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Fonte: Jens Sethu - Una Lettera a David - MONACO, GERMANIA Oggetto: ESPERIENZE DI UN EX DEVOTO DI SAI BABA (Questo racconto contiene esperienze piuttosto spaventose con la polizia di Puttaparthi e rivelazioni sul vero luogo di nascita di Sai Baba)
Salve
David Bailey, ti fornisco un racconto esauriente delle mie traumatiche
esperienze con Sathya Sai Baba e spero che questo aiutera’ la gente a capire
di che personaggio si tratta. Tutti i dettagli sono veri e possono essere
considerati come una testimonianza. Potrei e vorrei testimoniare riguardo
quanto segue in un tribunale.
Ho
trentacinque anni e fin dall’infanzia mi sono sempre stato interessato alle
materie spirituali. Per lungo tempo ho venerato Gesu’ e Padre Pio, poi dopo
aver letto ‘Autobiografia di uno Yogi’ di Yogananda mi sono rivolto al
cammino yogico.
Nell'ottobre
1988 sono diventato un ardente seguace di Sathya Sai Baba e sono andato a
Puttaparthi per la prima volta il 09/09/1989. Da allora ho visitato
regolarmente Puttaparthi ogni anno ed ero totalmente assorbito nell'
"aura" di Sathya Sai Baba. Ero completamente convinto che fosse un
avatar ed ero diventato talmente devoto a Sathya Sai Baba che i miei pensieri
e la mia contemplazione erano sempre e solo per lui.
Nonostante
nel 1989 io fossi riuscito ad avere una copia del libro di Tal Brooke
"Lord of the Air", non ho creduto alla storia di Tal Brooke quando
ho letto il suo libro. Ho pensato che Tal volesse solo denigrare Baba ed ho
semplicemente ignorato i fatti.
Negli
anni ho avuto centinaia di darshan, ma non ho mai avuto unaudienza. Nel 1993
sono diventato un po' sospettoso sullo stile di vita di Sai Baba e sulle
attivita' nell'ashram. Ogni anno potevo vedere nuovi costosi edifici e sentivo
che era in atto una crescente commercializzazione dell'ashram. Una volta nel
1996 ho visto Sai Baba lasciare l'ashram su una costosissima Jaguar e mi
sono molto innervosito quando ho visto le Mercedes e le BMW del suo seguito.
Continuavo comunque a credere che Sai Baba fosse l'avatar di questa epoca.
Il
17 gennaio 1996 ho avuto la prima udienza ed egli e' stato molto gentile con
me dicendomi cose gentili del tipo: "Io ti daro' ogni cosa". Poi mi
ha toccato la testa accarezzandola gentilmente. Egli ha detto: "So che
non sei sicuro riguardo alla tua vita e il tuo futuro e cosi' via. sei
anche infelice' per via delle donne. Lo so, non temere. Hai anche dei
cattivi pensieri, non e' bene." Poi ha detto: "Io ti daro' ogni cosa
che riguarda salute, spiritualita', e vita. Ogni cosa". Ha detto:
"Io ti daro' infinito amore". "Tu ed io diventeremo uno".
Io ho toccato la sua veste arancione e lui ha messo le sue mani sulla mia
testa dicendo "Ti daro’ un'altra udienza separata".
Il
20 gennaio 1996 ho avuto la seconda udienza e già alcuni giorni prima aveva
stabilito con me un contatto visivo. Io e mia moglie ci siamo recati
all'udienza e stavolta egli era molto contrariato nel vedermi insieme a mia
moglie. Mi ha portato da solo nella stanza delle udienze e mi ha detto:
"Lei e' vecchia e malata ed e' molto piu' vecchia di te, dovresti
separarti da lei". Io sono rimasto molto scioccato e gli ho risposto
“Lei e’ molto legata a me”.
Io
gli ho chiesto di darle qualche consiglio spirituale, cosa che ha prontamente
fatto, ma aveva qualcos’altro nella sua mente.
