avanti sulla strada dove il nostro io è la guida, non ciò che c'è fuori di noi. Non necessariamente senza difficoltà, anzi, il contrario, ma la vita diventa vera vita, non semplicemente un trascinarsi.

Così era la mia vita. Potevo scrivere molto su tutte le esperienze e le conseguenze dell'essere leale al mio io (ed ho molto nel mio cassetto) ma qui voglio solo dare qualche accenno alle mie esigenze spirituali ed al mio viaggio. Attraverso i libri sono stata ispirata da molte anime diverse di diverse culture, religioni e filosofie. Ho fatto molta meditazione e profonde ricerche interiori sulla mia consapevolezza e potenziale. Mi ero da molto impegnata in progetti, oltre al mio coinvolgimento con la scuola, che miravano a contribuire alla qualità della vita spirituale in società, quando Sai Baba entrò nella mia vita.

Sai Baba

Miracolosamente, subito dopo una profonda preghiera di trovare qualcuno vivente per condividere la mia visione interiore e profondo interesse in un società più spirituale, un amico mi diede un libro "La Supremazia di Dio", scritto da un devoto di Sai Baba. Sentii che il mio riceveva una risposta dal Cielo! Dopo di che presi in prestito degli altri libri su Sai Baba. Tutto corrispondeva alla mia preghiera ed ai miei desideri. Questo accadde nell'agosto 1986.

Nel gennaio 1987 i e la mia vecchia madre (all'epoca aveva 72 anni) viaggiammo per la prima volta nella nostra vita in India e visitammo gli ashram di Sai Baba a Whitefield e Puttaparthi. Fu un'esperienza tremendamente positiva e miracolosa per entrambe. Io comprai e lessi molti libri sugli insegnamenti di Baba e fu completamente positivo. Era un sogno che si avverava, trovare un "insegnante di saggezza", oltre ad essere un insegnante di amore per chiunque di qualunque cultura e religione. Inoltre nei suoi insegnamenti egli dava il massimo dell'attenzione ai bambini, ai giovani, alle scuola in un modo che era in armonia con il mio "io".

Ci fu concessa una udienza (quando un gruppo o singoli individui vengono invitati ad un incontro personale con Sai Baba) dove assistemmo alla materializzazione di "cenere sacra" così come di anelli ed altra gioielleria. Queste materializzazioni non mi interessavano davvero, ma naturalmente contribuiva ala pretesa di Baba di essere una Divina Incarnazione. Io comunque ero molto ispirata da tutte le diverse persone da diverse religioni e culture che si ritrovavano nell'ashram di Sai Baba, grazie alla ispirazione di lui e del suo messaggio.

Nell'ashram c'era un ambiente libero da droghe che attraeva la gente, di età matura e di tutte le professioni, dal livello accademico più elevato ad ogni tipo di occupazione nella società, da ogni religione e cultura, da ogni paese nel mondo. C'erano scuole ed università riconosciute dal governo indiano.

Non ho mai avuto bisogno di un guru. Ma l'atmosfera nell'ashram, e Sai Baba stesso con i suoi insegnamenti, rendevano ancora più valide le qualità della vita e quelle che erano in me stessa - il mio profondo interesse nella filosofia, nella spiritualità e nelle qualità umane che uniscono gli esseri umani di diverse religioni e culture ed il mio interesse nelle giovani generazioni, in un modo che nessuno aveva fatto prima. Il risultato fu che io stessa diedi piena accettazione alla mia vita interiore esd alle mie opinioni. Sai Baba ed i suoi insegnamenti riempirono un vuoto che c'era stato, come risultato dell'essere cresciuta in una società estremamente materialistica come la Svezia, e nella superficiale cultura occidentale. Per la prima volta nella mia vita sentii che non ero troppo interessata alla spiritualità. Mi sentivo a casa con Sai Baba.

Ebbi molte esperienze interiori "miracolose" mentre ero nell'ashram, così come prima e dopo, che attribuivo a Sai Baba. Avevo la sensazione che egli fosse il mio migliore amico sulla terra. Decisi che egli sarebbe stato il mio guru, poichè egli sembrava essere una Incarnazione della qualità della vita che corrispondeva alla mia. Tutte le mie esperienze positive mi fecero arrendere all'accettazione che egli era davvero la Divina Incarnazione, come egli stesso diceva, che milioni di devoti in tutto il pianeta avevano sperimentato e su cui molti libri erano stati scritti.

Ma ero a disagio interiormente per il fatto che egli si esaltasse così estremamente. Ma lo vedevo definitivamente come "una incarnazione del puro altruista amore divino". Se egli era colui che diceva di essere, chi ero io per sapere cosa dire o per smascherare la sua natura e la sua missione sulla terra? Ero grata per la grazia di essere una tra i tanti sul pianeta che lo avevano trovato, e ad aver avuto un incontro personale con lui - l'udienza - un privilegio che così tante persone attendono per anni.

Di ritorno in Svezia nel febbraio 1997, dopo un soggiorno di un mese in India, mi impegnai nella Organizzazione Sai e fui introdotta al programma EHV per diventare una insegnante. C'era già stato nell'agosto dello stesso anno un seminario europeo EHV organizzato in Danimarca. I lettori erano alcuni tra i più importanti istruttori EHV all'interno della Sathya Sai Organisation, come per esempio Mr. Art-Ong Jumsai dalla Tailandia e il presidente internazionale Mr. Indulala Shaha.

Nel dicembre 1988 tornai in India per trascorrere il Natale e il Capodanno nell'ashram di Sai Baba, Prashanti Nilayam a Puttaparthi. Questa volta ancora con mia madre, ma anche con i miei tre bambini (all'epoca 17, 14 e 6 anni). Trascorremmo tutti uno splendido mese nell'ashram ed ebbi un'altra udienza con Sai Baba. Durante questo soggiorno tutta la famiglia sentì che in questo ashram aveva trovato una seconda casa. Quello che ci mancava nella nostra cultura e società piena di materialismo, stress, competizione, avevamo trovato lì. Trovammo nutrimento per l'anima, un Natale centrato sul messaggio di Cristo e non sui regali, con molti canti di Natale da diversi paesi, cori così come giochi natalizi per i bambini. Tutto questo ci offriva qualcosa per partecipare in quello che amavamo; un posto dove tutte le generazioni della nostra famiglia erano unite, insieme alle famiglie e agli individui di tutte le età provenienti da tutto il mondo, in una atmosfera di cui noi esseri umani avevamo bisogno. Era un sogno incredibile.

Di ritorno in Svezia, fui sempre più coinvolta nell'Organizzazione Sai. Il coordinatore scandinavo, Thorbjorn Meyer (adesso coordinatore per il Nord Europa) fu l'iniziatore così come il presidente di un istituto di tirocinio all'interno della Sathya Sai Organisation; l'istituto ESSE (European Sathya Sai Education) con sede a Copenaghen, in Danimarca. Negli anni che seguirono, io fui addestrata nell'istituto come insegnante e istruttore per il programma EHV. Insieme ad un'altra insegnante svedese io cominciai nel 1990 un progetto pilota per dare lezioni di EHV al sabato ad un gruppo di bambini e genitori. Questo progetto andò avanti con successo per almeno due anni. Durante questo periodo fui eletta coordinatrice per i Centri Sai della West Coast, dove iniziai delle attività per le famiglie. Il gruppo pilota EHV fu incorporato in queste attività della Sai Organisation, dove tenevamo lezioni EHV per figli di genitori devoti di Sai ma anche a giovani adulti e gruppi di genitori. Il centro divenne una luce ed una ispirazione per il resto dell'Organizzazione Sai svedese.

Nel 1991 fui eletta presidente/coordinatore nazionale. Lo stesso anno partecipai ad una conferenza internazionale a Prashanti Nilayam per "funzionari" da paesi stranieri. Conobbi i leaders internazionali, così come i coordinatori regionali da tutto il mondo. E ancora con la mia famiglia ed un gruppo Svedese, trascorsi un Natale meraviglioso nell'ashram.

Come coordinatore nazionale all'interno della Sai Organisation iniziai un ritiro familiare di una settimana durante l'estate, dove tenevamo lezioni EHV per bambini di ogni età, ma anche per teenagers e adulti. Io ero una delle lettrici che teneva la lezione introduttiva per i nuovi arrivati, così come lezioni nei corsi di aggiornamento. Divenni molto popolare come esperta su Sai Baba ed i suopi insegnamenti, e fui invitata da altri gruppi nelle società interessate a Baba.

Il mio coinvolgimento all'interno della Sai Organisation era perchè io onestamente mi sentivo profondamente ispirata da Sai Baba e dai suoi insegnamenti. Il programma EHV era per me un modo ingegnoso per migliorare la scuola e rendere la società migliore, dappertutto.

Il progetto scuola.

Durante tutti questi anni, fui coinvolta nella situazione scolastica dei miei due figli. Mia figlia era abbastanza grande da prendersi cura di se stessa (quando era bambina frequentava una scuola privata Montessori). Mio figlio maggiore era in una scuola musicale (dove io per un certo periodo avevo attivato un gruppo per genitori per suonare strumenti e cantare per avvicinarci ai più giovani, e partecipavamo con la nostra musica agli incontri con i ragazzi, e questo era molto fruttuoso per il contatto tra genitori e molto apprezzato dai bambini). Mio figlio minore era in una classe Waldorf, dove io lavoravo, e più tardi in un'altra scuola. Ma non ero soddidfatta della loro situazione scolastica, anche se era migliore di quella "ordinaria".

Racconto tutto questo per spiegare quello che sarebbe accaduto dopo.

Nel 1993 ero arrivata ad un punto della mia vita in cui sentivo che dovevo aprire una scuola pubblica in Svezia, dove la meditazione e la filosofia erano parte del curriculum e dove le abilità creative umane venivano nutrite in ogni giorno di scuola. Era nato un nuovo curriculum svedese, e nuove leggi sulla scuola che mi facevano vedere una apertura per mettere tutte le mie esperienze in un progetto scolastico che potesse servire come modello alternativo.

Avevo un gruppo di persone entusiaste intorno a me, che avevano le stesse mie opinioni, che volevano partecipare e cooperare nella creazione di una scuola. Avevo anche il sostegno dei leaders della comunità dove vivevo. Mi era già stato chiesto da alcuni politici di creare una scuola nella comunità, poichè sapevano del progetto Waldorf, io ero stata una sostenitrice, in una comunità vicina.

Tenevo anche delle lezioni di meditazione per circa 15 giovani di un progetto musicale, che mia figlia stava portando avanti per dei giovani disoccupati, così come per altri gruppi ed individui nella comunità dove vivevo, e per un periodo di sei mesi, questo ebbe successo. Questo contribuì ad una mediazione, nella comunità, altrimenti sarebbe stata una materia sospetta nella scuola svedese!

Nel novembre-dicembre 1993 stavo di nuovo visitando l'ahram di Prashanti Nilayam e partecipavo ad una conferenza internazionale EHV. Anche questa volta mia madre e i tre figli mi avevano seguita e trascorremmo un altro splendido Natale e Capodanno nell'ashram.

Durante la conferenza EHV dissi a Thorbjorn Meyer della Istituzione ESSE della mia idea per una scuola. Discutemmo della possibilità di inserire sin dall'inizio il programma EHV, poichè si sarebbe adattato perfettamente nel nuovo curriculum svedese, e della mia visione della scuola, poichè questo programma era la chiave potenziale di tutto quello che io volevo in una scuola. Mr. Meyer ne discusse con il Presidente Internazionale Mr. Indulal Shah.

Mi fu dato il permesso dal Presidente e mi fu anche offerto il supporto dell'Istituto ESSE, per diventare una cosiddetta "scuola adottata". Questo voleva dire che la scuola sarebbe stata legalmente indipendente, ma riguardo all'addestramento degli insegnanti, avremmo avuto il necessario supporto dall'istituto Esse, gratuitamente. Questo significava anche che non ci sarebbero state responsabilità finanziarie di alcun tipo per la scuola, nè da parte dell'Istituto Esse nè dalla Sathya Sai Organisation. (Potevamo ricevere donazioni da privati se offerte volontariamente). Io stessa ricevetti l'addestramento dal ESSE e conobbi gli istruttori che erano nell'istituto da molti anni, questa sembrava un'ottima offerta.

