"UN SITO CRITICO SU SAI BABA"

Punti specifici - 1

In questa sezione, indichero' specificamente, in base alle varie affermazioni fatte da Sai Baba o dai suoi apologeti (viste nella pagina "In generale: di che si tratta"), le contraddizioni e/o l'inconsistenza delle sue pretese capacita'. Si analizzeranno contraddizioni nella pratica e nelle parole, palesi errori, mancanze di prove, pretesi fenomeni divini che forse tali non sono... e cosi' via. Vista la grande quantita' di materiale, la sezione e' suddivisa in tre pagine.

Argomenti trattati:

Una premessa

Sai Baba personaggio mondiale ?

Superiori conoscenze ?

Sai Baba e le conoscenze umane

Le profezie

 

Una premessa

In realta' (dico quanto segue perche' l'ho sperimentato) non e' possibile fare una analisi di queste cose con dei devoti o degli entusiasti di Sai Baba. Se troviamo una contraddizione o una falla, in cio' che egli dice o fa, ci sara' SEMPRE una via di fuga per spiegare ed accettare l'anomalia, eliminando cosi' il fastidioso tarlo del dubbio... in particolare, vi sono tre "escamotages" classici della "logica (o illogica) stile Sai":

  1. Il concetto di "Lila", o Gioco Divino; e' un principio della filosofia induista secondo il quale, essendo Dio immanente in ogni forma ed in ogni cosa, ed essendo tutto il cosmo la sua manifestazione, ogni azione, ogni parola, ogni atto di Dio sono considerati come parte di questo gioco. Dato che Dio ed il suo gioco comprendono "il tutto", non vi puo' essere alcuna contraddizione nel gioco stesso, se non quella apparente ma falsa. Ora, essendo che Sai Baba " e' Dio ", ecco che puo' permettersi di dire e fare cio' che gli pare e nessuno se ne preoccupera', al contrario: verranno cercate nelle anomalie del maestro, dei "segnali" o degli insegnamenti nascosti. Ho sentito parecchie volte di persone alle quali Sai Baba, in un colloquio, ha detto ad esempio: "Tu ti devi sposare, io ti trovero' una brava moglie (o un bravo marito)", mentre nel colloquio successivo: "Niente matrimonio, e' una cosa terrena, devi concentrarti su Dio...ecc.". Nella maggior parte dei casi il devoto si delizia del "gioco divino" di Baba: "vedi come Baba gioca con le nostre debolezze... Lui e' al di la' di tutto questo...";
  2. Un'altra scappatoia logica e' quella del "livello". In pratica, essendo il "livello di comprensione spirituale" di ognuno di noi diverso, Baba parla e agisce secondo questi livelli di conoscenza: a livello diverso dice cose diverse (e quando ascoltano piu' livelli diversi mischiati? Qual'e' il giusto livello di comprensione?). Quindi, se non capisco Baba o lo trovo in contraddizione, e' perche' IO non sono al giusto "livello" di comprensione, che ovviamente solo lui sa qual'e' ! (e si ricomincia da capo...);
  3. L'ultima scappatoia e' tanto semplice quanto assurda: Baba non si contraddice, non sbaglia, ha comunque SEMPRE ragione perche' e' Dio. Io come uomo non posso neanche supporre di capirlo, i suoi atti per me saranno sempre misteriosi ed enigmatici, quindi devo rinunciare a capirlo e lasciarmi trasportare dalla sua "corrente d'amore".

Nella maggior parte dei casi, viene confusa la premessa: "Sai Baba afferma di essere Dio" con una delle possibili conseguenze dell'analisi delle prove fornite a supporto, e cioe': "Sai Baba e' Dio". Si tratta, secondo me, di usare correttamente un minimo di logica:

  1. le affermazioni, i fenomeni, le citazioni che riguardano Sai Baba, sono fatte allo scopo di dimostrare che egli e' divino; dovro' di conseguenza leggere tutto cio' secondo questa chiave di lettura;
  2. quindi, solo DOPO aver esaminato tutto il materiale a disposizione, decidero' se Sai Baba e' cio' che dice di essere oppure no;
  3. ne consegue che l'analisi delle affermazioni sui suoi poteri e conoscenze NON PUO' ESSERE FATTA IN BASE AL FATTO CHE EGLI E' DIO! Quest'ultimo fatto e' la conseguenza, non la premessa.

Detto questo, passeremo ora ad analizzare le affermazioni specifiche a carico di Sai Baba, fatte da lui o dai suoi devoti / apologeti.  

 

 

AFFERMAZIONE:

A dispetto di queste pretesa, Sai Baba non ha raggiunto alcuna importanza o rilevanza a livello mondiale, non piu' di quella che hanno altri santoni e guru indiani. Egli e' un indiano che pensa, parla e agisce da indiano: la quasi totalita' di cio' che dice e' attinto dai costumi, dalla cultura, dalle scritture e dalla mitologia indiana; mentre come si vedra' piu' avanti, quando cita o usa fonti di altre religioni o fedi, molto spesso le "corregge" o ne indica gli "errori" e le "mistificazioni", ma non mette mai in dubbio una sola riga delle scritture indiane. E' un fenomeno di carattere prettamente nazionale, che ha fatto un certo proselitismo anche in occidente, cosa per nulla fuori dal comune: una quantita' di "maestri" orientali, da molti anni a questa parte, raccoglie consensi nelle nostre terre. E' conosciuto nel mondo soprattutto dai suoi devoti, che in effetti sono molti, ma l'incidenza a livello mondiale non e' affatto cosi' rilevante come si sostiene. A tutt'oggi, e nonostante cio' che Sai Baba ha detto, nessuna nazione lo ha mai invitato (a parte un viaggio in Africa), ne' gli ha mai attribuito alcuna importanza o autorita'. E' vero che alcuni capi di stato o persone importanti vanno da lui o ci sono andati, ma ci vanno in veste privata; e spesso, nel farlo, deviano dal protocollo e dall'opportunita' che si addice alle loro cariche. Questo e' ancor piu' evidente per le persone pubbliche indiane devote o simpatizzanti di Sai Baba (giudici, governatori di stati, presidenti della repubblica, ecc.): in questi casi si crea una pericolosa commistione tra autorita' statale e fede religiosa, che nuoce al pubblico interesse. Ma vediamo cosa dice Sai Baba:

