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Meeting su Sai Baba all'Ergife Palace Hotel

 

----- Original Message -----
From: Ex Baba
To:
Ufficio.commerciale@ergifepalacehotel.com
Sent:
Tuesday, March 16, 2004 9:24 PM
Subject: Sai Baba meeting in Ergife Palace Hotel

Buon giorno a voi!

Ho trovato il vostro indirizzo e-mail su:
http://www.ergifepalacehotel.com

poichè ho trovato il seguente messaggio su internet (http://www.shantimandir.org/news/pagina.asp?sezione=news&id=882):


Meeting internazionale su Bhagavan Sri Sathya Sai Baba - Roma, 18 Aprile 2004

Un maestro di spiritualità: Sri Sathya Sai Baba
Il suo messaggio ed il suo lavoro sociale
: una ispirazione per una civiltà di pace


Oratori:
- Michael G. Goldstein, MD 3070 Roycove Drive Covina, California 91724 USA Tel: 818-331-3886 Fax: 818-339-65669
email: roycove@aol.com, Presidente d’oltremare della  Sathya Sai Seva Organisations

- Dr. Antonio Rigopoulos, professore universitario, autore di "Vita e insegnamenti di Sai Baba di Shirdi"

Data:
Domenica 18 Aprile 2004, ore 10.00

Ergife Palace Hotel
Via Aurelia, 617 - Roma (Italy)


Per informarvi circa Sai Baba e la sua organizzazione di culto, vi mando un articolo del nostro sito http://www.exbaba.com nel quale denunciamo le attività criminali di questo sedicente “Dio” dall’India.

Grazie per la vostra attenzione!

Ex Baba
Webmaster
http://www.exbaba.com

P.S.: Naturalmente ci sono molti altri siti di denuncia su Sathya Sai Baba:

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Un aggiornamento sull'opera di denuncia nei confronti di Sathya Sai Baba

di Barry Pittard - bpittard@beachaccess.com.au

Data: 2 settembre 2003

 

I tre articoli pubblicati dalla rivista internazionale Nexus nel settembre-ottobre 1999, sulle accuse contro Sathya Sai Baba, il più famoso guru dell'India, furono ricchi di conseguenze. Esse rivelavano le sue ripetute molestie sessuali su giovani maschi di paesi diversi ed altri tradimenti della fiducia spirituale.

Indipendentemente dalle approfondite indagini svolte dagli ex devoti, Duncan Road, il redattore-editore di Nexus, verificò molte fonti legate a Sai Baba. Egli scrive "Ho intervistato personalmente vittime e genitori. Ero un devoto e negavo questi racconti come finti, FINCHE' NON HO INDAGATO" (da una sua e-mail da me ricevuta domenica 15 giugno 2003 - ore 12.15 ed inserita su http://www.exbaba.it in data 16 giugno, nella sezione "Ultime notizie"). Mentre noi proseguivamo nelle nostre indagini su scala mondiale e nella nostra campagna di smascheramento, la conferma di Duncan Road  riguardo alla fondatezza delle prove e la pubblicazione degli articoli, certamente sollevarono il morale.

I dissidenti contro Sathya Sai Baba sono spesso coloro che gli furono più vicini e che, per molti anni, sono stati legati al lavoro religioso, educativo e sociale collegato alla sua organizzazione. A partire da maggio 1999, alcuni attivisti ex devoti - come per esempio il consulente manageriale in pensione Glen Meloy (soprattutto), degli U.S.A., l'ingegnere informatico  Hari Sampah, che ora vive in India, ma che all'epoca aveva la Carta Verde negli U.S.A. - guidarono una faticosa campagna per portare i fatti all'attenzione internazionale tramite i media, i governi, la polizia, le autorità per gli abusi sessuali, ecc.

Perdendo la calma in maniera evidente a causa della nostra intensa pressione tramite governi, la polizia, i media e internet, il discorso di Sathya Sai Baba per il Natale 2000 fece tutt'altro che celebrare i temi natalizi, come augurare "pace e buona volontà a tutti gli uomini". Il The Times of India del 26 dicembre 2000 titolava: "Sai Baba si scaglia contro i suoi detrattori". Egli chiamava i dissidenti "folle gracchianti", "demoni", e migliaia di "Giuda". Egli vantava ampiamente le sue attività sociali (in realtà esse sono portate avanti prevalentemente dai suoi devoti). La gelosia ed il denaro ci hanno motivato, egli disse. Terribile è il futuro karmico che egli evocò per noi: "Il tradimento di Dio è il peggiore di tutti i tradimenti. Non sarà mai espiato, non importa quante rinascite saranno sperimentate!"

Nella sua decantata introduzione al discorso, egli dice "La tolleranza è la vera bellezza in questa terra sacra del Bharat (India)". In tutto il discorso non c'era alcun tentativo di mettere in pratica ciò che egli ha così spesso predicato in altre occasioni: "Dovremmo aiutare anche coloro che ci hanno fatto del male. Questo è il voto di Sai. Non importa se alcune persone mi criticano o mi mettono in ridicolo, io li guarderò sempre con gentilezza." (Sanathana Sarathi Giugno 2002). Non che noi lo abbiamo danneggiato poiché il danno lo ha creato lui stesso, rifiutandosi di affrontare le accuse sul piano legale. Nulla suggeriva un perdono cristiano. Metterlo in discussione significa essere dannati per sempre.