Però decisi che solo se potevo avere un incontro personale con Sai Baba ed egli fosse stato d'accordo, sarei andata avanti con il progetto, poichè usare il programma EHV avrebbe significato essere sempre legata al nome di Sai Baba, fondatore del programma. Mi rendevo conto che le paure del pubblico, a causa di pregiudizi e sospetti nei confronti di "guru pericolosi" e "sette" potevano essere parte del processo. Sapevo anche che spesso Sai Baba diceva di no alle idee di alcune persone di fondare delle scuole o altri progetto collegati al programma EHV, poichè fare questo richiedeva non solo entusiasmo, ma anche capacità ed esperienza, e naturalmente un ambiente adatto. Molto spesso Sai Baba diceva "aspetta, aspetta" a queste idee.

Sapevo di un progetto per una scuola Sai nel Sud Africa, dove una coppia l'aveva aperta e la gestiva, ma avevano dovuto aspettare 9 anni (così mi disse la donna) prima di ricevere un 2si, andate avanti" da Sai Baba. Quando finalmente lo fecero, divenne un progetto scuola fantastico. Venni a sapere molto dello sviluppo e dei risultati in questa scuola, poichè l'insegnante EHV con cui iniziai le lezioni EHV per ragazzi e genitori nel 1990, era stata insegnante nella Sathya Sai School africana, dove era rimasta per parecchi anni. Più tardi divenne una insegnante nella Gimle School in Svezia.

Il nostro gruppo svedese fu chiamato per una udienza con Sai Baba. Io chiesi se dovevo aprire una scuola in Svezia con il programma EHV integrato nel curriculum svedese. Sai Baba disse:"Si, si, apri la scuola!" Lo ripetè molte volte. Disse anche che voleva parlarmi separatamente e che mi avrebbe dato tutti i dettagli. Capì che potevo parlargli se avevo bisogno dell'integrazione del programma EHV. Qualche giorno più tardi fui chiamato per una udienza privata con la mia famiglia, dove egli confermò il suo si.

Adesso ero in contatto diretto con il fondatore del programma EHV, che stava positivamente sostenendo questa idea, ed avevo l'Organizzazione Internazionale Sathya Sai e l'Istituto Esse dietro di me. Durante questo soggiorno Sai Baba prestava molta attenzione ai miei figli, specialmente al maggiore, ed anche a me, sia durante i darshan che durante le udienze. (Darshan è una tradizione quando tutte le persone che vanno a vedere Sai Baba si seggono nei pressi del tempio, e egli cammina intorno così che tutti possano vederlo e talvolta gli parlano e gruppi di persone o individui possono essere invitati da Baba per udienze private). Sembrava che io fossi molto fortunata.

Di ritorno in Svezia, creammo il Gimle Trust e il progetto della scuola progrediva passo dopo passo. A coloro che erano coinvolti proposi di integrare il programma EHV nel curriculum svedese. Ero molto aperta sul fatto che Baba fosse il fondatore del programma EHV, a tutte le istanze, a tutte le informazioni scritte, così come a quelle verbali. Ma non ero affatto una missionaria di Sai Baba poichè la scuola non si concentrava su Sai Baba. Il punto erano i Valori Umani universali ed il programma EHV che dava degli strumenti per il miglioramento della vita quotidiana, all'interno della nostra cultura ed ispirava i valori umani da altre culture. 

Era una delle condizioni della Sathya Sai Organisation, ed anche di Sai Baba stesso lo disse in una delle conferenze a cui ero presente, di usare sempre il nome di Sai Baba o Sathya Sai nel trattare il programma EHV. Per me questo era naturale come usare il nome di Maria Montessori e Rudolf Steiner nell'usare i loro programmi pedagogici. Volevo anche essere sicura che nessuno più tardi potesse dire che avevamo nascosto la fonte del programma EHV nel segreto proposito di attirare persone verso Sai Baba, e che qualcuno ci accusasse di essere una setta segreta ecc

In una scuola pubblica "adottata", integrando il programma EHV, non c'era alcun interesse specifico per Sai Baba come persona, se non come fondatore e buon esempio nel vivere i valori umani, come Madre Teresa e Martin Luther King ecc. Ma nelle scuole all'interno della Sai Organisation c'era un forte interesse in Sai Baba come Dio incarnato. Ma non nella Gimle Trust.

Ero pienamente convinta che il programma EHV e anche Sai Baba sarebbero stati sempre più riconosciuti in tutto il mondo negli anni a venire. Dissi questo anche ad alcuni politici locali e assicurai loro che un giorno essi sarebbero stati orgogliosi di avere nella loro comunità la prima scuola in Svezia ed una ed una delle prime nei paesi occidentali con il programma EHV.

Molti sostenitori si unirono al progetto scuola. Attraversammo molte difficoltà poichè usavamo un programma iniziato da un Santone indiano. Ma avevamo anche un sostegno fantastico, sia finanziario che morale da molte persone in Svezia, ma anche da latri paesi nel mondo. La Gimle School cominciò nell'agosto 1995.

Durante gli anni di preparazione, e sviluppo di questa scuola (1994-99) visitai Sai Baba molte volte. I membri della mia famiglia vennero con me, e così molti altri che erano devoti di Sai Baba e che sostenevano il progetto scuola. Lo fecero anche alcuni genitori con i loro figli. La maggior parte dei bambini e delle loro famiglie nella Gimle School non avevano particolari relazioni o interessi in Sai Baba, ma c'erano quelli che erano venuti alla scuola proprio perchè erano devoti o interessati, qualcuno divenne interessato a Sai Baba.

Ricevemmo delle donazioni economiche dai devoti della Svezia e anche da altre nazioni, poichè il sostegno da parte del governo era troppo limitato all'inizio, quando c'erano troppo pochi studenti, senza queste donazioni non saremmo sopravvissuti.

Vennero dei visitatori alla Gimle School da tutta la Svezia e da molti paesi del mondo. Diventammo una delle scuole modello, Ad insegnanti ed alunni veniva insegnata la meditazione. La creatività era il centro dell'educazione. Canto e musica e teatro coinvolgevano i bambini come scrittori, compositori, attori mentre lavoravano con messaggi che ispiravano i Valori Umani, anche nel pubblico. Visitavamo anche altre scuole in Svezia e recitavano i loro musicals.

C'erano altre culture e classi in altri paesi e in altre culture che lavoravano con lo stesso programma EHV, ma ogni scuola era un modello unico, dovuto alla cultura locale e alla capacità degli insegnanti ecc.

Noi, i convinti entusiasti della Gimle School, sviluppammo anche uno scenario basato sul programma EHV chiamato "Valori nel Mondo", per adulti; insegnanti, genitori o altri interessati, per tenere dei seminari ed altri progetti. I seminari ebbero un grosso successo. Mentre la scuola si espandeva, sempre più persone si avvicinavano per partecipare ai progetti.

Nacque una comunità di entusiasti volontari che sostenevano il progetto scuola. I membri pagavano una retta per vivere lì, che contribuiva al budget della scuola. Molti davano anche delle donazioni private; e lavoravano come volontari. Questa comunità (circa 30 persone da 0 a 80 anni) divenne una specie di luogo di ricerca  sul "come vivere i valori umani" nella vita di tutti i giorni e sviluppare il programma EHV. Questa comunità divenne un luogo di ritiro per molti devoti Sai ed anche per altri. Successivamente fu stabilita un'altra comunità di persone che venivano da altri posti, interessati alla scuola e nei Valori del Mondo.

La Gimle School divenne sempre più dalla comunità locale poichè offrivamo una scuola alternativa molto creativa e non violenta. Sviluppammo il programma "ginnasio" e nel 1998 ottenemmo il permesso legale di cominciare, come già descritto.

Può sembrare che tutto stesse scivolando via felicemente, ma naturalmente era un impegno enorme, e tanto lavoro, sia per gli insegnanti pagati che per i volontari. Naturalmente incontrammo dei problemi, talvolta anche difficili. Ma i nostri sforzi ispiravano molti bambini, i loro genitori ed altri. Sempre più personale scolastico da altri luoghi veniva per una visita di studio. Per me e per altri visionari ed entusiasti, il progetto della Gimle School era un regalo alla nostra società nutrire come un bel giardino con fiori di ogni tipo, e con un potenziale per unire le varie generazioni umane così come le culture, le religioni ed i paesi. La Gimle School ricevette anche sostegno finanziario dalle autorità scolastiche svedesi perchè quattro insegnanti visitassero la Sathya Sai School in Africa e Tailandia, cosa che si verificò nel 1997.

Nell'estate del 1998, un nuovo ente fu creato da insegnanti e dalla preside della Gimle School. La responsabilità legale per la scuola fu affidata a questo nuovo organismo, così che il Gimle Trust si concentrasse sullo sviluppo dei Valori nel Mondo, inclusi seminari EHV, fuori dalla Sai Organisation, anche a livello nazionale, per insegnanti pubblici ed altri che non erano devoti di Sai. Una attività che con risultati positivi iniziò durante l'autunno 98 e la primavera 99.

Sai Baba molesta ragazzi e giovani uomini

C'era una situazione riguardante Sai Baba che non era facile da trattare. Un giovane uomo che faceva parte  del team interno per lo sviluppo del programma EHV nella Gimle School e che era uno dei creatori dello scenario per i Valori nel Mondo, in una udienza privata con Sai Baba aveva sperimentato qualcosa che raccontò dopo molto tempo. Ciò che era accaduto era che Sai Baba lo aveva "baciato sulla bocca", e gli aveva chiesto di togliersi i pantaloni e "lo aveva unto con dell'olio vicino ai suoi genitali". Il pensiero "vecchio schifoso" (c'è una speciale espressione in svedese "ful gubbe" che più o meno significa questo) venne alla mente dell'uomo, ma siccome "non poteva davvero essere così", egli si arrese, poichè egli aveva già accettato Sai Baba come una "Divina incarnazione" e suo maestro spirituale (guru). Sai Baba gli disse di non raccontare a nessuno quello che era accaduto (ma dopo un anno egli lo fece comunque).

Il giovane uomo aveva, prima dell'incidente, pregato per ricevere aiuto per controllare la sua appassionata sensualità che, egli sentiva, lo intrappolava in una relazione impossibile. Egli sentì di aver ricevuto aiuto da queste "cerimonia" con Sai Baba. Ma quando raccontò la storia, egli espresse confusione sul fatto che Baba lo avesse baciato sulla bocca. Nessuno di noi che ascoltammo questa storia potè pensare, alla luce delle nostre esperienze, che questo non fosse altro che una forma di cura o di potenziamento della kundalini.

Questo giovane non vive in Svezia dall'estate del 1997 quando, dopo aver partecipato alla Conferenza della Gioventù a Prashanti Nilayam con sua moglie e suo figlio, non è più tornato. Egli è ancora un devoto di Sai Baba per quello che ne so, e non vuole avere alcun contatto con i suoi ex amici del team della scuola in Svezia.

Il nostro prete locale della chiesa Cristiana Protestante, un prete molto fondamentalista attaccò molto pesantemente il progetto della nostra scuola durante il periodo di preparazione nel 1994, a causa di Sai Baba e della sua setta Hindu potenzialmente pericolosa. Egli mi mostrò un documento che aveva ricevuto dalla Germania, che diceva che Sai Baba era un omosessuale e faceva sesso con i ragazzi, ed io in questo vidi un ricatto della Chiesa Cristiana. Ma potevo capire che se una tale situazione, come descritta sopra, fosse stata divulgata, naturalmente sarebbe stata considerata come un approccio omosessuale fatto da Sai Baba, almeno dalle persone che non lo conoscevano o non lo avevano incontrato. (Di questo naturalmente non parlai con il prete). Sai Baba non aveva mai parlato di se stesso in termini di omosessualità o eterosessualità ma, per quello che avevo capito, era in una situazione al di sopra di qualunque desiderio sessuale.

Parlai di questo con il coordinatore delle regioni del Nord Europa all'interno della Organizzazione Sai, un anziano uomo tedesco (oltre 70 anni) di nome Bernhard Gruber. Egli mi disse che aveva sentito parlare di questi giovani e che alcuni dei funzionari all'interno della organizzazione avevano molti anni prima chiesto ad un devoto americano, il Dott. Hislop di chiedere a Sai Baba di questa attività. Egli lo fece e Baba gli rispose "è solo per guarire".