Alcune persone, anche coloro i quali hanno raggiunto un certo livello di comando e autorita', hanno iniziato a scambiare le formule vediche e i principi della cultura Indiana (Bharathiya) per lucro, vendendoli, a tutti gli effetti; e pure gli occidentali sono propensi ad acquistarli! Queste verita' e scoperte non sono merce in compravendita. Quindi, andro' presto nei paesi occidentali, allo scopo di informarli del loro valore e di fermare questo commercio. Le autorita' universitarie degli Stati Uniti e i leaders degli studenti di quelle universita', hanno gia' scritto che sono lieti di ospitarmi e hanno preparato programmi per me. Appena ieri, mi e' stato dato il passaporto per la mia visita in Africa, pregandomi di visitare presto quei paesi; andro' in Africa prima di Giugno.

(tratto dal discorso del 17 Maggio 1968, "la rivelazione")

Come prima cosa possiamo notare che Sai Baba, lamentandosi della compravendita dei valori spirituali in India, pensa di ammonire gli occidentali a non comprarli, piuttosto che insegnare ai suoi compatrioti a non venderli! La cosa principale, ad ogni modo, e' che a distanza di oltre trent'anni, Sai Baba non ha mai fatto un solo viaggio in occidente. Questo la dice lunga sul suo essere "maestro del mondo"... la spiegazione normalmente usata e' "che il momento non e' ancora arrivato", e/o che "deve prima sistemare l'India, che sara' la futura nazione leader del mondo". E' vero invece che e' stato in Africa: e durante il viaggio in un continente afflitto da problemi gravissimi (fame, carestie, malattie, violenza, sovrappopolazione, ecc...) ha lasciato un rilevante messaggio agli africani. Seguendo questo link potete leggerlo. A conferma di quanto sopra, Sai Baba in una recentissima intervista dice:

"Siete mai andato all'estero qualche volta?

Si, solo una volta - in Africa Orientale, anche questo per il puro amore di un devoto, che ora non e' piu'. Non sono andato su invito del governo.

Avete in progetto di visitare nazioni straniere e diffondere il vostro messaggio?

No. Dove c'e' lo zucchero, vengono le formiche; lo zucchero non va a caccia delle formiche. Il mio primo compito e' di ripulire prima il nostro paese, poi di andare negli altri paesi."

(dall'intervista al "Times of India" del 12 Marzo 1999)

Ma leggiamo ancora:

"Le nazioni sono come le vetture di un treno. La locomotiva e' Dio. La prima vettura e' l'India. Le altre vetture la seguiranno. In base all'Astrologia dei Tempi Antichi, i cambiamenti mondiali determinati dalla mia influenza arriveranno tra circa quindici anni. Questo fu predetto 5600 anni fa dalle Upanishad."

(tratto e tradotto da "Conversations with Sathya Sai Baba", di John Hislop - 1968)

Un appunto: le Upanishad piu' antiche (dette anche "Vediche", ne furono scritte molte altre da svariate sette interne all'Induismo) non sono assolutamente cosi' remote: secondo Carlo Della Casa (si veda l'introduzione del libro "Upanishad Vediche"), esse risalgono ad un periodo compreso tra il 700 ed il 300 a.c. e non, stando invece a quanto dice Sai Baba, al 3600 a.c. circa (5600 - 1968 = 3632). Anche Madeleine Biardeau, nel suo libro "L'induismo", situa le Upanishad vediche intorno al VII sec. a.c.

Per il resto, il brano si commenta da solo: sono passati oltre trent'anni, e quali cambiamenti mondiali imputabili all'influenza di Sai Baba sono occorsi? La risposta e': nessuno. L'unico mutamento visibile e' che sono aumentati i suoi devoti occidentali, ma questa non e' influenza sulle sorti del mondo (ed infatti non ne ha alcuna)... e' proselitismo, un fenomeno comunissimo e per nulla divino. A meno che, non siano da considerarsi "mutamenti mondiali" questi avvenimenti (tratto dalla pagina "Controversies on Sai Baba"):

"Quindici anni fa, Sathya Sai Baba era virtualmente sconosciuto anche alla maggior parte delle persone con tendenze spirituali. Ora moltissimi di loro hanno sentito parlare di lui. Tra altri quindici anni, probabilmente tutto il mondo avra' saputo di lui. Gia' se ne vedono i segni. Il 25 Maggio 1996 la Zecca di Perth ha coniato una serie di monete d'oro per commemorare (con minima pubblicita') il settantesimo compleanno di Sai Baba. Sai Baba ha benedetto le poche monete campione, che la Zecca di Perth ha inizialmente prodotto, producendo vibuthi su di esse. [...] Sai Baba si considera un 'interruttore verso Dio' e consiglia le persone di seguire...[...]"

Facendo i conti, dato che la pagina summenzionata e' contemporanea, e parla di "altri 15 anni" perche' tutto il mondo conosca Baba, gli anni totali da circa 15 (secondo Baba) diventano circa 45! C'e' una certa differenza... considerato che intanto non sta accadendo assolutamente nulla. L'ultima frase, poi, mostra come la figura di Baba venga modificata secondo l'opportunita' dai devoti stessi: qui Sai si definirebbe "interruttore verso Dio", altrove "canale verso la divinita' ", maestro... questo accade quando appare evidente che l'auto-definizione di Sai Baba come "incarnazione divina, onnisciente, onnipotente, onnipresente, ecc." non calza con l'evidenza dei fatti. Le affermazioni di Sai al proposito sono diverse, radicali, inequivocabili.