Molto prima che iniziassero le attività formali dell'Exposè, che sono principalmente quelle di ex seguaci di Sathya Sai Baba, il defunto dott. Abraham T. Kovoor, il razionalista dello Sri Lanka che ha vissuto in India per molti anni, aveva pubblicamente sfidato Sathya Sai Baba. Lo stesso hanno fatto le organizzazioni membri della International Humanist and Ethical Union, http://www.iheu.org che ha lo status di Organizzazione Non Governativa di Consultazione Speciale per le Nazioni Unite così come il Consiglio d'Europa. Il più rinomato razionalista dell'India ed ex Cancelliere dell'Università di Bangalore (India meridionale), il dott. H. Narasimhaiah, ha istituito un comitato accademico formato da 12 membri per "indagare razionalmente e scientificamente nei miracoli ed ogni altra superstizione verificabile". Comunque Sathya Sai Baba rifiutò di cooperare. Alcune organizzazioni membri del IHEU vorrebbero organizzare una conferenza internazionale su Sathya Sai Baba in una importante città del mondo. Il direttore esecutivo Babu Gogineni mi ha mandato una e-mail giovedì 6 marzo 2003 alle 7.45. "I funzionari del IHEU di stanza a Londra hanno molte volte espresso la loro preoccupazione per l'impunità con cui Sai Baba opera, non toccato dal sistema della giustizia criminale indiano. Esso considera le accuse di pedofilia contro di lui così seriamente come considera le stesse accuse contro il clero cattolico nell'Occidente". Una delle preoccupazioni del IHEU è il pericolo personale per gli attivisti da parte dei seguaci fanatici del guru, specialmente in India.

B. Premanand, il famoso "Cacciatore di Guru" della TV, e razionalista indiano, tra altre coraggiose azioni, ha tentato di smascherare Sathya Sai Baba in tribunale, senza riuscirci. Sri Premanand ha creato un Comitato per l'Investigazione Scientifica nelle Affermazioni di Paranormale (CSICP). Egli ha avviato una azione legale nello stato dell'Andhra Pradesh in cui vive Sai Baba, nella quale il Giudice dell'Alta Corte Anjaneyulu, che si sa essere un devoto di Sai Baba, stabilì che la legge che richiede una licenza per la produzione di oro non si applica a Sathya Sai Baba il quale, egli sostiene, materializza il suo oro da un regno divino: http://www.indian-skeptic.org/html/saigold.htm.

B. Premanand ha pubblicato un libro di 800 pagine, emozionante ed erudito sulle esecuzioni della polizia nel 1993, "Murders in Sai Baba’s Bedroom" (Omicidi nella camera di Sai Baba) di B. Premanand. 11/7 Chettipalayam Road, Podanur. 641 023 Tamil Nadu, India.

Guardate anche gli scritti di Robert Priddy sull'argomento:
http://home.hetnet.nl/~ex-baba/engels/articles/shambles.html e http://home.no.net/anir/Sai/enigma/moremurders.htm.

Nel 1970, Tal Brooke pubblicò "Lord of the Air," che fu bandito in India e, di conseguenza, riscritto e pubblicato come "Avatar of Night". Edizione economica: 400 pagine. End Run Publishing. 15 dicembre 1999. ISBN: 193004500X. Durante i quattordici mesi in cui egli visse vicino a lui, Sathya Sai Baba gli accordò, come avrebbe fatto più tardi con David Bailey, una rara intimità - troppo vicina per essere apprezzata, sembra. Fu troppo facile sia per i devoti occidentali di Sai Baba che per quelli indiani alludere alla sua adozione di una rinata fede cristiana e considerare i suoi resoconti delle scappatelle sessuali di Sathya Sai Baba come quelli di uno sciocco ostile e pettegolo. (Anche io li consideravo in questo modo!). Attualmente Tal Brooke è l'autore di nove libri ed è incluso nel "Marquis Who's Who in the World" (Volumi 12 & 13), "Contemporary Authors" (Volumi 93-96) e "The International Who's Who of Authors". Il famoso intellettuale inglese Malcolm Muggeridge ha molto apprezzato il suo lavoro. Glen Meloy ha correttamente definito Tal Brooke come "l'informatore originario". Infatti egli ha condiviso delle informazioni vitali, e ancora inedite, con Glen Meloy e me e si è incaricato di rivelarle nel momento in cui avrebbero avuto il massimo impatto.

Verso la metà degli anni '90, quasi una voce solitaria, l'italiano Paul Hollbach, nella sua seconda lingua, l'inglese, fornì i primi incisivi interrogativi su Sai Baba. Ha eliminato il suo sito, preso da altre preoccupazioni, ma ha permesso che la maggior parte di esso venisse archiviata sul sito www.exbaba.com e, in italiano, su www.exbaba.it.

Devoto a Sathya Sai Baba per venticinque anni, ho trascorso alcuni anni vicino a lui e per due anni ho insegnato letteratura inglese a tutti i livelli, come volontario (1978-79) nel suo college di Whitefield, a Bangalore, il primo dei tanti colleges per ragazzi fondati da Sathya Sai Baba. Insieme ad una vasta rete di persone precedentemente associate con il suo lavoro, e per un fatto di semplice coscienza, adesso collaboro alle attività dell'Exposè.