Quando seppi di questo, trovai molto difficile credere che la "cura" dovesse essere fatta in questo modo. E capii, come fece anche Mr. Gruber. Oggi sono arrivata a credere che egli era al corrente di altri casi di molestia come è successo a me, dopo il caso del giovane svedese di cui riferivo.

Mr. Gruber fu sempre molto gentile con me, e mi sostenne in modo affidabile, senza controllarmi. Potevo sempre parlare con lui riguardo alle difficoltà avendo la responsabilità di presidente nazionale; mi ascoltava sempre a cuore aperto. Ero un'ospite in casa sua e di sua moglie quando sollevai l'argomento descritto. Fui sorpresa che non sapesse nulla di questo, e che la cosa non fosse stata discussa tra i funzionari dell'organizzazione. Ma non avevo il minimo dubbio sul fatto che Sai Baba avesse qualche motivo spirituale. Pensai che fosse anche un supporto per gli uomini affinchè controllassero la loro sessualità all'interno delle loro vite morali e spirituali, specialmente perchè avevo osservato che dei processi sessuali "ossessivi" si verificano spesso e creano enormi sofferenze e disturbano un giusto modo di vivere al giorno d'oggi. Non prendevo neanche in considerazione che Sai Baba potesse avere altri motivi se non quelli curativi.

Non avrei mai immaginato nella mia vita che un uomo come Berhnard Gruber ed anche sua moglie accettassero, ignorassero o giustificassero questo abuso sessuale, se ne fossero stati a conoscenza, come lo sono io oggi. Spero per loro che non sapessero.

Un altro uomo svedese, molto affidabile e devoto a Sai Baba da almeno 20 anni, che era coinvolto nel progetto scuola ed all'epoca aveva 50 anni, mi disse, quando gli raccontai la situazione, che gli era accaduto quando era giovane (verso i 30 anni) che Sai Baba gli aveva unto i genitali con l'olio. L'uomo disse che era un aiuto per la Kundalini.

La volta successiva in cui sentii di questa storia fu in seguito, nel 1996 con mio figlio maggiore, all'epoca aveva 22 anni. Egli ebbe una udienza privata con Sai Baba. Egli pensava che avrebbe avuto la grazia di chiedere una seria illuminazione spirituale. Ma Sai Baba cominciò a baciarlo sulla bocca. Mio figlio immediatamente reagì negativamente e gli chiese cosa stesse facendo. Sai Baba mise fine all'udienza velocemente senza alcun dialogo spirituale.

Mio figlio era molto confuso e scioccato dall'avvenimento, ma aveva avuto così tante sensazioni illuminate ed esperienze per anni che non aveva idea che Sai Baba lo facesse per desiderio sessuale. Ma egli voleva capire cosa era successo e quindi tentò di parlarne con molti uomini anziani ed esperti nell'ashram, ma nessuno gli rispose.

Egli addirittura raccontò dell'incidente a Mr. Jumsai in Tailandia, che egli aveva sempre rispettato e di cui si fidava, quando poco dopo l'esperienza andò a trovare Mr. Jumsai e la Sathya Sai School in Tailandia, insieme a sua moglie, che era nata in Tailandia e la loro bambina. Mr. Jumsai non prestò attenzione al racconto di mio figlio. Lo ignorò. Mr. Jumsai fu il loro anfitrione per un mese e si occupò di loro in maniera straordinaria, al di là delle loro aspettative, quindi non si può dire che ignorasse la loro presenza.

Quando tornò a casa un paio di mesi dopo l'incidente, mio figlio mi raccontò e lo raccontò anche ad altri nella nostra comunità. Anche mio figlio aveva avuto l'immediata reazione di "vecchio schifoso". E aveva sentito una protesta interiore, ed aveva avuto la sensazione di aver perduto il suo contatto divino interiore nel momento in cui Sai Baba lo aveva affrontato come descritto. Eravamo tutti sicuri che ai Baba intendeva qualcosa di spiritualmente positivoche non potevamo capire, poichè tutti lo accettavamo come "una divina incarnazione ed il nostro puro guru".

Nell'estate 1997 alla Conferenza Giovanile di Puttaparthi alla quale molti dei giovani parteciparono, c'erano mio genero e mio figlio maggiore. Mio figlio mi raccontò in seguito che un giovane, figlio di una famiglia molto devota (da 20 o 30 anni, credo) dagli USA era stato così fortunato da ottenere 10 udienze private. Mio figlio disse di aver notato che questo giovane non sembrava contento quando usciva dall'udienza, e si chiedeva perchè. Non parlammo più di questo, tranne che gli sentii dire la stessa cosa quando parlava delle udienze di Sai Baba.

Alla fine del 1999 si scoprì che questo giovane uomo era stato gravemente molestato da quando aveva 15 anni fino ai 21, senza che i suoi genitori se ne accorgessero poichè Baba aveva minacciato il ragazzo di non dirlo. Ma improvvisamente fu troppo ed il giovane parlò con i loro genitori e la situazione scioccante fu rivelata. La famiglia naturalmente abbandonò subito il suo guru ed il loro coinvolgimento nella Organizzazione e nel programma EHV. Ho avuto contatti personali con questa famiglia sia prima che dopo che la situazione è stata svelata.

Mio figlio mi raccontò anche che qualcosa di intimo era accaduto ad un altro giovane uomo dalla Svezia che conoscevamo molto bene, ma io non gli ho mai parlato finchè non ho realizzato la situazione di molestie. Questo giovane era perplesso come mio figlio, ed ebbe anche il pensiero immediato "vecchio schifoso", ma al contrario di mio figlio accettò la situazione come una benedizione speciale. Egli è ancora molto coinvolto nella Organizzazione sai, poichè Sai Baba per lui ed i suoi genitori è Dio incarnato. Egli è ancora molto giovane ma è un leader/coordinatore nell'unico centro Sai che esiste ancora in Svezia.

Io stessa trovo che sia irresponsabile da parte dei suoi superiori lasciare che egli tenga questa carica. Specialmente adesso che la situazione riguardante gli abusi sessuali comincia ad essere conosciuta. Quando ero coordinatore nazionale, seppi dai miei superiori che a molti giovani membri non bisognerebbe affidare delle responsabilità del genere. Inoltre ho la sensazione che, visto che ha accettato l'intimità con Sai Baba, gli sia stata data questa carica per coprire delle difficoltà. Ma questa è solo la mia riflessione riguardo i giovani. Conosco quest'uomo poichè talvolta è stato ospite nella nostra comunità ed io ho fatto visita alla sua famiglia, e siamo anche stati da Sai Baba insieme. E' una persona splendida, deciso a vivere una vita retta, e così sono anche i suoi genitori.  

Una vittima

E adesso arriviamo alla storia di un giovane uomo svedese menzionato all'inizio di questa lettera, che è diventato un punto cruciale nella mia vita e in quella di molti altri seguaci svedesi di Sai Baba. Lui stesso, che all'epoca aveva 21 anni, mi raccontò questa storia nel luglio 99. (Chiamiamolo X, poichè vuole rimanere anonimo):

X era nell'ashram di Puttaparthi durante il Natale 98 e gennaio 99. (Io stessa ero presente nell'ashram nel gennaio e per la prima volta incontrai X). Egli ebbe, mi ricordo, otto udienze, alcune prima che io arrivassi, altre mentre ero presente nell'ashram. Tutti gli svedesi parlavano del "ragazzo d'oro" che aveva così tante udienze. Mi ricordo che quattro delle sue udienze furono insieme ad un gruppo svedese. Poichè c'erano molte persone svedesi presenti, erano divise in due gruppi. (Quando arrivai io con Conny Larsson ed un gruppo, diventammo il terzo gruppo). Nello stesso gruppo di X c'era anche quello che all'epoca era il presidente dei coordinatori nazionali (e penso che lo sia ancora) Jorgen Molgaard, che è un medico e ricercatore di mezza età. Egli stette nell'ashram per un pò di tempo quella volta. C'era anche un ex presidente nazionale, Ulf Sviberg, anche lui di mezza età. (Io stessa fui presidente nazionale nell'intervallo tra questi due uomini).

X mi disse che in tutte le interviste in dicembre-gennaio era stato chiamato nella sala interna da solo con Sai Baba. OGNI volta Baba faceva qualcosa con il pene di X: lo toccava, lo oliava, lo strofinava ecc dicendo ad X che era per la sua trasformazione sessuale. Sai Baba gli disse di non raccontarlo a nessuno. Gli disse anche che nessuno nel gruppo là fuori (nell'altra stanza) meritava una udienza ma la ottenevano solo a causa di X.

X era molto a disagio in questa situazione, ma anche pieno di energia poichè otteneva così tanta attenzione e veniva scelto tra tanti. Riceveva molti oggetti materiali, orologi, anelli ecc. Egli era arricchito dall'atmosfera e dagli scherzi e giochi di sai Baba nell'altra stanza. X mi raccontò che quando tutti gli altri svedesi gli dicevano che era fortunato ad avere tutte queste udienze ed ovviamente pensavano che X avesse delle conversazioni spirituali con Baba, egli non poteva raccontare loro cosa succedeva in queste udienze, poichè esse creavano per lui grande confusione riguardo al quando sarebbe finita. Ogni volta che X sentiva delle proteste dall'interno e chiedeva a Baba cosa fosse, Baba gli diceva di lasciarsi andare perchè era per la sua trasformazione sessuale e che X era molto fortunato, scelto tra tanti che avrebbero voluto essere al posto suo.

Poichè X all'epoca non poteva neanche pensare che Sai Baba avesse un interesse personale in attività sessuale, anche se sentiva un gran disagio dentro, si fidava di Sai Baba e voleva solo capire la situazione.

Sai Baba invitò X a seguirlo a Koidaikanal in estate nella sua casa privata e disse anche a X di portare sua madre. Sai Baba diede ad X denaro in rupie e dollari per l'ammontare di circa 10.000 corone svedesi (circa 1000 dollari) per comprare il biglietto per tornare in India.

Anche se Sai Baba aveva detto a X di non raccontare a nessuno quello che accadeva durante le udienze, X si sentiva sempre più confuso su quello che l'avatar faceva in privato con lui, così decise di andare e parlare con due anziani, da molto tempo seguaci, esperti uomini svedesi, l'attuale presidente nazionale ed il suo predecessore, già menzionati sopra. Sentiva l'esigenza interiore di capire cosa stava accadendo e perchè. I due uomini dissero di non aver mai sentito nulla di simile, ma dissero al giovane X che era fortunato e che tutto era soltanto una enorme grazia. X mi raccontò di aver pianto dopo questa conversazione.

Tutto questo accadde in dicembre-gennaio. Non parlai mai con X personalmente all'epoca, e non immaginavo in alcun modo cosa stesse accadendo. Ero soltanto una delle tante signore svedesi per X, ed io lo rispettavo tenendo la sua esperienza per me, poichè quando io stessa ottenni molta attenzione da Sai Baba volli restare in silenzio ed asimilare l'esperienza.  Più tardi, X mi disse che aveva avuto voglia di parlarmi nel gennaio, ma non lo fece fino al luglio 99.

Il mio amico Conny Larsson però, cominciò a parlare con X in gennaio. Conny mi disse che Sai Baba faceva con X le stesse cose che aveva fatto a lui molti anni prima, una specie di unzione dei genitali. Questa fu la prima volta che Conny mi raccontò che questo era accaduto anche a lui. Egli mi aveva raccontato molti anni prima, quando lo conobbi all'inizio (nel 1989, credo) che qualche "cerimonia segreta" era accaduta tra lui e Sai Baba molti anni prima, che Conny spiegò essere una iniziazione molto speciale che in qualche modo legava Conny a Sai Baba e che non avrebbe avuto una donna nella sua vita, ma sarebbe rimasto casto. Ricordo che dissi a Conny che pensavo che Sai Baba sarebbe cambiato e che in futuro avrebbe raccontato dell'altro, poichè per me non aveva senso che Sai Baba lo legasse a se in questo modo. Conny non mi raccontò altro fino a quel momento nell'ashram nel gennaio 1999.

