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Esperienze personali di Hans de Kraker

Fonte: Hans de Kraker - Australia

Oggetto: ESPERIENZE PERSONALI

Data: venerdì 19 maggio 2000

 

Cari David, Faye e Glenn,

non ci sentiamo da tanto tempo! Finalmente mi sono preso il tempo di mettere giù alcune delle mie esperienze con il Grande Corruttore. Apprezzo davvero quello che state facendo. Penso che sia assolutamente vitale quello che state facendo perché si sta provocando un sacco di male e bisogna interromperlo. Non fare ciò che voi fate distruggerebbe lo scopo di tutti quegli anni di viaggi in India. Dopo tutto, tutti noi andavamo lì per cercare la verità.

Come vi avevo raccontato, avevo viaggiato in India intensamente per un periodo di 4 anni. Durante questo periodo (1992 – 94) ho avuto molte udienze con Sai Baba.

Lo conobbi in Italia nel 1988 attraverso un amico, in Italia, che aveva fatto circolare un libro. Dopo circa quattro anni feci il mio primo viaggio in India con la mia ragazza, mia madre e mio padre. Gli anni che seguirono furono particolarmente intensi e significativi nella mia vita. Sai Baba sin dalla prima udienza privata aveva suggerito a me e alla mia ragazza di dividerci per il nostro stesso bene. Fece questo in modo pubblico e molto imbarazzante, umiliando me e la mia ragazza di proposito. Noi avevamo costruito tanta “fede e mistero” attorno a lui e lo avevamo ormai accettato come Dio incarnato sulla terra, l’epitome della spiritualità, l’epitome dell’espressione divina e umana.

C’erano molti libri scritti da persone di ogni parte del mondo che parlavano di un miracolo dietro l’altro. La gente era guarita da malattie fatali semplicemente toccando gioielli “materializzati da Swami”. Egli “compariva” davanti alle persone in diverse parti del mondo. Milioni di persone andavano in ndia per vedere “Dio sulla Terra”. Milioni di persone arrivavano e gridavano nel vederlo, alcuni venivano curati dalle loro malattie, alcuni liberati dalle ansie della vita e alcuni morivano in pace. Alcuni ripartivano carichi di monili o anelli di vero oro, orologi, pendenti, tutti materializzati da “Swami”.

Sai Baba ha goduto di una grossissima popolarità in Occidente. Egli ha la grande capacità di giocare e comunicare con grandi folle di persone. E’ questo particolare potere che gli permette di manipolare la gente.

Ci vuole un Grande Uomo per non abusare di questo potere….

Durante questi quattro anni di viaggi in India, Sai Baba metteva in atto un certo rituale ogni volta che mi chiamava per una udienza privata. Mi chiedeva di tirarmi giù i pantaloni. Poi, egli “spalmava” la mia zona inguinale; testicoli e pene con dell’olio che lui stesso “materializzava”. Dopo questo rituale mi chiedeva di tirare su i pantaloni e di risistemarli. Avevo sentito parlare di questo rituale, e sembrava essere di “pubblico dominio” che questo venisse fatto per equilibrare l’energia sessuale o Kundalini. Non avevo mai pensato nulla di questo. Quando ero alla Scuola Elementare in Olanda, il dottore a scuola ci toccava e controllava i testicoli per vedere se stessero crescendo adeguatamente. Paragonavo questo rituale ad una visita dal dottore. Solo che aveva un obiettivo diverso. Del tutto senza pretese, continuai a ricevere questo trattamento, convinto che mi avrebbe fatto bene!

In ogni viaggio, egli “materializzava” monili, gioielli, vibhuti e olio. Notai anche che era particolarmente generoso con la gente che donava molto denaro o attrezzature per le varie cucine dell’ashram. Notai anche che chiamava fuori dalla folla molti ragazzi giovani e mai ragazze.