Proseguiamo. In tema di "affari mondiali", leggiamo cosa diceva Sai Baba nel 1995:

"In questo mondo, Paesi come America e Russia hanno enorme riserve di armi. Tempo fa K.M. Munshi ha organizzato un incontro di intellettuali. In questo incontro una persona mi ha chiesto perché, visto che altri Paesi fabbricano bombe, non vi provveda anche il nostro Paese. Ho risposto che l'India non è una nazione debole. Ha una grande forza. Abbiamo una grande ricchezza. Il possente Bhima dei fratelli Pandava, simboleggia la Russia: il grande guerriero Arjuna simboleggia l'America e Dharmaja l'India. I fratelli Bhima e Arjuna, nonostante la loro forza, erano fedeli a Dharmaja.

L'America e la Russia saranno anch'esse fedeli all'India un giorno. Quindi, dovete proteggere il Dharma. Esso, a sua volta, vi proteggerà. Non dovremo mai nuocere ad un altro Paese poiché un giorno esso può fare altrettanto con noi. Qualunque Paese costruisca bombe non rappresenta solo un pericolo per se stesso, ma per tutto il mondo. Il Primo Ministro P.V. Narasimha Rao, durante un suo recente viaggio all'estero, ha fatto una dichiarazione simile. Condivido i suoi punti di vista."

(tratto dal discorso del 17 Novembre 1995, "conosci te stesso")

Notiamo innanzitutto come, usando la simbologia mitologica indiana, Sai Baba riveli la sua parzialita' verso l'America: i fratelli Pandava sono i co-protagonisti, insieme a Krishna, del Mahabharata. Bhima era il piu' possente dei cinque fratelli, ma era anche il piu' irruente e dotato di alcune qualita' negative, a tratti animalesche (soprattutto in combattimento); egli e' associato alla Russia. Arjuna e' il "contenitore" nel quale Krishna, che e' Dio, riversa il suo divino insegnamento. Arjuna rappresenta (per grazia di Krishna) la perfezione nel guerriero, nel devoto, nell'essere umano, ed egli e' associato all'America. Dharmaja, associato all'India, era il piu' saggio tra i cinque fratelli. Il brano del discorso rivela anche il carattere nazionalistico dell'insegnamento di Sai Baba. Notiamo inoltre che, ad onta della sua onniscienza, della sua preveggenza e delle sue superiori conoscenze:

    1. La Russia e' rappresentata come Bhima il possente: Sai Baba non ha messo in conto la fine del blocco comunista, a causa di questa crisi la Russia (o meglio: l'Unione Sovietica) ha perduto molta della sua potenza ed autorita', ed e' scomparso il bipolarismo America-Russia a cui si riferisce SB;
    2. Le osservazioni fatte sulle bombe atomiche parlano da sole, SB in pratica afferma che: A) l'India non deve costruire bombe perche' non ne ha bisogno; B) l'India non deve nuocere ad altri paesi; C) chiunque costruisca bombe e' pericoloso per se' e per gli altri; D) concorda col Primo Ministro su questo punto. Di fatto l'India, coi test nucleari del 1998: ha costruito bombe; e' stata implicitamente aggressiva e a causa di cio' ha rischiato di causare un nuovo conflitto col Pakistan, che ha reagito con altri test atomici; ha rischiato di innescare una nuova escalation nucleare, dopo che Russia e America l'hanno abbandonata da tempo, creando un potenziale pericolo per il mondo; Sai Baba non ha detto una sola parola sull'argomento, nonostante nel discorso sopra citato si fosse ampiamente sbilanciato "contro" le bombe atomiche in generale, e contro le atomiche indiane in particolare: anche per gli Avatar la teoria e' differente dalla pratica? Anche Dio usa due pesi e due misure?
    3. Risulta anche evidente che l'India e' ben lontana da quella "leadership ideale" mondiale che SB profetizza; cosi' come e' evidente che ne' la Russia, ne' l'America, ne' il resto del mondo sono "fedeli all'India", ma anzi l'hanno criticata abbastanza duramente in occasione dei test nucleari.

Come ultima citazione sull'argomento, leggiamo cio' che Sai Baba ha detto nel 1953 riguardo alla sua "missione terrena", e alle fasi in cui essa e' divisa:

"I primi sedici anni della carriera terrena di questo corpo sono trascorsi nel nome dei Lila (giochi e scherzi divini), i successivi sedici anni saranno impiegati in Mahima (manifestazioni di Potenza e Gloria). Dopo il trentaduesimo anno, mi vedrete molto, molto piu' attivo nel compito di Upadesa, insegnando all'umanita' errante e dirigendo il mondo sul cammino di Sathya, Dharma, Shanthi e Prema (Verita', Dovere, Pace e Amore). Non che io abbia deciso di escludere Lila e Mahima dopo il trentaduesimo anno. Intendo solo dire che da li' in poi, ristabilire il Dharma, correggere le deformita' della mente umana e guidare di nuovo l'umanita' verso il Sanathana Dharma, saranno i miei compiti principali."

