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L'impoverimento personale
nell'adorazione dei guru - Parte 1
Esemplificato dal culto di Sathya Sai Baba
Parte prima - il nettare che
si trasforma in oppio
Uno dei principali problemi dell'adorare una persona come se fosse Dio,
come i devoti adorano i loro guru, è che uno investe le proprie energie e
identità in quella persona (come per dare ulteriore potere a quel presunto "Dio"
e portare avanti i suoi interessi) e così si priva della propria autonomia.
Questa è una forma speciale di impoverimento di se stessi, che spesso va sotto
il nome di "resa" o di "abbandono dell'ego" o addirittura di distruzione
dell'ego".
All'inizio, può sembrare una relazione che da
forza, a causa dell'esperienza nuova, il sorgere della fede, nuove persone e
coinvolgimento... nuove opportunità di auto-espressione e così via. Questo
sembra essere un dono della grazia da parte del guru, anche se i cambiamenti
sono effettivamente operati da noi stessi nella convinzione che il guru ci stia
guidando e permetta questo. Può essere che il guru contribuisca a questo.
Nondimeno, il contributo più forte, qualunque forma esso prenda, è sempre dato
dal discepolo.
In base alla storia personale e alla conseguente maturità della persona
coinvolta, ciò che inizia come un tentativo di migliorarsi servendo i desideri
(apparenti) del guru e diminuendo i propri desideri superflui così da migliorare
la qualità della vita ecc, può improvvisamente trasformarsi in un insano
desiderio di annullamento.
Il processo - ciò che in realtà accade - spesso va avanti senza che coloro che
ne sono coinvolti se ne accorgano, poiché esistono molti inganni mentali che
aiutano ad ignorare le conseguenze negative di ogni tipo e trasformarle in
positività. Tutto questo si applica in modo anche più evidente a quelle persone
che non hanno ancora sviluppato una sana autonomia personale nel liberarsi dalle
varie forme di auto oppressione sperimentate nei loro primi anni e/o da altre
pressioni sociali che hanno subito e che negano ogni completa auto-scoperta e
auto-affermazione.
Ho incontrato un enorme numero di devoti che credono che una persona o un'altra
siano Dio stesso. La maggior parte delle mie esperienze in questo senso sono
collegate con il movimento di Sathya Sai Baba, dove anche io arrivai ad
abbracciare "estrema linea di credo" richiesta ad ogni "genuino seguace". Sathya
Sai Baba insiste sul fatto di essere "tutti gli Dei riuniti in uno" al quale
giungono tutte le preghiere rivolte a tutti gli Dei. Ma sostiene anche - con la
sua tipica doppiezza - che egli rappresenta soltanto una delle forme della
Divinità (la forma umana di Sai Baba). Egli spinge questo enigmatico gioco
mentale sostenendo allo stesso tempo che anche ogni essere umano è Divino,
essendo fatto ad immagine di Dio.
Questo implica che i progressi possibili verso l'auto-realizzazione che derivano
direttamente da Sathya Sai Baba alla sua presenza fisica sono limitati. Egli
accetta questo, mentre predica ripetutamente che solo con la sua volontà divina
si può raggiungere Dio. Dice di non voler essere adorato ma accetta l'enorme
adorazione personale e dice alla gente di ripetere costantemente il suo nome e
di concentrarsi incessantemente sulla sua forma!
Mi convinsi a visitare Sathya Sai Baba a causa di una quantità di indiscutibili
eventi paranormali, così io stesso sono passato attraverso la mentalità dei
devoti. Questo porta a realizzare cose che non mi ero aspettato, principalmente
riguardo alla mente e alla quantità di modi in cui essa funziona. Quindi ho
simpatia per coloro che sono ancora sotto la sua influenza e auguro loro ogni
bene nel loro prossimo passo nel processo di auto-realizzazione, facendo del mio
meglio per fornire tutte le informazioni necessarie per scuoterli da tutte le
illusioni inculcate loro da Sathya Sai Baba. Comunque, dal momento che ormai
sono disponibili molte prove fattuali di attività clandestine di Sai Baba, mi
rivolgo a chiunque tenti "automaticamente" di difenderlo e quindi si rifiuta di
indagare accuratamente nella faccenda.