In una particolare udienza, lo vidi estrarre un anello dal fazzoletto che era sul bracciolo della sua poltrona. Non ci pensai molto. Non avevo mai davvero dato molto valore alle materializzazioni e sapevo che colui che lo avrebbe ricevuto sarebbe stato una persona estaticamente felice…Subito dopo, uno dei miei amici nel gruppo mi disse: “Perbacco! Che prova! Swami voleva mostrarmi che non ha materializzato l’anello, ma che lo ha tirato fuori da sotto il fazzoletto! Non è buffo! Ci sta davvero mettendo alla prova!” Non gli diedi importanza; non avevo mai dato molta importanza a queste materializzazioni ma il pensiero di accettare  che lui non stava davvero materializzando quegli oggetti era probabilmente poco attraente per la mia mente. Avevo anche ricevuto un anello, due braccialetti, ed una collana così penso di aver soddisfatto quel desiderio!

Col passare degli anni ricevetti un’attenzione sempre più personale da Sai Baba.Mentre la folla cresceva negli anni, diventava sempre più difficile vedere Swami da vicino. C’era un’area preferenziale per la gente che lavorava in cucina poiché essi non potevano mettersi in coda. Essi spesso lavoravano fino a 30 minuti prima del Darshan. Arrivando così in ritardo, essi si sarebbero sempre ritrovati seduti dietro una enorme folla, così avendo questa “area riservata”, essi potevano di tanto in tanto incontrare da vicino il “Maestro”. Questi gruppi erano organizzati in file di due o tre, a rotazione, così che ognuno avesse la sua opportunità.

Benché inizialmente fossi contrario a questo modo di procedere, cedetti al desiderio di avere un incontro da vicino con il “Maestro” e accettai un posto privilegiato la terza volta che mi fu offerto.Dopo due anni ero diventato “membro fisso” di un gruppo andava in India tre volte all’anno, per fare lavoro volontario nell’ashram. Il gruppo cucinava cibo per circa 6000 persone durante le festività e le celebrazioni multi-religiose (Natale, Shivaraatri, ecc) Il gruppo portava migliaia di chili di cibo a proprie spese così come molti elettrodomestici da cucina ecc. C’erano molti altri gruppi che portavano aiuto sotto altre forme ed era bello essere parte di questo enorme “sforzo collettivo”.

Il nostro gruppo aveva il suo posto. Non dovevamo aspettare in fila e avevamo sempre una fila di posti a sedere sul davanti. In alcune occasioni (festività e celebrazioni) ci veniva addirittura permesso di sedere in veranda. Riuscivamo sempre a vedere “Swami” da vicino e ci sentivamo molto fortunati.

L’ego era certamente soddisfatto da questa posizione di potere! Così tante persone volevano stargli vicino. Milioni di persone viaggiavano per dare una veloce occhiata ed eccoci qui di fronte a lui! E’ incredibile come la mente trova delle giustificazioni quando conviene al nostro scopo personale.

Durante una delle ultime visite, ci fu un ragazzo che aveva viaggiato con noi dall’Italia. Non era mai stato in India prima. Egli accompagnava la sua ragazza e il padre di lei, che facevano parte del gruppo. Subito dopo essere arrivati nell’ashram, avemmo la nostra solita udienza di benvenuto nella quale Sai Babau messo al corrente di quello che avevamo portato da casa, e anche dei nostri problemi personali, d’affari, quotidiani.

Sai Baba chiamò questo particolare giovane di nuovo, pochi giorni dopo. Gli fu dato un orologio! “Swami” aveva materializzato un orologio per lui! Venne da me immediatamente dopo, ed era proprio scioccato (come lo è la maggior parte delle persone, ognuna per le sue ragioni personali). Mi chiese di spiegargli qualcosa “Swami mi ha abbracciato e poi mi ha baciato, sulle labbra, e ha tentato di coinvolgermi sondando la mia bocca con la sua lingua. Quando sentii questo fui molto scioccato. Questo giovane (18/19 anni) era del tutto confuso e mi chiese cosa pensavo di questo. Egli aveva pensato alla “Kundalini” e che questo fosse per “bilanciare la sua energia”.  Gli dissi che poteva essere così ma che non sapevo.

Ne parlammo ancora altre volte. Gli dissi del rituale che avevo sperimentato negli anni passati e forse questo era qualcosa del genere….