Facendo un breve calcolo: la "carriera terrena" di SB e' iniziata nel 1940, quando si e' dichiarato Avatar; quindi la prima fase della missione e' terminata nel 1956 circa. La seconda e' durata dal 1957 al 1972 circa; la terza e' iniziata all'incirca nel 1973 ed e' proseguita fino ad oggi. La prima osservazione e' che il mondo non ha avuto la "fortuna" di assistere alle "manifestazioni di Potenza e Gloria" della seconda fase della missione; la seconda osservazione e' che la terza fase, quella "correttiva", dura da quasi trent'anni, senza sostanziali risultati evidenti. Si noti l'evidente contrasto tra tutto quello che abbiamo esaminato e quest' ultima affermazione:

"Lasciate che vi dica che dichiarazioni enfatiche sulla verita' da parte di Avatar, vennero fatte cosi' chiaramente ed inequivocabilmente solo da Krishna. Nonostante questa affermazione, noterete nella carriera dello stesso Krishna che egli talvolta dovette subire il fallimento dei suoi sforzi; dovete anche notare che queste sconfitte furono parte del dramma da lui stesso preparato e diretto.[...] Ora devo dirvi che, durante la missione di questo Sai Avatar, non c'e' alcun posto per un tale 'dramma' con scene di errori e sconfitte! Cio' che io voglio, deve accadere; cio' che io pianifico, deve avere successo. Io sono Verita'; e la Verita' non ha bisogno di esitare, temere, piegarsi"

(tratto dal discorso del 9 Giugno 1974, "Chi e' Sai?")

In conclusione, a quanto pare Sai Baba ha sbagliato qualche previsione; il mondo non lo ha adottato come maestro, ne' lo considera un leader o un'autorita'. La verita' con la quale dovrebbe ammaestrare le nazioni non e' affatto cosmica ed universale come si pretende, ma una (rispettabilissima) dottrina indiana ed induista che, come ogni altra dottrine, e' parziale e nazionale. 

 

AFFERMAZIONE:

L'assunto che sta alla base di questa affermazione e' piu' o meno il seguente: "Baba e' Dio; percio', egli dispone di tutte le conoscenze, umane e non, in qualunque campo, e le trascende tutte". Nel campo delle sacre scritture, egli e' considerato il "Primo Autore ed Attore" di ciascuna di esse: qualsiasi cosa dica a riguardo, e' dai suoi devoti considerata Verita'.

Anche questa e' una pretesa destinata ad essere smentita dai fatti, anzi dalle stesse parole di Sai Baba; cominciamo proprio dalle sacre scritture:

[...]Nel Vangelo, Gesù esprime lo stesso concetto. All'inizio della Sua divina Missione, si presenta quale messaggero di Dio; più tardi attesta di essere Figlio di Dio. [...] Infine, nel periodo finale della Sua vita, si identifica col Padre, passando dalla fase dualistica all'unità.

(tratto dal discorso del 15 Ottobre 1988, "la natura e' madre")

Mentre poi:

Gesù si considerava un Amsha Avatara. Egli affermava: "Io e il Padre siamo uno" e, dichiarando questo, non abbandonò il concetto di Padre. Nell'espressione "Io e il Padre siamo una cosa sola" c'è dualismo, e Gesù visse ancora questo genere di sentimento dualistico. Quando venne crocifisso e stava per esalare l'ultimo respiro, esclamò: "Padre, Padre, Padre! Mi hai dimenticato? Mi hai dimenticato?" E ripeté per tre volte "mi hai dimenticato?". Anche negli ultimi istanti, Gesù aveva conservato il sentimento di essere diverso dal Padre. In questo sta la differenza fra un Amsha Avatara e un Purna Avatara [come Sai Baba...NdA].

(Tratto dal discorso di Natale del 1988)

Prima annotazione: in nessun passo del Vangelo Gesu' ha mai fatto affermazioni che confermino cio' che Sai Baba dice nel primo passo; egli si e' sempre definito "Figlio di Dio". Seconda annotazione: Gesu' non ha mai sostenuto di considerarsi un "Avatara" di alcun genere.

Questo e' un primo esempio di come SB si contraddice in maniera palese nei suoi discorsi pubblici: il 15 ottobre sostiene che Gesu' abbia attraversato tre fasi distinte nella sua missione, passando dal dualismo (il Figlio di Dio) all'unita' (identificazione col Padre); circa tre mesi dopo, a Natale, afferma l'esatto contrario, cioe' che Gesu' non ha mai abbandonato lo "status" dualistico di "figlio di Dio". Ora, essendo Sai Baba un sostenitore del "non dualismo" o Advaita Vedanta, e' indicativo il fatto che egli ritragga Gesu' come un essere divino "un po' limitato" proprio il giorno di Natale, quasi a sminuire lui e la scrittura cristiana, agli occhi dei cristiani, proprio nel giorno piu' significativo. Leggiamo ancora dal discorso del Natale 1998:

La festività di Natale non cade in Dicembre. A causa della fredda stagione, poiché non è possibile andare in giro e la gente preferisce stare a casa al caldo e fare le proprie faccende domestiche, si è scelto Dicembre come mese per festeggiare il Natale. Ma il mese reale del Natale è MARZO! Marzo è il mese di Natale. [...] Gli scrittori interpretarono la Bibbia e scrissero le cose a modo loro. Alcuni scrissero addirittura che Gesù non è mai nato; altri affermarono che, al tempo della crocifissione, non fu Gesù ad essere messo sulla croce ma Suo fratello, poiché Gesù in quel momento si trovava in Giappone. QUESTA E’ TUTTA IMMAGINAZIONE!! GESU’ E’ VERITA’!

Come si vedi gli argomenti sono di una poverta' tremenda: e' probabilmente vero che il Natale (inteso come nascita di Cristo) non e' il 25 Dicembre; ma venne spostato a quella data, che coincideva con una importante ricorrenza dei culti solari pre-cristiani, proprio per conciliare ed inglobare quei culti "pagani"... di certo non perche' "la gente preferisce stare a casa al caldo e fare le proprie faccende domestiche"!!!

Anche qui, prima SB cerca di demolire le conoscenze acquisite, poi ci propone le "sue"... Non vedrete mai Sai Baba fare lo stesso con Rama o Krishna: e' questo un esempio di coerenza, e di insegnamento universale? Sempre a proposito delle conoscenze di SB su Gesu', date un'occhiata a questa pagina sulle "foto" di Cristo...