A meno che i fenomeni non vengano potentemente ricusati, è molto probabile che Sathya Sai Baba passi alla storia salutato come maestro e salvatore del mondo. I suoi devoti sono legioni in tutte le maggiori strutture di potere in india. Come schiavi essi, e milioni di indiani, cadono ai suoi piedi considerandolo un tesoro nazionale - la più grande incarnazione divina - e gli credono quando egli dice che salverà il mondo intero, con l'India che sarà una guida per il resto di noi. Forze di polizia statale e federale pesantemente armate e le guardie del suo corpo privato di sicurezza, alcune delle quali appositamente addestrate ad Israele e negli U.S.A., lo sorvegliano con una fittissima protezione. Perché non dovrebbero? Dal punto di vista della valuta straniera, egli porta miliardi in India, e la sua organizzazione crea dei progetti che i governi indiani di qualunque tendenza politica hanno spesso fallito a portare avanti.

Potenti incentivi a credere sono i finti miracoli. Ma non tutti i fenomeni di questo tipo a lui collegati - come per esempio la cenere sacra (vibhuti) che si forma dalle sue venerate foto ed altri oggetti che si manifestano in modo apparentemente miracoloso - si prestano a spiegazioni razionali, non importa quanto tenacemente i suoi antagonisti razionalisti insistono in analisi superficiali. Questi fenomeni si verificano in tutto il mondo in casa di devoti ed altri luoghi di ritrovo. Ho avuto moltissime esperienze di questo tipo e ritengo che le analisi razionali in questa, benché non in altre direzioni, falliscano. Ma il dogmatismo sia da parte dei credenti che dei razionalisti ostacola soltanto l'esplorazione razionale di questi fenomeni.

La struttura del potere indiano, inclusa la maggior parte dei media, ostacola costantemente gli sforzi legali dell'Exposè, con l'onorevole eccezione di India Today e Vijayavihaaram, il secondo con il suo unico e coraggioso editore Ramana Murthy. Molti indiani che potrebbero aiutare molto non lo fanno perché temono di alterare lo status quo. Temono di perdere il favore di famiglia, amici, sul posto di lavoro, e così via. Gli attivisti dell'Exposè possono almeno ricorrere al potere del mandato di comparizione.

Infatti è necessario usare un mandato di comparizione in casi come quello del dott. Naresh Bhatia, ex capo del Centro Trasfusionale presso il multi-miliardario Super Specialty Hospital di Sathya Sai Baba a Puttaparthi. Il dott. Bhatia ci ha raccontato del suo legame omosessuale con Sathya Sai Baba e delle sue proteste per l'abuso sessuale di Sthya Sai Baba a danno dei ragazzi del suo college, incluso un ragazzino della settima classe (non di un ragazzo di 7 anni, come è stato talvolta erroneamente riportato). In alcune discussioni che si sono svolte nella sua casa di Nuova Delhi con il mio collega Stephen Carthew, egli ha chiarito la faccenda dell'età del ragazzo ed ha detto (lo ha scritto anche in alcune e-mail indirizzate a me) che egli considera ancora Sathya Sai Baba come il suo guru. (Come Swami Chidananda, il successore istituzionale del famoso Sivananda di Rishikesh, mi ha raccontato una volta, quando cercai la sua guida dopo che una donna australiana era venuta da me angosciata per aver sentito parlare di pratiche omosessuali da parte di Sathya Sai Baba, c'è una lunga tradizione indiana di resa al proprio guru spirituale, anche quando si scoprono gravi colpe). Privatamente, il dott. Bhatia riferisce di non rinnegare i suoi precedenti racconti ma che non li ripeterà perché preoccupato per la sicurezza di coloro che sono coinvolti. Capiamo anche che, in cambio della donazione dei suoi possedimenti, ha stabilito un accordo affinché le autorità dell'ashram di Puttaparthi restino in silenzio.

In India, la pedofilia è un argomento ancora più tabù di quanto sia nei paesi occidentali. Né i ragazzi coinvolti in uno scandalo di questo tipo verrebbero ben considerati nella sfera matrimoniale. Comunque pochi coraggiosi indiani stanno lavorando per smascherare Sathya Sai Baba. Questa collaborazione è cruciale poiché è importante per gli attivisti guidare l'azione all'interno della cultura che essi meglio capiscono. Gli indù attivi nell'Exposé, come l'ex devoto australiano-tamil Jeyendran Soma, un ingegnere civile, sentono che Sai Baba mal rappresenta e diffama l'induismo, anche quando sembra esaltarlo. Essi stanno ora portando questi argomenti ai principali Consigli indù nel mondo. Dei gruppi più piccoli, ma molto determinati svolgono una campagna per rivelare le tante accuse contro di lui.
Adesso siamo andati molto avanti, con due grandi siti generali
http://www.exbaba.com (in inglese ed olandese), http://www.exbaba.it (in italiano) e http://www.saiguru.net (in inglese, spagnolo, russo e polacco). Un gruppo molto rappresentativo dell'Exposè contro Sai Baba, i "Just Seekers of Truth" (JuST - Giusti Cercatori della Verità), usa un sito professionale per le pubbliche petizioni: http://www.PetitionOnline.com/saibaba/petition.htm. Potete firmare anche voi.