In uno dei nostri viaggi in India, ricordo che avevamo portato così tanto, migliaia di chili di soprappeso. Tra le cose che il gruppo aveva portato c’erano orologi. Queste centinaia di orologi erano destinati agli studenti. Poco dopo essere arrivati, portammo alcuni degli oggetti che avevamo portato alla porta principale di Poornachandra, davanti alla casa di Sai Baba. Un signore molto gentile controllava da chi arrivavano le offerte e se Sai Baba le stava aspettando. (specialmente dopo l’attentato alla sua vita, c’era un controllo di sicurezza molto rigido).

Solo poche settimane più tardi, incontrai uno studente, che orgogliosamente mi disse che il suo orologio era stato materializzato da Sai Baba! Lui era tanto felice per quanto io ero stupito. E ancora decisi di rimuovere i pensieri che avevo, dicendo a me stesso che era una cosa grandiosa che quel ragazzo fosse così felice e che la filosofia era quello che contava e non la provenienza dell’orologio. Decisi che ciò che era stato instillato in questo ragazzo attraverso questo regalo lo avrebbe aiutato nella vita ad essere la persona che egli aspirava ad essere. In quello stesso periodo un amico avvicinò un’altra persona del nostro gruppo dall’Europa che aveva ricevuto lo stesso orologio. Egli aveva chiesto al mio amico perché aveva avuto quell’orologio….

Durante un altro viaggio venne con noi un amica malata di cancro. Ella voleva donare una ambulanza all’ospedale. Era stata inclusa nel gruppo dal nostro leader. Fu suggerito che comprare un’ambulanza era troppo complicato. Così lei fece una donazione di una grossa somma di denaro. Il giorno dopo ebbe una udienza durante la quale ricevette un anello “materializzato”.

Nel mio ultimo viaggio in India (novembre 1996), arrivai presto dall’Australia e i miei amici dall’Europa non erano ancora arrivati. I soliti direttori delle cucine non gestivano più le cucine. Al mio arrivo, Sai Baba mi chiese di riaprire la Western Canteen e di cominciare a preparare il cibo per colazione, pranzo e cena. Radunai un gruppo di persone (mi fu ordinato/raccomandato dalla dirigenza dell’ashram di non permettere a nessuno dallo Shri Lanka di entrare in cucina. Tutte le persone che sceglievo venivano controllate) e cominciai a lavorare. Parecchi giorni dopo, i miei amici dall’Europa mi raggiunsero.

Avemmo parecchie udienze insieme. Fu attorno al 10 di dicembre che essi partirono, tranne uno dei miei più intimi amici. Trascorremmo alcuni splendidi momenti insieme. Era quasi come se fossimo gli apostoli attorno a Gesù. Fummo spostati ancora più avanti ed eravamo seduti nella zona della dirigenza dell’ashram. Sai Baba veniva da noi ad ogni Darshan e chiacchierava con noi. Erano momenti molto speciali. Ci sentivamo privilegiati.

Il giorno della partenza del mio amico, fummo chiamati per una udienza insieme. Sai Baba materializzò un altro braccialetto per il mio amico e per me.(Uno dei miei amici fu “testato” e lo vide portare fuori l’oggetto dalla stanza accanto).  In questo stesso viaggio egli aveva materializzato un vaso di amrith, “nettare divino” con un cucchiaio che egli usava per darcelo, dopo di che egli diceva “D’ora in poi, non più karma cattivo e niente più sfortuna nella vostra vita”. “Siete persone molto speciali, questo è un privilegio! Ci sono così tante persone fuori e voi siete quelli fortunati!” Quando gli chiesi perché, egli disse che i nostri cuori erano puri e che non c’erano interessi personali nel lavoro che facevamo (litigavamo e discutevamo in modo molto acceso a questo proposito nel gruppo, proprio come molti altri gruppi di essere umani possono avere).

Poi, il mio amico se ne andò. Rimasi solo e pochi giorni dopo venni chiamato. Andai nella stanza delle udienze e mi fu concessa una udienza privata in una stanza separata. Quando fummo lì, egli mi chiese come andavano le cose in Australia. Egli mi disse che mi avrebbe dato tutto, denaro, una casa, una moglie, TUTTO!

Poi mi fece segno di avvicinarmi e di abbracciarlo.