Senza
chiedermi il permesso ha iniziato a baciarmi sulle labbra per un po’ di
tempo, e poi mi ha chiesto di calarmi i pantaloni e ha ‘materializzato’
dell’olio che ha poi frizionato sulla pelle vicino ai miei genitali. La cosa
mi metteva molto a disagio, ma la accettavo, dato che avevo piena fiducia in
Sai Baba.
Poi
ha portato mia moglie da sola nella stanza delle udienze private, e le ha
detto: "O ti separi da lui o ti caccio via da Puttaparthi". Egli
appariva talmente furibondo ed eccitato (piu' tardi mia moglie me lo ha
riferito) che lei rabbrividiva in tutto il corpo. Quando e’ ricomparsa dopo
poco tempo, tutta rossa in viso e molto spaventata, nessuno si e’ permesso
di chiederle cosa fosse successo la’ dentro.
A
Whitefield lui mi ha visto di nuovo dopo qualche giorno e durante il darshan
mi ha chiesto se mi ero separato oppure no. Io gli ho detto: "Non
ancora". Lui mi ha voltato le spalle ed andandosene ha urlato, in modo
che tutti potessero sentirlo: "Ragazzo cattivo, cattivo!!!" Emanava
una tale aura maligna ed era cosi' aggressivo che io ero davvero sotto shock.
Ho lasciato immediatamente Whitefield e contattato mia moglie. Siamo andati al
Nord per qualche pellegrinaggio.
Questo
è stato un punto di svolta, ma dopo un po’ di tempo ho deciso di andare una
volta ancora da Sai Baba per chiarire la faccenda. Alla fine del 1996 sono
tornato in India ed ho avuto un'udienza il 4 Dicembre nel corso della quale mi
ha chiesto: “Da dove vieni?” Quando gli ho detto che venivo dalla
Germania, lui mi ha risposto “Sei come Hitler!”. Scioccato, ho pensato tra
me: “Non e' molto gentile, non e' vero?”
Ciononostante,
nella stanza privata quel vecchio dissoluto mi ha nuovamente baciato,
direttamente e continuamente sulle labbra per circa 20 secondi, e mi ha dato
un colpetto gentile sul didietro.
Il
28 dicembre 1996 sono stato di nuovo chiamato per una interview. In questa
occasione egli ha materializzato per me un anello d'oro, ma non era della
misura adatta a dispetto del fatto che ci avesse soffiato sopra. Nella stanza
privata mi ha detto: "Vieni!" e mi ha baciato di nuovo sulla
bocca per un po', e stavolta io ho resistito e lui ha borbottato:
"Non avere paura". Io ho detto: "Non ho paura" e quindi
lui ha detto: "Questa e' una buona occasione, cosi' tanti l'aspettano per
mesi e non la otterranno!". Questo mi ha lasciato esterrefatto. Sono
certo che la gente non va a Puttaparthi per essere baciata sulla bocca.
Allora
il suo umore e’ cambiato totalmente ed io ho avuto un po’ di paura. Mi ha
ordinato di togliermi i pantaloni ed e' andato con la sua mano destra
all'interno dei miei slip. Sathya Sai Baba il "Divino" ha toccato e
massaggiato i miei genitali senza averne avuto il permesso. Si aspettava una
qualche erezione ma questo non e' accaduto, perche' non potevo provare alcuna
eccitazione sessuale, alcun desiderio in presenza di un vecchio settantenne.
Inoltre non ero venuto a Puttaparthi per quel genere di giochi. Sathya Sai
Baba era deluso e ha detto: "E' molto debole, non sprecare energia!"
Che strana scusa. Nel guardarlo ho compreso la verita' su di lui ed ero
davvero scioccato. Aveva una tale vibrazione maligna. Poco dopo mi ha mandato
fuori dalla stanza.
Tornato
in Germania ho fatto delle ricerche intensive su internet ed ho trovato un
articolo di Jed Geyerhahn e sono stato molto felice di aver trovato qualcuno
con esperienze simili alle mie.