Benvenuto è l'emergere di prolifici studiosi critici con i loro siti Exposè contro Sai Baba: per esempio Robert Priddy (Norvegia), http://home.no.net/anir/Sai/enigma e Brian Steel (Australia) http://bdsteel.tripod.com/More/index.html. Per una visione d'insieme del materiale critico, potete consultare il brano "All'ombra di Sathya Sai Baba", pubblicato sulla pagina http://www.saiguru.net/english/last_updates/shadowindex.htm. Sotto la voce "Ricerche" di questo sito trovate "Importanti studi di autori critici dopo "The Findings".

Le "scoperte" (findings) a cui ci si deve riferire furono quelle dei coniugi David (UK) e Faye Bailey (Australia), in passato due devoti di eccezionale importanza, entrambi autori di libri molto venduti su Sathya Sai Baba, i quali smisero di essere devoti in seguito alla scoperta di prove inconfutabili su molestie sessuali e frodi di vario tipo. Pianista inglese, David Bailey insegnava musica all'università di Sathya Sai Baba a Puttaparthi e vi fece frequenti visite dal 1994; era un popolare oratore nelle riunioni ufficiali dei devoti di Sai nel mondo. Penso che "The Findings" sia nato da una documentazione molto rigorosa e da testimonianze, come quella del gioielliere di Hyderabad che disse di fornire gli oggetti che Sathya Sai Baba "materializza". Vedere anche "Esperienze personali di David Bailey".

Tra altri incisivi contributi ci sono quelli di Alexandra Nagel (Olanda) e Serguei Badaev (Russia). Quest'ultimo ha, per esempio, documentato gli evidenti fallimenti nella contabilità economica all'interno della Organizzazione Sathya Sai Baba. Egli era presidente del Centro Sathya Sai di Mosca, Coordinatore Nazionale della Sathya Sai Education in Human Values e Vice Presidente del Consiglio Centrale per i paesi di lingua russa.

Un formidabile polemista che era precedentemente a favore di Sai è Sanjay Dadlani, uno studente universitario in scienze informatiche del Regno Unito, che ha cambiato sponda e che ora conduce un forum di discussione per ex devoti: http://clubs.yahoo.com/clubs/sathyasaibabaexposeforum. Una delle preoccupazioni di Sanjay Dadlani è la prospettiva che Sai Baba faccia (come egli ha promesso) un passo avanti sul palcoscenico mondiale. Questa preoccupazione non è ingiustificata. E' già in funzione una stazione radio che trasmette 24 ore al giorno, inaugurata da Sai Baba il 23 novembre 2001, giorno del suo 76esimo compleanno (http://www.sathyasai.org/radio/radio.htm). Secondo il prospetto dell'Organizzazione Sathya Sai essa è orientata verso l'India e i paesi limitrofi, Africa, Giappone, Malaysia, Singapore, Filippine, Indonesia, le zone meridionali dell'Europa, con l'intenzione di coprire il Sud America quest'anno e poi gli Stati Uniti.

E' anche utile http://groups.yahoo.com/group/sathyasaibabadiscussionclub/ tra moderate scintille che volano. Una bacheca piuttosto "pesante" ed affollata è http://groups.yahoo.com/group/sathyasaibaba2/messages. La partecipazione a questi forum può talvolta essere più una accurata, anche se melanconica, riflessione sul proprio Q.I. Purtroppo un sito ben gestito da Anthony Thomas, Quick Topic, è stato ripetutamente "spammato" e distrutto da seguaci di Sathya Sai Baba atipici rispetto a quelli che la maggior parte di noi ha conosciuto negli anni. Si può comunque accedere ai suoi archivi su http://www.quicktopic.com/8/H/qYarJBpGLW7G6. Lo stesso destino attendeva il sito di una giovane donna sensibile, Keenan Cheney, che per amore del proprio benessere psicologico si è ritirata dall'insistente pioggia di vetriolo da parte di coloro che sono a favore di Sathya Sai Baba, una mistura che alcuni dei suoi devoti ci offrono regolarmente. Cruciali nei nostri sforzi sono anche dei professionisti altamente qualificati e rispettati che si occupano di abuso sessuale e che sono molto apprezzati dalle vittime di Sai Baba e dalle loro famiglie.

Non esiste neanche la più piccola prova di qualche tentativo da parte sua o della sua organizzazione per frenare le molte ed incredibilmente odiose attività dei devoti di Sathya Sai Baba nei loro attacchi contro di noi. A parte rare eccezioni - che il resto di noi non appoggia - gli ex devoti si sono comportati fino ad ora con grande tolleranza. Da quando Sathya Sai Baba ha proibito ai suoi devoti di vedere le accuse su Internet, non abbiamo più avuto occasione di vedere i suoi devoti ben rappresentati in qualunque discussione.