Durante quello stesso viaggio, precedentemente, mi aveva chiesto di baciarlo sulla guancia, mentre lo aiutavo a portare qualcosa da una stanza adiacente alla sala delle udienze. Questa è una piccola stanza dove lui tiene le sue vesti. E’ sua abitudine dare una veste alle persone allo scopo di guarirle (è una convinzione comune che “abbracciare” una veste può curare una malattia), o quando essi aprono uno dei suoi centri. Egli mi chiese di aiutarlo a prendere qualcosa da quella stanza. Si piegò per prendere qualcosa da uno scaffale in basso, e quando si alzò indicò la propria guancia, voleva che io lo baciassi. Lo feci, molto sorpreso e piuttosto sospettoso. Vengo da un paese dove uomini e donne, indipendentemente dal loro sesso, si baciano gli uni con gli altri sulla guancia per tre volte. Così, dopo il mio primo sospetto, riportai tutto a livello di normalità ( sono ancora sorpreso oggi, fino a che punto può arrivare la propria mente).        

Torniamo al momento in cui mi chiese di avvicinarmi. Poi mi abbracciò, (io sono inginocchiato e lui è seduto sulla sedia – non ci sono persone presenti). Adesso egli gira la sua faccia e mette le sue labbra sulle mie; mi girava la testa e la mia mente correva a 500 chilometri all’ora. Non so cosa fare! La mia bocca si stringe, e mi sento estremamente a disagio con questa “incarnazione di Dio sulla terra” che tenta di baciarmi sulla bocca.! Sai Baba mi lecca sulla guancia e dice: “Rilassati! Con altra gente non va bene, con Sai Baba è ok!”. Sono ancora più a disagio e mi sento disgustato allo stesso tempo.

Sai Baba si rese conto della sua e della mia situazione e decise di non continuare. Adesso mi dice di nuovo che mi darà tutto e si alza e mi dice di fare padnamnamaskaar. Mentre mi inginocchio, e tocco i suoi piedi con la mia fronte, mi tira per le braccia e mi fa capire che vuole che gli massaggi i muscoli e io avevo visto molti uomini e donne rispettabili da tutti i ceti sociali fare la stessa cosa… adesso mi prende la testa e la spinge con decisione verso il suo inguine…poi mi solleva per le braccia e mi chiede di andare sempre più in alto… ADESSO STO STRINGENDO LE SUE NATICHE E MI CHIEDO COSA DIAVOLO IL MIO MAESTRO MI STA CHIEDENDO DI FARE!!!  Lascio cadere le braccia e adesso sono ancora più scioccato….si tira su il vestito, mi presenta il sui pene semi-eretto e mi invita a prendere la mia “Opportunità Fortunata”.

“Questa è la tua Opportunità Fortunata”

Adesso sono sulle mie ginocchia e di fronte ho il suo pene eretto, ed egli mi chiede di fare sesso orale. Sta lì ed io penso:

“DEVO FARE QUESTO?”

“POSSO FARE QUESTO?”

-.....-

Allora istintivamente allungo il braccio destro e lo appoggio sulla parte del suo petto che nasconde il suo cuore e dico:

“Non voglio questo, Swami, voglio il tuo cuore”

Egli lascia cadere il suo vestito e dice: “Si, si, si, naturalmente hai il mio cuore”

Adesso mi chiede di tirarmi giù i pantaloni , “scopre” che il miocene non è eretto e mi dice che è così che deve essere. “Swami è lì dentro, Swami è lì dentro”

Pensai: “Maledizione, NO! Quello che è Mio è Mio! E tu certamente non sei lì dentro!”

Egli mi chiede di nuovo di fare Padnamnamaskaar e di nuovo si tira su il vestito. “Questa è la tua seconda Buona Opportunità”, disse.

Io rifiuto e mi alzo senza dire nulla. Adesso sono arrabbiato, confuso e inebetito. Mi sento bruciare! Dio ha solo preso la porta di dietro! Un abile prestigiatore e imbroglione professionista ha appena trasformato in spazzatura le certezze degli ultimi 8 anni della mia vita. Mi ero astenuto da qualunque attività sessuale poiché lui aveva suggerito che era giusto per la mia Evoluzione spirituale. Aveva infastidito e imbarazzato me e la mia ragazza  a causa della differenza d’età, mentre adesso si mischiava con qualcuno che aveva 42 anni di meno…Ci aveva detto di interrompere la nostra relazione…e per quale ragione? Per avere via libera?