 Questo era simile a quello che era successo all'uomo svedese ormai 50enne che ho menzionato prima. La "procedura dell'unzione con l'olio" gli era stata fatta verso i 15-20 anni, come era successo a Conny. Quest'uomo era ancora un funzionario dell'organizzazione Sai così come sua moglie. Per quello che potei capire, essi erano sicuri che ciò che Baba aveva fatto aveva a che fare col processo della kundalini. Nè lui nè Conny parlarono mai negativamente di questi incontri intimi con Sai Baba. Ma adesso sono ex seguaci.

Nel giugno 1999 X era tornato nell'ashram di Puttaparthi. Era estate (in Svezia). Sai Baba aveva detto a X di andare in estate a Kodaikanal, ma Sai Baba era a Brindhavan, Whitefield, a giugno. X questa volta viaggiò con suo fratello maggiore, Conny ed un gruppo attorno a loro. La mamma di X era stata invitata da X ad andare ed ella aveva accettato, ma solo per una settimana o per le due settimane successive. Io stessa arrivai all'ashram qualche giorno dopo X e Conny ed il loro gruppo, per unirmi ad alcuni miei amici intimi che erano lì, e noi creammo un gruppo svedese tutti insieme. Solo dopo un paio di giorni avemmo una udienza. Sai Baba parlò molto, di fronte all'intero gruppo, sul fatto che la madre ed il fratello di X dovessero arrivare, e che lui, Sai Baba si sarebbe preso cura di lei. X fu chiamato da solo nella stanza interna, così come un altro giovane uomo, ed anche io. X non raccontò al gruppo di ciò che era accaduto nella sua udienza privata.

X e suo fratello erano molto nervosi per l'arrivo della loro madre, poichè ella non era interessata a Baba, ed era piuttosto scettica. Ma siccome X voleva tanto che lei andasse, lei aveva deciso di farlo. X e suo fratello mi chiesero di sostenerli nel rendere il suo soggiorno piacevole, poichè lei ed io avevamo la stessa età. Anche io ero madre di ragazzi della stessa età dei suoi che erano stati da Sai Baba. Essi volevano che lei avesse un soggiorno piacevole nell'ashram, ed essi si affidarono alla mia maturità perchè non la spingessi verso la "devozione". Dissi loro che sarebbe stato naturale, anche se essi non mi avessero parlato, rispettare la sua integrità ed i suoi processi personali riguardanti Sai Baba. Spontaneamente facevo del mio meglio perchè i nuovi facessero delle piacevoli esperienze nell'ashram. Io stessa ne avevo accompagnati molti durante i miei anni con Sai Baba.

Stetti lontana dall'ashram per qualche giorno, in visita da un amico svedese che viveva lontano nel sud dell'India. Quando ritornai sentii che ad X e a suo fratello era stata concessa un'altra intervista, senza il gruppo. (La loro madre non era ancora arrivata, ma sarebbe venuta entro qualche giorno). Conny mi disse che in questa ultima udienza dei due fratelli, Sai Baba aveva cercato di violentare sessualmente X, così che X lo aveva fermato. Adesso Conny cominciò a dire che Sai Baba aveva degli interessi sessuali e che lui stesso (Conny) aveva sperimentato questo nei primi anni '80, quindi egli sapeva che X stava dicendo la verità. Io ascoltai, ma non riuscivo a credergli, poichè egli non aveva mai parlato di questo prima.

Un altro uomo svedese intorno ai 50 anni (chiamiamolo W) fu coinvolto in questa comunicazione con Conny. W decisamente non credeva che potesse essere così. Conny gli disse di parlare con X, anche se X aveva parlato con Conny in privato, poichè Sai Baba gli aveva detto di non raccontarlo a nessuno. W lo fece, ed anche se X era confuso dal fatto che Conny avesse parlato senza prima chiederglielo, raccontò la sua storia e W fu scioccato e disperato da quello che aveva sentito. Egli condivise la sua disperazione con me. Era stato con Sai Baba per molti molti anni. Questa volta aveva la figlia adolescente con se nell'ashram per la prima volta.

La madre di X doveva arrivare lo stesso giorno in cui W e sua figlia dovevano partire.

Quel giorno X e suo fratello andarono a Bangalore per incontrare la madre e non erano presenti al darshan del mattino. Conny aveva detto a W che non potevamo aspettarci alcuna udienza quando X e suo fratello non erano presenti, poichè Baba era interessato soltanto ai ragazzi. W era profondamente disperato, molto infelice e confuso riguardo a ciò che aveva sentito da Conny e da X e voleva parlare con Sai Baba. Voleva una spiegazione. Questo fu l'ultimo darshan per W e sua figlia prima di tornare in Svezia. 

Sorprendentemente Sai Baba chiamò il gruppo per l'udienza quel mattino. Tutti sedevamo in attesa sulla veranda del mandir (il tempio) come è normale fare quando si è chiamati per una udienza. Quando Sai Baba venne alla veranda per accompagnarci nella sala delle udienze, egli chiese a Conny: "Dove sono i due ragazzi?" (Vidi e sentii questo perchè ero seduto sulla veranda nella prima fila del gruppo di donne proprio a qualche metro di distanza da Conny). "A Bangalore a prendere la loro madre" rispose Conny. Sai Baba sembrò molto sorpreso e rifece la stessa domanda ottenendo la stessa risposta. Per quello che ricordo Sai Baba chiese quando sarebbero tornati e gli fu risposto "stasera". Sai Baba disse a tutti noi di lasciare la veranda e disse "Vi vedrò domani", che voleva dire " nessuna intervista ora ma il giorno dopo".

W tornò in Svezia molto confuso. I ragazzi, x e suo fratello, arrivarono la sera con la madre. Lei disse molto gentilmente ma molto chiaramente all'intero gruppo che era venuta perchè suo figlio aveva voluto così e che lei non aveva nessun interesse personale in Sai Baba. Il giorno dopo il fratello di X dovette tornare in Svezia per motivi di studio: non ci fu nessuna udienza quel giorno. 

Il giorno successivo, due giorni dopo la nostra visita alla veranda, fummo di nuovo chiamati per una udienza. La madre era seduta vicino a me proprio di fronte ai piedi di Sai Baba nella sala delle udienze.  Sai Baba le chiese cosa volesse. Lei disse che non voleva nulla, e che era venuta solo per suo figlio X. Sai Baba le chiese se lei voleva Sai Baba. Lei disse di no, non voglio Sai Baba. Egli materializzò una collana per lei. Lei tentò di rifiutarla, ma egli riuscì a farla restare nella sua mano. Baba tentò di parlarle per suscitare in lei interesse, ma lei fu molto chiara sul fatto che non aveva interessi personali. Dentro di me ero stupita, riflettendo sul fatto che Sai Baba sembrava non avesse il controllo della situazione. Egli sembrava impotente ed in un certo modo insicuro. Non raccontai di queste mie sensazioni a nessuno quella volta poichè non sapevo come gestirle.

Sai Baba parlò con gli altri del gruppo, e chiamò anche qualcuno nella stanza interna. X e sua madre furono chiamati da soli. La madre mi disse in seguito che questa chiacchierata con Baba non significava nulla. "Conosco mio figlio meglio di lui" ella disse. Sai Baba le aveva detto che brava persona era suo figlio. Lei aveva detto a Baba che naturalmente lo sapeva poichè X era sempre stato una luce nella loro famiglia. Lei aveva anche ridato la collana a Sai Baba, ma lui gliela aveva spinta in mano. Lui non l'aveva impressionata affatto. Mi disse anche che aveva notato che gli piacevano i ragazzi giovani. Egli palpa i ragazzini sul sedere, disse, e aggiunse che naturalmente a Baba piaceva suo figlio X, poichè egli era un bell'uomo. Mi disse anche che suo figlio X sembrava un omosessuale con tutti quei monili che aveva ricevuto da Sai Baba e che si appendeva dappertutto! (Tutti gli oggetti materializzati che lui gli aveva dato).

La madre stette per una settimana. Si divertì parecchio poichè tutte le donne nel gruppo ebbero cura di lei e lei si divertì anche con suo figlio. Era una donna davvero piacevole. Disse che era molto contenta del suo soggiorno. Mi disse anche che un'altra udienza sarebbe stata interessante adesso che si era abituata all'ashram. Ma non parlò mai di alcun interesse diretto verso Sai Baba. Non la sentii mai parlare dell'autenticità degli oggetti materializzati da Sai Baba (come fu sostenuto in un articolo in un giornale svedese.)

Comunque cominciò una conversazione tra noi che eravamo stati a lungo con Sai Baba. Scoprimmo che molti di noi avevano in alcune situazioni visto che egli prendeva degli oggetti dalla sedia o li aveva in mano prima di "materializzarli". Tutti noi avevamo avuto il pensiero che talvolta egli facesse così solo per testare la nostra fede. Tutti cominciammo a pensare che le materializzazioni non fossero sempre genuine. Cominciai a sentire che se egli ingannava qualcuno di loro, anche solo uno, allora essi erano inutili, e mi chiedevo perchè lo facesse. Pensavo che anche se lui barava talvolta per testare la nostra fede, non era onesto da parte sua dire che era una materializzazione anche quando non lo era. Comunque non dubitai mai che avesse il potere di materializzare, ma non mi piaceva che non dicesse la verità, e non sapevo come vivere queste falsità. Mi disturbavano.

Nel darshan Sai Baba disse ad X: "Non piaccio a tua madre, cosa posso fare?". Non ci furono altre udienze. La madre tornò a casa. La maggior parte del nostro gruppo, incluso Conny, lasciò l'ashram dopo pochi giorni per tornare a casa. Io e X avevamo prenotato sullo stesso aereo una settimana più tardi. Notai che X sembrava sempre più giù ogni giorno. Sai Baba quasi non gli prestava più attenzione, solo qualche breve battuta durante i darshan. Non avevo più parlato con X delle sue udienze.

Una mia amica che aveva vissuto a lungo a Puttaparthi, anche lei notò che X diventava sempre più infelice e ne parlammo. Era una vecchia amica di Conny ed anche loro parlarono della situazione prima che Conny partisse. Da lei adesso seppi che lei era a conoscenza che Baba aveva degli incontri sessuali con ragazzi  della suola ed altri giovani uomini. Lei mi fece osservare che qualche giovane uomo (o ragazzo) quasi ad ogni darshan veniva invitato per una udienza. Spesso lo stesso ragazzo per molti giorni di fila. Mi raccontò anche che alcuni giovani o ragazzi passano la notte con lui, dormendo nel suo letto. Mi disse anche che una volta in una udienza aveva sbirciato dietro la tenda nella stanza delle udienze , mentre Sai Baba era da solo con un giovane, o uno studente e li aveva visti giacere insieme sul pavimento. E mi disse che aveva sentito che Sai Baba pagava denaro ai ragazzi per avere intimità sessuale con loro. Aveva anche parlato con un giovane ragazzo indiano che era un "amante" di Sai Baba.

Poi sentii da qualcun altro, non ricordo chi, penso che fosse la stessa amica citata prima, che David Bailey e sua moglie Faye, che avevo incontrato molte volte e con cui avevo parlato e di cui conoscevo la devozione e la lealtà a Baba, se n'erano andati perchè erano venuti a sapere di queste attività sessuali di Sai Baba. Avevo già sentito durante questa visita nell'ashram che essi avevano lasciato Sai Baba, cosa che non riuscivo a capire, poichè conoscevo i loro molti anni di completa devozione e coinvolgimento nell'ashram e David era anche stato insegnante di musica per gli studenti di Baba. Venni anche a sapere che due ragazzi francesi erano stati uccisi andando da Puttaparthi a Bangalore  e che essi avevano sperimentato o capito degli abusi sessuali nascosti  e stavano tornando in Francia per riferire la cosa.

Eppure non riuscivo a convincermi che Sai Baba avesse delle inclinazioni sessuali incontrollate. Così tante volte lo avevo ascoltato dire nelle udienze "Prima del matrimonio solo amici, dopo il matrimonio marito e moglie", a mia figlia ed il suo futuro marito così come ad altri. Egli aveva così tanto parlato di disciplina dei sensi e aveva davvero ispirato me e la mia intera famiglia, così come tutte le persone nella comunità in cui avevamo vissuto per molti anni, dove tutti accettavamo Sai Baba come il migliore esempio, assolutamente libero da ogni senso o desiderio corporale, una incarnazione divina, come egli diceva di essere. Avevo così profondamente accettato che "il tocco intimo", di cui avevo sentito parlare, fosse per aiutare i giovani a non cadere nella tentazione sessuale che li avrebbe distratti dalla vita spirituale e dai loro studi facendoli perdere nella sessualità prima di essere maturi per un partner.