Molti degli inganni di Sathya Sai Baba sono stati svelati. Per esempio, dei video ben fatti da noti devoti lo mostrano, ad una attenta analisi, fingere le materializzazioni. I chilometri di pellicola girati dal regista ufficiale di Sai Baba James Redmond sono tra i casi più importanti. Alcuni devoti hanno riconosciuto di aver visto Sai Baba fingere ma dicono che questo è il suo test per la loro fede. Comunque, può essere un errore calcolare male le forti prove per alcuni dei fenomeni che oltrepassano la razionalità. Questo spesso convince persone che in altre situazioni sono esseri umani razionali che l'umanità è in presenza di un grande benefattore spirituale. Se egli cerca di affascinare con il suo carisma il mondo e il potente verificarsi di miracoli continua, qualunque sia la sua causa, dobbiamo assicurarci che la realtà civile e la legge trionfino sulla sete di miracoloso. Dobbiamo assicurarci che le forze di polizia nazionali abbiano in abbondanza l'arma degli affidavit, così che possano essere organizzati con mandati di arresto dove egli potrebbe decidere di viaggiare.

Una comune risposta ai tre articoli di Nexus fu che essi avevano il "suono della verità". Uno degli autori era il dott. Terry Gallagher, uno scienziato agronomo e, precedentemente, un leader molto rispettato della Organizzazione Sathya Sai australiana. Alcuni suoi commenti sono sul brano  "La testimonianza di Terry Gallagher". Gli sforzi del dott. Gallagher per indagare adeguatamente nelle accuse di molestia sessuale erano state, molto prima dell'articolo su Nexus, pesantemente soppressi da T. Sri Ramanathan, capo della Sathya Sai Organisation per l'Australia e Papua Nuova Guinea. Il dott. Gallagher si dimise sulla base dei suoi alti principi, come hanno fatto molti da allora. Egli mi ha raccontato che, del tutto vanamente, ha tentato di presentare prove di molestia sessuale a Valmai Worthington, del Queensland, Australia. E' una importante organizzatrice di molti gruppi (inclusi giovani maschi) che visitano Sathya Sai Baba. (Io ero in uno di questi, che partì da Brisbane, Australia il 14 novembre 1997). Infatti, io ho prove schiaccianti che in un gruppo guidato dalla Worthington c'era un giovane uomo (che io conosco) a cui Baba toccò i genitali ed un testimone oculare eccezionalmente credibile è in grado di asserire questo fatto sotto giuramento.

Uno degli australiani con una diretta e personale esperienza di molestia sessuale da parte di Sathya Sai Baba è Hans de Kraker, un consulente di arti grafiche che, precedentemente, gestiva la mensa per gli occidentali a Puttaparthi. Egli mi ha raccontato di aver riferito della propria esperienza ad uno dei più importanti leaders della organizzazione australiana, la dott.ssa Sara Pavan, un'anestesista di Sidney, che non gli prestò la giusta attenzione e disse che è meglio "non parlare di certe cose".

Ignorando totalmente le lamentele da parte di genitori, ragazzi e giovani uomini a proposito di molestie sessuali, molti funzionari della Sathya Sai Organisation ignorano il loro dovere di curarsi degli altri sia a livello individuale che di organizzazione.

Un altro leader molto rispettato, Stephen Carthew, un documentarista, in precedenza Coordinatore Spirituale per l'Australia del Sud, poco dopo l'articolo su Nexus, decise che le accuse dovessero essere discusse dai membri di livello più basso. Dopo aver parlato con un certo numero di famiglie che gli fornirono allarmanti testimonianze di prima mano riguardo alle molestie sessuali di Sathya Sai Baba, egli era troppo profondamente scosso e convocò una riunione formale di devoti ad Adelaide. In breve T. Sri Ramanathan, un avvocato in pensione che adesso lavora per le Facoltà di Legge sia dell'Università di Sidney che dell'Università del New South Wales, lo cacciò ("Lettera di Stephen Carthew").

Nel giorno della mamma 1999, Stephen Carthew aveva anche osato suggerire ad un gruppo di signore della Sathya Sai Organisation della Australia del Sud - che appoggiarono caldamente il suo discorso - che l'Organizzazione era altamente maschilista e sciovinista. In tutto il mondo, altri individui coraggiosi e sinceri hanno ricevuto lo stesso trattamento draconiano. Per un trattamento allo stesso modo drastico di un alto leader della Organizzazione Sai russa, vedere il racconto di Serguei Badaev: "Storia della mia interdizione".

Domenica sera, ore 22.00 dell'ora locale dell'Australia Orientale, del 31 Agosto 2003, si contano 469 firme sulla Petizione. (C'è un incoraggiante segno che il numero di nomi indiani sta aumentando). Tra queste firme, ci sono quelle di ex devoti da molti paesi. Alcuni di loro hanno trascorso oltre due decenni coinvolti da vicino nel lavoro di Sai Baba. Qualcuno aveva una posizione chiave.  Questo mette in evidenza le accuse contro Sathya Sai Baba, in particolare quelle relative ai molteplici abusi sessuali su minori e su giovani uomini e la complicità di Sai Baba nelle esecuzioni della polizia nei suoi appartamenti privati a Puttaparthi il 6 giugno 1993. Viene richiesta un'appropriata inchiesta ufficiale ed una pressione da parte dei governi nel mondo. Vedere l'articolo di Robert Priddy "Eventi che scuotono la fede - gli omicidi del 1993". http://home.no.net/anir/Sai/enigma/VKN1.htm.