In realtà, io stesso tirai via il tappeto da sotto il castello mentale che io stesso avevo costruito. Io sono responsabile, lui abusa della buona fede della gente, della loro fiducia, al punto di prendere la loro vita e talvolta di fargliela perdere.

Devastazione

Devastazione

Egli mi chiese di stare zitto, di non dire questo a nessuno.

Uscii dalla stanza delle interviste, e corsi nella mia stanza.

Mi chiusi dentro.

La mattina successiva la gente veniva alla mia stanza, si avvicinava alla porta e bussava.

Qualcuno aveva addirittura telefonato in Europa per parlare con il capo del mio gruppo. Ebbi una chiamata da lei il mattino successivo. Lei espresse preoccupazione e mi disse che la gente mi aveva visto uscire dalla sala delle udienze tutto pallido … poi avevano tentato di parlarmi nel mio alloggio ma io mi ero chiuso dentro a chiave. Mi chiese cosa era accaduto. “Ha cercato di fare sesso con te?”. Le risposi che era una faccenda tra lui e me. Non volevo parlarne.

Pochi giorni dopo ero seduto a distanza durante il darshan, non volevo essere vicino. Guardavo le masse e masse di persone e mi chiedevo come egli riuscisse a manovrare tutta questa gente. “Chi sei?” chiedo a me stesso….alcune settimane passano….ho un’altra udienza con un gruppo di tedeschi e russi. La mia attenzione è altrove, e Sai Baba controlla ogni movimento dei miei occhi. Vedo il trucco dell’anello tra il cuscino e il bracciolo della sua poltrona. Guardo questa vecchia signora russa che piange mentre è seduta di fronte a lui. Egli sta giocando con la folla, e improvvisamente il DIO è diventato un pessimo imbroglione. Nel frattempo il gruppo è arrivato dall’Europa e stiamo tutti lavorando duro nelle cucine. Mi ero buttato nel lavoro per dimenticare qualcosa che stavo tentando di non accettare: la realtà.

C’era molto movimento in cucina e io non avevo più interesse a partecipare alla situazione. Feci una chiacchierata con la leader del gruppo perché non andavo più al darshan. Nel mio ultimo giorno nell’ashram parlai con la leader del gruppo. Ancora lei insistette affinché le raccontassi cosa era accaduto. “Quindi ha tentato di fare sesso con te?” era la domanda. Stanco di tutto le raccontai cosa era accaduto. Questo accadde la sera del 4 o del 5 di gennaio. Immediatamente dopo lei ha una udienza con Sai Baba, da sola questa volta, senza il resto del gruppo. Dopo che esce dalla stanza, parecchie ore dopo, vengo convocato da un anziano signore della Sicurezza, che conoscevo bene, della quale ero diventato amico. Parecchi anni prima, quando accompagnai una coppia dall’Europa, che non parlava affatto inglese, egli aveva trascorso del tempo con questa coppia, il loro bambino di 3 anni (che aveva il cancro) e me. Questo signore sembrava molto goffo e mi chiese se poteva farmi una foto. Risposi che naturalmente poteva, visto che non sapevo cosa stava accadendo, ma intuendo che qualcosa era andato storto. Egli era accompagnato da due seva dals. Uno di loro mi fece una foto di fronte e poi mi chiese di girarmi sul lato. Quando chiesi al mio amico cosa stava accadendo, egli annuì a disagio e disse che non sapeva.

Poi mi scortarono dal segretario dell’ashram che mi ordinò di partire appena possibile. Mi ero comportato scorrettamente e dovevo andarmene. Quando chiesi quale era la ragione, mi dissi che non avevo il diritto di chiedere nulla, e che dovevo solo partire. “Devi lasciare l’ashram. Ti consigliamo caldamente di non gironzolare attorno al villaggio, di andare prima possibile a Bangalore e prendere il primo aereo….      

Me ne andai.