Dato
che avevo ancora delle cose (bagagli) a Puttaparthi, ho preso un paio di
pagine con me e nel novembre 1999 sono andato a Puttaparthi per discutere la
questione con alcuni amici. Sfortunatamente una signora e' entrata in possesso
del mio materiale e lo ha portato alla stazione di polizia di Puttaparthi, al
sig. Reddy. La' mi sono state fatte molte domande.
Il
sig. Reddy mi ha chiesto
ripetutamente da chi avevo avuto il materiale, e qual’era la chiave
d’accesso. Io ho detto loro che l'India e' ancora una democrazia e che io
potevo portare con me qualsiasi materiale, ma lui non ha dato ascolto alle mie
parole. Io gli ho detto che non c’era alcuna password per entrare in rete e
che ognuno aveva libero accesso a quel materiale. Allora lui mi ha mandato in
un punto internet scortato da un poliziotto che aspettava, ma i computers
collegati con Hydrabad erano molto lenti, per cui non sono riuscito ad entrare
nel sito web.
Alla
fine l’ispettore, il sig. Reddy, mi ha requisito il passaporto e ha detto
"Fintanto che lei non mi da' la chiave d'accesso e il nome della persona,
io la dichiaro colpevole e non le permetto di lasciare Puttaparthi". Mi
ha trattato molto male, come un criminale, specialmente durante l’ultimo
interrogatorio, e in parecchi hanno testimoniato questo incidente. Tutto
questo solo perche’ ero in possesso di un paio di pagine che nemmeno avevo
scritto io.
Egli
ha poi accompagnato me, mia moglie ed un amico americano all’interno dell’ashram
e, una volta varcato il cancello, mi ha nuovamente fatto quella stupida
domanda della parola d’accesso. In quel momento non capivo perche’ lo
faceva, ma oggi so che ci stava mostrando a qualche persona o funzionario che
noi non potevamo vedere o riconoscere.
Con
la polizia avevo un altro appuntamento il 1 di novembre, il giorno in cui
intendevo andare a Delhi. Ma senza passaporto questo non sarebbe stato
possibile. Nella tarda serata del 30 novembre 1999 due persone che conoscevo
ed una persona sconosciuta sono venute da me e mi hanno avvertito che la mia
vita era in pericolo e che dovevo lasciare Puttaparthi immediatamente.
Mia
moglie ed io siamo partiti il mattino seguente molto presto, per Delhi. Alla
stazione di Dharmmavaram la polizia ci stava cercando, ma noi abbiamo preso il
treno ad Anantapur. C’e’ un posto di polizia vicino al binario che
dovevamo attraversare per prendere il treno, e nel momento in cui l’ho
notato ho detto a mia moglie di prendere il treno separati. Mia moglie ha
sentito un gruppo di poliziotti che parlava di cercare qualcuno, ed ha
afferrato le parole ‘passaporto, Delhi e telegramma’. Eravamo in serio
pericolo ma fortunatamente io ero vestito come un indiano, e sono sfuggito
all’identificazione.
Cosi’
siamo fuggiti e abbiamo raggiunto Delhi, e siamo andati immediatamente
all’Ambasciata Tedesca. Raccontando loro la mia esperienza ho ottenuto un
documento di viaggio, e il funzionario dell’Ambasciata mi ha detto che
avrebbero inviato una nota di protesta al Governo indiano. Egli mi ha detto
che un tale comportamento e’ illegale e che sapevano di casi analoghi.
Voglio
informarvi che alla stazione di polizia di Puttaparthi, il poliziotto aveva un
mucchio passaporti sia indiani che stranieri in un cassetto sotto un tavolo, e
una volta li ho visti nelle sue mani. Questa e’ solo un’osservazione, non
so a chi appartenessero.