Ma continuiamo:

[dal pubblico, un devoto pone la domanda:]

1) Gesù ha mai dichiarato di essere la Verità, la via e che nessuno era superiore a Lui?

Cercatevi da voi stessi la verità. (Applausi) Gesù non fu mai in nessun istante della sua vita un egocentrico: non ha mai dichiarato di essere la Verità, la Via, la Salvezza e la Redenzione. È stata l'opera del redattore biblico a far nascere questo errore.[...]

[e ancora]

[...] All'inizio persino i Romani erano ebrei e non cristiani. Fu solo dopo l'avvento di Gesù che entrò in uso il termine "cristiano". Gesù disse di essere "Persona", intendendo con questo che Egli era una scintilla divina. La parola "persona" è stata trasformata dagli indiani in Purusa. Perciò, Purusa o Persona sono termini che derivano dal latino, la lingua degli antichi Romani. Persona significa "sacralità": dal momento che l'uomo è nel suo intimo divino, per definirlo si usa la parola "persona".[...]

(tratti dal discorso del 24 Novembre 1998)

Nel primo estratto, SB afferma in pratica che la Bibbia, il Vangelo e le altre scritture sono state travisate e manipolate; la conseguenza naturale sarebbe che il loro senso autentico e' quello che ce ne da' lui. Se e' cosi', perche' dovremmo allora prendere per veri i miti e le scritture Indiane, che invece non mette mai in discussione ma, anzi, propugna per veri? Questi testi sono ancora piu' antichi della Bibbia, e per molti secoli sono stati tramandati per via orale: perche' allora non potrebbero essere stati manipolati? Perche' questi sarebbero veri, e le altre scritture no? Solo perche' lo dice lui (che e' indiano)? Non e' questa la posizione di parte una qualunque religione istituzionale?

Si noti in ogni caso, il sottile percorso logico: prima Sai Baba afferma (senza alcun valido argomento oggettivo e dimostrabile) che la Bibbia e' stata manipolata, poi la reinterpreta come meglio gli conviene. Se fosse davvero l'autore e il conoscitore di tutte le scritture, potrebbe e dovrebbe portare qualche argomento valido a sostegno delle sue interpretazioni... sta di fatto che:

Vangelo di Giovanni (Gv 14,6): "Gli disse Gesu': <<Io sono la via, la verita' e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me>>

Riguardo al secondo estratto, siamo nel campo dell'incompetenza piu' completa, se non dell'ignoranza (nel senso letterale di chi "ignora"): cosa potrebbe voler dire che i Romani "all'inizio erano Ebrei"?!?!? Non lo erano certo come etnia, mentre la religione romana pre-cristiana era costituita da un certo numero di divinita' tutelari e da un pantheon di derivazione semmai greca e mesopotamica, ma di certo non ebraica! (cfr. sull'argomento il libro di Ambrogio Donini, o una qualunque storia delle religioni).

E' disarmante l'ovvieta' dell'asserzione sul termine "cristiani": come avrebbe potuto mai entrare in uso prima di Gesu' Cristo? In ogni caso, questa parola venne adottata solo dopo il concilio di Antiochia:

Atti degli apostoli (At 11,26): "Rimasero insieme un anno intero in quella comunita' e istruirono molta gente; ad Antiochia per la prima volta i discepoli furono chiamati Cristiani"

Non risulta che Gesu', per continuare, si sia mai definito "persona" nel senso (del tutto arbitrario) che vuole darne Sai Baba. In piu', egli fa derivare il termine sanscrito "purusha" (termine che sta ad indicare, in breve, l'intelligenza creatrice divina) dal latino "persona", e ci dice che questa parola significa sacralita'. E' necessario notare che:

    1. il sanscrito e' una lingua piu' antica del latino, dunque "purusha" non puo' derivare da "persona"; (e i loro significati sono del tutto diversi)
    2. etimologia di "persona": " dal latino persona (=maschera, poi carattere), forse dal greco pròsopon (=maschera) attraverso l'etrusco phersu. L'etrusco phersu e' forse collegato a Persephòne. Tra i derivati personaggio, personale, personalita', impersonare. Una interessante etimologia di persona e' da per e sonare (=risuonare a traverso) in riferimento alla maschera teatrale di legno in cui la bocca era fatta in modo da rafforzare il suono della voce (ut personaret). (dal dizionario etimologico di Barbara Colonna)

Cimentiamoci ancora con le lingue:

"Il termine vidya viene dalla radice sanscrita vid, che significa saggezza, splendore e beatitudine. La parola inglese equivalente è "education" - istruzione, scienza, educazione - la cui derivazione latina (e-ducare, e-ducere) rende bene il significato di "far sbocciare" o "trarre fuori".

(dal discorso del 20 Novembre 1998)

Anche qui gli stessi grossolani errori. La parola "education" non e' affatto equivalente a "vidya" - l'una sta per "educazione, istruzione", l'altra per "Saggezza, Conoscenza che conduce alla Realizzazione". Ancor peggio, Sai Baba fa derivare il latino "educare" (da ex-ducere, e non e-ducare, e-ducere) dall'inglese, e non il contrario!

In questa pagina, invece, troviamo delle "incursioni" di Sai Baba nella storia di Alessandro Magno e dei filosofi greci....ma ora cambiamo argomento, vediamo cosa succede affrontando le scienze naturali:

"[...] Fra i cinque elementi, la Terra è quello primario. Pervade tutto. Le montagne, i fiumi, i villaggi, le città, ecc. hanno come fondamento la terra. Gli scienziati scoprirono che la terra gira su se stessa. In tal caso, anche tutti gli oggetti sulla terra dovrebbero girare, ma non è cosi. La terra ha il divino potere della gravità; essa trattiene le cose. [...]"

