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di Barry Pittard - bpittard@beachaccess.com.au Ex lettore del Sri Sathya Sai College di arti, scienze e commercio - Whitefield - Karnataka Tratto da http://www.saiguru.net/english/news/020927oppenletter.htm Data: 28 settembre 2002
Signore, insieme a P.N. Bhagawati, ex Giudice della Suprema Corte dell'India, Ranganath Mishra, Presidente della commissione Nazionale per i Diritti Umani dell'India e l'ex Giudice della Suprema Corte dell'India, avete firmato una pubblica lettera difendendo Sathya Sai Baba di Puttaparthi, Andra Pradesh. In questa lettera parlate di "affermazioni sconsiderate e raffazzonate fatte da certe fasce d'interessi e da certa gente contro Bhagavan Sri Sathya Sai Baba". Ho 60 anni, sono stato per due anni Lettore d'Inglese presso il Sathya Sai College a Whitefield, Karnataka, ed un insegnante di college in pensione. Adesso sono membro attivo nel coordinare gli sforzi di molti ex devoti nel mondo che parlano di gravi e duraturi abusi morali di Sathya Sai Baba. Come cittadini responsabili, non siamo stati accusati, se non da voi, di sconsideratezza, mancanza di scrupoli o macchinazioni. Molti di noi si sono dimessi (in alcuni casi, eravamo alti funzionari) dall'Organizzazione Mondiale di Sai Baba. Io sono stato profondamente coinvolto al suo servizio per 25 anni, cosa che è tipica di altri ex devoti. Interpretando positivamente la vostra lettera, voi suggerite che non siano state svolte indagini nella provenienza delle accuse fatte contro Sathya Sai Baba. Sarebbe un'indagine estremamente facile da svolgere. Determinare i fatti sarebbe vostro dovere morale ed etico, e anche dei vostri colleghi devoti. Perché scagliate queste accuse senza circostanziarle assolutamente? Dal momento che la schiacciante maggioranza dei dissidenti è costituita da ex devoti ben organizzati ed attivi nella volontà di smascherare Sathya Sai Baba, le vostre osservazioni non possono essere riferite che a noi. Scoprirete immediatamente, come hanno fatto molti media responsabili, quali le squadre investigative del Times di Londra, il Daily Telegraph, la BBC, la Australian Broadcasting Corporation, la TV argentina Azul con il programma "Zona de Investigacion" e la Broadcasting Company danese, che coloro che accusano Sathya Sai Baba sono molti ex devoti dalla irreprensibile integrità morale. Una integrità che voi, P.N. Bhagawati e Ranganath Mishra avete diffamato. Contrariamente alle vostre affermazioni calunniose, noi non abbiamo "interessi nascosti" e veniamo da molti paesi, professioni e ambienti culturali. La vostra lettera continua: "Condanniamo senza mezzi termini le dichiarazioni maligne ed infondate che sono state fatte su Sathya Sai Baba in certi ambienti" e definite coloro che fanno queste accuse come "scurrili". Primo Ministro, vorremmo attirare la sua attenzione su http://www.exbaba.it/Pagine/petizione/petizione.htm. Qui troverete tra i firmatari molti ex devoti di Sathya Sai Baba. Molti di loro erano funzionari o personaggi chiave nella sua organizzazione. Tra noi ci sono membri fondatori, presidenti, segretari, tesorieri, coordinatori delle attività ecc. Le nostre attività non sono, come voi sostenete, "scurrili". Questa petizione della coalizione JuST (Just Seekers of Truth) è stata presentata a molti governi, incluso il vostro. Essa mette in evidenza molte gravi accuse contro Sai Baba, principalmente in relazione agli abusi sessuali a danno di minorenni e giovani e la complicità della polizia a Puttaparthi nel 1993 e chiede un'indagine ufficiale ai più alti livelli. Volete avviarne una? Se così non è, per favore, spiegatene i motivi.
Questi sono i fatti: provenendo da diverse parti del mondo, (inclusa l'India) minori, giovani uomini e le loro famiglie hanno denunciato varie forme di molestia sessuale da parte di Sathya Sai Baba. Alcuni uomini e donne, all'epoca in posizioni di fiducia e di responsabilità nell'Organizzazione Sai, indagarono coscienziosamente nelle accuse, sia delle vittime che delle famiglie. Essi, sostenuti dall'opinione di esperti consulenti di abusi sessuali, sono pienamente persuasi della verità delle accuse. Al contrario di molti importanti leaders mondiali nell'Organizzazione (che sono ben al corrente dei fatti), alcuni di noi hanno dolorosamente documentato le considerevoli prove, le hanno consegnate ai governi ai più alti livelli (incluso il vostro Ministro degli Interni e il Vice Primo Ministro L.K. Advani), e ad agenzie come il C.B.I. di Nuova Delhi, F.B.I., Interpol, Scotland Yard, la Polizia Nazionale francese, la Polizia Reale canadese, la Polizia Federale australiana.