Tutti i miei amici del gruppo furono assolutamente sorpresi e distrutti quando vennero a sapere che ero stato espulso. Tranne una persona….la stessa persona che aveva parlato con Sai Baba poche ore prima.

Così si liberarono di un possibile “cane sciolto”.

Ma che dire dei miracoli?

Ma che dire delle profezie che descrivono un uomo come lui?

Ma che dire dei sogni su di lui che ho fatto? (Si crede che quando uno sogna Sai Baba, è lui stesso che lo vuole. Non puoi sognarlo se lui non vuole. Quando lo sogni, in realtà è lui che viene da te, e quindi è una grazia speciale).

Ma che dire delle “materializzazioni”?

L’auto-interesse non ha confine. La mente trova tutte le ragioni per giustificare i mezzi per raggiungere, o mantenere uno scopo.

Ma cosa dire di un bambino di 3 anni?

Ora, che dire di quel bambino di 3 anni che Sai Baba disse che avrebbe curato? Che dire del fatto che egli disse ai genitori (ero il loro traduttore personale) di non portare più il loro bambino all’ospedale? Non dovevano più preoccuparsi della terapia, “Mi occuperò io di loro e lo curerò”.

Ma che dire del fatto che il bambino di 3 anni morì 6 mesi più tardi per la malattia?

Che dire del fatto che egli aveva promesso a due amici (padre e figlio) nel nostro gruppo un lingam per curare la malattia della madre. E lo promise di nuovo nel secondo viaggio che essi fecero. Ora il ragazzo stava male e aveva costantemente la febbre. Che dire del fatto che Sai Baba ancora non gli diede questo lingam, la madre era ancora malata e adesso egli promise che avrebbe curato il figlio e raccomandò di non prendere medicine? Che dire del fatto che essi tornarono 6 mesi dopo e dissero a Sai Baba che egli non riusciva a lavorare senza prendere le pillole, non poteva lavorare con 39 gradi di febbre. E che dire del fatto che Sai Baba insistette che “è solo il calore del corpo, non preoccuparti, io mi curerò di te”. “Non prendere le medicine” eglì ripetè.

Ma che dire del fatto che egli morì parecchi mesi dopo?

Che dire del fatto che quando regali del denaro ottieni un bel posto sulla veranda, o che puoi comprare l’attenzione di Sai Baba facendo grosse donazioni  (devi assicurarti che tutti i tuoi dati personali passino attraverso le persone giuste).

Ma che dire del fatto che è probabile che tu ottenga la sua attenzione se sei maschio e di bell’aspetto?

Ma che dire del fatto che egli parli dell’astenersi dal sesso, ma se lo concede tutte le volte che può?

E che dire del fatto che egli inciti la rottura di una relazione per poi adescare il maschio?

E che dire del fatto che egli dica a un gran gruppo di persone che la perfetta differenza d’età tra due persone è di 3 o 4 anni: cito “Diversamente dal ragazzo della cucina con i capelli lunghi che esce con una donna di settanta anni e il motivo per cui lo fa è il denaro”. Ma allora per lui, a 72 anni d’età, va bene chiedere favori sessuali ad un ragazzo di 44 anni più giovane?

E che dire di questo inganno coercitivo?

Mi ci sono voluti 3 anni.

E non mi aspetto che nessun autentico devoto di Sai Baba accetti i fatti di cui sopra così come sono. Di fatto, molti tirerebbero fuori una buona ragione “Egli è comunque un avatar. I suoi metodi non devono essere analizzati, chi sono io per capire?”

Sono stato qui.

Nulla di nuovo.

Ma i fatti, la verità, quella per la quale tutti noi abbiamo viaggiato in India, adesso ci chiama. La verità chiede aiuto a gran voce.

Con le altre schiaccianti e devastanti scoperte (pedofilia ecc) in questo resoconto da parte di altri devoti senza pretese, credo che ognuno debba al proprio spirito di accettare e crescere ed essere pronto a sostenere tutte le persone che consideriamo fratelli e sorelle, perché molti di loro, e specialmente i più vecchi, che sono stati devoti per anni, avranno bisogno di tutto il sostegno possibile.

Buona fortuna

Hans de Kraker