Provenendo da molti paesi, da molti ambienti culturali ed educazioni, lo smascheriamo sempre di più e così i suoi complici nei principali avvenimenti. Poiché abbiamo bisogno di uno sforzo enorme e di una rete, abbiamo inviato questi articoli ben strutturati alla stampa di molti paesi. Tra gli altri: Australia (The Age), Canada (Ottawa Citizen, Toronto Star, Vancouver Sun), Danimarca (BT), Cile (Gatopardo), Germania (Bild, Focus), Olanda (Trouw), India (India Today), U.S.A. (Salon.com), Regno Unito (Times of London, Daily Telegraph), Svezia (Göteborgsposten),... Le emittenti nazionali si sono riunite in Danimarca (notiziari radiofonici e tre volte alla TV), Norvegia ("Seduced" è stato mostrato tre volte alla televisione nazionale al sabato sera), Regno Unito (BBC Radio), e Australia (ABC Radio), così come parecchie puntate del documentario di Alejandro Agostinelli in Argentina (Azul TV) e la radio e TV olandesi. Avvolti dal segreto ci sono alcune imminenti, importanti rivelazioni dei media.

Il 30 gennaio 2002, la Danish Broadcasting ha messo in onda il documentario di Øjvind Kyrø' della durata di 54 minuti sull'Exposè contro Sai Baba "Seduced", con alcune repliche. Importanti TV in altre parti del mondo hanno ora acquistato "Seduced". Molti altri milioni di persone lo vedranno molto presto ma preferiamo mantenere segreta la programmazione della trasmissione all'astuta e sempre più disperata Sathya Sai Organisation. Prontamente, le autorità municipali hanno bloccato la vendita ai devoti di Sai Baba del famoso castello Arresødal a Copenhagen, che sarebbe stato utilizzato per la scuola internazionale Sai. Benché si pensi che il denaro parli tutte le lingue, i 6 milioni di dollari americani non parlavano danese! (Essenzialmente Bob Bozzani, un leader chiave della Sathya Sai Organisation negli U.S.A., avrebbe avuto delle difficoltà a negare che il denaro veniva da lui! Tra l'altro, a lui, Glen Meloy ed altri diedero molte prove delle molestie sessuali di Sathya Sai Baba ed egli le ignorò). "Seduced" ha fatto emergere una terribile sete per parecchie azioni legali contro la Danish Broadcasting da parte del Coordinatore centrale per l'Europa e Co-coordinatore per i paesi di lingua russa Thorbjörn Meyer e dell'uomo d'affari danese Jørgen Trygved, che era anche Presidente del Comitato per i fondi della Scuola Internazionale Sai.

Fu una sete che la Danish Broadcasting, orgogliosa della sua professionalità giornalistica, rifiutò di placare e che i tribunali della Danimarca chiaramente non vogliono spegnere. Il 9 aprile 2000, subito dopo la mia aperta attività con la quale riuscii a far cancellare la Conferenza Nazionale Sai 2003 da parte dell'Università di Adelaide, la stessa sete colse T. Sri Ramanathan in Australia, che mi ha formalmente minacciato di querele ed ha falsamente dichiarato che io ho violato la legge sulle telecomunicazioni. Vedere "Ramanathan minaccia di denunciare Barry Pittard" e http://www.saiaustralia.org.au/release/100.html. Non importa che, negli anni, Sai Baba abbia inveito fortemente contro le querele.

Dopo aver indagato nelle nostre tesi, il Vice-Cancelliere dell'Università di Flinders, Australia del Sud, cancellò la delegazione educativa della Flinders University che doveva partecipare ad una conferenza sull'istruzione nel settembre 2000 nel principale ashram di Sai Baba a Puttaparthi. Questa università e l'Unesco (Parigi) dovevano sponsorizzare una conferenza internazionale sull'educazione ai valori umani a Puttaparthi. Dopo le nostre strenue richieste, l'UNESCO si ritirò. Il 9 settembre e ancora più in dettaglio il 15, esso pubblicò un Comunicato per i Media: "L'annuncio formale dell'UNESCO" http://www.unesco.org/education/highlights/media_advisory.htm.

Il Comunicato citava la mancanza di consultazione da parte dell'Istituto della Sathya Sai Education, l'inadatta programmazione di alcune sessioni all'interno dell'ashram, anziché fuori di esso e l'inclusione di alcuni delegati senza il loro previo consenso. Soprattutto veniva dichiarato che "L'Organizzazione è profondamente preoccupata per le accuse di molestia sessuale ampiamente riferite e che coinvolgono giovani e bambini da parte del leader del movimento in questione, Sathya Sai Baba". Poichè io, Glen Meloy ed altri eravamo al corrente della corrispondenza, sappiamo che l'UNESCO si è mosso solo dopo aver ottenuto dei rapporti dalla Polizia Nazionale Francese (la Suretè).

Il Foglio di Informazione Consolare sull'India del Dipartimento di Stato americano, 23 novembre 2001, in una maniera che chiaramente indica Puttaparthi, informa di abusi sessuali su maschi da parte del maestro religioso del luogo. Per evidenti motivi legali-politici, il Comunicato di Viaggio, evita di nominare Sathya Sai Baba. Comunque, tramite intensi contatti diretti, i coordinatori dell'Exposè sanno esattamente da che parte stanno il Dipartimento di Stato e FBI, l'alta anzianità dei funzionari coinvolti, e quali azioni essi sono in grado di intraprendere se questo guru dovesse osare di tener fede alla sua promessa di vecchia data di entrare negli U.S.A.