Durante
questo spaventoso periodo a Puttaparthi ho incontrato una coppia di italiani
di nostra conoscenza ed ho cercato di raccontare loro cio’ che mi era
accaduto nell’udienza con Sai Baba. Essi hanno semplicemente chiuso gli
occhi e la signora ha gridato: “Stai calmo!! Taci!! Sai Baba e’ il nostro
Dio, e tutte le brutte storie sono false!!” e poi se ne sono andati. Queste
stesse persone mi avevano detto molti anni prima che non riuscivano mai a
trovare pace nell’ashram, e che non riuscivano a capire perche’. Ma essi
non volevano ascoltare quelli che sapevano qualcosa. Nessuno puo’ anche solo
immaginare come mi sentivo mentre tutto questo avveniva. Ho sofferto
moltissimo.
Ho
incontrato un ex-soldato del Ruanda che e’ molto alto e bello. Anche questa
persona e’ stata molestata sessualmente da Sai Baba e mi ha raccontato la
sua storia. E’ sposato e la sua moglie giapponese e’ una fanatica
sostenitrice di Sai Baba. Essi hanno un bambino. Lui dipende totalmente da lei
e non riesce a vedere alcun modo per liberarsi da Sai Baba.
Quest’ultimo gli ha fatto molti regali come anelli, un bracciale, un
orologio d’oro. Sai Baba gli ha toccato i testicoli e gli ha massaggiato i
genitali almeno due volte. I regali appaiono come pagamenti per prostituzione,
ma una prostituta ed il suo cliente hanno un reciproco accordo, mentre i
devoti maschi sono molestati contro il loro volere, e vanno la’ con uno
scopo del tutto differente.
La
nostra forte fede in Sai Baba e’ stata manipolata dallo stesso Baba, con il
suo comportamento da pedofilo, e questa e’ la cosa piu’ infame che lui
potesse fare.
Tuttavia
ci sono molte altre irregolarita’ che attendono di essere chiarite. Voglio
inoltre farvi sapere che Baba voleva lasciare Puttaparthi il 28 Novembre 1999
per recarsi a Bangalore per delle cure cardiache, ma non lo ha fatto a causa
di quello che si dice su internet. Questo me lo ha detto l’ispettore di
polizia che mi ha rimproverato per aver portato quelle pagine internet a
Puttaparthi. Ho un buon amico che ha una bottega a Puttaparthi, e lui mi aveva
gia’ detto che nel Novembre 1999 Baba aveva avuto due attacchi di cuore ed
era andato a Bangalore per curarsi. Mi ha anche detto che la maggior parte
delle persone che ne sono a conoscenza ritengono che Sai Baba non
sopravvivera’ ai prossimi due anni.
I
funzionari dell’Organizzazione sono molto preoccupati riguardo a internet.
Inoltre
voglio rendervi noto (nel caso non lo sapeste) che Sathya Sai Baba non e' nato
a Puttaparthi ma a Karnatakka-Nagepalle, un villaggio vicino a Puttaparthi. Il
luogo e' tuttora visibile e ho una foto di quel posto. La madre di Baba veniva
da li' e secondo la tradizione doveva andare a partorire nel suo luogo di
origine. Conosco questa cosa da una persona che e' nata a Puttaparthi e vive
la' da oltre 40 anni. Questa persona dice che e' un finto segreto, che tutti
lo sanno ma hanno paura di dirlo apertamente. Vedete bene che gia' dall'inizio
Baba e i suoi seguaci hanno mentito.
Studiate
le affermazioni che Krishna, un’amico di gioventu’ di Sai Baba, ha reso ad
Erlendur Haraldsson. Nessun devoto e’ mai stato tanto vicino a Sai Baba per
cosi’ tanto tempo, quanto lo e’ stato Krishna. Egli e’ stato per un
po’ di tempo insieme a Sai Baba per ventiquattr’ore al giorno. Questo e’
avvenuto quasi sessant’anni fa. Alla fine Krishna ha abbandonato Sai Baba ed
e’ andato a Hyderabad. In una intervista con Haraldsson, Krishna ha detto
che anche in quei giorni Sai Baba era piu’ simile ad un politico o al capo
di un sistema feudale. Krishna ha inoltre detto: “Qualsiasi cosa Baba possa
avere, una cosa non ha, ed e’ la compassione”.