Avevo accettato che Sai Baba toccasse i genitali dei giovani uomini solo per calmare la loro sessualità  ed equilibrarla in una vita creativa. Specialmente poichè i giovani uomini spesso hanno grossi problemi quando le loro esigenze sessuali prendono il controllo dei loro corpi e della loro mente.

Anche se mio figlio dopo essere stato baciato sulla bocca da Sai Baba in una udienza privata, non è mai arrivato ad una pacifica comprensione di quel momento, e non riesce a vedere o sentire nulla di divino in questo confronto con Sai Baba, io ed anche mio figlio ci siamo arresi al fatto che doveva esserci uno scopo divino che noi non riuscivamo ancora a capire.

La svolta    

Poichè questo documento ha come argomento centrale la situazione dell'abuso sessuale, ho raccontato ben poco della mia divina avventura durante i miei anni con Sai Baba. Dal primo libro nel 1986 per tutti gli anni fino ad ora, luglio 1999, la mia vita è stata piena di mistici miracolosi incidenti, sogni e coincidenze che ho collegato a Sai Baba. Però ho sempre ascoltato la mia interiorità e mi sono sempre sentita sostenuta da essa. Ho sempre sentito che egli sapeva cosa stava accadendo dentro di me e mi dava forza. E' un privilegio enorme nella vita avere una guida interna che ti sostiene, e quando era l'avatar, il privilegio era enorme. La mia interiorità era sempre felice quando era in contatto con Sai Baba. Anche nelle più grosse difficoltà della vita egli mi veniva in sogno e risolveva la mia situazione. Più che essere capace di pregare, ho vissuto una vita avventurosa e piena di significato, di progetti cooperativi, con il potenziale di essere parte di un cambiamento da "una società disumana ad una società con una consapevolezza divina" dove Sai Baba sembrava essere il dominatore centrale. Non avrei mai pensato di volgergli le spalle come ispiratore, guida e migliore amico della mia vita. Ho condiviso queste esperienze con i membri della mia famiglia e con molti fratelli e sorelle che sono entrati nella mia vita durante questi anni.

Ma potevo adesso sentire che un nuovo processo era cominciato dentro di me. Il e di luglio, nel pomeriggio, io e X prendemmo un taxi da Puttaparthi a Bangalore per prendere l'aereo di ritorno in Svezia. Già nel taxi, X cominciò a raccontarmi. Parlammo per tutto il tragitto fino in Svezia, dormimmo solo qualche momento.

X mi raccontò che Sai Baba si era perso in sensazioni sessuali e in alti appassionati sospiri gemendo "Sto venendo, sto venendo". Poi ordino a X di fare padanamaskar (la tradizione di baciare i piedi del maestro), egli prese la testa di X per sollevarla dai piedi, e la spinse verso i propri genitali tenendo il proprio abito sollevato e ovviamente voleva e tentò di forzare X a prendere il suo (di Sai Baba) pene nella sua bocca. In quello stesso momento X si risvegliò alla convinzione che tutto questo era non per X, ma per Sai Baba stesso. X rifiutò completamente. Sai Baba si arrabbiò e l'udienza finì.

Anche se X era in stato di shock dopo questa udienza, lui ed io ci rendemmo conto che dovevamo avere una spiegazione da Sai Baba su quello che era accaduto. Ma lì finì il "romanzo" tra Sai Baba ed X. Ebbe solo l'udienza con sua madre dopo questo evento. Anche se X voleva parlare a Sai Baba prima di partire per la Svezia, e glielo chiese in molti darshan, non ci riuscì mai. Non dubitai neanche per un secondo dell'onestà di questo giovane uomo. Seppi immediatamente che la mia vita con Sai Baba da questo momento in poi sarebbe stata diversa. Decisi di ascoltare questo giovane poichè ne aveva bisogno e di tenere le mie reazioni per dopo.

Dopo aver ascoltato x per ore durante il nostro viaggio di ritorno in Svezia, lo invitai a venire a stare con me e mio figlio e la sua famiglia se ne aveva voglia. Egli accettò. Invitai anche l'altro giovane che avevo conosciuto in Svezia e che era stato coinvolto nell'intimità con Sai Baba ed insieme a mio genero e mia figlia, li feci parlare. Ed ascoltai per molte ore X. Questi giovani avevano notato che Sai Baba, nelle udienze, "accidentalmente" si trovava con le mani vicino ai loro genitali, e così "accadeva" che li toccasse.

Ecco quello che sentii raccontare. Naturalmente è quello che mi sembrò di capire.

X non aveva alcun tipo di attenzione da ai Baba, quando erano da soli nelle udienze private, se non verso i propri genitali. Sai Baba toccò, guardò, strofinò, e giocò. Egli tentò di far erigere il pene di X, ma non era così facile perchè X non sentiva alcuno stimolo o desiderio sessuale verso Sai Baba il quale diceva che era per la trasformazione sessuale di X, e lo spingeva a lasciarsi andare , poichè lui, Baba, era Dio. Anche se X sentiva resistenza per tutto il tempo, egli pensava di doverla superare se voleva che la trasformazione accadesse. Talvolta X pensava che Sai Baba sembrava pazzo mentre rideva e giocava con il suo pene. Ma sopprimeva questi pensieri.

X raccontò che nel dicembre-gennaio, quando aveva avuto così tante udienze, si era sentito "toccato dalla divinità", nella prima parte delle udienze, nella stanza esterna, dove riceveva molte attenzioni. E anche se non gli piaceva la parte privata delle udienze, si sentiva ancora "prescelto". Ma era sempre più confuso sulla parte riguardante la trasformazione sessuale.

Ma l'intera situazione era molto più di quello che accadeva all'esterno. X mi raccontò per molte ore e sempre più in profondità delle sue sensazioni. Non solo le sensazioni che aveva durante le udienze e negli intervalli, ma anche quando aveva capito che la sua resistenza era giusta e non da superare per essere trasformato. Egli sentiva di avere il dovere di informare sulla vera storia tutti coloro che erano collegati a Sai Baba e a tutto il mondo. Allo stesso tempo sapeva che avrebbe distrutto la luce e la speranza per così tante persone raccontando le sue esperienze. Sentiva che era una responsabilità troppo grossa per un uomo che cercava Dio e che si era fidato della Divinità di Sai Baba.

Un momento X rideva e paragonava la sua esperienza con un film di Monte Pyton. Il momento dopo diventava profondamente serio esprimendo le sue sensazioni sulla cosa peggiore che può accadere ad un essere umano, che uno, a cui un giovane innocente e fiducioso si arrende come a Dio, alla Divina Incarnazione o Insegnante Divino, commetta un oltraggio sessuale verso questo giovane innocente.

Ciò che maggiormente toccava il mio cuore mentre lo ascoltavo era che vedevo come X lavorava nella sua interiorità per superare la sua "vergogna e il suo imbarazzo" verso se stesso per essere stato così profondamente ingannato, che questo fosse accaduto malgrado la resistenza della sua verità interiore. Divenni sempre più consapevole di quanto i giovani siano dipendenti dai più vecchi. Adesso X aveva anche trovato su Internet delle storie simili alla sua ed anche peggiori. Divenne ovvio per X che le sue reazioni interiori erano state corrette sin dall'inizio e che molti altri giovani uomini prima di lui erano state vittime e avevano svelato le loro storie. Era ovvio per me che era molto doloroso per X scoprire di essere stato così ignorante della sua verità interiore e così fiducioso verso qualcuno che era un profondo traditore della castità.

Come potrebbe un ragazzo giovane, o i suoi genitori, pensare che Sai Baba, il fondatore riconosciuto programma Educazione ai Valori Umani utilizzato nelle scuole e nelle università, anche fuori dall'India, e riconosciuto dai governi, riconosciuto persino dal presidente dell'India e dall'UNESCO, un programma che proclama come principale dovere di ogni insegnante ed adulto è di essere un buon esempio per i giovani, che questo fondatore molesti sessualmente i giovani ed anche i ragazzini di sette anni. In una lettura che Sai Baba tenne molti anni fa riguardo al EHV ed i giovani, che ho trovato in un opuscolo, egli cita l'affermazione di qualcuno che dice quanto è difficile per i ragazzini di oggi diventare dei buoni esempi quando non ne hanno nessuno. Insegnare dando il buon esempio ai giovani era il punto chiave del suo discorso, indirizzato agli adulti, specialmente genitori ed insegnanti.

Nè X, nè io nè molte altre brave persone al mondo, potevamo mai immaginare che potesse esistere la situazione che si stava adesso determinando. E sono anche sicura che X, neanche per una frazione di secondo poteva all'epoca immaginare che quelli che lui chiamava "esperti devoti attorno a Sai Baba", che lui sentiva di dover informare, già sapessero, molti anche da 20/30 anni, che questo accadeva a molti giovani e ragazzi, ma la accettavano come grazia divina. E quindi lasciavano che accadesse!

Io stessa ero uno degli adulti che ispirava la gente ad andare da Sai Baba e che lo promuoveva come un maestro universale, così da aprire la scuola in Svezia con il programma EHV integrato nel curriculum svedese. Avevo usato, nel promuovere il programma EHV, l'opuscolo della conferenza di Ginevra del 1995, dove c'era la dichiarazione del legame con l?UNESCO e oratori delle Nazioni Unite.

Non riesco a vedere nessuno che abbia più potere delle Nazioni Unite e dell'UNESCO nel proteggere e ristabilire la dignità dei ragazzi e dei giovani che sono o sono stati vittime, e ad assicurarsi che questo non accada più, ora che, grazie ai giovani che hanno osato parlare la verità sta emergendo in tutto il mondo.

L'UNESCO ha cominciato con il "messaggio di ritiro".Ma l'attività di Sai Baba sta andando ancora avanti, sostenuta da migliaia di funzionari all'interno della Sai Organisation e altri devoti che o non conoscono o negano, o accettano le voci come benedizioni e grazie, o semplicemente accettano una spiegazione accettabile. Molti giovani stanno sicuramente soffrendo nel loro silenzio, senza sapere che potrebbero parlare ed essere sostenuti dai più anziani.

X aveva partecipato molto attivamente alle attività della Sai Organisation in Svezia e si pensava che sarebbe diventato un coordinatore per i giovani nell'area della costa occidentale. Molti dei membri in Svezia lo conoscevano, specialmente perchè era stato colui che aveva maggiormente goduto della attenzione di Sai Baba ed aveva avuto il maggior numero di udienze da molti anni. X sentì adesso il dovere di informare il comitato di coordinazione e tutti i mambri in Svezia della sua situazione. Fu organizzato un incontro dal presidente nazionale Jorgen Molgaard. X era presente ed anche Conny Larsson e mio figlio, per raccontare le loro esperienze.

Io non ero più un membro della Organizzazione Sai da un paio di anni per altre ragioni, quindi di non mi fu permesso di presenziare all'incontro anche se X aveva chiesto ai leaders il permesso. Dopo l'incontro X e mio figlio mi raccontarono che il presidente nazionale aveva sorriso con disprezzo mentre loro raccontavano le loro storie. Essi dissero che affrontare un atteggiamento del genere da parte di una persona anziana su un argomento così, poteva portare un giovane al suicidio. Altri membri li presero sul serio e molti lasciarono immediatamente l'Organizzazione Sai e la loro fede e la loro associazione con Sai Baba. Alcuni avevano già cancellato ufficialmente la loro partecipazione, essendo in contatto con X e con David Bailey. Molti devoti di vecchia data, da quella volta hanno abbandonato Sai Baba, Il presidente nazionale è ancora la stessa persona (ottobre 2000), anche se sostiene che i giovani sono stati benedetti, non molestati.