Il Primo Ministro indiano, A.B. Vajpayee, e tre altri personaggi di alto rango, hanno firmato una pubblica lettera in cui dicono che le nostre argomentazioni sono "accuse feroci, incaute e inventate create da certe persone e certi interessi contro Bhagawan Sri Sathya Sai Baba": "Lettera aperta al primo ministro Vajpayee".

Dopo che i leaders dell'Exposè lo hanno ben informato, il Primo Ministro britannico Tony Blair ha scritto una lettera rassicurando uno dei membri della Camera dei Comuni, l'Onorevole Tony Colman, che egli non incontrerà Sai Baba, http://home.hetnet.nl/~ex-baba/english.html; vedere "News," martedì 18 febbraio 2003. Una forte azione parlamentare è in preparazione nel Regno Unito ed in Australia.

Nel giro di tre giorni quasi miracolosi, il New York Times del 1° novembre 2002 ("Un amico in India per tutto il mondo") e l'International Herald Tribune del 3 novembre ("L'articolo di Tharoor") hanno pubblicato delle storie completamente diverse, non equilibrate favorevoli a Sathya Sai Baba; probabilmente stimolati dalla sua macchina propagandistica nuovamente in funzione. Shashi Tharoor che ha scritto la storia per l'International Herald Tribune era stato precedentemente capo assistente del Capo delle Nazioni unite ed ex diplomatico indiano. Keith Bradsher era candidato al Premio Pulitzer per il giornalismo nel 1987. Con una debolezza che lascia trapelare l'incredibile, non professionale trascuratezza per la quale il New York Times è stato così duramente criticato di recente, Keith Bradsher, martedì 1 luglio 2003 alle ore 22,52 mi ha scritto: "Avevo fatto un paio di ricerche su Internet prima di scrivere la mia storia. Ho trovato alcune storie che citavano Sathya Sai Baba ma non ho trovato alcun articolo che menzionasse le accuse. Lo scorso dicembre, in seguito ad alcune rimostranze da parte tua e di altri, ho allertato gli uffici di New York e di New Delhi a proposito delle accuse, così saremo consapevoli se emerge qualche nuova prova o se Sathya Sai Baba balzerà di nuovo agli onori delle cronache!". Bradsher era cieco? Chiunque avesse fatto la più semplice ricerca in rete, avrebbe immediatamente visto riferimenti contrari a Sathya Sai Baba. Malgrado abbia ignorato per cinque mesi gli appelli fatti dalle vittime di Sai Baba e dai loro sostenitori  da tutto il mondo, Bradsher non esprime rimorsi, né mostra alcun desiderio di fare ammenda per il suo articolo non imparziale.

Di recente, l'ex astronauta americano, il dott. Brian O'Leary ci ha raccontato che, in seguito alla documentazione che noi gli abbiamo inviato, ha cancellato la sua apparizione a Chennai, che avrebbe dato rinomanza a Sathya Sai Baba e che egli è terribilmente dispiaciuto che il suo buon nome sia stato abusato dai devoti di Sai ed ha preso delle contromisure perché questo non accada ancora. Vedere su News http://home.hetnet.nl/~ex-baba/engels/directlytonews.html, inserito martedì 18 febbraio 2003.

Nel Regno Unito, 4 anni fa, il Vice Cancelliere dell'Università di Manchester fermò gli incontri della setta di Sathya Sai Baba, così come hanno fatto le autorità dell'University College di Londra, la scuola Downey House ed il Lord Wandsworth College. A Glastonbury, il vescovo cattolico ha bandito dalla sua area il noto centro Ramala, fondato dall'importante devoto Sai David Jevons e da sua moglie.

Mettendo in guardia le autorità dell'educazione e municipali stiamo bloccando l'istituzione di scuole Sai. La Sai School ad Hartford, Connecticut, U.S.A., benché completamente autorizzata ad iniziare le operazioni, è stata chiusa con l'intervento di parecchi attivisti che hanno creato una petizione per la sua chiusura. Così che a coloro che possono annullare i preparativi, i proprietari dei luoghi di ritrovo di Sathya Sai Baba, come organizzazioni scolastiche e comunità, viene mostrata una abbondanza di prove. Questo costituisce la sconfitta proprio di quelle comunità tramite le quali la Sathya Sai Baba Organisation vorrebbe vincere (per esempio, tramite la spinta ai suoi falsamente secolari Valori Umani).