(tratto dal discorso del 23 Novembre 1993)

Possiamo vedere, innanzitutto, come inizialmente "terra" sia intesa come uno dei "cinque elementi primari" (terra, acqua, vento, fuoco, etere), mentre subito dopo, con una bella "giravolta" di significato, Sai Baba intende "terra" come Pianeta Terra. La disquisizione sulla "divina gravita' " e sugli oggetti che dovrebbero girare e' semplicemente ridicola... proseguiamo con questo dialogo:

SB: Al centro tutto e' liquido.

RB: Swami intende il mondo?

SB: Si, tutto e' fuso. Non c'e' temperatura.

RB: Niente calore, Swami?

SB: Non c'e' temperatura. Tutto e' liquido. Come l'acqua. Oro, ferro, argento, gemme, sono tutti liquidi. Poi ci sono i solidi. Poi gli alberi.

JH: Alberi, Swami? Alberi come quelli che vediamo attorno a noi?

SB: Si, alberi. Poi ci sono gli esseri umani e gli animali. Nel centro profondo c'e' il Divino. E' il supporto di ogni cosa. Prima c'e' il liquido, la chimica. Poi il solido, la fisica. Poi gli alberi, la botanica. Quindi l'uomo, la vetta della vita. Ma al centro, a supporto di tutto, c'e' il Divino. Senza il Divino, dove sono la chimica, la fisica, la botanica? Gli insegnamenti di tutti i corsi all'Universita' saranno cosi'. Gli studenti comprenderanno l'intero quadro.

(dialogo tratto e tradotto da "My Baba & I" di John Hislop)

La cosa che salta all'occhio qui, a parte la confusione tra stati fisici della materia (liquido, solido), regni naturali (botanica/alberi) e specie viventi (uomo/animali), e' l'affermazione: "tutto e' liquido, tutto e' fuso, NON C'E' TEMPERATURA". Non esiste " l'assenza di temperatura"! Puo' esserci una temperatura alta, bassa, altissima, bassissima (se tutto e' fuso sara' altissima), oppure allo zero assoluto, ma non LA MANCANZA DI TEMPERATURA! Queste affermazioni indicano una totale ignoranza della fisica piu' elementare. Sono queste le superiori conoscenze? E scienziati ed esperti da tutto il mondo andrebbero da Sai Baba per sentirsi dire cose simili? Ma c'e' dell'altro ancora:

"Ad esempio, essi [gli scienziati, NdT] dicono che la luna e' priva di vita. Allo stesso tempo, affermano che tutta la materia consiste di atomi in movimento. Ora la luna non e' anch'essa un conglomerato degli stessi atomi in movimento? E quindi come puo' essere senza vita? Non c'e' materia che non consista di atomi, elettroni, neutroni e protoni, che sono sempre in movimento. E questa energia e' Dio."

(tratto dalla "Blitz Interview" del 1976)

La differenza tra materia animata ed inanimata, tra vivente e non vivente non e' molto chiara a Sai Baba: per lui l'agitazione molecolare o il movimento dell'elettrone nell'atomo significano vita. Infine un'ultima citazione, per concludere:

"[...]Tutta la natura è formata da una massa di energia in combustione. All'interno e all'esterno di questa massa c'è il fuoco.[...] In tutti gli esseri umani ci sono anime divine, proprio come l'aria pervade ogni punto dello spazio eterico. Per l'aria il supporto è il cielo: esso ne è come il rifugio.[...]"

(tratto dal discorso del 23 Novembre 1988, "L'ineffabile")

L'energia non brucia; lo "spazio eterico" e' stato dimostrato inesistente decenni fa; il "cielo come supporto" qualche secolo fa... e qual'e' il limite dello spazio eterico? Finisce dove finisce l'aria? Quindi, al di fuori dell'atmosfera terrestre non vi e' nemmeno l'etere? Ma questo, nella sua vecchia concezione, e' un "mezzo" che pervade tutto l'universo. Se l'aria pervade tutto lo spazio eterico, dovrebbe esserci aria anche nello spazio esterno alla Terra e nel vuoto intergalattico...

Per chiudere questa parte: dalle parole dello stesso Sai Baba, non sembra che egli dimostri conoscenze rilevanti, ne' superiori, nei campi presi in esame; e questo sarebbe gia' sufficiente ad invalidare la sua "onniscienza"; in effetti, egli dimostra conoscenze palesemente errate. Non e' noto, infine, di alcuno scienziato o specialista in un qualsiasi ramo dello scibile umano, che abbia ricevuto consigli utili da SB, o che abbia affermato, ad esempio: "ho fatto questa scoperta utile per l'umanita', grazie a Sai Baba".

 

Sai Baba e le conoscenze "umane"

E' interessante conoscere l'atteggiamento che Sai Baba ha nei confronti della conoscenza "umana" (nel senso di contrapposta a quella "divina"), che egli spesso definisce con molti aggettivi: mondana, libresca materiale... La sua visione, a mio parere, e' estremamente generica e qualunquista nonche', come si e' visto piu' sopra, mancante di qualsiasi competenza; essa si riassume piu' o meno cosi':

 

Leggiamo dalle stesse parole di Sai Baba:

tutto è Dio o Energia Divina; alla stessa conclusione sono anche arrivati gli scienziati di oggi; ciò che gli antichi chiamarono Brahman ora viene chiamato energia e si è arrivati a capire che tutto è composto da atomi. Ciò che mangiamo, beviamo, respiriamo non sono che atomi; tutto l'universo non è che l'espansione di un atomo. La scienza ha avuto bisogno di 1000 anni per provare l'esistenza dell'atomo, ma molti millenni addietro i Rishi, che ricevettero i Veda, nelle loro meditazioni percepirono che tutto è uno ed emanato da una sola fonte di energia. Dissero: "come sopra, così sotto". Il microcosmo è lo specchio del macrocosmo e tutto ciò che vediamo, sentiamo, tocchiamo non è che energia che si manifesta in modi inversi. Per capire l'energia bisogna chiederne la chiave alla spiritualità.