Benché io ed altri abbiamo fatto delle rimostranze all'allora direttore del C.B.I. di Nuova Delhi, il Dott. R.K.Raghavan, le vostre forze di polizia nazionale non hanno agito in base alle richieste di cittadini responsabili del vostro paese e di altri. Eppure le accuse sono state trattate con la massima serietà da alti funzionari in vari paesi, incluso l'ambasciatore statunitense in India (all'epoca Richard Celeste), circa una dozzina di funzionari del Dipartimento di Stato e, in stretta associazione con loro, l'F.B.I. Comunque tutti i ministri stranieri ci dicono di essere stupiti dall'inattività delle autorità indiane.
Può l'articolo in prima pagina di "INDIA TODAY" essere sfuggito alla vostra attenzione o a quella dei vostri colleghi o funzionari? La dichiarazione dell'U.N.E.S.C.O. - ampiamente riportata in India - ha eluso la vostra attenzione? Esso annunciò il proprio ritiro da una conferenza sull'istruzione superiore che si è tenuta a Puttaparthi nel settembre 2000, dando parecchie motivazioni per il ritiro, incluse le serie accuse contro Sathya Sai Baba.
La minima indagine da parte vostra o da parte dei vostri dipartimenti avrebbe rivelato lo stato etico e morale di molte delle nostre richieste - molte delle quali sono disponibili su Internet. Esse sono comparse su moltissimi giornali in paesi come gli U.S.A. (SALON.COM), Regno Unito (TIMES OF LONDON, DAILY TELEGRAPH), Danimarca (BT), Svezia (Sokaren), Olanda (Trouw), Germania (Build, Focus), India (India Today), Australia (The Age), Canada (OTTAWA CITIZEN, TORONTO STAR, VANCOUVER SUN). Inoltre la B.B.C., la A.B.C. ed altre compagnie televisive.
Riguardo agli omicidi del 1993 a Puttaparthi, pongo alla vostra attenzione le informazioni fornite da Robert Priddy, che potete trovare su http://home.no.net/anir/Sai/enigma/VKN1.htm con il titolo di "Avvenimenti che scuotono la fede - gli omicidi del 1993". Mr. Priddy, un professore di filosofia e di scienze sociali dell'Università di Oslo, ormai in pensione, ha scritto con accuratezza alcune rivelazioni scioccanti apprese da un amico molto caro a lui e a me, il grande e coraggioso editore indiano, V.K. Narasimhan che aveva una frequentazione con Sathya Sai Baba. Questo ed altre prove mettono in questione il ruolo, per esempio, del vostro ex ministro degli Interni S.B. Chavan e indica che egli aiutò notevolmente a "controllare i danni" a Puttaparthi. Suggerisce che Sai Baba, suo fratello Janaki Ramaiah, i suoi funzionari e la polizia locale e statale e le autorità di governo hanno agito in maniera discutibile e sospetta. Coloro che hanno studiato i fatti conoscono anche troppo bene le molte irregolarità ed evasioni da parte delle autorità e, sembrerebbe chiaro, la criminale soppressione dei fatti.
Signore, come capo della più grande democrazia, non può ignorare ciò che ha riportato l'HINDU il 10 giugno del 1993: "Quando la stampa incontrò Mr. Indulal Shah, principale funzionario del Sri Sathya Sai Trust, egli disse: "La faccenda è soltanto interna e non vogliamo nessun tipo di indagine legale o governativa". Puttaparthi è un feudo medievale, al di sopra delle leggi dell'India?
Come lei sa, moltissime persone da tutti i ranghi delle forze armate indiane, della polizia, corpo diplomatico, commercio ecc. considerano Sai Baba come Dio incarnato. A meno che lei ed il suo governo non agiate in nome della verità e della giustizia, come potrà l'inevitabile smascheramento di Sathya Sai Baba a livello internazionale riflettersi sul vostro paese?
Noto che lei e gli altri firmatari vi riferite a Sathya Sai Baba come a Bhagawan. Sicuramente questo serve ad affermare la vostra accettazione della sua autoproclamata divinità poichè egli ha spesso dichiarato di essere l'Avatar di tutti i tempi, quello che si è incarnato per salvare il mondo intero, cosa che sicuramente non ignorate. Nessuna manifestazione sovrannaturale relativa a Sathya Sai Baba, per quanto grande e diffusa, può scagionare lui o altri maestri religiosi dalle terribili offese contro ragazzi e giovani, né la complicità negli omicidi ad opera della polizia e il successivo insabbiamento.
Renderò questa lettera ampiamente disponibile ai media indiani ed internazionali, Ministri stranieri nel mondo, capi di agenzie legali ed Internet.
Adesso chiedo che voi:
1. pubblicamente ritiriate le vostre affermazioni contenute nella vostra lettera congiunta e porgiate le vostre scuse poichè essa profondamente offende e disonora tutti quegli ex devoti di Sai Baba che, con grande sacrificio e sforzo, lavorano costantemente per portare le accuse contro Baba all'attenzione dei governi, delle agenzie e del pubblico in generale;
2. istituiate giuste ed ufficiali indagini riguardo queste accuse.
Barry Pittard - bpittard@beachaccess.com.au |