Spero
che questo incubo finisca e spero che per Grazia dell'Onnipotente tutta la
gente di tutto il mondo sappia dei misfatti di Sathya Sai Baba, un potente
demone venuto nella veste illegittima di santo, che e’ interessato solo
all’auto-glorificazione, al nome e alla fama.
Egli
e’ un maestro: dell’inganno. Sinceramente vostri, Jens e Gurprit Sethu Esperienze di un ex devoto di Sai Baba - 2
Caro Signor Ghan Shyam Patel, un mio amico mi ha chiesto di contattarti per condividere con te le esperienze che ho avuto con Sai Baba durante gli ultimi 10 anni. Come te, anche io sono stato un fervente devoto di Sai Baba per molti anni finchè non ho avuto parecchie esperienze personali con Lui che mi hanno fatto cambiare idea. Prima di tutto vorrei farti sapere che ho condotto una vita spirituale sin dalla mia infanzia. Ebbi il primo risveglio della mia kundalini all'età di sette anni e ho fatto delle esperienze al di là dell'umana comprensione. Più tardi, quando venni in India, incontrai parecchi sedicenti santoni, yogi e avadhutas. Alcuni di loro li conosco molto bene. Sono Swami Hariharananda, Sri Shivabalayogi, Rama Reddy Avadhuta, Nampally Baba, Ganapathi Sachchidananda, Amma, Karunamayi Ma, B.S. Goel, e molti altri. Nemmeno gli ex devoti sanno questo di me, poichè non sento alcuna necessità di raccontare loro della mia vita spirituale. Per quale ragione lo racconto a te? Al momento "The Findings" sta circolando in tutto il mondo, come tu sai bene, ed esso contiene accuse serie contro Sai Baba. Io sono una delle persone citate in "The Findings" e ho dato una dettagliata descrizione di ciò che mi è accaduto. Caro Patel, ti assicuro che tutto quello che puoi leggere lì su di me, mi è davvero accaduto. Le esperienze degli ex devoti sono rivelazioni oneste da devoti che hanno servito Sai Baba per molti anni, alcuni di loro anche per 20 lunghi anni. Alcuni di loro sono stati abusati sessualmente e tutti hanno il diritto di essere informati su quello che sta accadendo a Prashanti Nilayam. Queste persone non sono malvage, ma piuttosto si sono dedicate e al sentiero della compassione. Ecco perchè nella parte introduttiva ho citato i miei contatti con parecchie personaggi spirituali. Vorrei chiarire che Dio ha il primo posto nella mia vita e sin dalla mia infanzia ho cercato l'ultima realtà (sakshatkara) e il mio Sadguru. Prima di andare da Sai Baba ho praticato lo Yoga Kriya sotto le istruzioni del vecchissimo Swami Hariharananda, un discepolo fratello di Swami Yogananda. Più tardi Sri Shivabalayogi mi istruì a Dhyana. Sono molto grato per quello che hanno fatto. Nell'atteggiamento mitra-bhava egli mi concesse la sua conoscenza e la sua grazia. In seguito incontrai un avadhuta vicino a Hyderabad che viveva una vita spirituale molto esaltata ed io realizzai qualcosa anche attraverso lui. Ho fatto molte altre esperienze, ma non posso raccontartele adesso. Talvolta ho vissuto in luoghi molto remoti. Qui mi sono reso conto che senza il silenzio e la concentrazione interiore non puoi raggiungere la pace della mente o Turiya. Ho anche compreso il potere della preghiera. Poichè amo ancora l'India e la sua antica tradizione spirituale, mi sento come un indiano. Quando incontrai Karunamyi Ma lei mi disse personalmente che nel cuore io sono più "bharatiyan" di tanti indiani che si identificano con fama, nome, denaro e tutti gli altri attributi del mondo moderno. Essi fingono di essere indiani, ma le loro vite mostrano cose diverse. Quando incontrai Sai Baba io credetti che lui fosse l'Avatar per parecchie ragioni. Prima di tutto incontrai molti devoti che mi raccontarono delle loro innumerevoli esperienze e in