(tratto dal discorso del 21 Novembre 1995, chiusura della V Conferenza Mondiale delle Organizzazioni SSB)

ed in quest'altro passo:

Ciò che gli scienziati hanno potuto capire solo dopo estenuanti ricerche di centinaia di anni, i nostri antichi saggi lo avevano compreso attraverso la sostanza della loro visione yogica che era ritenuta sia statica che dinamica.

(tratto dal discorso del 20 Luglio 1997, festa di Gurupurnima)

In altri passi SB e' ancora piu' pesante nei confronti della scienza e delle conoscenze materiali; il metodo scientifico e' spesso inviso ai personaggi come lui perche', se messi alle strette da richieste di prove evidenti, NON NE POSSONO FORNIRE. Lasciando infatti da parte l'ipotesi dell'imbroglio o del trucco, i "saggi" e i mistici, secondo lo stesso SB:

A) sono molto difficili da trovare

B) se anche li trovate, sono restii a parlare, perche':

C) la saggezza e le conoscenze mistiche non si possono comunicare a parole.

E tutto cio' e' anche un'ottima scusa. Il risultato e', anzi sarebbe, una conoscenza totale ed irraggiungibile se non dallo stesso mistico che l'ha percepita, che pero' e' totalmente inutile per il resto dell'umanita'. Se e' vero che le conoscenze umane spesso sono pericolose e/o vengono male adoperate, e se fosse vero che gli "antichi saggi" sapevano tutto da millenni, cosa hanno fatto per l'umanita'? Perche' non l'hanno messa in guardia dai pericoli che correva e dai possibili errori? I mistici a posteriori "sapevano gia' tutto"; dove sono quando potrebbero rendersi utili al genere umano? Lo stesso Sai Baba con le sue "Divine Conoscenze", per sua ammissione (vedremo piu' avanti) non puo' intervenire nella storia umana. Personalmente non so che farmene di queste divine sapienze inutilizzabili, incomunicabili, dotate solo del senno di poi e di una certa arroganza. Leggiamo ancora:

Come puo' la scienza che e' legata ad una visione fisica e materialista, indagare su dei fenomeni trascendenti, che sono al di la' del suo scopo, della sua portata o comprensione? Questo e' un chiaro errore. Una appartiene al piano materiale e l'altro a quello spirituale. La scienza deve limitare la sua indagine solo alle cose che appartengono ai sensi umani, mentre lo spiritualismo trascende i sensi.. Se vuoi capire la natura del potere spirituale puoi farlo solo tramite il percorso della spiritualita' e non con la scienza. Cio' che la scienza e' stata in grado di svelare e' solo una minima parte dei fenomeni cosmici; essa tende, in ogni caso, a sopravvalutare i propri contributi.

E' esattamente il contrario! La scienza si occupa di Sai Baba (e consimili) perche' lui invade il campo nel quale la scienza ha il linguaggio, la tecnica e gli strumenti per controllare un fenomeno e dire se e' vero oppure no, se risponde a delle leggi o e' frutto di trucco o illusione, e per comunicare tutto questo rendendolo disponibile ad altri, per essere verificato o smentito.

E' Sai Baba che afferma di produrre fenomeni e materializzazioni nel campo materiale, regno dei sensi e della scienza umana, senza volersi sottoporre agli strumenti ed ai metodi di controllo. Quale schiaffo morale sarebbe, per la scienza che "... tende, in ogni caso, a sopravvalutare i propri contributi", sottoporre Sai Baba ad un esperimento controllato e dover ammettere che ha ragione... Invece egli si rifiuta di farlo, adducendo scuse ridicole ed altezzose, dando cosi' buone ragioni ai suoi detrattori di credere che i suoi fenomeni non siano autentici, anzi, non siano per nulla "fenomeni".

[...] Il solo fatto che la scienza cambia continuamente prova la sua incapacita' di investigare la verita' ultima ed assoluta. Qualche tempo fa, gli scienziato asserirono che l'atomo era indivisibile, ma recentemente sono riusciti a romperlo. Essi sono ancora ignoranti circa le realta' della forza pranica oltre l'atomo, che e' l'ultimo dei suoi componenti.

(tratto dalla Blitz Interview)

La prima frase dimostra l'ignoranza di Sai Baba riguardo al metodo scientifico: egli ne scambia la flessibilita' per incapacita'. Gli scienziati formulano delle teorie, e quella che meglio si adatta ai riscontri pratici viene adottata, finche' non ne viene proposta una migliore; solo se questa mostra una migliore aderenza ai fenomeni naturali che prende in esame, prendera' il posto della vecchia. Tutto questo presuppone: discussione, esame, comunicazione, partecipazione, collaborazione; tutti aspetti che all'esperienza mistica sono estranei. Subito dopo SB, da buon pseudoscienziato, usa il linguaggio scientifico, la "forza pranica" componente ultimo dell'atomo (o viceversa), senza peraltro darne una benche' minima definizione rigorosa e verificabile... di nuovo, e' il mistico che si occupa a sproposito di cose che non gli competono, e non il contrario.

Uno dei luoghi comuni piu' frequenti nell'ambiente Sai e' quello del "freddo uomo di scienza": questa frase l'ho letta e sentita molto spesso: "anche il freddo uomo di scienza, quando si avvicina a Sai Baba, capisce e riconosce la Divinita'...ecc...", e frasi simili. Io sostengo invece che molto piu' entusiasmo ed amore per la verita' (quella dimostrabile e comunicabile a tutti) in un onesto scienziato, che in certo misticismo da quattro soldi. Questo luogo comune serve agli spiritualisti per denigrare la scienza (della quale comunque, ogni giorno, usufruiscono), e poi propagandare le loro pseudo-verita' alternative. Vogliamo discutere del gelo che c'e' nella visione orientale del mondo? Una visione "nullistica", dove tutto e' karma, tutto e' inevitabile, e c'e' sempre qualcuno che "sapeva gia' tutto" (ma non ve l'ha mai detto)? Una visione dove ogni nostra aspirazione, conoscenza, desiderio, proposizione, e' in realta' falsa, e illusoria? C'e' qualcosa di piu' freddo di questo. Certo, e' vero che al posto di tutto questo Sai Baba ci propone la "fusione col Principio Divino", ma guarda caso e' difficilissima da ottenere, anche dopo moltissime vite, e chi l'ha raggiunta non lo dice...

