"UN SITO CRITICO SU SAI BABA"

Prashanti Nilayam, la "Dimora della Pace Suprema"

 

Questa notizia e' apparsa sulla pubblicazione "Hinduism Today", Agosto 1993 - Volume 15, numero 8 (nella rubrica "notizie in breve"):

"Sathya Sai Baba e' sfuggito per un soffio ad un tentativo di assassinio nel suo ashram di Puttaparthi, in India, il 6 Giugno. Il motivo dell'attacco da parte di quattro studenti devoti e' ignoto. L'assistente personale di Sai Baba, Radhakrishna Swamy, ed un altro devoto sono stati uccisi nel tentativo di respingere gli assalitori, che erano armati con spranghe, lame e coltelli. Due altri devoti sono stati feriti. La polizia ha colpito a morte tutti e quattro gli assalitori. Il governatore dell'Andra Pradesh [lo stato indiano dove si trova Puttaparthi, NdT] puo' solo ipotizzare che i quattro studenti avessero avuto qualche risentimento nei confronti della direzione dell'ashram."

In questa pagina, NHNE SPECIAL REPORT (in inglese, i proprietari ne permettono il link ma non la modifica), dedicata a Sai Baba, troviamo altre informazioni sul caso. Qui di seguito, stralcio e traduco la parte relativa al caso:

 

CRIMINE E KARMA:

OMICIDI NELLA STANZA DA LETTO

Ancora di peggio era in serbo quando il 6 Giugno 1993, sei residenti di Prashanti Nilyam vennero uccisi nella stanza da letto di Sathya Sai Baba. E' stato dichiarato che due furono uccisi dagli assalitori e la polizia affermo' di avere ucciso - per legittima difesa - i quattro assalitori, che erano armati di soli coltelli. Realizzando il pericolo per la sua persona, Baba stesso corse via in salvo, salto' da una finestra aperta ed inseri' un allarme segreto, l'esistenza del quale era ignota anche ai piu' intimi. La cosa interessante, e' che tutte le persone uccise appartenevano al cerchio piu' vicino a Sai Baba; tra di loro Radha Krishna Menon, l'assistente personale che fu scoperto in un video passare di nascosto una collana a Baba. Baba stesso parlo' degli omicidi nel suo discorso di Gurupurnima e tratto' la questione di come la morte dei suoi fedeli devoti fosse inevitabile:

"Nascita e morte vanno insieme. Bisogna realizzare che la morte e' un fenomeno naturale ed evitare di esserne terrorizzati... dovete notare che la vita di Swami e' nelle Sue stesse mani e non in quelle di chiunque altro. Se io lo volessi, potrei vivere tanto a lungo quanto mi piace. Dato che Egli e' l'onnipotente, Dio non si puo' comportare in modo arbitrario. Non realizzando questa verita', gli uomini che sono impegnati in faccende materiali domandano come mai in certe situazioni, Dio non usi il suo potere illimitato per evitare certi eventi avversi..."

Il rapporto della polizia venne cambiato due volte, da tentativo di assassinare Baba a liti interne a Prashanti Nilayam. Misteriosamente, Shankar Dayal Sharma, il Presidente della Repubblica Indiana, devio' dal protocollo e dall'opportunita' e disse che le morti furono "tutte riguardo a una ragazza". Quando gli venne chiesto perche' Sathya Sai Baba, il capo dell'istituzione nei locali della quale erano avvenute le morti, non era stato interrogato, il Governatore Chavan, che visito' Sai Baba due volte subito dopo l'incidente, insistette sul fatto che Sai Baba non era presente al momento dell'omicidio, compromettendo ulteriormente l'indagine. Sorprendentemente, le stesse autorita' di Prashanti Nilayam non registrarono alcuna obiezione della polizia.

In ogni caso B. Premanand, prestigiatore, precedentemente devoto di Baba ed oggi il piu' importante Scettico Indiano - vero persecutore di Sai Baba, rifiuto' l'interferenza nell'indagine e trascino' il governo in tribunale, accusando la polizia di aver volontariamente distrutto le prove. Ironicamente, in seguito, Premanand e K.N. Balagopal, avvocato razionalista della Suprema Corte dell'India, trascinarono Sai Baba in tribunale per violazione del "Gold Control Act" che ha imposto restrizioni nella "manifattura, possesso, vendita e trasferimento di oro", dato che Sathya Sai Baba "materializza" gioielli d'oro da dare ai devoti. Oltre a respingere la petizione, il Giudice dell'Alta Corte di Giustizia Y.V. Anjaneyulu, un membro della cerchia interna di Sai Baba, ammise l'argomento che un oggetto materializzato tramite poteri spirituali non puo' essere considerato manufatto, preparato o elaborato. Forse fu la prima volta che in giurisprudenza i poteri spirituali vennero riconosciuti come una valida difesa legale!

In questo caso di omicidio, comunque, Premanand fece una petizione all'Alta Corte affinche', nell'interesse pubblico, il caso fosse trasferito ad una imparziale agenzia investigativa, cosi' che giustizia potesse essere fatta. Nell'Alta Corte, rifiutata l'istanza, Premanand venne ammonito dal Giudice Capo Mishra, che addirittura lo minaccio' di punirlo la prossima volta che avesse "abusato" della Corte nell'intento di diffamare Sathya Sai Baba. In gennaio, la SUPREMA CORTE DELL'INDIA respinse tutte le osservazioni fatte dal Giudice dell'Alta Corte, abbozzando una morale razionalista.[...]"

 

Che dire? Niente male, non vi pare? Notiamo che:

1) "l'Onnipotente" ha bisogno della difesa della polizia, che fa piazza pulita dei suoi aggressori, senza che lui muova un dito;

2) Sei morti, qualche ferito, uno scandalo giudiziario: in un luogo che Sai Baba, "l'incarnazione dell'amore che lega tutte le creature", ha chiamato "Dimora della Pace Suprema";

3) Come si e' potuto vedere dalle sue parole a questo proposito, non solo ammette di non poterci fare nulla, ma dice anche che lui invece puo' vivere quanto vuole! E se ci facciamo delle domande su questo caso, siamo pure degli ignoranti...e tutto questo con tono saccente, supponente ed arrogante!

(...se questa e' divinita'...)

 

Nota: una versione "ridotta" di questa storia, circolante nell'ashram, mi e' stata raccontata da un devoto (peraltro in assoluta buona fede) durante il mio soggiorno a Prashanti Nilayam. Io ero ancora ignaro dei fatti cosi' come si sono svolti, cosi' come ignoravo che Sai Baba fosse mai stato aggredito; la storia suona all'incirca cosi':

"Degli studenti, che per qualche motivo ce l'avevano con Baba, sono penetrati nei suoi appartamenti privati. Il loro guru li ha ricevuti dicendo loro 'vi stavo aspettando', dopodiche' e' fuggito in una stanza adiacente. Gli studenti lo hanno inseguito ma una volta entrati in quella stanza non lo hanno piu' trovato. Sai Baba era "miracolosamente" scomparso."

Un po' diversa, non e' vero? Giudicate voi...

  

Sommario

In generale: di che si tratta?

Il viaggio da Sai Baba e la mia esperienza personale

Punti specifici - 1

Punti specifici - 2

Punti specifici - 3

Varie e conclusioni

Bibliografia

Glossario dei termini usati

Links correlati (pro e contro !!!)