seguito io ebbi delle altre esperienze. A causa del suo presunto lavoro filantropico credevo che egli fosse una persona pura e cominciai ad adorarlo. Egli ha giocato il ruolo più importante nella mia vita per otto lunghi anni ed io l'ho accettato come Guru. Non mi è mai interessato ottenere una udienza da Swami ma ero solo felice di incontrarlo. Ebbi centinaia di darshan con Swami all'esterno e all'interno del mandir. Potei toccare i suoi piedi molte volte ed ebbi anche la vibhuti da lui. Era una fede cieca e non mettevo in dubbio mai nulla. Ma un giorno cominciai a indagare in profondità sulla crescente commercializzazione dell'ashram e sul fatto che ogni anno gli edifici venivano regolarmente rimpiazzati da altri più costosi e altre istituzioni consumavano più dei miliardi di rupie spesi principalmente dagli stranieri. Inoltre, osservai Swami che andava a Bangalore con macchine costose e di gran classe, come Mercedes che anche in Germania costano circa 2.000.000 Rs. Nell'ashram c'è sempre un gran movimento e non mi ci sono mai sentito a mio agio. Comunque ancora accettavo Swami come l'avatar dell'epoca. Un giorno comunque tutta la mia adorazione per lui crollò quando fui convocato per una udienza. Ciò che accadde lì può essere letto in "The Findings". Ero da solo nella seconda sala delle udienze ed egli rivelò la sua natura demoniaca piena di lussuria. Contro la mia volontà egli premette le sue labbra contro le mie e cominciò a baciarmi (per circa 20 secondi). Questo si verificò in parecchie udienze. Massaggiò i miei genitali e attese una erezione che non venne. Prima dovetti togliermi i pantaloni, poi lui schiacciò il palmo aperto della sua mano destra sui miei genitali per vedere se si erigevano o meno. Poichè questo non accadde egli li massaggiò. Ma tutti i suoi sforzi furono inutili e Swami era molto deluso. Mi mandò fuori senza dire una parola. Durante questa operazione la sua natura cambiò e divenne diabolica. Feci parecchie altre esperienze che hanno mostrato la sua natura ambivalente e mi resi conto di come lui stia ingannando persone innocenti che non lo sanno. Entrai in contatto con altri devoti che avevano avuto esperienze sessuali simili o anche peggiori e giunsi alla conclusione che c'è uno schema fisso nel comportamento di Swami verso le sue vittime. Prima di tutto egli stabilisce un contatto e controlla il potenziale di devozione del devoto. In seguito, una volta che ha deciso di molestare una persona, egli comincia a baciarla nello stesso modo. Il passo successivo è il massaggio ai genitali con olio o vibhuti e finalmente la masturbazione. Alla fine egli chiede di fare sesso orale! Questa non è null'altro che la verità ed è certo che sono state fatte delle testimonianze da indiani che sono stati molestati da Swami addirittura nei primi anni settanta. Ora diventa evidente attraverso così tante testimonianze che egli ha sessualmente molestato e violentato ragazzi per un lungo tempo. Questo mi rese molto triste e mi spezzò il cuore. Più tardi fui umiliato dalla polizia di Puttaparthi ed essi mi portarono via il passaporto. Mi trattarono come un criminale e mi minacciarono molto seriamente. C'è una forte azione di copertura riguardo al comportamento pedofilo di Sai Baba ma si può stare certi che tutti coloro che sono stati sessualmente molestati da Sai Baba e coloro che hanno compreso la sua natura malvagia non resteranno in silenzio per il resto della loro vita. Stanne certo! Si farà di tutto per smascherarlo! Tu potresti dire che noi non possiamo capire Dio e che comunque Sai Baba sta facendo molte cose buone! La mia risposta. Dio non molesta i bambini innocenti contro