Un'ultima considerazione: se la scienza e la teconologia sono cosi' poca cosa per Sai Baba, che ha la conoscenza millenaria e divina nelle sue mani, dovrebbe anche evitare di usarne i prodotti, ad esempio: l'automobile e l'elicottero per spostarsi, i computers, internet, i macchinari nel suo ospedale, gli audiovisivi, i sistemi di diffusione audio nell'ashram, le armi dei poliziotti che l'hanno difeso (e hanno ucciso) quando e' stato aggredito, i metal detector nel tempio... (Dio ne ha bisogno ?) Perche' non realizza tutto per mezzo della sua "Sankalpa shakti" (divina volonta' e potenza)?

 

AFFERMAZIONE:

Questo e' uno dei punti piu' citati e meno discussi della letteratura apologetica di Sai Baba. Egli sarebbe il compimento di un certo numero di profezie che (quale piu', quale meno), con grande precisione, avrebbero annunciato "l'avvento" di SB nel mondo. Le principali sono:

La maggior parte di queste viene citata da Giancarlo Rosati nel suo libro "Il Cristo e' tornato". Ma vediamo intanto le parole che Sai Baba stesso attribuisce a Gesu' Cristo, ad annunciare la sua propria "venuta":

"[...]C'e' un punto che non posso non sottoporre alla vostra particolare attenzione oggi. Al momento in cui Gesu' stava per fondersi nel Supremo Principio della Divinita', Egli comunico' alcune cose ai suoi seguaci, che sono state intrepretate in una gran varieta' di modi dai commentatori e da coloro che traggono piacere dall'ammucchiare scritti su scritti e significati su significati, finche' tutto non si dilata in una enorme confusione.

La dichiarazione stessa e' stata manipolata, e resa intricata come un enigma. L'affermazione di Cristo e' semplice. "Colui che mi ha mandato tra di voi verra' ancora!", ed Egli indico' un agnello. L'agnello e' semplicemente un simbolo, un segno. Sta ad indicare la voce: "Ba-Ba"; l'annuncio era quello dell'avvento di Baba. "Il suo nome sara' Verita'", dichiaro' Cristo. Sathya [nome di battesimo di Sai Baba, NdT] significa Verita'. "Egli indossera' una rossa veste, una veste rosso sangue. (Qui Baba ha indicato la veste che indossava!). Egli sara' di bassa statura con una corona (di capelli)". L'agnello e' il segno ed il simbolo dell'Amore. Cristo non dichiaro' che Egli sarebbe tornato, Egli disse: "Colui che mi fece verra' ancora". Quel "Ba-Ba" e' questo Baba, e Sai, di bassa statura, con la corona di capelli, il Baba dalla veste rossa e' venuto. Egli non e' solo in questa Forma, ma e' in ognuno di voi, come Colui che dimora nel Cuore. Egli e' qui, basso, con una veste color del sangue...[...]"

(tratto da "Sai Baba, God Incarnate" , di V.Kanu)

Anche qui siamo alle solite: SB inizia gettando fango sulle scritture cristiane, ma il bello e' che poi cita l'inesistente! Gesu' non ha mai pronunciato nulla di simile a quanto scritto sopra; mentre la maggior parte dei "segni" menzionati erroneamente da Sai Baba in questo pezzo appartengono invece alla Rivelazione di San Giovanni.

 

La Rivelazione di San Giovanni.

Per una maggiore leggibilita', ho messo in una pagina separata il materiale relativo a questa profezia. Cliccate qui per andare a leggere questa pagina.

 

La profezia di Maometto.

Anche questa parte e' suna pagina dedicata. Cliccate qui per andare a leggerla.

 

Le profezie di Papa Giovanni XXIII.

In una di queste (enunciate in Turchia nel 1935), Papa Giovanni parla di un "santo scalzo", che e' stato associato senza dubbi a Sai Baba; ecco la parte del testo dove e' citato il "santo scalzo" (Papa Giovanni parla di un suo successore):

"Benedetto, benedetto, benedetto. [...]Vergine Maria vicina. Vergine Maria che fu sacrificata[...] Sara' difficile l'inizio della strada, camminare per Roma in giorni di sangue.[...] Nella tua casa riceverai un santo a piedi nudi.[...] Il santo parlera' anche per te in ogni contrada e dal mondo ecco i bianchi fiori ti avvolgeranno. [...] E ti farai scalzo, e camminerai col santo scalzo.[...]"

(tratto da "Le profezie di Papa Giovanni")

La profezia non sembra contenere nulla che riconduca a Sai Baba. L'unico tratto e' che il santo e' scalzo, e SB in effetti non porta alcuna calzatura; ma e' anche vero che il piede scalzo e' da sempre un simbolo di rinuncia e semplicita', a prescindere da SB. Inoltre, questo santo profetizzato dovrebbe "parlare anche per il Papa", e con lui il Papa dovrebbe camminare scalzo. Tutto cio' non sembra rispondere al quadro attuale. 

Sommario

In generale: di che si tratta?

Il viaggio da Sai Baba e la mia esperienza personale

Punti specifici - 1

Punti specifici - 2

Punti specifici - 3

Varie e conclusioni

Bibliografia

Glossario dei termini usati

Links correlati (pro e contro !!!)