Conny Larsson

Come Conny Larsson aveva segretamente "glorificato" questa privata "sacra intimità" che c'era stata tra lui e Sai Baba nei primi anni '80, così egli si dedicò a smascherare questo processo. Questo fu uno scioccante cambiamento sia per lui stesso che per coloro nel mondo che erano stati ispirati dalla enorme devozione che Conny aveva diffuso con le sue letture sulla vita e l'influenza di Sai Baba.

Ecco qualcosa di ciò che più tardi venni a sapere da Conny: ascoltando X Conny per la prima volta cominciò a pensare alla sua situazione. Anche se lui stesso aveva avuto una resistenza interiore quando Sai Baba tanto tempo fa aveva avuto intimità con lui, lo aveva assolutamente considerato come un "atto sacro" dentro di se. Era il suo modo per sopravvivere al conflitto di "Dio" che faceva sesso con lui. Fino a quel momento, nessuno gli avrebbe mai creduto se egli avesse detto che Sai Baba aveva avuto una inclinazione sessuale per lui. Conny aveva anche pensato che c'era stata una intimità speciale tra lui e Sai Baba. Ma adesso, entrato in contatto con altri uomini più giovani (Conny aveva cominciato a parlare con altri giovani nell'ashram, durante il suo ultimo soggiorno nel luglio 1999, che avevano avuto parecchie udienze) che erano nella stessa situazione di confusione, e quindi Conny cominciò a riconsiderare il suo passato. Questo fu un processo traumatico e scioccante.

Mentre era ancora a Puttaparthi nell'estate del 1999, Conny decise di chiedere a Sai Baba sulla "sua situazione con i ragazzi" se avesse avuto un'altra udienza. (Poichè Sai Baba per la maggior parte parla di "ragazzi", anche riferendosi a giovani uomini, Conny fa lo stesso quando parla o scrive della situazione). Conny aveva anche parlato con l'altro giovane svedese che con X e me aveva avuto una udienza privata nella nostra prima udienza. Sai Baba gli aveva toccato i genitali, ma null'altro. (Egli me lo confermò più tardi). Nella successiva udienza di gruppo, quando la mamma di X era presente, Conny e questo giovane ebbero una udienza privata insieme. Conny e Sai Baba parlarono del progetto di Conny, la "Casa della Pietà" e alla fine Sai Baba offrì a Conny di fare padanamaskar (toccare o baciare i piedi del maestro). Quando Conny si alzò dopo il padanamaskar, notò con sorpresa che Sai Baba stava tenendo in mano i genitali del ragazzo. Conny si alzò e chiese: "Cosa stai facendo al ragazzo?". Sai Baba rispose "E' solo per guarirlo".

Conny si convinse sempre di più che quello che aveva accettato per anni come "cura" era qualcosa di totalmente differente. Per la prima volta Conny sentì che lui stesso era stato vittima dei desideri sessuali di Sai Baba. Conny sentì che era suo dovere sostenere X e gli altri ragazzi giovani. Cominciò a fare domande e ad indagare nelle attività sessuali di Sai Baba che aveva ignorato per tutti quegli anni. 

Rivelò che lui stesso aveva avuto una storia sessuale con Baba per un periodo di 4 anni verso l'inizio degli anni '80, e che Sai Baba lo aveva coinvolto nella sua sessualità. Sai Baba voleva e otteneva soddisfazione sessuale per se stesso con Conny all'epoca. Conny quindi seppe che Sai Baba aveva dei desideri sessuali e delle necessità, ma aveva pensato di essere l'unico a saperlo e che nessuno gli avrebbe creduto se lo avesse raccontato.

Poco prima di tutto questo, un libro sulla vita di Conny, inclusa la sua vita con Sai Baba, fu pubblicato ed è anche stato venduto molto bene. In questo libro non era menzionato assolutamente nulla dei suoi rapporti sessuali con Sai Baba. Il libro era stato scritto da una anziana devota giornalista, che aveva conosciuto Conny per molti anni e voleva che la gente sapesse del miracolo della Divina Incarnazione - Sai Baba. Il libro fu tradotto in molte lingue. Conny viaggiò per la Svezia ed in molti altri paesi e tenne discorsi sulla sua vita, su Sai Baba ed insegnò meditazione.

Era in Svezia (e lo è ancora) e gestisce una centro di riabilitazione per tossicodipendenti e criminali da molti anni con successo, dove la meditazione è fondamentale. (Io stessa sto lavorando in questo posto con un progetto speciale).

Molte persone che conoscevano Conny Larsson da molti anni e che sono state ispirate dalla sua profonda ed entusiasta devozione per Sai Baba, mi hanno contattato e mi hanno chiesto come ha potuto nascondere questa storia per 15 anni e più, e raccontare così tante storie miracolose su Sai Baba e adesso cambiare completamente e addirittura raccontare una storia mai raccontata o sentita prima.

Io stessa non riuscivo a capire la situazione con Conny, e non riuscivo a realizzare la situazione anche se adesso avevo capito che Sai Baba molestava giovani uomini e anche ragazzi sin dall'età di 7, 8 anni. Di ritorno dall'India contattati Faye e David Bailey ed ascoltai le loro storie, più tardi inserite in The Findings. Appresi di molte storie simili o anche peggiori di altri giovani e dei loro genitori in altri paesi. Parlai personalmente con genitori che avevano un figlio che era stato seriamente molestato, come già detto.

Ho conosciuto personalmente uno psichiatra professionista in pensione, che aveva una profonda comprensione ed un interesse nelle faccende spirituali da quando era giovane. Sia lui che sua moglie avevano familiarità con Sai Baba e sapevano del mio coinvolgimento con la scuola e lo scenario dei Valori nel Mondo. Essi avevano anche frequentato uno dei miei seminari. Parlai molto con loro di quello che era stato rivelato su Sai Baba. Mi fu molto d'aiuto incontrarli in questo momento di estremo cambiamento della mia realtà, che divenne l'inevitabile risultato di questa nuova conoscienza. Insieme a questo psichiatra parlai con Conny della sua storia con Sai Baba. Per due giorni parlammo con Conny e facemmo un sacco di domande.

Di nuovo divenni una testimone "intima" di un indescrivibile processo di un uomo che quando era ancora giovane era stato sessualmente abusato da "Dio sotto forma umana" e che non riusciva, malgrado la sua interiorità stesse urlando, a credere che questo non fosse altro che per scopi spirituali. Sai Baba disse a Conny che era per la sua trasformazione sessuale e per la sua guarigione. Conny era stato sessualmente abusato da bambino. Era in profonda depressione e disperazione la prima volta che andò da Baba. Sai Baba salvò Conny da questa depressione e trovò un devoto fedele in Conny. Ma Sai Baba si avvantaggiò di questa situazione per la sua gratificazione sessuale.

Notai in Conny le stesse cose che avevo notato con X, ed era terribilmente doloroso scoprire di essere stata così ignorante riguardo alla sua verità interiore ed essere stata così fiduciosa verso qualcuno che era un profondo traditore della castità.

Dirò che è una cosa che ti spezza il cuore incontrare questi processi nelle vittime. E' anche impossibile non agire per amor loro dopo essere stati coinvolti nei loro processi interiori. Tanto forte la fede e la dedizione, altrettanto doloroso il tradimento. Dove può esserci più fede e resa, che verso l'Unico, che dentro di noi avevamo accettato come Dio incarnato in forma umana? Cosa c'è di più vulnerabile in un uomo se non la sua sessualità? Solo, credo la paura di far dispiacere a Dio. Così è stato il più profondo dei processi che ha lasciato che "DIO" entrasse nella sfera sessuale, e che poi ha dato inizio al processo del "forse non era Dio", e poi si arriva alla conclusione di essere stati traditi, si ritorna da se stessi e si riguadagna tutto il potere e la dignità.

Come può una persona sentirsi illuminato da colui che manovra così i suoi innocenti devoti?

Paradiso e Inferno.

Era la vigilia di Natale, nel pomeriggio. Io ero seduta tra migliaia di persone di diversi paesi nell'ashram di Prashanti Nilayam a Puttaparthi in India. Ero in prima fila, vicina al centro, così che vedevo tutti gli uomini in bianco di fronte a me. Io vestivo un sari bianco e avevo fiori nei capelli. La mia chitarra era accanto a me, mentre insieme ad altra gente con chitarre, tamburi, e violini e altri strumenti, aspettavamo che Baba uscisse ed il coro natalizio cominciasse a cantare e noi a suonare.

C'era il sole e un'atmosfera di estrema pace. Alcuni dei membri della mia famiglia erano nel coro, qualcuno era seduto tra le persone riunite. Eravamo tutti qui, lontani dagli alberi di Natale della Svezia, per trascorrere il giorno di Natale con l'avatar del pianeta e con amici da tutto il pianeta. La musica suonava forte dagli altoparlanti. Era Silent Night, la famosa canzone di Natale in una bella versione strumentale. Chiusi i miei occhui e sperimentai una profonda pace interiore, e la più profonda felicità sul dove ero, sia dentro che fuori. Un momento perfetto. La musica divenne sempre più bella, era come se non volesse fermarsi mai, e quando sembrava fermarsi, ricominciava ed era sempre più bella...

Ero lì seduta, con gli occhi ancora chiusi, aspettando che Baba venisse a dare il darshan. Sentii che dentro io ero solo amore divino. Mi sentivo profondamente benedetta che baba avesse dato la sua speciale attenzione a mio figlio maggiore due volte quel giorno. Aprii gli occhi e lì, di fronte a me c'era Baba, in piedi, che mi guardava e sorrideva col suo più dolce sorriso. Io ero in paradiso. Egli mi aveva dato la sua attenzione spesso, appena un pochino perchè quasi non sembrasse reale, ma mi dava la sensazione di essere fortunata. Era più di quanto avessi mai chiesto, mi dava la sensazione di essere amata e protetta ed unita alla mia famiglia nel divino amore ispirato da lui.

Mentre ero lì, nel mio paradiso sulla terra, lontani dalla mia immaginazione quanto possibile, c'erano ragazzi e giovani uomini che erano in un crudele caos interiore, come conseguenza di essere venuti da colui i cui piedi baciavo proprio in quel momento.

Molti di questi ragazzi e giovani potevano essere tra quelli intorno a me proprio lì in quella Vigilia di Natale, insieme ai loro genitori che erano in paradiso con me, un paradiso che per questi giovani era una porta per l'inferno. Essi "vedevano" le nostre facce felici in paradiso e non potevano capire che il nostro adorato "Padre Celestiale" a Prashanti Nilayam (La dimora della pace eterna) li aveva sessualmente molestati in segreto. Egli che in una lettura aveva detto:"Non ho bisogno di segretari perchè non ho segreti". Egli che ripetutamente diceva:"La mia vita è il mio messaggio". Egli che dice che se uno studente è cattivo, è uno studente rovinato, ma se un insegnante è cattivo migliaia di studenti saranno rovinati. Lui che diceva di essere l'Avatar dell'Epoca, l'Avatar degli avatar, e il maestro dei maestri; il sadguru - l'assoluto vero insegnante senza colpe o egoismo, e così viene guardato ed adorato da milioni di persone nel mondo. Quello che viene rispettato e davanti al quale si inchinano il presidente indiano ed altre autorità ufficiali. Quello che io ed altri genitori e adulti sapevamo essere il miglior amico dell'umanità. Quello che aveva avuto il primo posto nei nostri cuori e che dava ai nostri bambini guida e protezione.

Essi, i giovani e ragazzi, volevano probabilmente essere in paradiso con i loro genitori, e lo erano forse, a causa della loro influenza. Ma in profondità c'era l'opposto, qualcosa che per molti anni era stato in contrasto con il paradiso dei genitori. Forse per paura di deludere i loro genitori riguardo al loro Avatar. Forse per paura di perdere la loro affiliazione sociale e la fiducia in loro stessi. Forse per paura di far dispiacere a Sai Baba.

Quando l'innocente X, con i suoi occhi guardò nei miei, espresse che questo è il peggio che possa accadere, io in qualche modo capii qualcosa su questa paradisiaca comunità, dove molti si erano lasciati andare ed arresi col cuore ed erano stati molestati dallo stesso "padre". Proprio in quel momento il mio pensiero interiore fu distolto da Sai Baba, per non cercare mai più il paradiso in lui o attraverso di lui. Egli era morto nel mio cuore.