Un nuovo progetto è nato per mettere i fatti a disposizione di rinomati ed immensamente influenti scrittori/educatori della "New Age", come il dott. Wayne Dyer, il dott. Doreen Virtue, il dott. Phyllis Krystal - e quegli editori, librai ed associazioni che promuovono il loro lavoro - che scrivono e parlano favorevolmente di Sathya Sai Baba: http://home.hetnet.nl/~ex_baba/engels/shortnews/barryunity.html

In Australia abbiamo assicurato la cancellazione della Conferenza Nazionale Sai prevista all'Università di Adelaide dal 18 al 25 aprile 2003. Il Vice Cancelliere ha nominato uno staff di indagine per esaminare la faccenda ed entro un mese è stata disdetta la sala, il catering ed è stato restituito il denaro. Il principale quotidiano dell'Australia del Sud, The Advertiser, martedì 18 febbraio 2003 ha dichiarato: "I leaders Sai dell'Australia del Sud dicono che le accuse non sono state dimostrate e progettano di andare avanti con l'evento, desiderosi di combattere la decisione dell'Università". Il portavoce della Conferenza Sathya Sai Ken Soman  dichiarò a The Advertiser: "Abbiamo un accordo con l'università e stiamo pagando 30.000 dollari al comitato degli studenti per il catering". Ancora, i dollari del grande Sathya Sai si sono rifiutati di parlare tutte le lingue. http://www.saiguru.net/english/news/030224univadelaidecancels.htm

Eppure, per molte settimane, la Sai Organisation ha mantenuto il suo sito della Conferenza, http://www.saiaust.org/speakers.htm (ormai chiuso ma fortunatamente archiviato sui siti http://www.exbaba.com e http://www.saiguru.net). Nessuno degli invitati accettò di presenziare come ospite d'onore. Eppure, per molte settimane, gli autori menzionati sul sito T. Sri Ramanathan e Ken Soman sostennero di aver invitato il Primo Ministro, il Sindaco e l'arcivescovo cattolico romano. Il Sindaco mi disse che in realtà egli non era stato invitato! Michelle Virgo, il Capo Amministratore per il Premier della Australia del Sud Mike Rann, mi disse, "Abbiamo ricevuto un invito. Lo abbiamo guardato ed abbiamo detto mm...mm, no!". Il segretario privato dell'Arcivescovo Philip Wilson mi ha raccontato che, in risposta alla nostra documentazione "l'Arcivescovo sta discutendo la faccenda con i suoi consiglieri: il Moderatore della Curia, il Presidente del Gruppo Multifede ecc.". Ritornò subito dopo e mi rassicurò che l'Arcivescovo non avrebbe certamente accettato alcun invito della Sathya Sai Organisation. Anche l'Advertiser confermò il rifiuto da parte degli stessi individui a presenziare la conferenza.

Nell'informare meticolosamente gli invitati delle accuse, inclusa l'offerta di accesso delle vittime e delle loro famiglie, fornimmo molti referenti professionali, inclusi i nostri consiglieri sull'abuso sessuale che vantano ottime credenziali ed un'autorità legale eminente a livello internazionale. Senza dubbio seguendo uno dei suoi tipici modus operandi, la Sathya Sai Organisation utilizzò dei grandi nomi come passaporto aggiuntivo e per aggiungere rispettabilità all'evento. Il patrocinio ad alti livelli sarebbe sembrato "bello" sui successivi opuscoli della Sathya Sai Organisation e avrebbe aiutato ad ottenere sempre di più il consenso di una comunità australiana ostile. A proposito, perchè la Sathya Sai Organisation non ebbe la cortesia di includere il leader federale dell'Opposizione, o dei distinti leaders religiosi oltre all'arcivescovo cattolico romano?

Nei suoi discorsi pubblici, Sathya Sai Baba fa degli errori che sono sempre peggiori - che semplicemente egli non riesce a nascondere. Possiamo ridere o piangere delle sue gaffes, anche quando il suo pubblico, abbandonando qualunque buon senso, applaude. Nel suo articolo "Sai Baba e la Cristianità. Alcune osservazioni" lo studioso australiano Brian Steel ha ben smascherato le interpretazioni anacronistiche di Sai Baba sulla storia cristiana. http://bdsteel.tripod.com/More/Jesus1.htm Alcune delle affermazioni di Sai Baba annotate qui sono assolutamente degli strafalcioni. Per esempio: "Poichè c'erano così tanti gruppi lì, tutti loro tentarono anche di fare male a Gesù. I Romani da un lato. I Cattolici dall'altro. Lutero da un altro lato. C'erano così tanti gruppi che continuarono a cambiare". Con "così tanti gruppi lì" egli intende "al tempo di Cristo", che egli situa circa 350 anni prima del tempo in cui secondo noi Gesù è vissuto. E inoltre egli ha fatto le affermazioni più contraddittorie e contrarie alla scienza sul magnetismo: "Rivelata l'enorme ignoranza in fisica dell'onnisciente Sai Baba". Nel suo discorso pubblico del 13 marzo 2002, egli ha detto a migliaia di persone che il suo divino magnetismo lo trattiene sulla terra impedendo i movimenti ai suoi piedi e alle sue mani: "Così quando metto giù il Mio piede, l'intero piede si attacca al terreno. E' un po' difficile sollevare un piede che è attaccato al terreno. Dovunque io cammini, il piede si attacca. Qualunque cosa io tenga in mano, si attacca alla Mia mano. Questo magnetismo non è così in tutti. Questo magnetismo è così potente solo nelle divinità". Sanjay Dadlani commenta: "Ha una osteo-artrite che sta peggiorando!".

Il titolo di un sito favorevole a Sai e che si dichiara oggettivo (http://geocities.com/the_sai_critic/expose.html) sostiene che "L'Exposè è finito". In realtà è appena cominciato.