La "conversione notturna". Molti devoti hanno raccontato come essi siano stati
improvvisamente "convertiti" a credere che egli sia ciò che sostiene di essere,
spesso attraverso alcuni eventi paranormali come coincidenze sincrone, sogni di
Sai Baba, percezioni visive e auditive di lui o di sostanze e oggetti a lui
connessi. Queste esperienze "miracolose", che Sathya Sai Baba chiama i suoi
"biglietti da visita" vengono considerate principalmente come una introduzione
alla sua dottrina per seguire lui, il suo consiglio ed i suoi comandamenti. Non
tutti i seguaci sono stati convertiti velocemente, molti ci sono arrivati
lentamente... a passi graduali. I risultati finali sono spesso indistinguibili.
I cosiddetti "insegnamenti eterni" di Sathya Sai Baba influenzano i suoi seguaci
allo stesso modo, nel tempo. Essi sono creati in modo che, una volta accordata
la fede a Sai Baba ed accettato la parte moralmente attraente dei suoi
insegnamenti, si comincia a reinterpretare tutte le proprie esperienze personali
in modo da sviluppare una opinione illusoria della gente e del mondo. Gli
insegnamenti rifiutano ogni opinione che sia in conflitto con essi (a meno che
essa non sia parte dell'insegnamento). Ogni dubbio sulla loro verità divina deve
essere evitato come espressione di ignoranza, peccato o spesso del male. In
questo modo i devoti creano delle interpretazioni di tutto, che non sono altro
che una serie di illusioni che raccolgono ciò che "i devoti pensano". In molti
casi questa condizione mentale ed emotiva profondamente radicata diventa una
autentica esperienza di vita. Ci vuole una forte personalità e considerevoli
risorse interiori per non lasciarsi andare alle parti estreme del suo
insegnamento. Ci vuole una struttura caratteriale ancora più sana ed una forte
auto-consapevolezza per rompere con questa illusione che si autoalimenta e con
le connessioni sociali che la rinforzano e che sempre di più tagliano fuori da
alternative o ripensamenti.
Molti seguaci di Sathya Sai Baba risponderanno che i suoi insegnamenti portano a
buone esperienze, ad una vita più "spirituale" ed utile e inoltre, che essi sono
interamente positivi ed in linea con il migliore spirito delle altre religioni.
Queste esperienze positive sono di solito - se non invariabilmente - per lo più
sentite nella fase iniziale, spesso descritte (nostalgicamente) dai devoti come
"il periodo della luna di miele" quando tutto è nuovo e fresco e la vita sembra
aver preso una svolta finale, radicale per il meglio... una promessa di
benedizioni, realizzazione, addirittura salvezza personale.
L'attrazione positiva che Sathya Sai Baba ed i suoi insegnamenti hanno
inizialmente (prima di penetrare in profondità) è davvero considerevole, come si
può vedere nelle iperboliche ed esagerate lodi di centinaia di seguaci che hanno
scritto libri o che hanno raccontato delle loro miracolose esperienze. Ciò che è
in palio è un rifugio, una fuga dalla "dura realtà" della propria vita
precedente. L'accuratezza della seguente accurata e succinta citazione non può
essere enfatizzata: "Molti dei miracoli di Sai Baba sono attentamente calcolati
in termini di tempo e di psicologia e quindi mirano a sbalordire il potenziale
discepolo, a rompere il suo equilibrio e, in questo modo, a vincere i suoi dubbi
e resistenza. Essi sono una parte dei già menzionati giochi e della creazione di
una relazione personale nella quale Sai Baba tiene tutti i fili nelle sue mani.
E' importante vedere attraverso lo scopo di Sai Baba nel rendere le persone
indifese per mezzo della sua dimostrazione di potere" (tratto da "Guru,
Miracle Worker, Religious Founder: Sathya Sai Baba" del dott. Reinhart
Hummel) |