Il mio figlio più giovane era stato con Baba da quando aveva sei anni. Sai Baba gli aveva dato tante attenzioni per tutti quegli anni, ed egli era stato in paradiso con il suo cuore pieno di devozione e fede e più che desideroso di andare alle udienze. Quando gli parlai degli abusi sessuali era tra i sedici e i diciassette. Inizialmente fu molto imbarazzato e non riusciva a crederci, e notai che ci ripensava attentamente nel suo interno.

Dopo un pò di tempo, egli mi ricordò di un incidente che era avvenuto quando aveva 11 anni (1993). In una della nostre udienze, egli aveva guardato dietro la tenda nella sala delle udienze quando Sai Baba era entrato da solo con uno dei suoi studenti. Mio figlio mi raccontò in seguito che aveva visto Sai Baba ed il ragazzo si baciavano sulla bocca e mi chiese perchè. Ricordo che egli era molto perplesso. Avevo completamente dimenticato l'incidente ma quando ne parlò mi ricordai, così come le mie reazioni ed i miei pensieri. La mia prima reazione era stata di dirgli di non essere cattivo e di non guardare nelle stanze altrui. Ricordo che era curioso di sapere perchè si baciavano sulla bocca ed io dissi qualcosa del tipo:"sembra così, ma ha un altro significato". Questo incidente fu completamente rimosso fino a quel momento.

Più tardi, quando guardavo una foto dove mio figlio allungava le braccia verso Sai Baba i mi resi conto di come la sua fiducia verso Sai era stata costruita negli anni, con il pieno sostegno mio e della famiglia. Così tanti anni della sua vita, sono sicura che non potevo dargli di meglio che l'associazione con Sai Baba. Egli studiò alla Gimle School per tre anni. Quanto facilmente durante la visita successiva poteva essere molestato da Sai Baba. 

Fui contattato da un uomo adulto dalla Danimarca, che era stato con Sai Baba per molti anni ed era anche molto coinvolto nella organizzazione Sai. Aveva sentito di X e voleva verificare con me. Dopo che gli ebbi parlato, mi disse:"So che è la verità" e mi raccontò la seguente storia. A Puttaparthi nel 1991 era stato contattato da un giovane italiano molto confuso che aveva avuto molte udienze, che raccontò che ai Baba gli aveva detto di succhiargli il pene e gli aveva detto che questo era per la trasformazione sessuale del giovane o per la kundalini. Al giovane italiano era stato detto di non raccontare nulla a nessuno, ma egli aveva bisogno di risolvere la sua confusione. Anche il danese era confuso, e non riusciva a gestire la situazione, poichè per lui Sai Baba era una pura e divina incarnazione per lui, e rimosse l'episodio fino a che non sentì parlare di X.

Chi sta proteggendo?

La Sathya Sai Organisation è una organizzazione dominata dagli uomini. Sai Baba stesso nei discorsi loda apertamente le donne come esseri amabili e inclinati naturalmente verso la giustizia, piene di tolleranza e pazienza e in generale insegnanti migliori degli uomini.

Prendendo in considerazione tutte le scuole Sai basate sulla Educazione nei Valori Umani; tutti i discorsi di Sai Baba sulla enorme responsabilità di insegnanti e adulti nell'insegnare ponendosi come esempio; tutti i discorsi dove Sai Baba loda le donne. In questo modo egli sembra essere un "protettore" delle giovani generazioni e delle donne. E inoltre, poichè la Sai Organisation parla di risveglio, vita e insegnamenti, in uno spirito di servizio altruistico, eterno, Valori Umani universali (Sathya, Dharma, Shanti, Prema Ahimsa, e cioè Verità, Giusta Condotta, Pace, Amore e Non-violenza), nelle nostre vite e nella società, attraverso le nostre vite ed il nostro esempio, Sai Baba sembra essere potenzialmente un protettore dell'umanità. Egli dice di se stesso di essersi incarnato per amore del Sanathana Dharma, descritta da lui come: "L'antica saggezza, la via eterna. Quando saremo in grado di mettere insieme le idee di tutti, le leggi morali sostenute da tutte le religioni e la verità che è in tutte le religioni, avremo un quadro del Sanathana Dharma".

Mio figlio più vecchio che fu "solo" baciato divenne sempre più consapevole che colui che egli amava dal profondo del suo cuore e di cui si fidava come genuino guru e Divino maestro, era preso dalla sessualità così da calpestare l'integrità e da molestare seriamente i giovani come lui ed anche i ragazzini. Io lo ascoltai rispondere ad un noto guaritore internazionale che gli chiedeva dei suoi sentimenti riguardo al tradimento di un maestro.

Mai fino a quel momento avevo capito quanto profondamente Sai Baba penetra in questi giovani, nella loro naturale necessità di guida nella vita e nel loro desiderio di sviluppo spirituale, fino ad arrivare al punto di abusarne sessualmente.Anche dopo che mio figlio fu baciato e protestò dal suo interno, egli continuò ad avere fede in Sai Baba come divina incarnazione e si convinse che Sai Baba non avrebbe potuto fare nulla che non avesse scopi di guarigione. Che doloroso processo comincia in loro quando capiscono che la loro voce interiore che protestava contro Baba aveva ragione, malgrado le dichiarazioni del maestro di "purezza, guarigione, altruismo".

Mio figlio minore aveva solo 12 anni, in una visita a Sai Baba abbe due udienze, una con me ed il gruppo e l'altra con un gruppo che includeva sua sorella, perchè io ero partita. In entrambe le udienze era presente un giovane uomo americano. Egli ebbe molta attenzione da Sai Baba e anche molte molte udienze. Conny mi raccontò che era un omosessuale e che aveva sessualmente molestato dei ragazzi nell'ashram, così non gli era consentito di stare negli ostelli dell'ashram.

Alcuni anni più tardi questo uomo scrisse a Conny per chiedere l'indirizzo del mio figlio più giovane. Egli scrisse che avevano fatto alcune cerimonie "Shiva lingam" insieme. Io non credevo che si fossero mai incontrati, poichè mio figlio non mi aveva mai detto niente. Quando glielo chiesi, mio figlio all'inizio non ricordava nulla. anche quando gli dissi della lettera a Conny, egli non ricordava, ma a poco a poco ricordò. Comunque niente di serio era accaduto.

Lo stesso giorno dell'ultima udienza, mio figlio era stato al mercato fuori dall'ashram per comprare qualcosa e aveva incontrato quest'uomo, e avevano parlato visto che erano stati nella stessa udienza. L'uomo voleva vedere il lingam che Sai Baba aveva benedetto per mio figlio nell'udienza. Chiese a mio figlio di andare nella sua stanza dove voleva mostrargli qualcosa. Lì l'uomo spiegò a mio figlio che il lingam (una pietra a forma di uovo) era il simbolo dell'organo sessuale di Shiva e nel frattempo indicava il proprio organo sessuale. Sembra che non sia accaduto nulla di più. Io incontrai quest'uomo nel 1996 e gli chiesi di raccontarmi esattamente cosa era accaduto, senza dirgli quello che mio figlio aveva detto, per vedere se le storie corrispondevano. Mi raccontò ciò che mio figlio aveva detto.

Quando per la prima volta sentii di questo giovane omosessuale, che aveva molte udienze e che era anche pedofilo, pensai che Sai Baba lo stesse aiutando ad uscire dalla sua malattia. Adesso capisco che c'era una ragione completamente diversa per tutte quelle udienze. Sai Baba, invece di aiutarlo, stava nutrendo le sue tendenze pedofile.

Da allora ho sentito e letto di molte accuse di molestia sessuale da parte di Sai Baba e delle pratiche onosessuali di Baba con i suoi giovani dtudenti. I giovani certo non vanno in un luogo sicuro quando si recano nell'ashram o a studiare nei colleges o nelle scuole di Sai. E spesso i loro genitori non sanno di questa situazione.

Eroi o zeri?

Il programma Educazione ai Valori Umani mi sembrava il più perfetto strumento esistente per manifestare quello che viene detto nella Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti dei Bambini. Ed esso aveva attratto l'UNESCO fino ai rapporti di abuso sessuale.

Sai Baba è forse il più grande ed il più rilevante tra i sostenitori dei valori umani nel mondo oggi. Ed è acnche colui che si loda come l'Eroe degli Eroi e sembra che allo stesso tempo egli sia il più subdolo dei molestatori sessuali verso i giovani uomini e ragazzi. Coloro che (incluso lui) affiancano questa attività ad una missione con un valore umano non vivono nello stesso mondo in cui vivo io. Se io analizzo il mio regno di valori umani, non ha importanza "chi" vive una vita sessuale che causa ad altri esperienze di molestie sessuali, che sia a causa del karma o no.

Nel regno della Mitologia, il reame degli Dei e Delle dee, siamo spesso confrontati (dal nostro punto di vista umano) a vite non umane anche se accettate nel dramma divino. Molti potrebbero considerare Sai Baba come un benefattore dell'umanità, cosa che io stessa facevo, anche se per ragioni completamente diverse, fino al momento in cui fui informata delle vittime molestate sessualmente. Non c'è posto nella mia "divina missione sulla terra" per alcun abuso sessuale nei confronti di nessuno. 

Posso capire come i giovani fuori dal proprio controllo improvvisamente possono trovarsi nella situazione dolorosa di essere sessualmente abusati dai loro maestri, dai genitori o da altri anziani riveriti dai giovani, offrendo rispetto illimitato a questo maestro, che ovviamente non controlla le proprie inclinazioni sessuali in un modo che sia accettabile nella nostra società civilizzata. Comunque egli ha guadagnato accettazione in società attraverso il "suo" programma Educare ai Valori Umani, riconosciuto da istituzioni educative e perfino da una università accreditata dove egli ha (o aveva) il ruolo di Preside. Egli sostiene di essere un "guru triste" (il vero insegnante che rimuove l'ignoranza e porta il cercatore verso la liberazione) e di essere il miglior esempio di dharma (verità e amore disinteressato) sul pianeta terra oggi.    

Quando la divina benedizione interiore seguita da esperienze di miracoli nasce nella vita di un essere umano, per merito di qualcuno o qualcosa (che sia Sai Baba o chiunque altro) attivando l'impulso interiore latente che una vita del genere è possibile, il potere di essere la causa di un tale risveglio è spesso (quasi sempre) dato all'attivatore esterno dell'impulso piuttosto che il nostro impulso che ha avuto il potere di unire il reame della benedizione divina ed una vita miracolosa. Naturalmente è umile e degno di imitazione per riverire ogni fonte che è un "ricordo" del nostro potere interiore di aprirsi alla Grazia Divina, per operare nelle nostre vite, ma questo non vuol dire che noi dobbiamo riverire ogni azione che proviene da una tale fonte, o ogni azione non in tono con i nostri cuori. Sai Baba stesso ha detto che c'è un segno di pace nei nostri cuori quando seguiamo la nostra verità interiore  e facciamo le cose nel giusto modo.

Non riesco a capire perchè Sai Baba offra sempre l'immagine ufficiale di se stesso come di un perfetto esempio di valore umano in società, nelle scuole o università in ogni paese, ben sapendo che egli "privatamente" avvicina sessualmente dei giovani maschi e li molesta e ne abusa. Lui stesso può chiamarla "guarigione, trasformazione sessuale, tocco divino, risveglio della kundalini" o qualunque altra cosa. Poichè questa privacy viene tenuta segreta più a lungo possibile, ed ufficialmente non fa parte della sua vita, poichè dice ai ragazzi di non raccontarlo a nessuno e avendo della gente "leale" intorno a lui, la situazione potrebbe esplodere da un momento all'altro all'interno di qualunque progetto ufficiale o programma che porta il suo nome. Non essere correttamente informati su questa situazione crea molte situazioni paradossali e problemi per coloro che seriamente basano i loro progetti sul programma EHV che coinvolge bambini, giovani, genitori, insegnanti, comunità e funzionari e anche politici così come i responsabili dei programmi.

E che dire di quegli adulti che hanno saputo di questo per 30 anni? Perchè nessuno mi ha informato prima che aprissi questa scuola, che esisteva una natura così paradossale in Sri Sathya Sai Baba?

E che dire di quelli che sanno adesso?