la loro volontà e l'abuso di uomini e bambini è criminale, che la vittima ne sia consapevole o no! Dio è sempre suprema compassione e non ferisce mai nessuno nè spezza i cuori. E' chiaro adesso che egli ha delle motivazioni malvage e per nascondere gli incresciosi incidenti, egli costruisce sempre più edifici per distrarre gli innocenti devoti dalla sua cattiveria. Vuole diventare più famoso di Krishna e persegue il nome e la fama. Un vero santo e anche Dio non permetterebbero mai a nessuno di adorare lui o le sue immagini, egli non permetterebbe la creazione di un culto attorno a lui per essere adorato su un trono d'oro. Dio è semplice, puro e pieno di compassione e umiltà. Adesso noi, ex devoti, vediamo che coloro che ci chiamavano fratelli alcuni anni fa adesso ci diffamano. Abbiamo imparato dalla storia, specialmente dal Terzo Reich sotto Hitler che non dovrebbe più accadere di restare in silenzio davanti all'ingiustizia a danno di migliaia di persone che soffrono. Caro GhanShyam Patel colui che resta in silenzio su ciò che accade laggiù a Prashanti Nilayam o nell'ashram si rende altrettanto colpevole e se egli difende Sai Baba malgrado la sua conoscenza di tutte queste accuse che sono indubbiamente vere , diventa anche lui un complice. Chiunque sappia e ancora sostenga il pedofilo Sai Baba si rende colpevole. Tu non sai quanto ho sofferto per tutto questo ma solo a pochi devoti importa. La verità può essere dolorosa per i devoti, ma è stata molto più dolorosa per le vittime che hanno sofferto queste esperienze traumatiche. Ma un giorno la verità verrà fuori e il mondo intero saprà che Swami non è puro ed ha ingannato il mondo intero. Tutte le molestie sessuali non sono un atto di purificazione nè un segno di obbedienza, nè di risveglio della kundalini. Le molestie sessuali sono una violenza mentale e fisica, un abuso del più infimo livello, poichè i devoti credono in Swami e la loro posizione è stata sfruttata. Dopo tutte le esperienze traumatiche con Swami, realizzai la natura cattiva e lussuriosa di Swami. Non lo accetto più come Guru e ho deciso di informare tutti i devoti sulla verità. Sto ancora facendo il mio sadhana e prego ogni giorno il Signore Onnipotente della Suprema Compassione di mostrare la verità all'umanità. So che il mio Signore Supremo non violenta mai i ragazzi e concede solo la sua benedizione spirituale. So che al mio Supremo Signore piace una vita semplice e non l'opulenza! So che il mio Supremo Signore di Compassione non fa mai differenze tra i poveri e i VIP. Egli non si vanta mai dei suoi miracoli e aborrisce qualunque culto sfarzoso! Caro GhanShaym Patel, non so chi sei, che tu sia un rappresentante del Trust o meno, ti chiedo di riflettere profondamente su tutto questo, non importa quanto doloroso possa essere e spero che il Supremo Signore della Compassione ti illumini. Possa tu seguire solo la verità, non importa quali sono le conseguenze, non importa cosa dicono gli altri. Studia la vita di Ravidas, Kabir, Guru Nanak e Vallalar e scoprirai cos'è un santone. VALLALAR nell'Avagal dice: O Supremo Essere! Tu hai detto: "Coloro che non conoscono la compassione, non conoscono loro stessi e Noi e la Nostra costituzione" Per quanto grandi si possa essere agli occhi degli altri, non serve a nulla se non si possiede la Compassione verso il proprio essere. Essere Dio senza la Compassione è impossibile. Questo è il resoconto onesto e di prima mano di una vittima che è stata sessualmente molestata da Sathya Sai Baba. Possa tu, Patel, avere la forza di accettare la verità che ti rende grande. Possa Dio benedire te e la tua famiglia. Cordiali saluti Jens Sethu |