Tutte le organizzazioni che hanno grosse responsabilità per la protezione sociale e circostanze di sopravvivenza, fisica e psichica, sugli individui di ogni nazione, in ogni parte del mondo, sono principalmente dominate da uomini, spesso totalmente.

A chi posso io, come madre e donna, così come tutte le mie sorelle donne di tutto il mondo, rivolgermi per ottenere sostegno e protezione per offrire un affettuoso modo di allevare e protezione per i nostri bambini? Abbiamo bisogno di uomini genuini che siano degni modelli da imitare per i nostri figli.

Esseri umani a migliaia e migliaia e migliaia, probabilmente milioni, vanno in pellegrinaggio da Sai Baba da diverse nazioni nel mondo perchè egli promette ciò che ogni essere umano desidera nel profondo.

La necessità di trovarsi insieme attorno a delle qualità, come è lo scopo dell'UNESCO e la convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti del Bambino, che sono le qualità che Sai Baba sta promettendo nella sua missione, ed anche di più, è così forte che ci sono adulti e persone anziane attorno a Baba che offrono la naturale castità dei ragazzi per ottenere la possibilità di continuare a "sentire" che essi sono stati scelti per stare insieme al Dio in forma umana sulla terra. Ce ne sono anche molti che lo fanno per paura o per non perdere il rispetto generale in società.

Oltre a salvare e riabilitare le vittime, c'è la necessità di influenzare gli adulti affinchè non accettino che Sai Baba possa molestare bambini o giovani. I giovani maschi hanno bisogno di eroi orientati internazionalmente, che trattino di questa faccenda. Il primo imporatnte eroico passo è stato il ritiro dell'UNESCO dalla conferenza di Puttaparthi

Ci sono coloro che hanno scritto alla Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti dei Bambini, e molte persone che ufficialmente sono dietro questa convenzione. Come donna e madre ed oggi anche nonna, mi appello a tutte queste persone per portare chiaramente allo scoperto la situazione di Sai Baba, così che giovani e ragazzi non diventino più vittime, e così che coloro che lo sono già stati possano ritrovare la fiducia che ci sono degli adulti che non chiudono i loro occhi ed orecchie quando qualcosa sembra troppo incredibile per la loro realtà. Essi possono essere recuperati vedendo che delle azioni serie vengono intraprese. Penso che ci sia una scelta per ogni uomo maturo, se essere considerato un "eroe" o uno "zero" dalle giovani generazioni. Gli eroi di questi tempi si possono trovare nei film, ma potenzialmente vivono in ogni essere umano. Per i giovani c'è qualcosa di molto importante da trovare negli uomini maturi, come l'esempio degno da seguire nelle loro vite.

Tutto quello che è scritto qui è parte del mio contributo per realizzare quello che io credo sia naturalmente fondamentale in ogni cuore di ogni anima vivente in un corpo umano sul pianeta terra, ciò che è scritto nella Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti dei Bambini. Mi sono chiesta perchè convenzione ha avuto bisogno di essere scritta. Essa dice chiaramente che ci sono degli anziani che conoscono le loro responsabilità verso i giovani, e che c'è molto che deve essere fatto proprio in questo momento per proteggere i giovani, le nostre prossime generazioni.

A chi importa? Chi osa?

Grazie a tutti i miei fratelli e sorelle, che sono diventati ex seguaci di Sai Baba quando hanno saputo delle storie dei ragazzi molestati, per tutto il coraggio e l'energia messa in azione per smascherare questa situazione e per la protezione dei giovani. Grazie a tutti i ragazzi e giovani uomini che hanno parlato e scritto i loro affidavit, e grazie a tutti i genitori che hanno fatto lo stesso, e grazie a tutti coloro che ascoltano ed agiscono. Grazie all'UNESCO per essersi ritirato. 

Per me personalmente è sempre stato un "paradiso" di ritiro e di sviluppo della mia interiorità stare nell'ashram di Sai Baba. Il mio contatto personale con Baba, interno ed esteriore, è sempre stato tranquillo, ispiratore. Ho sempre sentito di essere benedetta dalla grazia estrema quando mi veniva data l'opportunità di essere ospite nel suo ashram e di averlo come mio caro amico. E la mia esperienza col programma EHV è stata più che fantastica.

Mi sono ritirata dalla Sai Organisation già nell'autunno 1997 a causa di una situazione di eccessivo coinvolgimento e di eccessivo controllo da parte dei funzionari dell'organizzazione sia nel Gimle Trust che nella Gimle School, ed anche nella mia vita privata.

La regola all'interno dell'organizzazione di avere delle "scuole adottate", come ho descritto per la situazione della Gimle School, era cambiata. Fu fatto un piano, al quale noi non aderimmo, da parte del ESSE Institute (che è una parte della organizzazione Sai) di prendere il pieno controllo. Non riuscii mai a far capire al presidente e ai superiori della ESSE che era l'autonomo ente legale del Gimle Trust ad avere il permesso legale delle autorità scolastiche svedesi e quindi essi non potevano assumerne il controllo. Anche l'idea di cambiarne il nome in Sathya Sai School era parte del piano d'azione. Arrivammo a sperimentare la situazione di un funzionario "arrabbiato" da un altro paese, sostenuto da una enorme organizzazione internazionale, che non aveva il polso della situazione della scuola svedese nè del contatto diretto con gruppi di bambini.

Nel gennaio 1998 in una visita a Sai Baba, ero in due udienze. Nella prima Sai Baba, fuori di se, mi disse di stare fuori dall'orhanizzazione e nella seconda me lo confermò. Gli chiesi del nome della scuola ed egli disse "nessun cambiamento del nome".

Privatamente, fui accusata, dallo stesso funzionario del ESSE Institute così come da altri funzionari della Sai Organisation, di essere una rappresentante di Baba e che Sai Baba non stava dando un buon esempio ai giovani. In una lettura che tenni durante una conferenza sul "giusto comportamento delle donne", menzionai che ero due volte divorziata, evidenziando che uno non ha bisogno di vivere una vita perfetta nel passato per avere la grazia di avere una vita completamente nuova.

Sai Baba in una intervista quando gli chiesi dei suoi detrattori disse:"la gente non capisce, ma a poco a poco capiranno!" Mi disse anche due volte: "Nessun errore da parte tua". Ancora egli mi diede quel piccolo extra che mi faceva sentire protetta e curata.

E' anche interessante che molti di questi funzionari erano ovviamente quelli che già all'epoca sapevano delle attività sessuali di Baba. 

Il mio profondo interesse nella filosofia, i miei studi in questo argomento combinati con l'esperienza di aver studiato ed attivamente usato il programma EHV sia con i bambini che con i giovani e gli adulti di ogni età, mi avevano dato una enorme comprensione delle necessità degli esseri umani e la capacità di associarmi con i miei fratelli e sorelle in un modo che contribuiva alla genuina qualità delle loro vite e da alla mia vita un profondo significato. Il coinvolgimento con il progetto Gimle School, che tra tante turbolenze ha piantato splendidi semi che stanno ancora germogliando, può essere un merito a cui riferirmi in eventuali ulteriori coinvolgimenti in società. Interiormente è certo così, ma come spiegare che la Gimle School ed il suo coinvolgimento con il programma EHV ed il suo fondatore Sai Baba all'improvviso diventavano un demerito?

Una ragazzina di 9 anni, che era una allieva della Gimle School era con la sua famiglia in un gruppo in visita a Sai Baba nell'estate '99. La sua famiglia era devota di Sai da molti anni e aveva visitato Baba parecchie volte. Sua madre era una insegnante EHV e per un periodo era anche stata la preside della Gimle School. La ragazzina aveva sentito che qualcosa era accaduto al giovane uomo X, che le piaceva molto. Sua madre dovette spiegarle come meglio potè.

Un giorno, poco dopo, la ragazzina stava giocando con un amico che sapeva della sua visita in India a Sai Baba. La mamma della ragazzina mi disse che le accadde di sentirli parlare sul fatto che davvero esistessero persone davvero buone che non fanno mai nulla di male. Improvvisamente l'amichetto disse:"ma Sai Baba è buono e non fa mai nulla di male". La bambina dopo una pausa di silenzio disse:"Si, fa qualcosa di male che non posso dirti". Il ragazzino molto sorpreso disse:"Oh", e dopo una nuova pausa di silenzio disse:"Ti prego, dimmi, non lo racconterò a nessuno!". La ragazzina disse con un atteggiamento di rassegnazione:"ok" e raccontò che Sai Baba aveva fatto qualcosa ai genitali di X ed aveva tentato di costringfere X a fare qualcosa ai propri genitali. Ci fu di nuovo un momento di silenzio, poi l'amichetto disse:"Sei stata fortunata che Sai Baba non abbia fatto questo a te", e allora la bambina disse molto chiaramente"no, lui fa questo solo ai ragazzi". Poi continuarono a giocare come nulla fosse successo.

La mamma della ragazzina mi raccontò che non sapeva se interromperli, ma che era finito tutto prima che avesse potuto decidere. La "famiglia Sai", immediatamente dopo aver capito la situazione, divenne la "ex famiglia Sai", ma come gestire un tale improvviso cambiamento verso qualcuno che i bambini avevano imparato e conoscere per anni come il principale esempio di "amore divino ed altruista in forma umana", il migliore amico dei bambini e dell'umanità. Ci rendemmo conto della difficile situazione in cui eravamo, non solo per i nostri bambini, ma anche gli allievi ed i genitori della Gimle School.

Oggi il caso Sai Baba è conosciuto a livello internazionale, attraverso giornali, internet e a causa del passa-parola, si sa degli abusi dei giovani uomini, e della seria possibilità che questo succeda ancora visto che le persone "responsabili" stanno trascurando, negando, nascondendo questa attività.

Si sa anche che i miracoli di Sai Baba sono finti. L'ho visto con i miei occhi. Lo stesso per molti altri visitatori che conosco personalmente. Ho anche visto dei video al rallentatore dove si possono vedere chiaramente che i miracoli non sono genuini, ma finti.

Ma anche così, ci sono molte persone da tutto il mondo che dicono di migliorare la loro vita tramite il loro contatto con Sai Baba ed i suoi insegnamenti, principalmente perchè non conoscono la sua vita "segreta" e le false materializzazioni. 

Sono profondamente grata di essere stata informata del "lato segreto" di Sai Baba così che non voglio più sostenerlo. Poichè lo stesso Sai Baba sostiene spesso che la sua vita è il suo messaggio, è importante che la sua vita venga svelata a tutti i visitatori o potenziali visitatori così che essi possano scegliere.

Ci sono molti di coloro che sono ancora devoti che accusano coloro che hanno abbandonato Sai Baba come traditori. Quando io capii che non avevo scelta se non abbandonare la mia cooperazione con lui, se dovevo seguire i principi che mi avevano portato da lui, mi chiesi in profondità se lo stavo tradendo. Istantaneamente dal mio interno ebbi lo stesso messaggio che Sai Baba aveva lasciato la cooperazione restando coinvolto in attività sessuali che non era possibile unire con il mio scopo nella vita e nella società. Il suo nome che avevo visto come una sicurezza per la sopravvivenza della Gimle School, adesso rendeva la scuola destinata a morire già prima del suo inizio.

E' comunque possibile godersi la vita dopo un risveglio scioccante come quello qui descritto? Si, lo è. Io sono profondamente grata e felice di sperimentare che c'è una vita divina anche dopo Sai Baba. La "grazia" è sempre nostra amica e non ha bisogno di Sai Baba per raggiungerci. Non penso di essere mai stata più felice nella mia vita di quanto sono oggi. La vita miracolosa, la divina avventura sta continuando. E così è anche per le mie sorelle e fratelli che "hanno dato le loro vite" per il programma EHV o per la Gimle School, e coloro che hanno interrotto qualunque associazione con Sai Baba appena la situazione di molestie è diventata evidente. Siamo come eravamo prima, in modo diverso le nostre vite sono coinvolte con la buona qualità delle società. Io spero e prego che le vittime di Sai Baba riescano a rifarsi una vita, così come le loro famiglie.

Grazia  Grazia Grazia  Grazia

Vuole che noi torniamo a casa

Al luogo a cui apparteniamo

Sussurrando dentro di noi

La nostra vera canzone cosmica

Svezia ottobre 2000

Sinceramente

Britt-Marie Andén - bima_anden@hotmail.com